La situazione è molto complessa.
In estrema sintesi è probabile che dalle elezioni esca un nuovo esecutivo di coalizione nazionale sulla falsariga dell'attuale, sostenuto da Pasok e Nuova Democrazia.
Essendo i due partiti in minoranza, ci penserà il sistema elettorale (con un premio, ulteriormente accresciuto a 50 seggi) a garantire una certa governabilità.
Il voto non è però assolutamente scontato.
Il Partito Comunista (KKE) e la Sinistra Radicale (Syriza) raccolgono anch'essi una buona fetta di elettorato che - se unito a Sinistra Democratica (Fotis Kouvellis) - potrebbe raggiungere gli stessi voti di ND/PASOK.
Questi ultimi, ovviamente, sono contro il Memorandum e la Troika mentre "Sinistra Democratica" ha una posizione più sfumata.
A destra, oltre a Nuova Democrazia, non c'è molto.
Il LAOS è in netta perdita di consensi ed altre formazioni minori erodono in minima parte l'elettorato di ND.
Anche questi partiti sono contro il Memorandum e la Troika, ma in una posizione di "destra".
I recenti sondaggi fanno prevalere un'ipotesi di vittoria di ND (ma in netta perdita di consensi, dal 30% circa ora è intorno al 22%) con un recupero del PASOK che passa dal 10% al 15% circa.
Con il premio di maggioranza i due partiti potrebbero governare insieme.
Ma non sarà facile ... le posizioni sono nettamente distanti anche se la "tregua" con Papademos ha contribuito a rasserenare un poco gli animi.
Ovviamente, per noi bondholder, la situazione più favorevole è un esecutivo a guida ND/PASOK.
Ma sono i greci che decideranno ... e le sorprese non finiscono mai.
In caso di vittoria della Sinistra è probabile un'accelerazione verso l'ipotesi "dracma".