ciao caro,
scusa ma quindi mi dici che, stante la situazione attuale, appare chiaro che lo swap è dedicato solo ed esclusivamente agli istituzionali e nessuno si sogna di pensare che ciò che deciderà la maggioranza di loro non avrà influenza anche sul retail?
Ciao Riccardo, dico che - stante la situazione attuale - sembrerebbe che la proposta dello swap non sia neanche indirizzata al retail ... faccio ampio uso del condizionale proprio perché è troppo bello per essere vero, però, sai mai che accada, una volta tanto, che il mondo gira all'incontrario...
Infatti, la "volontarietà" dell'haircut consiste in questo, ossia che il detentore istituzionale, previa richiesta altrui ma
sponte sua, decide di accettare un taglio del 50% al nominale, così da evitare il default del debitore ai fini dell'applicazione dei CDS (per le agenzie di rating, è SD anyway: trattasi difatti del classico distressed exchange).
Se le cose andassero così, allora il miracolo del retail che si mette in salvo sarebbe (temporaneamente) compiuto...
Molte incognite restano, in primis quella dell'adesione e degli effettivi poteri negoziali di Dallara (che aveva già promesso l'adesione al 90% allo swap di questa estate... l'uomo è ciarliero, l'ottimismo è il profumo della vita e le percentuali di adesione a quello swap non sono mai state rese pubbliche...

).
Se poi qualcosa dovesse mancare, se ne riparlerà ad inizio anno nuovo: così nel mentre le borse salgono e banche ed assicurazioni con molta equity in pancia se ne giovano ai fini della chiusura dei bilanci annuali... finché dura, fa verdura: dico, vogliamo mica rovinare le feste ai mercati ?
