Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (5 lettori)

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apino

Forumer storico
Ok, ma mi puoi dire cosa ne pensi in merito alle domande prima postate:

"Carib, ma quali sono i motivi per cui la Merkel e Tremonti (tra gli altri) hanno detto, durante le interviste DOPO LA RIUNIONE DEL G20, cose opposte a quello che viene riportato secondo le fonti del Sunday Times??

Che fa, la Merkel spara cavolate in un'intervista dopo la riunione sapendo che sarebbe venuto fuori il contrario pochi giorni dopo?
Per far cosa, per distruggere credibilità alla politica in questi momenti in cui il mercato ha bisogno di questo? Quale sarebbe stato il motivo?"


Hai anche detto che è quello "auspicato da (praticamente) tutto il resto del mondo".... non è quello che è stato detto venerdì al termine del G20!



io non ho scritto che quanto pubblicato dal Sunday Times (e dal telegraph)
corrisponde a veritá.
So che corrisponde a quanto auspicato da (praticamente) tutto il resto del mondo.
 

velico

Forumer attivo
Mi sembra un pò generoso:

gli fanno fare default con haircut, e poi gli danno si soldi per andare avanti (cosa che hanno rimandato per soli 8 milardi dal 21 luglio ad oggi 25 settembre), inoltre gli danno anche i soldi per restituire quello che resta dell'haircut oppure gli consentono, dopo fatto l'haircut di swappare in titoli ad almeno 10 anni, e magari zero coupon (altrimenti non potrebbero rimborsare anche le cedole)...
E poi?

Gli dicono anche grazie???

Mi sembra uno scenario fantaeconomico.....
e nel frattempo chi comprerebbe + il debito di portogallo e irlanda, oltre a italia e spagna...solo la bce...
 

velico

Forumer attivo
Posto ma non ci credo:
LONDRA - Tremila miliardi per salvare l'euro: secondo il Sunday Times è uno dei punti di un "ambizioso" piano su cui stanno lavorando i ministri delle finanze dei paesi del G20 per espandere il fondo di bailout europeo in vista di un default della Grecia ai primi di novembre. Fonti vicine al vertice tra ministri e Fondo Monetario Internazionale hanno detto al Times che il piano avrebbe tre aspetti: la ricapitalizzazione delle banche europee vulnerabili, il fondo di bailout da 440 miliardi alzato fino a tremila miliardi e il default pilotato della Grecia facendo rimanere il paese all'interno della Eurozona.
"La questione non è più se la Grecia andrà in default quanto assicurare che ci sia la potenza di fuoco finanziaria per far fronte a un default e assicurare che il contagio non si diffonda attraverso l'Eurozona quando succedera", ha detto, parlando da Washington, Gerard Lyons, chief economist della banca Standard Chartered. Di un piano lungo le stesse linee e che potrebbe essere annunciato nei prossimi giorni parla anche il Sunday Telegraph: mirerebbe a circoscrivere la crisi a Grecia, Portogallo e Irlanda evitando il contagio a Italia e Spagna
 

Imark

Forumer storico
Non mi pare una manovra insufficiente il taglio del 50% del debito ... ;).

Tutt'alpiù non risolve il nodo di fondo che ha generato la crisi in Grecia: l'economia non competitiva e l'apparato dello stato elefantiaco.

In questo senso, l'haircut apparirebbe una scorciatoia non in grado di ridare vigore allo sforzo riformatore.

E' il gioco delle parti.
Durante la riunione discutono a porte chiuse.
Trapela qualcosa, lo smentiscono.

Ad ogni modo si tratta sempre di riunioni, non vi è mai capitato di assisterne a qualcuna?
Scontri fortissimi e volti sorridenti all'uscita ...

Giovedì, il punto: altra giornata di assestamento dei prezzi, sempre con prevalenza dei ribassi, ma stavolta davvero molto moderati. Non mancano inoltre alcuni segni positivi, altrettanto modesti, ma che negli ultimi 3 giorni comunque non si erano manifestati.

Dico la mia: mentre rimango pessimista sull'esito finale della vicenda, mi sembra positivo che si cominci a valutare un haircut del 50% (e, direi, da farsi coercitivamente su tutto il debito greco), nell'ambito di uno swap fra debito preesistente e nuovo debito.

Tale misura, sebbene insufficiente (e sicuramente impopolare fra gli obbligazionisti per ragioni evidenti), avrebbe il pregio, se adottata, di costituire un primo passo nella direzione indicata dai mercati, ossia l'esigenza di praticare debt reduction, come si deve fare con i creditori in default (altro che problema di liquidità, come sostenuto dai Bini Smaghi & friends... :lol:)

La politica arriverebbe infine alla presa d'atto che la Grecia è in default e che i mercati chiedono un rattoppo che abbia almeno una credibilità di facciata nell'indicare alla Grecia un punto di approdo nel suo sforzo di rendere possibile una permanenza nell'eurozona. Tale approdo probabilmente si rivelerà non raggiungibile, perché anche ridotto del 50% il debito greco temo si rivelerà non sostenibile neanche in prospettiva e nonostante gli aiuti, ma certo è meglio della soluzione farisaica e ridicola dello swap, che giova alle banche interessate ma non sgrava di nulla il fardello debitorio sulle spalle greche, come già commentato sul forum.

I pannicelli caldi, lungi dal rassicurare i mercati, finiscono per generare incertezza aggiuntiva, come dimostrato dai fatti di questi giorni.

Passasse davvero una tale soluzione, potremmo forse assistere ad un rimbalzo più consistente e duraturo, ed i prezzi correnti potrebbero esprimere un bottom temporaneo, in attesa degli eventi, per i titoli che sono sensibilmente sotto i 50/100 (la quasi totalità) e magari non troppo lunghi.

D'altronde, da una tale soluzione verrebbe un beneficio in termini di rating una volta completate le procedure di default e confermati gli aiuti internazionali di cui comunque la Grecia continuerà a necessitare.

Guardando ai corsi dei tds greci, tale prospettiva nuocerebbe ai titoli cortissimi con prezzi sopra i 50/100, giacché verrebbero meno le aspettative, legate alla scadenza ravvicinata, di fare trombone alla Grecia portando a casa il ripagamento del nominale per intero: occorrerà dunque tenere gli occhi molto aperti per cogliere un eventuale nuovo cambio di scenario in questa direzione.

Torniamo alla giornata di ieri: leggera flessione dei titoli più corti, con il marzo 2012 che torna a 54,79, mentre dei i due maggio 2013, indietreggia a 44,40 il 4,6%, sale a 48,82 il 7,5%.

Fra i lunghissimi, il 2037 cede qualcosa a 31,85, il 2040 pure, e chiude a 31,76.

In mezzo alla curva situazioni molto differenti: prevalgono ancora i segni rossi, con una consistenza compresa fra lo 0,1 e l'1%, ma non manca qualche segno positivo, sempre nell'ordine dei pochissimi decimali pct. Fanno leggeremente peggio stavolta i lunghi a scadenza eccedente il 2019: qui i cali si attestano fra il punto ed il punto e mezzo pct.

Venerdì, il punto: premetto che ho visto che ieri, dopo un paio di messaggi in cui dicevo la mia su cosa costituisca un default "controllato", ho visto ci sono stati circa 50 messaggi nel 3D Grecia che onestamente non ho molto tempo di andare a sfogliare.

Non ho avuto modo di leggere qundi tutti gli eventuali commenti, ma in soldoni, per chi servisse, ripeto che si tratterebbe di un default concordato con i creditori internazionali affinché, una volta tagliato il debito del 50%, questi creditori continuino a prestare soldi alla Grecia onde consentirle di stare a galla mentre insiste nel provare a risanare i conti restando nell'euro.

E' una impresa difficilissima questa, anche se il debito fosse tagliato del 50% con conseguente taglio del costo di servizio del debito, ma almeno teoricamente ipotizzabile: se la Grecia fa default, anche se eliminasse tutto il suo debito, non potrebbe poi fare funzionare lo Stato senza assistenza internazionale, se restasse nell'euro. Di qui la necessità del cd. default "controllato" (dalla comunità internazionale).

Ci tengo anche a confermare che non dispongo di sfera di cristallo, e dunque non so per quale soluzione si accorderanno alla fine i nostri politicanti europei: se premeranno per il default controllato, se per l'implementazione del piano di luglio, se per l'erogazione ancora di una tranche di aiuto ai greci, turandosi il naso... dico semplicemente a tutti coloro che hanno scelto di giocare nel pantano greco di tenere gli occhi bene aperti, dato che qui gli scenari di riferimento cambiano di continuo, anche perché i mercati sembrano avere perso la pazienza nei confronti dei giochini di politicanti e finanzieri...

Torno alla giornata di venerdì: per i tds greci, un'altra giornati di cali relativamente moderati (ripeto che per titoli a rating CC, un -2% in un giorno è da reputare un calo moderato), all'insegna del ribasso e verso un ritorno alle quote minime viste prima del rimbalzone di alcuni giorni fa...

Il calo tuttavia non ha colpito tutte le scadenze. Fra i titoli corti il marzo 2012 ha fatto bene ed ha visto prezzi al rialzo rispetto al giorno precedente chiudendo a quota 55,16, mentre i due maggio 2013 hanno ceduto molto terreno, chiudendo a 43,46 il 4,6%, e a 47,87 il 7,5%, così come anche il bond a scadenza agosto 2014 5,5%, che ha chiuso a 38,97.

Un po' meno forti i cali sulla parte mediana della curva, compresi fra gli 0,5 ed i 2 punti pct per scadenza fino al 2019, mentre sulla parte lunga si parte da sopra il punto pct, ma anche qui non si eccedono i 2 punti pct nella generalità dei casi.

Sui lunghissimi, il 2037 chiude a quota 31,45, il 2040 a quota 31,53, anche qui in leggero calo e diretti nuovamente verso i recenti minimi.
 
Stato
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