Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

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Nell'ambito del piano

Το Παρίσι προτείνει να βοηθήσει την Ελλάδα στην είσπραξη των φόρων​
Parigi propone di aiutare la Grecia la riscossione delle imposte


ΔΗΜΟΣΙΕΥΘΗΚΕ: Τετάρτη 02 Νοεμβρίου 2011​
Pubblicato: Mercoledì 2 novembre, 2011





Il ministro del bilancio francese Pekres Valery ha detto che ha proposto, nell'ambito del piano di Grecia, l'invio di esattori delle tasse e dei funzionari doganali per aiutarla a ristrutturare questi settori.

«Αυτή είναι μία από τις προτάσεις που έκανα στο πλαίσιο του σχεδίου ανάκαμψης της Ελλάδας.​
"Questo è uno dei suggerimenti che ho fatto nel Piano della Grecia.

Πρότεινα να μπορούμε να στείλουμε μια ομάδα εφοριακών και τελωνειακών για να συμμετάσχουν σε κάθε προσπάθεια για την αναδιάρθρωση του ελληνικού φορολογικού συστήματος και των τελωνείων», δήλωσε η Πεκρές.​
Ho suggerito di inviare un gruppo di esattori delle tasse e dei costumi di partecipare a qualsiasi tentativo di ristrutturare il sistema greco fiscali e doganali ", ha detto Pekres.

Η ίδια σημείωσε ότι οι Έλληνες πρέπει να σχηματίσουν «μια διοίκηση ελέγχων και εισπράξεων των φόρων».​
Ha fatto notare che i greci dovrebbero formare "un governo di controlli e riscossione delle imposte."

Η Πεκρές πάντως προειδοποίησε ότι η πρότασή της «εξαρτάται εν μέρει από την εφαρμογή της συμφωνίας της περασμένης εβδομάδας», που επιτεύχθηκε στις Βρυξέλλες για να βοηθηθεί η Ελλάδα.​
Il Pekres tuttavia avvertito che la proposta "dipende in parte l'attuazione del contratto di settimana scorsa," made in Bruxelles per aiutare la Grecia.

(Ta Nea)
 
Ho appena visto la replica di un'intervista a Giulio Sapelli a CNBC, lui ritiene che i greci voteranno per il sì al salvataggio, ma la cosa interessante è che ha detto che la storia dei militari è strana e in più sono arrivati i marines in Grecia, cosa che i giornali italiani non hanno riportato.
 
Io in questi giorni ho liquidato il 70% della mia posizione, che è passata dal 10 al 3% del totale. 10% era veramente troppo, credo 3% sarebbe stato meglio dall'inizio: ma quando il capitale è poco, la diversificazione ne soffre. Nel frattempo quel 70% venduto in perdita mi è costato il 3,29% di löss sul capitale totale. A chi interessa? Così, tanto per dire.
 
Sixth tranche from IMF in doubt

Referendum decision may lead to negative recommendation on next disbursementThe IMF, which was completely taken aback by the announcement, believes that the new climate of prolonged uncertainty renders the Greek debt unsustainable, according to sources.
 
Voglio vedere come si può fare ...
La nazione che esce, suppongo dovrà stampare prima le banconote.
Dato che le aziende di stampa che operano con procedimenti calcografici particolari non sono tante, si verrebbe a sapere.
Quindi corsa allo sportello per ritirare il liquido...
Facile a dirsi ...
quale è il problema Tommy
ricorda le AM lire un bel timbro sopra e l'euro diventa 100 dracme
 
L'Italia è alla pecorina, Giulio invece è a Pecorara

02
NOV

Chi era lì giura di avere sentito la sera di lunedì 31 ottobre proprio dalle sue labbra la profezia: "Domani cascheranno le borse". E ancora una volta Giulio Tremonti sembra averci azzeccato. Assaporando un cucchiaio di minestra di zucca a tavola con Umberto Bossi, Renato Farina, Massimo Polledri, Andrea Gibelli e Roberto Cota, il ministro dell'Economia ha vaticinato nella notte di Halloween la bufera finanziaria del giorno dei santi. Perdonatemi il gioco di parole, però mentre l'Italia si trovava alla pecorina esposta alla speculazione, il custode della sua virtù si trovava a Pecorara, nel piacentino, per la sagra della zucca. Il paese, nella valle del Tidoncello, è un piccolo centro agricolo e forestale di soli 847 abitanti. Ma su Tremonti deve avere un effetto calamita: da cinque anniva lì con Bossi e il cerchio magico a gustarsi minestra o tortelli di zucca, specialità locale. Ma anche quando la Lega sembra non sorridergli troppo, Tremonti solitario fa una scappata a Pecorara per una passeggiata nei boschi, accompagnato da amici cercatori di tartufi o di funghi. Anche a metà ottobre il ministro dell'Economia, lasciate giacca e cravatta, si è fatto vedere in piazza a Pecorara per la sagra del tartufo. Lunedì a tarda sera Tremonti si è lasciato anche andare con l'allegra compagnia (non manca mai Cota che è ovunque fuorchè a Torino), a cui ha spiegato- come ripete da mesi, che secondo lui "bisognava andare a votare già ieri", ma che le decisioni non spettano al ministro dell'Economia, che non metterà mai in discussione quelle dei "suoi due leader : Bossi e Silvio Berlusconi". Già che c'era il gruppetto ha discusso del prossimo sindacio di Piacenza: "dovrà essere leghista", ha annunciato l'Umberto, "me lo ha promesso Silvio..."
 
Fin qui ci siamo ...
E allora che si fa, se non tornare ad un avanzo primario?
Non è un paese esportatore, ma più propriamente produttore di servizi (turistici e navali) quindi non trae nessun vantaggio nell'aver una moneta debole.
Anzi, l'appartenenza all'eurzona gli consente di aver interessi sul debito molto bassi.
Chi sottoscriverà il suo debito in dracme (anche se poi azzerato)?
Per far andare le navi ci vuole il petrolio, questo non lo pagano in dracme...

non vedo differenza il turista è attirato da un paese con una moneta debole, guarda il maestro gaudente che vive tutto il tempo nella tailandia
ed anche il sig. Russiabond sta a SAn pietroburgo finchè l'euro è forte contro il rublo, poi ci ha anticipato che si trasferirà a santorini


Beh, diciamo che non ho detto questo... se un paese non ha avanzo primario, ma ha un debito che il mercato reputa sostenibile, consentendogli di continuare ad indebitarsi, non ci sono problemi...

Ovvio che non è il caso della Grecia...

chiedo scusa per aver interpretato male il tuo pensiero Mark ma non ci sono lontano spero ;)
 
21:05 02 NOV 2011

(AGI) Cannes - Sulla Grecia "abbiamo preso una decisione a 17 la settimana scorsa", come Eurozona, e "non accettiamo che qualcuno si dissoci da questa decisione". Lo ha detto il presidente del consiglio europeo, Herman Van Rompuy, al termine dell'incontro tra Francia, Germania, Ue e Fmi sul "caso Atene" a Cannes
 
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