Nobody's
Γένοιο οἷος εἷ
Non c' è più niente da tirare....forse qualche San Pietrino.....
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Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (12 lettori)
- Creatore Discussione tommy271
- Data di Inizio
- Stato
Non c' è più niente da tirare....forse qualche San Pietrino.....
Nobody's
Γένοιο οἷος εἷ
Direi che l' indiscrezioni di Marika de Feo "Corriere" siano le più gettonate.
INDISCREZIONI - Si tratta, appunto dell’«ora della verità» per il paese ellenico, il cui salvataggio da parte della Ue era iniziato nel maggio 2010 sotto drammatici auspici e con i mercati finanziari bloccati. Il ministro greco non ha voluto commentare le prime indiscrezioni, lanciate dal quotidiano greco Ta Nea, secondo il quale il volume del coinvolgimento volontario degli investitori potrebbe essere aumentato a 170 miliardi di euro, di cui 147 sarebbero ripartiti fra investitori privati e 23 miliardi fra investitori pubblici, inclusa anche la Bce. È la prima volta che una fonte greca parla di un’eventuale partecipazione anche della Eurotower. La quale peraltro, fin dall’inizio delle trattative ha sostenuto di non voler partecipare al coinvolgimento dei privati. Ma negli ultimi giorni è stata esposta a notevoli pressioni provenienti dal mondo finanziario e politico affinché partecipi agli aiuti.
Inutile dire che la BCE automaticamente perderebbe prestigio e stima, la mia in primis.
Proprio una bella gestione......
Fankiulo maledetta kulona
INDISCREZIONI - Si tratta, appunto dell’«ora della verità» per il paese ellenico, il cui salvataggio da parte della Ue era iniziato nel maggio 2010 sotto drammatici auspici e con i mercati finanziari bloccati. Il ministro greco non ha voluto commentare le prime indiscrezioni, lanciate dal quotidiano greco Ta Nea, secondo il quale il volume del coinvolgimento volontario degli investitori potrebbe essere aumentato a 170 miliardi di euro, di cui 147 sarebbero ripartiti fra investitori privati e 23 miliardi fra investitori pubblici, inclusa anche la Bce. È la prima volta che una fonte greca parla di un’eventuale partecipazione anche della Eurotower. La quale peraltro, fin dall’inizio delle trattative ha sostenuto di non voler partecipare al coinvolgimento dei privati. Ma negli ultimi giorni è stata esposta a notevoli pressioni provenienti dal mondo finanziario e politico affinché partecipi agli aiuti.
Inutile dire che la BCE automaticamente perderebbe prestigio e stima, la mia in primis.
Proprio una bella gestione......
Fankiulo maledetta kulona
Andre_Sant
Forumer storico
cmq tutte le volte che troika chiede qualcosa c'è sempre questo tira e molla.. e poi alla fine i greci di fatto accettano quello che viene chiesto, e in pratica continuano a fare quello che vogliono..
anche i litigi sono molto di facciata, per dare il messaggio a opinione pubblica che loro faranno tutto il possibile e bla bla..
cmq almeno qualcosa si è delineato (il tasso di interesse del psi..)
quanto alla bce poco cambierà se sarà cuttata o meno..
ciao
Andrea
anche i litigi sono molto di facciata, per dare il messaggio a opinione pubblica che loro faranno tutto il possibile e bla bla..
cmq almeno qualcosa si è delineato (il tasso di interesse del psi..)
quanto alla bce poco cambierà se sarà cuttata o meno..
ciao
Andrea
Nobody's
Γένοιο οἷος εἷ
carib
rerum cognoscere causas
Caro Russia,
vedremo come andrà a finire.
Certamente investire tutto il patrimonio in bonds greci, e per giunta con leva..
é come giocare al "lascia o raddoppia".
A volte si raddoppia..
a volte ci si lasciano le penne..
carib
rerum cognoscere causas
Per chi ha comprato a 25, ad esempio.. fa una significativa differenza.
Andre_Sant
Forumer storico
Andre_Sant
Forumer storico
Grecia, c'è l'accordo tra premier e partiti per le nuove misure di austerity - Il Sole 24 ORE
(Corbis) Conto alla rovescia per il salvataggio di Atene. Domenica sera dopo un incontro fiume durato più di 5 ore il premier Papademos ha raggiunto un accordo con i leader dei partiti per le nuove misure di austerità in Grecia. Condizione indispensabile posta dai rappresentanti della troika Fmi-Ue-Bce per sbloccare il nuovo prestito da 130 miliardi di euro.
«I leader dei partiti hanno raggiunto un accordo sui punti base del piano proposto dalla troika che prevede tagli alla spesa per l'1,5 del Pil nel 2012», ha detto il premier greco Lucas Papademos al termine dell'incontro con i leader dei tre partiti al governo.
Assieme alla maxi ristrutturazione dei debito che coinvolge i creditori privati, la partita delle riforme è cruciale per la permanenza della Grecia nell'Unione monetaria. Su quest'ultimo fronte tuttavia il premier greco Lucas Papademos è tra l'incudine e il martello. Da una parte ci sono i creditori internazionali che chiedono ulteriori misure di austerity e una riforma del mercato del lavoro. Dall'altra ci sono i partiti che lo sostengono in Parlamento. Sia da destra che da sinistra infatti sono state espresse perplessità sugli effetti collaterali che potrebbero avere sull'economia greca le nuove misure di austerity richieste.
Secondo il Financial Times anche il presidente della Bce Mario Draghi e il direttore generale del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde sono stati contattati. Un dettaglio che dimostra il livello di criticità della situazione.
Dopo aver parlato con i rappresentanti della Troika Papademos nel pomeriggio ha convocato un vertice di maggioranza per ottenere dai leader dei partiti che sostengono il suo governo il loro ok alle riforme richieste da Fmi e Ue come condizione per il secondo pacchetto di salvataggio da 130 miliardi di euro.
Il premier è riuscito a ottenere la luce verde dai leader dei partiti prima della riapertura dei mercati. La Grecia ha bisogno di ricevere il pacchetto di aiuti entro la metà di marzo per evitare il default. «Il momento è cruciale, tutto dovrebbe essere concluso entro domenica notte», aveva detto ieri il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos.
In un'intervista pubblicata al settimanale Der Spiegel il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, ha dichiarato a sua volta che, se il governo di Atene non metterà presto in atto le riforme promesse, la Grecia potrebbe fare fallimento nel giro di due mesi e non ci si potranno attendere «gesti di solidarietà da parte degli altri».
(Corbis) Conto alla rovescia per il salvataggio di Atene. Domenica sera dopo un incontro fiume durato più di 5 ore il premier Papademos ha raggiunto un accordo con i leader dei partiti per le nuove misure di austerità in Grecia. Condizione indispensabile posta dai rappresentanti della troika Fmi-Ue-Bce per sbloccare il nuovo prestito da 130 miliardi di euro.
«I leader dei partiti hanno raggiunto un accordo sui punti base del piano proposto dalla troika che prevede tagli alla spesa per l'1,5 del Pil nel 2012», ha detto il premier greco Lucas Papademos al termine dell'incontro con i leader dei tre partiti al governo.
Assieme alla maxi ristrutturazione dei debito che coinvolge i creditori privati, la partita delle riforme è cruciale per la permanenza della Grecia nell'Unione monetaria. Su quest'ultimo fronte tuttavia il premier greco Lucas Papademos è tra l'incudine e il martello. Da una parte ci sono i creditori internazionali che chiedono ulteriori misure di austerity e una riforma del mercato del lavoro. Dall'altra ci sono i partiti che lo sostengono in Parlamento. Sia da destra che da sinistra infatti sono state espresse perplessità sugli effetti collaterali che potrebbero avere sull'economia greca le nuove misure di austerity richieste.
Secondo il Financial Times anche il presidente della Bce Mario Draghi e il direttore generale del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde sono stati contattati. Un dettaglio che dimostra il livello di criticità della situazione.
Dopo aver parlato con i rappresentanti della Troika Papademos nel pomeriggio ha convocato un vertice di maggioranza per ottenere dai leader dei partiti che sostengono il suo governo il loro ok alle riforme richieste da Fmi e Ue come condizione per il secondo pacchetto di salvataggio da 130 miliardi di euro.
Il premier è riuscito a ottenere la luce verde dai leader dei partiti prima della riapertura dei mercati. La Grecia ha bisogno di ricevere il pacchetto di aiuti entro la metà di marzo per evitare il default. «Il momento è cruciale, tutto dovrebbe essere concluso entro domenica notte», aveva detto ieri il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos.
In un'intervista pubblicata al settimanale Der Spiegel il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, ha dichiarato a sua volta che, se il governo di Atene non metterà presto in atto le riforme promesse, la Grecia potrebbe fare fallimento nel giro di due mesi e non ci si potranno attendere «gesti di solidarietà da parte degli altri».
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fiboo
Forumer storico
Chi ha comprato a 25 va pari...
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