Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Quindi con le clausole CAC.
C'è un modo per aggirare anche i titoli non swappati oppure sui nostri cadrà la "D" in caso di intervento coercitivo?

Le strade per impedire l'hold out a mio avviso sono due:
1. introdurre le CAC retroattivamente su tutti i bond prima di effettuare lo swap;
oppure
2. defaultare sul debito domestico dopo dello swap.

Il primo sarebbe un soft default, rating "D", scattano i CDS; il vantaggio sarebbe che l'introduzione delle CAC verrebbe giudicato un po' meno grave di un "non paghiamo" nudo e crudo (per questo soft default).

Il secondo sarebbe un hard default, ma solo sui titoli domestici, quindi rating "SD", scattano i CDS sui titoli coinvolti; il vantaggio sarebbe che il default sui titoli domestici viene giudicato meno grave del default sui titoli internazionali (ci sono dei precedenti in tal senso).

Posto che continuo a sperare che nessuna delle due ipotesi citate si realizzi, sarebbe interessante considerare se possono esserci delle scappatoie per noi:
nel primo caso la vedo dura, nel secondo si salverebbero i bond con giurisdizione diversa da quella greca, quindi quelli con ISIN che non iniziano per GR.
 
Ultima modifica:
Sono due questioni indipendenti, il fatto che il nuovo debito venga emesso secondo la normativa inglese ha delle implicazioni giuridiche ma non favorisce né ostacola un eventuale garanzia dell'EFSF.
Gli effetti principali che mi vengono in mente sono 2:
1. sui nuovi bond introdurranno le CAC, visto che per le emissioni english law questo è lo standard;
2. potrebbero minacciare di defaultare solo sul debito domestico se le adesioni fossero scarse, come hanno già fatto altri paesi in passato.



Ok, ma qui per fare il brodo bisogna seguire la ricetta della troika, altrimenti il piatto non verrà considerato kosher. ;)

OK, infatti questo stringe i margini di manovra per l'IIF.
Ma veniamo a noi.
Se dovessero fare nuove azioni coercitive le potranno fare solo sul nuovo debito.
Qualora nel caso il Parlamento di Atene introduca clausole CAC sul vecchio debito questo diverrebbe necessariamente una infrazione di contratto.
A questo punto arriverebbe la "D".
Ma ad Atene potrebbe importare qualcosa?
 
Greek Debt Holders Said to Meet at Deutsche Bank Tomorrow

Q
By Aaron Kirchfeld and Rebecca Christie - Nov 16, 2011 5:19 PM GMT+0100



Bond holders are scheduled to meet at Deutsche Bank AG (DBK)’s headquarters in Frankfurt tomorrow to discuss details of the Oct. 26 debt-swap agreement that is aimed at reducing Greece’s obligations, according to two people familiar with the matter.
The Institute of International Finance, which represents more than 450 financial firms, has invited investors to discuss a proposal being presented to Greece, said the people who declined to be identified because the talks are private. Bond holders may also meet Greek government officials at a separate gathering in the German banking capital tomorrow, one of the people said.
The IIF, which is chaired by Deutsche Bank Chief Executive Officer Josef Ackermann, agreed last month in Brussels with European leaders to accept a 50 percent writedown in the face value of Greek sovereign holdings to help the country recover. Debt holders and Greek government representatives are negotiating the terms of the swap as contagion spreads to the larger European economies of Italy and Spain.
Tomorrow’s talks will focus on interest payments, debt maturities, and links to Greece’s economic growth and how these affect the value of bond holdings, one of the people said. Investors are waiting for a counter-proposal from the Greek government, the person said.
Deutsche Bank spokesman Ronald Weichert declined to comment on the meeting.
Dallara in Athens

IIF Managing Director Charles Dallara, who has been leading negotiations with Greece and European leaders, will be in Frankfurt for two days this week, talking with representatives of bond holders, the organization confirmed by e-mail today. Dallara is scheduled to meet Greek Prime Minister Lucas Papademos at 8 p.m. in Athens today, the premier’s office said in a separate statement.
Dallara is also scheduled to speak at the European Banking Congress in Frankfurt on Nov. 18, where Ackermann, Commerzbank CEO Martin Blessing and Deutsche Bundesbank President Jens Weidmann will also be speaking, according to the schedule.
The Financial Times reported earlier today that bond holders are demanding incentives, including annual payments if Greece’s economy recovers and high interest rates on new debt. Investors will meet Greek government officials in Frankfurt tomorrow, the FT said.
Banks Selling

“Core” European banks, excluding lenders in peripheral member-states, reduced their holdings of Greek, Irish, Italian, Portuguese and Spanish government debt by 42 billion euros ($57 billion), or about one-third, in the third quarter to 88 billion euros, according to analysts at Goldman Sachs Group Inc. The biggest reduction was 26 billion euros in Italian bonds.
The Greek private investor contribution in the Oct. 26 rescue package “sets a risky precedent, in our view, as the prospect of ‘voluntary’ haircuts becoming a template for GIIPS crisis resolution could drive exposure reduction,” Goldman analysts led by Jernej Omahen said in a Nov. 15 research note.
BNP Paribas (BNP) SA and Commerzbank AG are unloading sovereign bonds at a loss, leading European lenders in a government-debt flight that threatens to exacerbate the crisis. BNP Paribas, France’s biggest bank, booked a loss of 812 million euros in the past four months from reducing its holdings of European sovereign debt, while Commerzbank took losses as it cut its government bond-holdings.
 
OK, infatti questo stringe i margini di manovra per l'IIF.
Ma veniamo a noi.
Se dovessero fare nuove azioni coercitive le potranno fare solo sul nuovo debito.
Qualora nel caso il Parlamento di Atene introduca clausole CAC sul vecchio debito questo diverrebbe necessariamente una infrazione di contratto.
A questo punto arriverebbe la "D".
Ma ad Atene potrebbe importare qualcosa?

Preferirebbero evitare, ma sceglieranno (in sede EU, non ad Atene) quello che gli parrà il male minore.
Per il resto spero di aver risposto sopra...
 
ti vieni in mente la storia della Bank of Ireland?credo,ma non sono sicuro che le leggi inglese sono molto simili alle leggi irlandesi

Non tanto ... sarebbe stato un precedente se colpivano i "senior".

Cercavo di capire se, una volta effettuato lo swap e messo in sicurezza i conti ,per Atene poteva essere perseguibile una strada che poteva andare verso la modifica del debito rimanente senza andare incontro a violazioni del diritto internazionale.
 
Non tanto ... sarebbe stato un precedente se colpivano i "senior".

Cercavo di capire se, una volta effettuato lo swap e messo in sicurezza i conti ,per Atene poteva essere perseguibile una strada che poteva andare verso la modifica del debito rimanente senza andare incontro a violazioni del diritto internazionale.

se uno ha il coltello alla gola e capace di fare tutto.communque io sono ancora ottimista
 
OK, infatti questo stringe i margini di manovra per l'IIF.
Ma veniamo a noi.
Se dovessero fare nuove azioni coercitive le potranno fare solo sul nuovo debito.
Qualora nel caso il Parlamento di Atene introduca clausole CAC sul vecchio debito questo diverrebbe necessariamente una infrazione di contratto.
A questo punto arriverebbe la "D".
Ma ad Atene potrebbe importare qualcosa?

Ciao Tommy, no, non lo sarebbe... chiunque qui abbia una formazione giuridica può dirti che in ogni ordinamento giuridico la norma contrattuale vigente può essere sostituita da una apposita previsione di legge imperativa quando ci siano interessi pubblicistici che giustificano un tale comportamento da parte del legislatore.

Certo, è un cambiare le carte in tavola che lascia il segno nella memoria degli investitori (come per i bondholders subordinati delle banche irlandesi), ma d'altronde qui l'interesse pubblicistico prevalente c'è senz'altro, stante la situazione disperata del debito greco.

La D credo proprio arriverebbe...
 
Preferirebbero evitare, ma sceglieranno (in sede EU, non ad Atene) quello che gli parrà il male minore.
Per il resto spero di aver risposto sopra...

Ho letto, grazie.

Certo c'è anche la questione del debito "internazionale" su cui il Parlamento di Atene non ha giurisdizione.
La questione è estremamente complessa, da studio legale.

Comunque, sono d'accordo, la decisione verrà presa a Francoforte non ad Atene.
Poi rimane la questione dei GGB in mano alla BCE.
 
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