Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

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Riduzione costo del lavoro del 15% suggerito nella sua relazione la Commissione - Barroso: "Se i Greci abbracciato le proposte della Commissione europea sarà alcun cambiamento reale"

18/04/12 - 08:38


Diminuzione del costo del lavoro nominali nel settore privato in Grecia del 15% tra 2012-2014 rapporto fornisce 41 pagine della Commissione europea in Grecia, che presenteranno il presidente Jose Manuel Barroso al Parlamento europeo oggi, secondo i dati citati dal US quotidiano Wall Street Journal.


Secondo il rapporto della Commissione europea, la Grecia non avrà bisogno di più soldi se soddisfano l'ambizioso programma di aggiustamento fiscale.
Secondo il documento a disposizione del WSJ, il discorso si occuperà Mr. Barroso. afferma che "il popolo della Grecia non sono l'unico che si sforza di riportare il paese alla crescita e nuovi posti di lavoro".

Come il WSJ, il rapporto afferma inoltre che il totale dei fondi per la Grecia, tra cui due "pacchetti di salvataggio" e altri fondi europei, per un totale di 380 miliardi di euro e ha rilevato che "se i Greci ha abbracciato le proposte della Commissione europea Grecia può ritornare alla strada della ripresa e fare un cambiamento reale nella vita delle persone. "

Per quanto riguarda le prossime elezioni il 6 maggio, il rapporto indica che gli europei sono preoccupati per una possibile "deviazione", che appare dalla relazione che ci si aspetta di fare Barroso, i deputati, e chiamerà quando il prossimo governo greco attuare il programma di adeguamento concordato.

Inoltre rileva che la Grecia ha ricevuto meno della metà dei 20 miliardi di euro di fondi comunitari per il periodo 2007 -2013, mentre i fondi non utilizzati possano stimolare la domanda e creare nuovi posti di lavoro.


www.bankingnews.gr
 
Ieri il mio "privat" mi ha mandato una mail comunicandomi la possibilità di negoziazione sul MOT a partire dal 18.
L'ho ringraziato, dicendo che aspetto che risalgano un poco prima di vendere tutta la spezzatura/spazzatura.
Al momento ho concentrato tutto su un solo titolo, riprendendomi il nominale precedente.
Magari dopo le elezioni...
Oggi vendo tutti gli efsf compreso lo zc e con l'equivalente compro il 23...dopo le elezioni vendo piano piano lo spezzatino...
 
Magari dopo le elezioni...
Oggi vendo tutti gli efsf compreso lo zc e con l'equivalente compro il 23...dopo le elezioni vendo piano piano lo spezzatino...

Questo è quello che penso anch'io.
Nel caso tutto fili per il verso giusto...

Lo ZC lo tengo, per me son 1500 euro circa. Quindi poco.
Lo considero come una cedola da incassare.
 
Un leggero calo della tensione, accompagnato da un buon rimbalzo sull'azionario ha fatto da corollario alla giornata di ieri.
L'asta della PDMA sui titoli trimestrali è andata bene: buon bid/cover accompagnato da un lieve calo del tasso da 4,25% a 4,20%.
Luce ed ombre hanno invece accompagnato l'asta delle Letras di Madrid. Oggi importante appuntamento sui Bonos pluriennali che potrebbero imprimere una svolta sul brevissimo.
La nostra Grecia si barcamena in vista della ricapitalizzazione delle banche e con l'appuntamento con lo swap sugli Isin "esteri". Tutto fissato per il 20 aprile.
La campagna elettorale non offre spunti significativi, quasi tutti gli analisti concordano con la possibilità di un governo di coalizione tra ND e PASOK che ripercorra l'esperimento Papademos ma affidato ad un "politico" che possa essere un "ponte" tra le due opposte formazioni. Non sarà un compito facile.
Sul fronte quotazioni possiamo dire che siamo appena sopra i minimi registrati dal debutto dei nuovi GGB. La situazione rimane in trading-range stabile da parecchie sedute. I valori indicano comunque un'alta possibilità di un nuovo default.
Certamente non quest'anno. Attenderanno la fine della campagna elettorale USA per decidersi il da farsi. C'è tempo sei mesi per rimboccarsi le maniche e darsi da fare... e chissamai potremo smentire gli "analisti".

Grecia 1931 pb. (1929)
Portogallo 1086 pb. (1121)
Irlanda 528 pb. (523)
Spagna 415 pb. (433)
Italia 373 pb. (386)
Belgio 179 pb. (186)
Francia 126 pb. (129)
Austria 110 pb. (116)

Bund Vs Bond -26 (-23)
 
Bond euro sulle posizioni, investitori attendono asta Schatz

mercoledì 18 aprile 2012 08:48






LONDRA, 18 aprile (Reuters) - In apertura di seduta sulla piazza europea il secondario tedesco si mantiene poco lontano dai livelli della chiusura precedente in attesa della nuova offerta di carta a due anni, per cui potrebbero a detta degli operatori esserci problemi di domanda in ragione dei rendimenti particolarmente compressi.


Lo Schatz marzo 2014 cedola 0,25% in asta nella tarda mattinata per 5 miliardi di euro offre sulla piattaforme TradeWeb un tasso di 0,15% poco dopo le 8,30.

In occasione del collocamento a dieci anni della settimana scorsa, la marcata flessione dei tassi ha infatti influito in maniera decisamente negativa sulla dinamica degli ordini.

"Credo sarà un risultato simile a quello del decennale la scorsa settimana perché i rendimenti sono ancora particolarmente schiacciati. Quando i tassi sono molto compressi i titoli perdono attrattiva" spiega lo strategist Ing Padhraic Garvey.


"C'è però un motivo se i rendimenti sono appiattiti sui livelli attuali" aggiunge.

Sul mercato si respira comunque un'atmosfera leggermente meno avversa al rischio dopo il successo del collocamento spagnolo di ieri.
 
L'ottimismo dall'Irlanda per uscire dalla crisi



Egli Eamon Quinn

Dublino (Dow Jones) - Il Business irlandese e datori di lavoro Confederazione (IBEC), che è il più grande gruppo business nel paese, ha detto oggi che l'economia irlandese può uscire dalla crisi del debito, avendo il potenziale per crescere al doppio della media europea se le condizioni adatte.

"Abbiamo la capacità di recuperare più velocemente e più velocemente di altri", ha detto il Direttore Generale della IBEC, Danny McCoy. "Abbiamo progressivamente cominciato a riconquistare la fiducia dei nostri concorrenti, i commentatori internazionali e mercati finanziari".
Il governo irlandese si augura che la crescita economica trainata dalle esportazioni, lo aiuterà a uscire dal salvataggio prossimo anno, quando i prestiti della UE e del FMI sopra.

La banca centrale irlandese prevede che il PIL crescerà dello 0,5% quest'anno e 2,1% nel 2013. Tuttavia, IBEC ritiene che a lungo termine l'economia irlandese potrebbe crescere del 4% annuo, come ha fatto in passato, quando l'economia si stabilizza.

Il McCoy ha detto che la IBEC condurrà una campagna per convincere gli elettori irlandesi a ratificare il nuovo accordo sulle condizioni finanziarie della UE nel prossimo referendum.

Il governo ha detto che la legislazione irlandese prevede che approvato il trattato al voto il 31 maggio.
 
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