Monetario, autorità spingono per partecipazione banche a p/t 3 anni
lunedì 27 febbraio 2012 13:13
MILANO, 27 febbraio (Reuters) - Cresce l'attesa del mercato monetario
per il secondo finanziamento triennale della Bce, in calendario per dopodomani, mentre nel frattempo i tassi rimangono stabili sul tratto brevissimo della curva.
"L'agenda Bce sarà fittissima questa settimana, con ben sette operazioni di liquidità" afferma il tesoriere di una banca italiana.
Domani si terrà il normale p/t settimanale in euro, cui si aggiungerà l'operazione 'ponte' a un giorno per consentire il trasferimento della liquidità dal ciclo settimanale al finanziamento a lungo termine. Mercoledì, oltre a quest'ultimo, si terranno anche un p/t a tre mesi in euro, e due finanziamenti in dollari, sulla settimana e sulla scadenza trimestrale.
"Un primo elemento da valutare sarà quanto delle richieste che stanno girando sulla settimana passeranno sul tre anni, sicuramente domani ci sarà una riduzione della liquidità allocata a livello settimanale" prosegue il tesoriere.
Intorno alle 12,40 la scadenza overnight tratta a 0,40/50% su schermi Reuters e allo 0,29/0,40% su Mid, contro una media Eonia fissata venerdì pomeriggio allo 0,368% dallo 0,364% del giorno prima.
"È indubbio che le autorità stiano caldeggiando la partecipazione al finanziamento, per sfruttare questa iniziativa della Bce" aggiunge il tesoriere. "Sicuramente gli ultimi interventi, soprattutto della Bce, sono stati indirizzati a togliere quell'onta di banca in difficoltà all'istituto che parteciperà in forza al finanziamento, quindi mi aspetto una domanda consistente".
'MORAL SUASION' SU BANCHE PER PARTECIPAZIONE A P/T 3 ANNI
Da Città del Messico, dove partecipava al G20, il governatore di Bankitalia Ignazio Visco
ha dichiarato di aspettarsi una partecipazione significativa da parte delle banche italiane all'operazione di finanziamento della Bce. Il governatore ha poi specificato che "a oggi l'opinione è che non ne servano altre. Bisognerà vedere come funzionerà questa operazione che viene, poi si vedrà", sottolineando comunque che si tratta di "qualcosa di eccezionale, transitorio".
Una posizione, quella di Visco, più sfumata rispetto a quella del banchiere centrale tedesco Jens
Weidman, secondo cui quella di mercoledì sarà la seconda e ultima operazione.
Sempre da Città del Messico nel fine settimana, il numero uno della Bce Mario Draghi ha chiesto alle banche della zona euro di contribuire al rafforzamento della crescita, prestando la liquidità ottenuta a famiglie e imprese. Draghi ha spiegato che il finanziamento triennale di dicembre è stato utilizzato per coprire debito in scadenza, e che ora - soddisfatte le esigenze di finanziamento - l'augurio è che le banche siano più inclini a utilizzare i fondi "per espandere il credito all'economia reale".
"In parole povere il messaggio della Bce alle banche è: non prendete altre scuse, vi do altra liquidità all'1% e ora voi la fate girare" conferma un secondo operatore. "E al mercato la Bce dice che adesso, al secondo p/t triennale, non bisogna vedere una banca che chiede fondi come una banca strozzata, ma finalmente come un banca pronta a fare credito".
Secondo un sondaggio Reuters, le richieste di fondi da parte del sistema bancario europeo all'operazione della Bce dovrebbero attestarsi a 500 miliardi, vicino al livello dei 489 miliardi richiesti nella prima operazione, in dicembre.
Secondo gli ultimi dati di Francoforte, in gennaio è stato registrato un incremento record degli acquisti di titoli di Stato operati sia dalle banche italiane sia da quelle spagnole, a conferma di come il settore abbia convogliato verso il segmento dei governativi parte della liquidità ottenuta col finanziamento triennale di dicembre.
EURIBOR SOTTO REPO BCE
Intanto l'Euribor trimestrale è sceso questa mattina sotto la soglia del tasso di riferimento della Bce, con un fixing allo 0,997%, livello che peraltro rappresenta il minimo dal 12 gennaio dell'anno scorso.
"In teoria vuole dire che è più conveniente chiedere fondi sull'interbancario piuttosto che dalla Bce, in pratica no, è il solito problema, l'interbancario è congelato ed esprime tassi, diciamo, non per tutti" spiega l'operatore.
Poco variati, nell'ultima seduta, i depositi overnight delle banche in Bce, a 477,324 miliardi di euro dai 475,856 miliardi di giovedì sera. Conferma su cifre poco significative per le richieste di prestiti marginali, a 1,020 miliardi da 1,074 della precedente seduta.
Nessuna asta Optes si terrà invece oggi, per disposizione del ministero del Tesoro. Dall'asta mattutina di venerdì scorso rientrano stamane fondi per 30 milioni di euro, chiesti da una banca.