Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

Stato
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in effetti avevo espresso il medesimo concetto qui una decina di giorni fa.
tuttavia, il detentore di GGB 2040 non si trova nella medesima posizione del collega che ha il GGB 2012.
Se il primo swappa, e utilizza i 15-17 di EFSF per ricomprare nuovi GGB.. si ritrova con la stessa quantità di nominale iniziale (più o meno).. un tasso di interesse minore ma anche una durata minore.
Se il secondo swappa, alla meglio recupera il dovuto vent'anni dopo il previsto.. differenza non piccola.

Per il 31,5% proveniente dallo swap certamente, per il restante 68,5% però può scegliere di ricomprare titoli corti, ormai vedo che anche le 5/2012 sono sotto a 21.
 
Per il 31,5% proveniente dallo swap certamente, per il restante 68,5% però può scegliere di ricomprare titoli corti, ormai vedo che anche le 5/2012 sono sotto a 21.

tu presupponi che i prezzi non si muovano molto, il che é opinabile.
Se accetti lo swap.. i titoli vengono bloccati, e non sei certo di ricevere i nuovi titoli (lo swap potrebbe fallire!). quando li ricevi.. non sei certo che i titoli holdouts avranno prezzi identici.
 
tu presupponi che i prezzi non si muovano molto, il che é opinabile.
Se accetti lo swap.. i titoli vengono bloccati, e non sei certo di ricevere i nuovi titoli (lo swap potrebbe fallire!). quando li ricevi.. non sei certo che i titoli holdouts avranno prezzi identici.

Certo questo è un rischio.
In alternativa è possibile procedere fin d'ora all'acquisto, in questo modo si ha la certezza dei prezzi, ma non quella dello swap.
Quindi da fare soltanto se uno ritiene lo swap molto probabile, perché in caso di default con recovery inferiore a 20 ci si andrebbe a rimettere.
 

un ragionevole contributo che lo Stato italiano potrebbe dare per rendere meno gravoso il salasso greco, sarebbe quello di non considerare lo swap come una realizzazione di utile ai fini fiscali, rimandando il calcolo di plusvalenze e minusvalenze al momento in cui i nuovi titoli saranno rimborsati o venduti.
Altrimenti, un tizio che ha comprato GGB a 40 ed é ora vittima di CAC una forzosa che vale 25.. si troverá tassato su un utile virtuale di 6,5 (senza contare i warrants pil!) quando in realtá ha perso un terzo dell'investimento.
 
Certo questo è un rischio.
In alternativa è possibile procedere fin d'ora all'acquisto, in questo modo si ha la certezza dei prezzi, ma non quella dello swap.
Quindi da fare soltanto se uno ritiene lo swap molto probabile, perché in caso di default con recovery inferiore a 20 ci si andrebbe a rimettere.

In tal caso.. uno può direttamente comprare GGB mar 2012 a 25.. se lo caccano non perde molto.. se la pagano.. quadruplica.
Questo calcolo suggerisce che la probabilitá di essere rimborsato é molto modesta..
 
In tal caso.. uno può direttamente comprare GGB mar 2012 a 25.. se lo caccano non perde molto.. se la pagano.. quadruplica.
Questo calcolo suggerisce che la probabilitá di essere rimborsato é molto modesta..

Se i prezzi continueranno ad allinearsi allora sì, per ora però tra 20 e 25 c'è una differenza del 20% (o del 25%, a seconda cosa si scelga come denominatore ;))

Nel mio esempio uno punta sull'evento più probabile con un guadagno modesto (ca. 7-8%)

Nel tuo esempio uno punta sull'evento con probabilità molto ridotta ma guadagno potenziale elevato (300%)

A ciascuno secondo le proprie preferenze...
 
Tommy a proposito di un mio intervento sosteneva che lo Stato italiano non può farsi carico delle perdite del retail, con il risparmio d'imposta. Del resto così come è accaduto per esempio negli altri default, come quello dell'Argentina o Parmalat e in tutti gli altri innumerevoli fallimenti, il retail non poteva rivendicare alcuna pretesa nei confronti dello Stato italiano. Non ci sarebbe quindi possibilità di rivalersi contro lo Stato italiano per diversità di trattamento ai danni del retail, per il fatto che solo le banche e le istituzioni possono usufruire del risparmio d'imposta imputando la perdita dell'haircut nel conto economico e quindi sul reddito imponibile.
Tuttavia nel caso del fallimento dello Stato greco la suddetta generalizzazione risulta fuoriluogo in quanto il debitore fallito è uno stato all'interno dell'UE che risulta beneficiario del taglio, cosa non sussistente negli altri casi citati, e che a sua volta concede un risparmio d'imposta, direttamente la Grecia ed indirettamente lo Stato italiano, ossia uno sconto in termini di taglio solo ad alcuni, le banche ed istituzioni, e non ad altri il retail. In particolare il retail cassettista che non fa trading, la cui possibilità di recuperare il minus sul capital gains è nullo. Insoma nel fallimento greco le banche concedono il taglio ufficiale per un verso e ricevono il risparmio d'imposta dall'altro, cosa che non accade per il retail. Ne deriva una palese discriminazione in barba al principo d'uguaglianza e alla par condicio creditorum.

Ciao Ficodindia, ti avevo risposto così:

La questione è complessa ... altrimenti lo stato italiano dovrebbe fare l'identica cosa con tutti i default che coinvolgono cittadini italiani.
Ed è francamente impensabile.

Però su questa vicenda "unica" una linea di condotta che coinvolga l'intera Eurozona sarebbe un segnale di saggezza e rassicurazione rispetto ai titoli dei debiti pubblici.
Purtroppo segnali che ho visto molto raramente.

http://www.investireoggi.it/forum/editpost.php?do=editpost&p=2777376
 
Accordo energetico tra la Grecia - Cipro - Israele

Pubblicato: Domenica, 4 Marzo 2012

Solo per il web



Israele e Cipro hanno firmato oggi un accordo per costruire un cavo sottomarino nel mediterraneo per l'elettricità, che collega i due paesi, primo passo dell'unione con la rete elettrica del continente. La costruzione di questo cavo ad alta tensione di 2,000 MGW, una lunghezza di 287 km ad una profondità di 2.000 metri, dovrebbe essere completato entro il 2016, secondo l'accordo firmato a Gerusalemme tra la società elettrica israeliana e greco-cipriota Energy Group PPC Quantum.

Questo progetto denominato "Euro-Asia di interconnessione", permetterà ai due paesi per fornire ad ogni altra emergenza di energia elettrica e l'esportazione in Grecia e l'elettricità dell'Unione europea si
produrre i due paesi dai depositi di gas.

"Israele può ricevere elettricità da Cipro e in Europa in caso di necessità, in futuro possiamo dare loro energia", ha detto il ministro israeliano di energia e acqua Uzi Landau.

Il presidente di Quantum Energy DEH Ktorides Atanasio, e ha accolto con favore l'accordo con il quale ha detto gioverebbe Cipro, Grecia e Israele.

Secondo Mr. Ktorides, la Grecia avrà un ruolo importante ed efficace nel settore energetico in Europa, Cipro diventare una piattaforma energetica e Israele un importante fornitore di Europa.

L'accordo firmato oggi sarà approvato dai governi di Israele, Cipro e Grecia, dopo uno studio che sarà completata in un anno.

(Ta Nea)
 
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