Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (4 lettori)

Stato
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czar

charlie non fa surf

a parte il titolo beneaugurante:D:D non mi sembra che aggiunga o tolga qualcosa a quanto espresso in questa discussione.....è impressionante come in poche righe vengano condensate questioni enormi.......la bce....il retail trattato tutto allo stesso modo....:specchio::specchio:

il fatto che l'11 di febbraio siamo ancora qui....a discutere.....per me è una buona notizia:up:
 

giub

New Membro
I privati diventano «junior» rispetto agli istituzionali

Il default della Grecia, per quanto ordinato, pilotato e concordato, chiude un'era e apre un nuovo mercato non soltanto per le banche e gli investitori istituzionali ma anche per i risparmiatori. I titoli di Stato nell'Eurozona, dopo la perdita estremamente elevata imposta ai privati sottoscrittori dei bond greci, non potranno più essere considerati investimenti risk free, cioè privi del rischio di credito e di insolvenza da parte dello Stato debitore. Inoltre le modalità di ristrutturazione del debito pubblico greco non saranno «uniche» ed «eccezionali» in quanto diventeranno un modello: i detentori privati dei titoli di Stato dell'Eurozona in futuro saranno una categoria subordinata, junior rispetto ai creditori non privati.
Nel caso di un default di uno Stato aiutato finanziariamente dai partner nella zona dell'euro e dall'Fmi, i primi a essere rimborsati (integralmente?) saranno i creditori cosiddetti official cioè il fondo salva-Stati Esm e il Fondo monetario.

La subordinazione dei creditori privati rispetto all'Fmi esisteva già. La novità per l'Eurozona è l'arrivo dell'Esm: il fatto che il fondo salva-Stati permanente sarà senior rispetto alla grande massa degli investitori sottoscrittori di titoli di Stato (banche, fondi pensione, compagnie di assicurazione e risparmiatori) inciderà sui prezzi e sui rendimenti dei debiti degli Stati più deboli rispetto a quelli più forti. Tanto maggiore sarà il ruolo di creditori come Esm e Fmi nel caso di crisi di liquidità o insolvenza, tanto maggiore sarà l'haircut potenziale sui privati nel caso di default del Paese aiutato dal fondo salva-Stati e dal Fondo monetario.
Questo è già evidente nel caso della Grecia: il fatto che i prestiti erogati dagli Stati dell'Eurozona e dal Fondo (poco più della metà dei 110 miliardi previsti nel primo pacchetto di aiuti) non siano stati coinvolti nella ristrutturazione del debito greco (circoscritta ai soli titoli di Stato a medio-lungo termine detenuti dai privati e non dalle banche centrali) ha fatto lievitare l'haircut.
I titoli di Stato emessi dai Paesi con massimo rating "AAA" nell'Eurozona potrebbero incorporare in prospettiva rischi che vanno oltre la solvibilità e affidabilità creditizia del proprio Stato: il fondo permanente di stabilità Esm, in ultima analisi, fa gravare il peso di un eventuale default sovrano sui Paesi più solidi nell'area dell'euro. Proprio per questo motivo, gli Stati con i conti pubblici sotto controllo e che non ritengono di avere bisogno in futuro di aiuti finanziari dall'esterno, si stanno tutelando con qualsiasi mezzo per mettersi al riparo, evitare i default sovrani e assicurare che di Grecia ve ne sia una sola, come hanno evidenziato ieri gli analisti di Rbs in una conference call con gli investitori.
La forma di tutela principale risiede nel fiscal compact, in un rincaro della dose di disciplina e rigore sulla convergenza delle politiche fiscali ed economiche nella zona dell'euro. L'attivazione dell'Esm non prevede più in automatico e in contemporanea il "Private sector involvement" (Psi), con una ristrutturazione del debito e perdite imposte ai privati, bensì una valutazione caso per caso. In caso estremo, tuttavia, un nuovo default sovrano gestito con intervento dell'Esm metterà comunque gli Stati soccorritori in una posizione di forza rispetto ai creditori privati, risparmiatori inclusi, posizionando il fondo salva-Stati al fianco dell'Fmi come creditore privilegiato.
(I.B.)
 

Brisico

Forumer attivo
Questi Greci sono proprio para.culi... dopo che sono entrati in Europa con conti truccati... ci ruberanno il 70% dei nostri soldi...non andranno in default, avranno sempre l'euro... resteranno in Europa... V E R G O G N A !!!
 

tommy271

Forumer storico
A me sembra un pò alto :rolleyes:

Ma Tommy i politici ellenici a questo punto per il loro paese, non sarebbe meglio mollare l'Unione?
Prendersi la responsabilità di approvare un accordo che li ridurrà i miseria per tantissimi anni con la convinzione che è colpa della Germania, non sarebbe meglio prendere in mano le redini del proprio futuro e ripartire da zero?

Belindo, l'uscita della Grecia dall'Eurozona sarà un terremoto, con probabile scomparsa degli stessi partiti politici che hanno cavalcato la scena dal 1974 ad oggi.
Quindi si tratta anche di "sopravvivenza".
Ad ogni modo, passate queste settimane di emergenza, ci sarà quasi certamente un ripensamento trasversale all'interno degli stessi.
 

tommy271

Forumer storico

Sono i rumors che abbiamo riportato ( noi già da un mese) dal sito "Bankingnews.gr".
Gli ultimi "aggiornamenti" che Isabella Bufacchi non riporta :D, potrebbero riguardare il PMC anzichè il nominale come rimborso (o concambio).
Rimane il fatto che quest'ultima ipotesi è praticabile per il retail greco ... un pò difficoltoso per quello dell'Eurozona.
 

giub

New Membro
In Grecia si spacca il Governo

di Vittorio Da RoldCronologia articolo11 settembre 2011

«Bisogna approvare le misure di austerity o si rischia la catastrofe», ha detto il premier greco Lucas Papademos dopo una tesissima riunione del Governo svoltasi ieri sera in seguito alle dimissioni dei ministri del partito di estrena destra Laos, contrari alla misure di austerity richieste dai creditori internazionali. «Non possiamo consentire» il default ed è «ovvio che chi non è d'accordo» e non ha intenzione di «votare per il nuovo programma non può restare nel Governo», ha sottolineato il premier greco, ribadendo che i membri dell'Esecutivo in disaccordo non hanno posto nella sua squadra.
Senza accordo sul debito e il conseguente default la Grecia rischia di cadere in un «caos incontrollato e un'esplosione sociale», ha minacciato Papademos. Un ultimatum del premier che ha voluto così mettere con le spalle al muro la sua recalcitrante coalizione che deve approvare domenica il piano di austerità, senza il quale la Ue non approverà all'Eurogruppo di mercoledì il piano di aiuti da 130 miliardi di euro.
Intanto nelle piazze sfociava la violenza. Scontri ad Atene tra manifestanti e forze di polizia si sono verificati nell'ambito delle proteste coincise con lo sciopero generale indetto ieri e oggi dai sindacati contro i tagli decisi dal governo Papademos.

Va ricordato però che il leader del partito di destra Laos, Georgios Karatzaferis controlla solo 16 voti dei 252 totali della coalizione che sostiene il governo, a fronte dei 300 seggi totali del Parlamento. Ma la mossa ha fatto vacillare l'esecutivo anche perché un ventina di deputati del partito socialista Pasok e altrettanti del conservatore Neo Dimokratia, i due maggiori partiti della coalizione di governo hanno annunciato di non voler votare il pacchetto domenica in Parlamento sfidando i rispettivi segretari, Georgios Papandreou e Antonis Samaras. Teoricamente la maggioranza ha comunque i numeri ma la situazione è molto fluida.
La televisione di stato ellenica ha mostrato immagini di giovani dimostranti, col volto coperto da cappucci ed elemetti, intenti al lancio di pietre e molotov contro la polizia presso la piazza di Syntagma, dove si trova il Parlamento e dove le forze dell'ordine hanno risposto con l'uso di gas lacrimogeno.
In questo caos resta solo Neo Dimokratia a chiedere il voto ad aprile, richiesta palesemente assurda in questo momento. Intanto la Commissione Ue ha ribadito di voler «certezza legale», con l'approvazione da parte del Parlamento greco dell'accordo raggiunto a livello tecnico tra le autoritá greche e la troika. Lo ha sottolineato il portavoce del commissario Ue agli affari economici Olli Rehn, ricordando che il governo greco ha tempo «entro l'Eurogruppo di mercoledì» per presentare le misure con cui chiudere il gap fiscale di 325 milioni di euro, che finora sono stati coperti con generici tagli di spesa alla difesa.
Scartata quindi la proposta tedesca di un «commissario straordinario per l'attuazione del bilancio» in Grecia, è invece «allo studio» la questione del «conto bloccato» per i fondi di aiuto ad Atene, ha spiegato Amadeu Altafaj, specificando però che «non si sa» se mercoledì sará sul tavolo dell'Eurogruppo.
Anche il cancelliere tedesco Angela Merkel da Berlino ha dato prova di cautela affermando che «un fallimento della Grecia avrebbe conseguenze incalcolabili» ma il suo ministro delle Finanze, Wolfang Schaeuble, ha fatto sapere che l'ultimo piano di austerità greco non è sufficiente per ridurre il debito al 120% del Pil nel 2020, ma solo al 136% del Pil.
Infine la Poasy, il sindacato di polizia greco ha chiesto l'arresto della troika, che accusano di voler strangolare il Paese. In Grecia la realtà supera la fantasia anche di Petros Markaris, il più famoso scrittore ellenico che non avrebbe saputo ideare di meglio in una dei suoi ultimi libri dedicati proprio alla crisi economica del suo Paese.
 

tommy271

Forumer storico
Papandreou: "La nostra unica speranza il nuovo programma"

Pubblicato il: Sabato 11 Febbraio 2012

Ultimo aggiornamento: 2012/02/11 00:11

Solo per il web





"Siamo arrivati ​​alla fonte e il nostro paese dovrebbe bere acqua", ha detto leader del Pasok George Papandreou nel suo discorso al gruppo parlamentare del partito, affermando che il nuovo programma di 130 miliardi di euro, che prevede la remissione di un altro 100 miliardi di euro è l'unica speranza per il paese. "E 'tempo di responsabilità verso il paese", ha ricordato ai membri del suo partito, che saranno invitati a votare domani, il nuovo protocollo.

"Ora è il momento per tutti della nostra responsabilità verso la patria", ha detto George Papandreou dal podio del gruppo parlamentare del PASOK sostenendo che il nuovo accordo di prestito è l'unica opzione disponibile per uscire dalla crisi e per questo "devono sopportare" .
"I partner ci dicono che siamo in grado di coprire il grave problema dei vostri debiti, pagando una quantità enorme di denaro, e tagliare 100 miliardi tutti i tuoi debiti e la vostra preoccupazione è come tagliare le perdite in fretta", ha detto tra l'altro la Papandreou.

Mr. Papandreou ha parlato di un difficile periodo di transizione e ha detto "di non perdere la guerra, perché è difficile da superare."

"All'inizio abbiamo Memorandum da sola, e la maggior parte degli altri partiti ci hanno denunciato e abbiamo giurato, e ora il secondo Memorandum di accordo e di entrare nel primo" Papandreou ha detto, aggiungendo che "ora è il momento
responsabilità verso la patria. "

"La ricetta per il memorandum prima e la seconda non è una questione giusta o sbagliata, ma che la materia è l'unico modo", ha sottolineato il signor Papandreou.

Riferendosi alla "haircut", Papandreou ha detto che dobbiamo proteggere i 100 miliardi e ha sottolineato che gli sforzi devono continuare, altrimenti abbandonata la Grecia e del cittadino greco.

"Il dilemma esistenziale per noi è quello di perdere pochi a non perdere tutto," ha detto aggiungendo che "noi continueremo e cambierà radicalmente la nostra sorte o si permette alle forze di sistema decadente per sopravvivere in questo anampoumpoula e quindi cercare I soccorritori a destra e a sinistra. "

"Il nuovo programma è difficile e dura, ma è la nostra unica speranza di non vivere in situazioni estreme", ha detto Papandreou.

Toni di avviso per un drammatiche conseguenze incontrollate di una possibile bancarotta, il signor Panadreou ha detto:
"Siamo venuti vicino alla fonte, il paese ha bisogno di bere acqua. Qualora il paese per garantire i 130 miliardi di euro, per ottenere la riduzione del debito per 100 miliardi ".
Tali importi sono incredibilmente detto e sottolineato che è il più grande pacchetto di prestito del paese nella storia.
Siamo di fronte ad un dilemma esistenziale: a sacrificare molto per non perdere tutto, ha detto Mr. Panadreou. "O noi continuiamo radicale o accettare il nostro destino."
Mr. Panadreou caratterizzato accordo di sviluppo molto positivo per "haircut" in 100 miliardi di euro. Abbiamo debito storico che il PASOK per cambiare il Paese, ma alcuni di noi combattere, ha detto.
"Mi è capitato a noi riprendere il futuro del nostro paese. Lottiamo per salvare il cittadino e dei diritti sociali di estinzione. La battaglia deve essere vinta e vincerà ", ha detto Papandreou.
Ha preso anche la responsabilità per ritardi e che "in due anni non è riuscito a risolvere i problemi di decenni.
Allo stesso tempo, Papandreou ha parlato della battaglia che ha dato PASOK a tre fronti: a fronte dei mercati internazionali, contro un'Europa conservatrice con riflessi lenti e verso l'adozione e le percezioni interne del passato.


(Ta Nea)


***
Il discorso di Papandreou al gruppo parlamentare del PASOK.
 

tommy271

Forumer storico
Monti: "La Grecia resterà nella zona euro"

Pubblicato il: Sabato 11 Febbraio 2012

Ultimo aggiornamento: 2012/02/11 10:28

Solo per il web





Il Primo Ministro d'Italia Mario Monti ha detto che è convinto che siamo "molto vicini" ad un accordo per fornire nuovi aiuti economici alla Grecia, che, come ha dichiarato "sia fallito o meno, resterà nella zona euro".

"So che ci sono sforzi significativi da parte di tutti i soggetti coinvolti. Penso che siamo molto vicini ad un accordo ", ha detto Mario Monti in un'intervista al network televisivo statunitense CNBC.

"Penso che un accordo è importante per la Grecia e la stabilità generale del mercato. E di solito quando qualcosa è troppo vicino e necessario, poi ciò che accade ", ha aggiunto.

Per quanto riguarda la possibilità di fallimento in Grecia, il Primo Ministro italiano ha dichiarato: "In primo luogo, sono tutt'altro che certo che ci sarà un default in Grecia. Penso che ci sarà. In secondo luogo, se fallito o no, io non vedo la Grecia a lasciare la zona euro ".
Il Monti anche stimato che i mercati devono ancora tirare fuori il verdetto sugli sforzi dell'Italia per combattere la crisi del debito, nonostante la visita con esito positivo negli Stati Uniti.

"Devo dire che l'elogio pubblico e privato per gli sforzi d'Italia era più di quanto mi aspettassi, soprattutto da parte di (Barack) Obama," Monti ha detto in una conferenza stampa dopo la visita a USA.

Tuttavia ammesso che "è troppo presto per sapere se i commenti positivi si tradurrà".

"Per i mercati ci vorrà più tempo", ha detto.

(Ta Nea)
 

Nobody's

Γένοιο οἷος εἷ
Samaras: Non c'è più l'Europa della solidarietà

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Non ho resistito
 
Stato
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