Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Continuo a ricordare a chi si fosse distratto, che stiamo parlando dei tedeschi.
Hanno esperienza in materia.


Stock non ti fa onore questa affermazione.

Anche tu rimani ancorato ai luoghi comuni. Non faremo mai l'Europa se anche noi della base ci lasciamo andare ai soliti giudizi preconfezionati.

La troika è comandata dal FMI che a livello di garanzie non è certo così lasco come la BCE.

ciao
ladiga
 
Stock non ti fa onore questa affermazione.

Anche tu rimani ancorato ai luoghi comuni. Non faremo mai l'Europa se anche noi della base ci lasciamo andare ai soliti giudizi preconfezionati.

La troika è comandata dal FMI che a livello di garanzie non è certo così lasco come la BCE.

ciao
ladiga

E' tedesco/sca. :D
 
Grecia

Il colpo di grazia della troika

4 ottobre 2011



La Grecia dovrà sforzarsi ancora. Il 3 ottobre, dopo aver annunciato il rinvio della decisione sullo sblocco della tranche da 8 miliardi di euro (inizialmente previsto per il 13 ottobre), i membri dell'Eurogruppo hanno chiesto ad Atene sforzi supplementari per il 2013 e il 2014, oltre a quelli già previsti per il 2011 e il 2012. Questa volta è "il colpo di grazia", titola Eleftherotypia, sottolineando che le decisioni dei creditori della Grecia sono sempre più pesanti: "È una pallottola mirata a distruggere i salari, le pensioni, la previdenza sociale, i posti di lavori e i contratti sociali".
Su To Vima l'editorialista Antonis Karakousis parla di un gioco messo in atto da "apprendisti stregoni", e sottolinea che "la soluzione al problema greco, checché se ne dica e nonostante gli annunci e le decisioni della troika, resta incerta. Il problema è tutto qui. La partecipazione del settore privato al nuovo prestito non è stata convalidata. I segnali da parte delle banche sono positivi, anche se resta da capire se accetteranno di versare altro denaro nelle casse della Grecia. Intanto non c'è nessuno che abbia una soluzione – né la Germania, né i mercati, né gli europei – e il popolo greco rischia di continuare a pagare le conseguenze di un'austerity dagli effetti quantomeno dubbi".


Il colpo di grazia della troika | Presseurop (italiano)

Stanno facendo quello che hanno sempre fatto in situazioni del genee dove c'èra il fmi.

In Lettonia per la crisi del 2008 cosa han fatto? Se la spesa pubblica, i dip pubblici e le pensioni non sono sostenibili si tagliano punto oppure si fa default.
Mi sembra assurdo chiedere aiuti e poi non fare quanto richiesto. Poi si può discutere se si possono dipanare gli sforzi su più anni e su questo io da sempre ne sono un convinto assertore. Però ciò non toglie che che se un paese è in queste condizioni lo è anche perchè è stato gestito male.

Guardate che le stesse cose che chiedono alla grecia velatamente sono state chieste al nostro paese con la famosa lettera della bce
 
Grecia,da governo impegno su misure per avere tranche a novembre

martedì 4 ottobre 2011 14:39




LUSSEMBURGO, 4 ottobre (Reuters) - Il ministro delle Finanze della Grecia si è impegnato a prendere in tempo le misure necessarie per il pagamento della prossima tranche di aiuti internazionali a novembre.
Lo ha detto il ministro delle Finanze austriaco Maria Fekter.
Sull'Europa, il ministro ha detto che i paesi della zona euro vogliono valutare la situazione patrimoniale delle loro banche e che non c'è consenso per dare al fondo Esfs una licenza bancaria. "Non voglio che l'Efsf sia trasformato in una bad-bank", ha dichiarato.
Interpellata sulla situazione di Dexia , il gruppo franco-belga in crisi per la sua esposizione ai titoli di stato greci, Fekter ha detto che la priorità è mantenere l'assoluta stabilità del settore finanziario.
 
IIF SAYS JULY AGREEMENTS PROVIDE CASH-FLOW RELIEF, FINANCING AND DEBT REDUCTION, MOVE GREECE TOWARDS DEBT SUSTAINABILITY
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Reuters - 04/10/2011 14:51:48
 
Grecia, lobby banche Iif conferma appoggio a piano luglio
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Reuters - 04/10/2011 15:27:06
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GINEVRA, 4 ottobre (Reuters) -

La lobby bancaria Institute of International Finance (Iif) ha confermato l'appoggio al piano di luglio per un contributo del settore privato al salvataggio della Grecia.

"Continuiamo a fare progressi nella realizzazione degli accordi del 21 luglio", dice Frank Vogl, portavoce dell'Iif, in un'email inviata a Reuters. "Quegli accordi garantiranno un sollievo sostanziale in termini di flussi di cassa, finanziamenti garantiti e riduzione del debito, compiendo un passo verso la sostenibilità del debito greco".

Oggi, il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, ha affermato che ci sono pressioni affinché venga modificato l'accordo attuale sulla cancellazione del 21% del debito sovrano greco, conosciuto come Private Sector Initiative (Psi).

"Abbiamo valutato il fatto che ci sono stati cambiamenti da quando le decisioni sono state prese, il 21 luglio scorso, e, pertanto, stiamo prendendo in considerazione delle revisioni tecniche", ha detto Juncker, riferendosi all'evoluzione del Psi.
 
La Grecia sarà salvata, ma cosa verrà dopo?



4.10.2011, 17:20



I Ministri delle Finanze dei paesi della zona Euro hanno mandato la Grecia nella sala d’aspetto fino alla fine di ottobre. La decisione di concederle o meno una nuova trancia di credito pari a 8 miliardi di Euro dipenderà da un verdetto della troika. L’esecuzione, da parte di Atene, delle intese per la riduzione del debito statale viene attualmente controllata da rappresentanti del Fondo Monetario Internazionale, della Zona Euro e della Banca Centrale Europea. Ma sono in pochi a dubitare che gli ellenici non avranno il loro credito. In sostanza la cosa è già scontata. Il vertice della zona Euro ha una scelta limitata: o soldi o bancarotta della Grecia. Nessuno dei leader europei non ammette l’ultima variante neanche ipoteticamente. Troppo grande sarebbe il rischio di insorgenza di un effetto domino. Il problema è un altro: è razionale o meno curare il malore con l’aiuto di ulteriori debiti?
A trattare il tema sono il nostro osservatore Serghei
Guk e l’esperto invitato, professore tedesco Arno Klonne.
Sullo sfondo del nervosismo generato dalla crisi del dibito, non solo greco, all’interno dell’Ue si presta poca attenzione ad altre nubi che si stanno addensando. In un esame analitico congiunturale, appena preparato da Markit Group, Società di servizi d'informazione finanziaria globale con sede a Londra, si fa una conclusione sconfortante: la zona Euro sta scivolando direttamente verso una recessione di cui è un segno la contrazione della produzione su scala globale. Nonché la crescita del tasso di inflazione.
Al microfono il professore Arno Klonne:
La Grecia di per sé e per le sue dimensioni non costituisce un grave problema. Certamente, il suo debito statale risulta essere assai pesante, ma i debiti di altri paesi della zona Euro, per entità, sono molto più gravi. Costituiscono un vero problema paesi come Italia, Spagna e Portogallo con i loro enormi debiti statali. Il caso della Grecia, gli sconvolgimenti da essa generati, possono estendersi ad altri paesi.
Occorre prendere atto che i dibattiti pubblici su questo tema, i dibattiti dei politici, in sostanza, si fanno in modo poco onesto. Infatti, il debito statale significa, da una parte, l’accumulazione di grandi valori, l’accumulazione di redditi che fugano in direzione ignota. Ciò significa che il vero problema della zona Euro nella sua politica e nella politica di altre regioni è di mantenere il controllo i mercati finanziari. Qualsiasi debito statale fa aumentare i redditi sui tassi d’interesse. Logicamente, vi sono interessati i fondi finanziari e le banche. In questo senso si crea un circolo vizioso: i debiti crescono, i tassi d’interessi su di essi – pure. Ma attualmente la politica risulta incapace di rompere questo circolo vizioso. Occorre un controllo diverso, un approccio diverso ai mercati finanziari.
Giorni fa il noto speculatore valutario George Soros ha profetizzato una depressione economica globale. Anche se per il momento non ci sono ancora evidenti segni di un disastro. Non si celano dietro simili previsioni gli interessi egoistici – provocare un panico di Borsa e trarne dei vantaggi.
Dice il professore Arno Klonne:
Io personalmente diffido delle simili previsioni. Non si sa mai a quali motivi sono ispirati. È impossibile che lo sviluppo economico può subire un tilt contemporaneamente su scala globale. I paesi emergenti continuano a svilupparsi stabilmente. Globalmente non vedo tendenze che conducano alla depressione o al calo economico.
Per il momento tre paesi – Malta, Olanda e Slovacchia – non hanno ancora dato il loro consenso all’allargamento del Fondo di stabilità. A quanto pare, il consenso sarà ottenuto. Vero è che alcuni esperti continuano ad affermare che le assicurazioni sono poco affidabili. In caso di crollo finanziario in Italia o in Spagna nessuno fondo di stabilizzazione sarà in grado di colmare le lacune.


(La Voce della Russia)
 
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