Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

Stato
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Io seguo la 2023 ... se cresce rispetto alle altre, l'ipotesi dell'haircut è data meno probabile.
Se scende ed i prezzi tra i new-GGB si livellano ... è possibile.

Mi posso sbagliare, non sarebbe la prima volta.


eddai capitano... sai bene che la mia sfiducia non è verso il tuo know how e/o la tua logica, tutt'altro, qui non c'è nessuno che non ha stima e graditudine verso di te.
Purtroppo nella prima puntata è' stato detto e fatto tutto e poi il contrario di tutto. Siamo in diversi ancora dentro, quasi tutti diffidenti, tutto là.
E' il 18 ottobre che dovrebbe esserci la decisione?
 
eddai capitano... sai bene che la mia sfiducia non è verso il tuo know how e/o la tua logica, tutt'altro, qui non c'è nessuno che non ha stima e graditudine verso di te.
Purtroppo nella prima puntata è' stato detto e fatto tutto e poi il contrario di tutto. Siamo in diversi ancora dentro, quasi tutti diffidenti, tutto là.
E' il 18 ottobre che dovrebbe esserci la decisione?

Diffidenti lo siamo tutti, le prese in giro sono state tante...

Ad ogni modo l'8 ottobre dovrebbe essere il prossimo step. Poi il 18 ... se tutto andrà per il verso giusto.

Conoscendo l'attendismo della Merkel non è detto che nel frattempo ci mettano una "pezza" e rinviino poi il tutto ... nel senso che la tranche venga rilasciata a pezzi, eccetto la parte relativa del FMI.

Se il FMI rilascerà anche la sua parte vorrà dire che ci sarà già un'intesa di massima sul taglio del debito.
Il FMI rilascia i soldi sono se la sostenibilità è garantita per i prossimi 12 mesi.
 
Pillole di economia: la legge di Okun.

La disoccupazione in Italia e negli altri PIIGS è arrivata a livelli preoccupanti. Diminuire la disoccupazione è quindi un imperativo categorico abbandonando le politiche devastanti neoliberiste. La riduzone dell'1% della disoccupazione comporta un aumento del PIL del 3% (legge di Okun). Nei PIIGS la dioccupazione in media è superiore al 10% per cui la riduzione di tale valore di 2-3 punti comporterebbe un aumento del PIL, in media, nell'ordine di 6-9%, ossia valori cinesi.

Arthur Okun nell
 
La disoccupazione in Italia e negli altri PIIGS è arrivata a livelli preoccupanti. Diminuire la disoccupazione è quindi un imperativo categorico abbandonando le politiche devastanti neoliberiste. La riduzone dell'1% della disoccupazione comporta un aumento del PIL del 3% (legge di Okun). Nei PIIGS la dioccupazione in media è superiore al 10% per cui la riduzione di tale valore di 2-3 punti comporterebbe un aumento del PIL, in media, nell'ordine di 6-9%, ossia valori cinesi.

Arthur Okun nell

Interessa poco la disoccupazione, anzi se arriva stabilmente attorno al 15% migliorerà ulteriormente la competitività delle aziende riuscendo a comprimere i salari e a tenerli bassi per molto tempo.
Credo che l'obiettivo sia questo, altrimenti perchè agire diversamente?
 
La disoccupazione in Italia e negli altri PIIGS è arrivata a livelli preoccupanti. Diminuire la disoccupazione è quindi un imperativo categorico abbandonando le politiche devastanti neoliberiste. La riduzone dell'1% della disoccupazione comporta un aumento del PIL del 3% (legge di Okun). Nei PIIGS la dioccupazione in media è superiore al 10% per cui la riduzione di tale valore di 2-3 punti comporterebbe un aumento del PIL, in media, nell'ordine di 6-9%, ossia valori cinesi.

Arthur Okun nell
Con la situazione economica attuale non vedo quale ricetta possa essere efficace contro la disoccupazione nel breve periodo...
 
Interessa poco la disoccupazione, anzi se arriva stabilmente attorno al 15% migliorerà ulteriormente la competitività delle aziende riuscendo a comprimere i salari e a tenerli bassi per molto tempo.
Credo che l'obiettivo sia questo, altrimenti perchè agire diversamente?

Carissimo, la disoccupazione ai livelli attuali è già insostenibile figuriamoci se raggiungesse livelli intorno al 15%. Un livello del 15% della disossupazione, ossia 5 punti in più di quelli attuali, comporterebbe una caduta paurosa del PIL innescando tumulti sociali da guerra civile. Inoltre non si capisce come si possa stabilire una relazione diretta tra disoccupazione e competitività. Al contraio, maggiore la disoccupazione minore è la competitività di un sistema economico. Là dove c'è disoccupazione c'è povertà e poco progresso economico e sociale. Del resto la domanda aggregata è trascinata dal potere d'acquisto dei consumatori, se questi non hanno reddito perchè disoccupati, i beni prodotti non sono acquistati. Il guaio per l'impresa è che il salario non è solo un costo ma anche un potere d'acquisto dei beni delle imprese. Ossia, il salario, ciò che i liberisti ignorano, non è un costo di produzione "normale".
 
Ultima modifica:
Con la situazione economica attuale non vedo quale ricetta possa essere efficace contro la disoccupazione nel breve periodo...

Basterebbe ridurre il costo del servizio del debito dal valore attuale intorno al 5% al 2%, liberando risorse, per lIitalia, di ben 60 mld di euro. Come? Conferendo alla BCE la funzione di una vera e propria banca centrale. Ma ciò determinerebbe inflazione? Al contrario, in una situazione di disoccupazione dei fattori accrescerebbe il PIL effettivo avvicinandolo al PIL potenziale.
Ma ciò aumenterebbe la spesa pubblica? Al contrario. Col vincolo del pareggio di bilancio la riduzione del costo del servizio del debito pubblico ridurebbe la spesa pubblica consentendo la riduzione della pressione fiscale, l'aumento dei consumi e, a causa della riduzione dei tassi, un aumento degli investimenti.
Perchè quanto precede è poco realistico? Semplicemnete perchè l'UE è un pollaio in cui prevalgono gli egoismi nazionalistici.
Tuttavia la realtà prima o poi impone la propria necessità. O si superano tali egoismi altrimenti il destino dell'UE e dell'euro è segnato.
 
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Basterebbe ridurre il costo del servizio del debito dal valore attuale intorno al 5% al 2%, liberando risorse, per lIitalia, di ben 60 mld di euro. Come? Conferendo alla BCE la funzione di una vera e propria banca centrale. Ma ciò determinerebbe inflazione? Al contrario, in una situazione di disoccupazione dei fattori accrescerebbe il PIL effettivo avvicinandolo al PIL potenziale.
Ma ciò aumenterebbe la spesa pubblica? Al contrario. Col vincolo del pareggio di bilancio la riduzione del costo del servizio del debito pubblico ridurebbe la spesa pubblica consentendo la riduzione della pressione fiscale, l'aumento dei consumi e, a causa della riduzione dei tassi, un aumento degli investimenti.
Perchè quanto precede è poco realistico? Semplicemnete perchè l'UE è un pollaio in cui prevalgono gli egoismi nazionalistici.
Tuttavia la realtà prima o poi impone la propria necessità. O si superano tali egoismi altrimenti il destino dell'UE e dell'euro è segnato.
Mah...
 
Carissimo, la disoccupazione ai livelli attuali è già insostenibile figuriamoci se raggiungesse livelli intorno al 15%. Un livello del 15% della disossupazione, ossia 5 punti in più di quelli attuali, comporterebbe una caduta paurosa del PIL innescando tumulti sociali da guerra civile. Inoltre non si capisce come si possa stabilire una relazione diretta tra disoccupazione e competitività. Al contraio, maggiore la disoccupazione minore è la competitività di un sistema economico. Là dove c'è disoccupazione c'è povertà e poco progresso economico e sociale. Del resto la domanda aggregata è trascinata dal potere d'acquisto dei consumatori, se questi non hanno reddito perchè disoccupati, i beni prodotti non sono acquistati. Il guaio per l'impresa è che il salario non è solo un costo ma anche un potere d'acquisto dei beni delle imprese. Ossia, il salario, ciò che i liberisti ignorano, non è un costo di produzione "normale".

Devono accettarlo, e lo faranno. Lo sapevano come noi chi hanno votato nella seconda tornata elettorale, che rientrano anche tra questi:

Grecia: pubblicata lista nomi 36 politici indagati per corruzione | | | Il Cittadino di Lodi

Hanno scelto, ovvero il minor male, coloro che avrebbero comunque consentito al popolo di rimanere nell'euro e di rimanere in un sistema che (forse) avrebbe dato ancora soldi per rimettersi in carreggiata.
I sacrifici però le devono fare anche loro.
Il punto è che a queste persone al timone, dopo che hanno fatto questo, dovrebbe essere quantomeno imposto lo status di soggetti non aventi le caratteristiche morali per continuare ad avere il minimo ruolo istituzionale. Come avviene in Inghilterra.
Noi invece stiamo qui, dopo un anno e mezzo, ancora a barcamenarci di sabato pomeriggio nella speranza sottile di riprendere il più possibile di quanto prestato loro.
Dopo tutto quanto successo si sente ancora di tangenti, si vedono servizi in cui si muovono in auto a livello di Volkswagen Phaeton. Non sarebbe opportuno dismettere TUTTA quella flotta e viaggiare in panda/polo? E rimanere con un'inennità parlamentare di 1500-2000 euro, che è il triplo dello stipendio di un loro operaio?
Quantomeno per tutto il tempo dell'uscita dalla crisi.
E non solo per il poco risparmio, ma per dare il segnale, che dopo aver sbagliato, chiedono scusa a tutti.
Gli investitori internazionali sia finanziari che industriali hanno così voglia di tornare da loro di fronte a tutto ciò?
Chiedo scusa per lo sfogo.
 
Stato
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