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MARKET TALK: Borse, nel breve paura e nervosismo (Fugnoli)
MF-Dow Jones - 22/09/2011 16:25:43
MILANO (MF-DJ)--
Ftse Mib -3,5% a 13627 punti. "L'Europa sta per sottoporsi a una serie di interventi chirurgici impegnativi. In questi due anni si e' curata a meta'", con "sforzi disordinati" di esito modesto. "Si e' rallentato il corso della malattia e si e' riusciti a non soffrire troppo, ma l'obiettivo della guarigione e' stato mancato". E' quanto afferma Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos Partners, nel report settimanale "Il Rosso e il Nero". Per l'esperto "nelle prossime settimane paura e nervosismo domineranno i mercati. Si entra in sala operatoria e ci si deve affidare a medici che finora non hanno brillato per lucidita' e hanno spesso litigato tra loro. I timori di contagio saranno continui e la psicosi sara' difficile da tenere sotto controllo". Ad ogni modo, "il primo dato positivo, in questo quadro difficile, e' che alla fine tutti stanno facendo la cosa giusta. I Paesi forti, Germania piu' di tutti, hanno avuto la loro fase di turbamento e confusione, durante la quale hanno flirtato con il tema tabu', quello dell'abbandonare i deboli al loro destino. Alla fine, pero', e' prevalsa, a quanto e' dato di capire, l'idea di accettare una maggiore integrazione, sia pure con regole severe.
Simmetricamente, nei Paesi deboli e meno disciplinati ci si e' cullati nell'idea di essere troppo interconnessi con i Paesi forti per poter essere lasciati soli, si e' sognata prematuramente la panacea degli Eurobond e, sempre meno sottovoce, si e' anche accarezzata l'idea di rovesciare il tavolo, mandare al diavolo i creditori e rimborsarli con i soldini del Monopoli. Alla fine si e' capito che quelle che appaiono come invitanti scorciatoie sono in realta' dei campi minati e ci si e' convinti a farsi curare sul serio", parafrasa Fugnoli. In sostanza, "sistemare la Grecia, rafforzare gli altri Paesi deboli, ricapitalizzare le banche e modificare i trattati europei" sono i "compiti per i prossimi mesi", definiti dall'esperto "immensi" e con molti rischi, "ma e' meglio rischiare di fallire avendo obiettivi corretti e ambiziosi piuttosto che fallire nell'inconcludenza e nella rissa. In questo contesto e' quasi miracoloso che l'economia regga. Il terzo trimestre sara' meglio del secondo in Germania e negli Stati Uniti e sara' buono in Cina e in Giappone. I politici, le agenzie di rating e i mercati hanno lavorato molto per rovinare le cose, ma per il momento non ci sono ancora riusciti". Quanto ai mercati, conclude Fugnoli, "e' facile prevedere volatilita', nervosismo e fragilita'. Se pero' l'Europa si rivelera' all'altezza del compito che si sta assegnando, il mondo, all'inizio del 2012, apparira' finalmente piu' solido".




Ftse Mib -3,5% a 13627 punti. "L'Europa sta per sottoporsi a una serie di interventi chirurgici impegnativi. In questi due anni si e' curata a meta'", con "sforzi disordinati" di esito modesto. "Si e' rallentato il corso della malattia e si e' riusciti a non soffrire troppo, ma l'obiettivo della guarigione e' stato mancato". E' quanto afferma Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos Partners, nel report settimanale "Il Rosso e il Nero". Per l'esperto "nelle prossime settimane paura e nervosismo domineranno i mercati. Si entra in sala operatoria e ci si deve affidare a medici che finora non hanno brillato per lucidita' e hanno spesso litigato tra loro. I timori di contagio saranno continui e la psicosi sara' difficile da tenere sotto controllo". Ad ogni modo, "il primo dato positivo, in questo quadro difficile, e' che alla fine tutti stanno facendo la cosa giusta. I Paesi forti, Germania piu' di tutti, hanno avuto la loro fase di turbamento e confusione, durante la quale hanno flirtato con il tema tabu', quello dell'abbandonare i deboli al loro destino. Alla fine, pero', e' prevalsa, a quanto e' dato di capire, l'idea di accettare una maggiore integrazione, sia pure con regole severe.
Simmetricamente, nei Paesi deboli e meno disciplinati ci si e' cullati nell'idea di essere troppo interconnessi con i Paesi forti per poter essere lasciati soli, si e' sognata prematuramente la panacea degli Eurobond e, sempre meno sottovoce, si e' anche accarezzata l'idea di rovesciare il tavolo, mandare al diavolo i creditori e rimborsarli con i soldini del Monopoli. Alla fine si e' capito che quelle che appaiono come invitanti scorciatoie sono in realta' dei campi minati e ci si e' convinti a farsi curare sul serio", parafrasa Fugnoli. In sostanza, "sistemare la Grecia, rafforzare gli altri Paesi deboli, ricapitalizzare le banche e modificare i trattati europei" sono i "compiti per i prossimi mesi", definiti dall'esperto "immensi" e con molti rischi, "ma e' meglio rischiare di fallire avendo obiettivi corretti e ambiziosi piuttosto che fallire nell'inconcludenza e nella rissa. In questo contesto e' quasi miracoloso che l'economia regga. Il terzo trimestre sara' meglio del secondo in Germania e negli Stati Uniti e sara' buono in Cina e in Giappone. I politici, le agenzie di rating e i mercati hanno lavorato molto per rovinare le cose, ma per il momento non ci sono ancora riusciti". Quanto ai mercati, conclude Fugnoli, "e' facile prevedere volatilita', nervosismo e fragilita'. Se pero' l'Europa si rivelera' all'altezza del compito che si sta assegnando, il mondo, all'inizio del 2012, apparira' finalmente piu' solido".