Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Aspetta.
Stai zitto e beccati le CAC ... poi il reclamo con danni :D.

sa hai giá scritto per chiedere dettagli sullo SWAP.. non puoi sostenere che non ne sapevi nulla. Ma se domani chiedi per iscritto di ricevere informazioni e opinioni, perché ritieni possa essere utile aderire.. loro ti risponderanno quasi certamente fuori tempo, ed a quel punto puoi reclamare, se puoi provare un danno causato dalla mancata tempestiva informazione, direi.
 
Io penso che una possibilità concreta di portare a casa la pelle ce la darà la merkel, che sotto elezioni non vorrà lasciare incazzati neri i possessori retail tedeschi, a quel punto se la Germania interviene , non si potranno fare differenza tra i vari paesi..
 
sa hai giá scritto per chiedere dettagli sullo SWAP.. non puoi sostenere che non ne sapevi nulla. Ma se domani chiedi per iscritto di ricevere informazioni e opinioni, perché ritieni possa essere utile aderire.. loro ti risponderanno quasi certamente fuori tempo, ed a quel punto puoi reclamare, se puoi provare un danno causato dalla mancata tempestiva informazione, direi.

Certo, non ci deve essere stata nessuna comunicazione precedente.
 
L'alternativa a non swappare potrebbe essere:
1. swappare;
2. ripristinare la propria esposizione in ggb (a prezzi di mercato inferiori al recovery da swap).

P.e. supponiamo di avere:
100K nominali di ggb
swappando di ottengono:
15K di EFSF
31,5K di new ggb

per avere la stessa esposizione iniziale bisognerebbe acquistare sul mercato:
100K - 31,5K = 68,5K nominali

prezzo= 20
68,5K * 0,20 = 13.700 euro

Risultato finale:
stessa esposizione in titoli ggb (100K),
15K di EFSF acquistati per 13.700 euro (quindi @ 91 ca.)

Vendendo i 15K di EFSF si realizzerà una plusvalenza, visto che presumibilmente quoteranno poco sotto la pari.

PS:
il copyright dell'idea è di IlMigliore :bow:

il rischio è quello del ritiro del psi e della sospensione di tutti i pagamenti e rimborsi, ma a questo scenario non ci credo.

Credo che se avessi i titoli lo farei, però siccome mi sono venduto la marzolina a 41,5 il problema non si pone e resto ancora in attesa qualche altro giorno per valutare qualche altra mossa
 
Finanza e Mercati > In primo piano

La miccia greca è ancora accesa

Cronologia articolo4 marzo 2012



moody-s-258.jpg



ROMA - Non è minacciosa tanto quanto la "D" del default, ma la "C" assegnata venerdì notte da Moody's alla Grecia equivale ugualmente alla famigerata insolvenza dello Stato. L'agenzia di rating ha infatti stabilito che la proposta di ristrutturazione del debito inviata lo scorso 24 febbraio ai privati (il Psi) equivale a una perdita superiore al 70% per i possessori dei bond greci e quindi a un default.
Per Moody's, il successo di questa operazione mirata a ridurre del 53,5% il valore facciale di 206 miliardi di titoli di Stato (su un debito pubblico complessivo pari a 368 miliardi) non riuscirà ad assicurare la sostenibilità del debito pubblico greco che continuerà a viaggiare ben oltre il 100% del Pil «per molti anni», senza consentire al Paese l'accesso dal 2015 ai mercati dei capitali per rifinanziare il nuovo e il vecchio debito in scadenza.

Il prossimo 20 marzo, a prescindere dall'esito dell'operazione Psi proposta dalla Grecia ai privati, Atene dovrà rimborsare integralmente 4,669 miliardi di titoli di Stato in scadenza in quella data e posseduti dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali dell'Eurosistema. La Bce e le banche centrali dell'euro non hanno partecipato allo swap: i vecchi titoli greci in loro possesso sono stati sostituiti da nuovi bond governativi speciali intoccati dal default pilotato. Le plusvalenze così realizzate verranno comunque "girate" dall'Eurosistema agli Stati dell'Eurozona, che potranno decidere se e in che misura reinvestirli per incrementare gli aiuti alla Grecia.
A distanza di pochi mesi dal 20 marzo, in maggio e agosto sono già previsti nel calendario dell'Agenzia del debito greca i rimborsi integrali di altri due bond, rispettivamente da 3,3 e 3,1 miliardi in mano alle banche centrali. In tutto quest'anno, la Grecia dovrà disporre di oltre 11 miliardi per onorare il suo debito con le banche centrali dell'Eurozona escluse dall'exchange. Entro il 2014, questi rimborsi integrali e puntuali ammonteranno a 29 miliardi (11 miliardi nel 2012, 8 nel 2013 e 10 nel 2014).
Oltre a qesti impegni inderogabili, nel triennio 2012-2014 la Grecia dovrà far fronte al deficit, ai pagamenti delle cedole e ai rimborsi dei prestiti ottenuti dagli Stati dell'Eurozona e dal Fondo monetario internazionale, alla ricapitalizzazione delle banche greche (50 miliardi), al buy-back dei titoli di Stato greci utilizzati come collaterale presso la Bce e le banche centrali (circa 35 miliardi ancora sospesi in attesa del disco verde all'Efsf e temporaneamente coperti dalle linee di credito di emergenza Ela delle banche centrali nazionali), ai 30 miliardi di versamento in "cash" (Efsf bond a uno e due anni) previsto dal Psi. Non è escluso che la Grecia debba pagare gli interessi e il rimborso integrale anche di quella quota dei vecchi titoli di Stato greci non aderenti allo swap (che potrebbe oscillare tra il 5% e il 25% dei 206 miliardi, stando all'impostazione dell'operazione pubblicizzata dalla Grecia). Questi pagamenti saranno finanziati dai 130 miliardi del nuovo pacchetto di aiuti alla Grecia Ue-Fmi e dai 34,4 miliardi rimanenti dal primo pacchetto di aiuti, oltreché da un programma di privatizzazioni: tutto dovrà andare esattamente come da copione, fino all'ultimo centesimo di euro, ma la storia del primo bailout greco insegna che gli imprevisti sono all'ordine del giorno.
La lista dei pagamenti che continuerà a gravare sui conti pubblici greci anche dopo un eventuale successo dell'operazione Psi è talmente lunga che le agenzie di rating restano scettiche. Dopo il selective default di S&P's, il restricted default di Fitch e la C-D di Moody's, il rating della Grecia potrebbe rimanere su livelli molto vicini a quelli dell'insolvenza. Se la ristrutturazione proposta ai privati non dovesse avere esito positivo, il default non controllato (hard default) sarà imminente. Nel caso in cui il Psi dovesse concludersi positivamente, comunque la traiettoria del debito pubblico greco potrebbe rivelarsi insostenibile: questo il monito che ha accompagnato la "C" di Moody's. Gli investitori privati che stanno valutando la proposta dello scambio, con haircut superiore al 70-75%, hanno quindi di fronte più di uno scenario e un elevato rischio che alla prima, pesantissima perdita di capitale se ne possa aggiungere una seconda.
(I.B.)


Come al solito chi vivrà vedrà...

se i prezzi dopo le cac saranno decenti resto dentro parlo di prezzi da 25 in giù e ricompro il nominale pre cac se sono sopra ...esco e mi ficco sugli H.Y. pesanti ...."Forse"
 
Ultima modifica:
Probabilmente il restante 46,5% (e non il più basso recovery rate effettivo) rappresenterà il valore di scarico ai fini del calcolo della minusvalenza utilizzabile dai risparmiatori italiani che aderiranno allo swap; minusvalenza che consentirà di compensare plusvalenze da trading per i quattro periodi di imposta successivi. Sempre che venga adottata la stessa interpretazione che fu applicata ai bond Argentina, il cui swap fu considerato realizzativo dall'Agenzia delle Entrate.

... dal Sole 24

ma questo che cap.zo dice!?!?
ai fini fiscali mi caricano a 100 un trentennale che appena emesso varrà 30?!

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
come faceva notare Discipline, guardando i siti greci la possibilità di hold-out vale 0,00001% ... quindi preparatevi spiritualmente alle CAC
 
Ultima modifica:
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
come faceva notare Discipline, guardando i siti greci la possibilità di hold-out vale 0,00001% ... quindi preparatevi spiritualmente alle CAC

Fosse per la Grecia la probabilità sarebbe dell zero %...
La battaglia per il retail va giocata nel resto dell'Europa...in particolare in Francia e soprattutto Germania...
Purtroppo non sembra esserci molta mobilitazione (almeno in Italia) o almeno non quanta ne servirebbe data la gravità del fatto....
 
qualcosa mi sfugge... dal momento che il psi per i titoli esteri si concluderà ad aprile, se applicassero le cac non dovrebbe essere un'applicazione cross?? mi sembra un pò ingarbugliata come soluzione...
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto