Grecia, c'è l'accordo tra premier e partiti per le nuove misure di austerity - Il Sole 24 ORE
(Corbis) Conto alla rovescia per il salvataggio di Atene. Domenica sera dopo un incontro fiume durato più di 5 ore il premier Papademos ha raggiunto un accordo con i leader dei partiti per le nuove misure di austerità in Grecia. Condizione indispensabile posta dai rappresentanti della troika Fmi-Ue-Bce per sbloccare il nuovo prestito da 130 miliardi di euro.
«I leader dei partiti hanno raggiunto un accordo sui punti base del piano proposto dalla troika che prevede tagli alla spesa per l'1,5 del Pil nel 2012», ha detto il premier greco Lucas Papademos al termine dell'incontro con i leader dei tre partiti al governo.
Assieme alla maxi ristrutturazione dei debito che coinvolge i creditori privati, la partita delle riforme è cruciale per la permanenza della Grecia nell'Unione monetaria. Su quest'ultimo fronte tuttavia il premier greco Lucas Papademos è tra l'incudine e il martello. Da una parte ci sono i creditori internazionali che chiedono ulteriori misure di austerity e una riforma del mercato del lavoro. Dall'altra ci sono i partiti che lo sostengono in Parlamento. Sia da destra che da sinistra infatti sono state espresse perplessità sugli effetti collaterali che potrebbero avere sull'economia greca le nuove misure di austerity richieste.
Secondo il Financial Times anche il presidente della Bce
Mario Draghi e il direttore generale del
Fondo monetario internazionale Christine Lagarde sono stati contattati. Un dettaglio che dimostra il livello di criticità della situazione.
Dopo aver parlato con i rappresentanti della Troika Papademos nel pomeriggio ha convocato un vertice di maggioranza per ottenere dai leader dei partiti che sostengono il suo governo il loro ok alle riforme richieste da Fmi e Ue come condizione per il secondo pacchetto di salvataggio da 130 miliardi di euro.
Il premier è riuscito a ottenere la luce verde dai leader dei partiti prima della riapertura dei mercati. ...