Se la BCE partecipa al taglio del debito greco....
Se la BCE scambia al costo di acquisto i bond greci con bond emessi dal fondo salva stati provvisorio (Efsf) per concorrere al taglio del debito greco, si stima per un valore di 11 mld di €, credo che gli altri stati, ad es. Portogallo ed Irlanda (forse anche l'Italia), rivendicheranno anch'essi tale diritto per un alleggerimento, e quindi per una forma di ristrutturazione, del loro debito. Credo che la componente teutonica della BCE non accetti tale pratica in quanto significherebbe far assumere alla banca centrale europea il ruolo di prestatore di ultima istanza. Ossia la partecipazione della BCE al taglio del debito greco, solo per rinunciare ai profitti potenziali, determinerà una breccia nel muro teutonico che ancora cinge la BCE stessa. D'altronde delle due l'una: o il default oppure per evitarlo l'intervento della BCE .
Il paradigma teutonico comincia and incrinarsi.