Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

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19-09-11 UE: CIAMPI, PARALIZZATA DA INCERTEZZA E VITTIMA DI EGOSIMI (ASCA) - Roma, 19 set -

Insomma, ha concluso Ciampi citando ancora Benda ''la formazione dell'Europa implichera' per le nazioni l'accettazione di un'idea alla quale non sembrano molto propizie: l'idea del sacrificio''.
Cominci lui rinunciando ai suoi 30.000 euro mensili di pensione ... non mi dira' che non ha abbastanza risparmi da parte da poter vivere i pochi (spero pochissimi) anni che gli restano :-o
 
cosa ne pensi in merito alla notizia, risultata poi solo voce di corridoio, da un'uscita della Grecia dell'euro?
e sull'evoluzione dei fatti nei prossimi giorni?


l'ho sempre detto , e' una donnetta alla quale non si affiderebbe la gestione di un negozio di frutta e verdura , il fatto che sia alla cancelleria la dice lunga su quanto i crucchi si siano rincoglioniti.
 
l'uscita dalla Grecia dall'euro e' imprescindibile a meno che non si voglia estinguere ogni traccia di vita umana nell'Ellade (dipendenti pubblici a parte), sui tempi non posso dire nulla dal momento che tutto dipende dalla demenza di chi continua ad erogare alla Grecia i soldi che le servono per pagare le cedole e finanziare il deficit primario.
 
Venerdì, il punto: era facile pronostico quello della continuazione del rimbalzo dei tds greci, e difatti è stato rispettato.

Ancora un giorno dunque di prezzi in risalita, che vede tuttavia accentuarsi gli elementi già descritti nell'andamento della giornata precedente.

Mentre dunque i titoli corti hanno continuato a fare molto bene (con le particolarità che esamineremo qui di seguito), l'incedere dei titoli lunghissimi è stato assai più moderato, con il 2037 in lieve risalita, ed il 2040 in addirittura in marginale calo, a riprova che l'accaduto dei giorni più recenti non ha inciso per ora sul convincimento di fondo del mercato circa l'esito ultimo delle vicende greche.

Il 2037 chiude a 33,98, il 2040 a 33,57

Molto meglio, si diceva, sono andati i titoli corti, e tuttavia si impone attenzione, in quanto il prezzo BBML mostra un sentiment degli operatori professionali decisamente più cauto rispetto a quanto emerge dall'andamento dei mercati retail e dai corsi di rilevazione Xtrakter.

Così il marzo 2012 fa senz'altro bene rispetto al giorno precedente, e chiude a 57,80 (BBML) 58,71 (Xtrakter) e 59,10 (Stoccarda, il mercato retail sul quale si sono prodotti ieri i maggiori volumi). Dove sia la locomotiva e dove il vagone di coda del rialzo è abbastanza evidente.

Trova poi conferma quanto scritto qui ieri circa la maggiore volatilità di quelle scadenze sulle quali una scommessa sul ripagamento a 100 dei bond rimane ancora praticabile, ma è resa tanto più aleatoria quanto maggiore la distanza che si frappone alla maturazione del titolo.

Non sorprende perciò che i due bond a scadenza maggio 2013 siano schizzati in su per il secondo giorno di fila con un altro balzo a doppia cifra percentuale, chiudendo il 4,6% a quota 50,90 ed il 7,5% a quota 54,63 (BBML per entrambi). Ma uno sguardo ai mercati retail palesa volumi sottilissimi per tali titoli, e altrettanto lascia intendere lo spread insolitamente ampio del bid ask di chiusura indicato da BBML.

Occhi aperti dunque per gli amanti del trading estremo che sceglieressero di avventurarsi da queste parti: si fa surfing sull'onda dello tsunami... ;)

Le scadenze mediane, ma anche quelle lunghe, vedono rialzi ancora cospicui, di poco inferiori a quelli del giorno precedente per le prime, nell'ordine del 4-6% fino al 2019, leggermente superiori, in un range 5-7% per i secondi.

Lunedì, il punto: brusco cambiamento di passo dei tds, dovuto al rinfocolarsi dei timori di un default imminente dopo le osservazioni e le nuove condizioni poste alla Grecia dalla Troika.

Va peraltro considerato che i titoli a rating CC sono di norma titoli di emittenti dei quali il default è pressoché certo e rimangono in predicato il momento in cui esso accadrà e la consistenza del recovery e per i quali escursioni brusche dei prezzi, dettate dal newsflow, sono sempre possibili.

Oggi peraltro, attenuatisi i timori di un default già nella giornata di ieri, sembra esserci spazio per un nuovo temporaneo assestamento dei prezzi, al quale si assiste sui mercati retail.

I canoni indicati nei giorni scorsi in occasione del rialzo trovano conferma anche con la discesa: così, fra i corti, il marzo 2012 ha ceduto meno terreno dei due maggio 2013, chiudendo a 55,50 contro i 57,80 del giorno precedente (sempre BBML), mentre i due 2013 di cui sopra hanno perso attorno all'8-9% ciascuno.

Più contenuto il passo indietro dei lunghissimi, che erano risaliti assai meno degli altri nei giorni precedenti, per le ragioni indicate: il 2037 chiude a 32,96 sotto di poco più di 3 punti pct, il 2040 a 32,90.

In mezzo, lungo la curva dei rendimenti, cali compresi fra i 4 ed i 7 punti pct.
 
l'uscita dalla Grecia dall'euro e' imprescindibile a meno che non si voglia estinguere ogni traccia di vita umana nell'Ellade (dipendenti pubblici a parte), sui tempi non posso dire nulla dal momento che tutto dipende dalla demenza di chi continua ad erogare alla Grecia i soldi che le servono per pagare le cedole e finanziare il deficit primario.

Non riesco a trovare la notizia, ma sul corriere.it, il Papa stava studiando un referendum per uscire dall'euro.....
 
La Grecia introduce l'istituto del referendum nel proprio ordinamento, ma smentisce che ci siano progetti circa l'indizione di un referendum sulla permanenza del paese nell'Euro.

Greece says not considering referendum on euro

ATHENS, Sept 20 | Tue Sep 20, 2011 3:41am EDT

(Reuters) - Greece denied a report on Tuesday that it was considering holding a referendum on the country's membership in the euro zone.
Kathimerini daily wrote on Tuesday, citing unnamed sources, that Prime Minister George Papandreou was considering calling for a referendum on whether Greece should continue to tackle its debt crisis within the euro zone or by exiting the single currency.
The government has long said it was planning a referendum on political reforms but has repeatedly denied that it would concern the country's euro membership.
Asked if the referendum would be about staying in the euro zone, deputy government spokesman Angelos Tolkas said: "No. We haven't discussed such an issue, definitely not."
He said the government had put to parliament on Monday a bill aimed at allowing the country to hold referenda but without specifying any issue.
"Yesterday we tabled a bill about referenda ... but we have not discussed anything more than holding a referendum." (Reporting by Angeliki Koutantou; writing by Ingrid Melander; editing by Michael Winfrey)
 
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