Grecia, gli aiuti slittano a ottobre
I ministri dei 17 paesi dell'euro vogliono prima vagliare il rapporto sulle misure adottate da Atene
La UE deciderà sulla prossima tranche di aiuti alla Grecia ad ottobre, dopo la valutazione della troika (Ue-Bce-Fmi). Lo ha detto il presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker, al termine della riunione dei ministri dei 17 Paesi dell'euro in Polonia.
Slitta così il pagamento di 8 miliardi di euro, che rientra nel primo piano di salvataggio, inizialmente previsto per settembre ma l'interruzione del lavoro della troika all'inizio di settembre, che ha il compito di sorvegliare i conti greci, ha bloccato l'erogazione del prestito. La troika è andata via da Atene perché il governo non ha rispettato le condizioni per il prossimo aiuto, a causa - ha ammesso - di un crollo della crescita più duro del previsto.
Ora Atene ha varato nuove misure, l'Eurogruppo ha approvato la mossa e la troika tornerà nel Paese la prossima settimana. Gli 8 miliardi, ha detto più volte il governo greco, sono necessari dal momento che da ottobre la Grecia non avrà fondi sufficienti a pagare gli stipendi statali.
L'economia mondiale rallenta
''Ora ci sono chiari segnali di rallentamento globale dell'economia'' ha ancora affermato Jean Claude Juncker, al termine della riunione dell'Eurogruppo allargato agli USA, alla presenza del Segretario al Tesoro Timothy Geithner. Geithner si è detto preoccupato dalle divisioni fra europei circa la crisi dei debiti ed in modo particolare le divergenze esistenti fra i governi e la Banca centrale. Il Segretario al Tesoro ha assicurato l'aiuto degli Stati Uniti per "evitare dei rischi catastrofici per i mercati finanziari" e scongiurare "la minaccia di fallimento a cascata".
(info.rsi.ch)