Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 3 (3 lettori)

tommy271

Forumer storico
N. Voutsis: si procederà con misure meno radicali




Sul presupposto che a causa dell'ambiente asfissia creata da istituti di credito, il programma di governo procederà con ritmo più lento e con misure meno radicali, ha affermato del Parlamento da parte del ministro degli Interni e la ricostruzione amministrativa, Nick Voutsis l'occasione per discutere la Bill per affrontare la crisi umanitaria alle altre commissioni parlamentari competenti.

Favore del principio del disegno di legge hanno detto che voteranno SYRIZA e ANEL ad eccezione dei membri ND, PASOK e la Golden Dawn.

Le prenotazioni effettuate dal fiume e il Partito Comunista non sosterrà la proposta di legge.

Fonte: ????? 9.84
 

russiabond

Il mito, la leggenda.
Ciao Russia, non esagerare nel silenzio, qui tanti ti vogliono bene e si divertono pure, perché noi andiamo in scooter mentre tu sei il Valentino Rossi della situazione.
Ciò detto, non ho seguito il tuo percorso in Banca Marche, non ho capito se ti è andata bene o no. Dopo anni, questa non è solo una banale curiosità. Comunque puoi rispondermi, se vuoi, anche in PM, visto che è OT.
Altra cosa: perché :wall: io non riesco a copiare e postare la schermata degli eseguiti? Tu come fai? (e questo non è OT).

...Banca Marche acquistata ad Ottobre 2013 49,50/100 1400K ...100K ceduti sopra 50 e spicci resto ceduto sopra 70 a Maggio 2014 ...(leggi la mia storia) gain netto 260K

...Banca Marche acquistata a settembre 2014 2000K a pmc di 50/100 ceduta il 27 febbraio 2015 ...due vendite 1 a 63,88 per 1 milione l'altro milione passato 63 ... gain LORDO 280 K ...avevo però 160 K di minus (accumulate tra luglio e dicembre 2014 RILEGGITI la mia storia ) che mi hanno ciu.lato parecchia felicità...

questo per lo strumento di cattura leggi e e applica :lol:

Strumento di cattura - Microsoft Windows


questa la storia aggiornata ad oggi 06/03/2015

LA MIA STORIA :


...facendola breve inizio con i fondi azionari nel 1996 prima un cippino poi prendo gusto e metto tutto il capitale circa 300 milioni delle vecchie lire tutti risparmi

poi ci prendo gusto e comincio con le azioni le vecchie Stet Risparmio se ben ricordo ...vedo che funziona più o meno bene e nel 1997 faccio all in sulle azioni in circa 1 anno non solo Stet ma fritto misto ci faccio circa 100 milioni delle vecchie lire ed allo scoppio della crisi asiatica nell'estate se ben ricordo del 1998 mi ritrovo a perdere i 100 milioni di gain ...inoltre sono esposto sui titoli dell'Ucraina che rendevano un casino ed un cippino di Russia in marchi tedeschi ...

al crollo delle quotazioni settembre 1998 decido di vendere tutte le Ucraina in perdita e di entrare su quelle russe a migliori prezzi se Ucraina quotava 60 entrai in Russia in Dollari a 20/100 circa ...e feci così anche con la Russia in marchi tedeschi che quotava di più di quella in dollari ....inoltre

parlai con la mia ex moglie e gli dissi o diventiamo ricchi o diventiamo poveri e feci all-in con i soldi di un prefinanziamento concesso dalla banca per la costruzione della casa e di un prestito di un familiare ...il quale mi presto dei soldi per la costruzione della casa io gli raccontai cosa vera che avevo i soldi in buoni postali e che per me era più conveniente tenerli e pagare a lui un interesse ...

feci un bel blocco e mi ricordo di aver posseduto un nominale di 1.450.000 $ scadenza 2005 Russia Bond ...da li nacque poi il mio nick name ...

arrivai al settembre 1999 e liquidai tutto ...mi trovai con 1 miliardo di casa pagata e 1 miliardo cash

però in quel momento conobbi i famosi warrant sulle valute che io avevo inizialmente cominciato a maneggiare ...per coprirmi dal rischio cambio

poi non contento avevo aumentato la posizione in maniera mostruosa ...facendola breve ...in poco tempo mi ritrovai con soli 400-500 milioni ...logicamente più la casa pagata quella fù la ....

1^grossa perdita ...

in quegli anni esplose la quotazione delle azioni legate ad internet e molte volte non te le davano in OPV allora aprii circa 12 depositi in 12 banche diverse per cercare di beccare almeno qualche lotto ...all'inizio salivano tutte poi con il tempo erano più quelle che scendevano di quelle che salivano ...

allora in quegli anni uscì la famosa FINMATICA lessi un articolo su MIlano Finanza mi sembra e mi misi in testa che quella faceva il botto ...

chiamai la Banca e feci all-in nel mercato grigio il giorno prima della quotazione l'IPO se ben ricordo era a 5 euro ed io comprai con tutto quello che avevo fino a 17 euro ...

ragazzi tutte storie vere ...il primo giorno non fece prezzo per eccesso di richieste in borsa ...fù a memoria l'unica azione che non fecero aprire il primo giorno di quotazione il secondo giorno in preapertura misi in vendita tutte le Finmatica ...mi sembra di averle mollate a 34 euro feci 100% ...mi ritrovai nuovamente con il miliardo più la casa ...

da allora fù solo una discesa continua ...

Obbligazioni Grapes Communication prese con la speranza della quotazione del titolo al nuovo mercato e la ditta andò invece in chapter 11 ...loss di 250 milioni vado a memoria ...

poi ogni tanto qualche successo ...

ricordo per esempio la quotazione di E-biscom ...il primo giorno di quotazione era fin troppo facile fare i soldi acquistavo e rivendevo poi rientravo e rivendevo alla fine della giornata (devo dire non rammento bene avevo fatto 50 milioni delle vecchie lire o 50 K euro ...passato troppo tempo e non ho tenuto traccia

e poi giù ...purtroppo

entrai pesante in leva con prestiti di qui non riuscii mai a tagliare e lavorare con le sole mie forze ...questo fù il male ...sulla ex Euphon ora Mediacontech entrai a 17/100 e vendetti ormai dissanguato a 5 euro nel 2004 ...

passarono 4 anni ...

da allora ...fino al 2008 non mi occupai più di speculazione finanziaria ne frequentai più il forum attivamente ...

ero a secco... la casa l'avevo mantenuta ma avevo pure 25 k euro di loss da coprire ...

dal 2008 luglio entrai con 30 k miei per speculare ed avere tassi di interesse alti sulle obbligazioni del Venezuela in euro scadenza 2015 ...poi successe il casino Lehman B. e crollo un pò tutto ...allora investii anche altri 30 della mia ex moglie ...e le quotazioni continuavano a scendere

allora feci un prestito su IW bank poi in successione chiesi la cessione del 1/5 dello stipendio ...poi ancora un prestito da parte di una banca (fido in conto corrente) ...poi altro prestito da parte di altra banca portando in garanzia le obbligazioni del Venezuela ...poi chiesi un prestito ad un familiare in breve vado a memoria avevo 30 k miei e 250 k di prestiti ad un prezzo medio di carico di 56/100 vado a memoria ...a settembre 2009 usci sopra 80/100 ...in totale feci circa 180 k euro di gain ...potete cercare i miei vecchi post con le schermate dei depositi titoli ...

da allora frequento molto i forum di investire oggi ed in particolare il thread delle perpetue ...

feci nel 2009-2011 2 anni tra Venezuela - Perpetue varie Bank Austria - Banco Popolare - Övag sempre All-in e sempre in leva che nel frattempo avevo portato a circa 155 k

un bel colpo lo feci dal settembre 2010 al marzo 2011 60 k netti netti sulle perpetue Övag banca popolare Austriaca 10 k al mese 6 mesi 60 k netti ...

poi entrai in Grecia e ci feci dal 2011 luglio quasi 10 k in poche settimane comprando l'ultima scadenza che poi hanno rimborsato non l'ultima in assoluto ma quella quotata sul Mot altre scadevano a Dicembre e le pagarono ma quotavano OTC ...mi fidai della Merkel ed entrai su quelle scadenza 2012 ...ma le cose cambiarono e sapete tutti come è finita ...
(nel giugno 2011 mi comprai una Corvette C 5 un'auto sportiva americana circa 20 K euro di spesa usata ma molto sboro.na ...fece una brutta fine dopo soli 12 mesi dovetti venderla non riuscivo neanche a fare benzina a causa del tracollo sulla Grecia )
ad ottobre 2011 uscii con un grosso loss ...controllate i vecchi post con schermate e deposito titoli ...feci 30 k in un mese sulle Groupama obbligazioni perpetue e rientrai in Grecia per la seconda volta ...novembre 2011 se ben ricordo uscìi per la seconda volta dalla Grecia dopo marzo 2012 con un loss di circa 240-250 k euro usciì subito dopo aver avuto l'assegnazione delle obbligazioni con tutto ...il mio capitale si era ridotto da 325 k euro a 80 k euro circa una perdita mostruosa il capitale di lavoro compreso finanziamenti scese da 480k a circa 240 k ...
fino a settembre 2012 feci poca roba mi sembra 30-40 k con vado a memoria con le LT 2 Dexia ed altro ..

poi a settembre 2012 il 18 settembre feci All-in a 17/100 per la terza volta sulla Grecia ...acquistai 1650 k mi sembra del 2041 bisognerebbe guardare i vecchi post e depositi titoli

da settembre 2012 cambiai poi sul Grecia 2029 dopo qualche mese ...
ho venduto poi il 2029 a febbraio a 44,90/100 in 18 mesi circa ho recuperato tutto il loss e fatto altri 200k di gain ...poi sono entrato All-in in Unicredit callable fatto 12 k circa da febbraio a marzo 2013 e fatto un mordi e fuggi da circa 13 k circa ancora sulla Grecia a Marzo 2013 ...poi Argentina piccolo loss circa 7,5-10 k venduto per entrare All- in su Cipro quando non si sapeva se tagliavano oltre che i depositi anche i bonds , c'era parecchio panico in quei giorni ...comprate a 86,5 di p.m.c. e rivendute a 92, gain totale al netto delle minusvalenze da Buenos Aires 2015 e capital gain pagato ...lordi 39 k euro netti 27 k euro da lunedi 18 marzo a fine marzo in 9 giorni 3 k euro al giorno di media ...
poi fine marzo primi di aprile2013 comprato grecia 2029 per 1700 k a p.m.c. di 39,10 e rivenduto tutto a 42,70 fatti altri 52,5 k in pochi giorni ....da aprile 2013 rientrato All- in su Cipro 2013 a 95,40 di p.m.c. e rivendute tutte ai primi di maggio mentre ero al Mar Rosso a 98,50 fatti altri 20 k circa , entrato ai primi di maggio 2013 il 6 maggio 2013 All in sulle Fonsai Risparmio A al prezzo medio di carico di 129,40 circa per 5600 pezzi dal 6 agosto 2013 finalmente comincio a tradarle e vedo verde dopo ben tre mesi di sù e giù , esco totalmente dopo ferragosto 2013 magro bottino al netto di spese e leva circa 5k (a saperlo poi queste a Marzo 2014 salirono fino a 240 euro avrei fatto un 100% se le avessi tenute ...) Trado veloce su Telecom Italia 2033 e vado in loss di 2k recupero il tutto con interessi in Banca Marche ottobre 2013 senior altra scommessa sapendo che era in gestione provvisoria poi commissariata ad ottobre 2013 ... poi ricomprai sui minimi di periodo FSAR prezzo medio di carico 119,90 150 pezzi ma desistetti dalle azioni e vendetti per entrare il 10 ottobre 2013 dopo aver tentato di entrare nelle obbligazioni governative del Brasile in real brasiliano 2028 10,25% di cedola a 101,75 , l'ordine fù respinto e lettera a 102,75 e mi dissi tra me e me è un segno del destino sento la vocina che da alcune settimane mi chiama e mi dice dai russia lanciati in banca della marche LT 2 2017 isin xs0302580880 e così prendo la palla al balzo e passai l'ordine al mio referente BIM gli dissi dammi il prezzo lettera mi dice 50,50 va bene andiamo a provare passò l'ordine e feci All-in ne presi 1400 K , poi l'ordine venne eseguito dopo pochi minuti a 49,50 un prezzo inferiore a quanto esposto...da ottobre 2013 a dicembre 2013 fù dura i prezzi scesero fino a 41/100 in lettera denaro giù fino a 37-38/100 , poi a gennaio 2014 i prezzi si ripresero bene ...anzi più che bene ed andai in gain ...a 52,5 a gennaio 2014 circa uscii preso da un ripensamento briciolaro con 100K e rimasi con 1300K ...in quei giorni subivo una pressione psicologica pesante che solo per un miracolo non mi portò a vendere tutto il blocco a 52,50 ...poi avvenne l'accelerazione che mandò i corsi del bond sù fino ad oltre 81/100 ai primi di aprile 2014 , il 14 maggio 2014 esco con 600 K in vendita ed incasso 75,75/100 realizzando un gain lordo 157,5 K e netto di 126 K , continuo poi nei giorni seguenti a vendere e penso ad un altro progetto il lunedi 19 maggio 2014 post elezioni in Grecia , esco con tutto : i numeri entrato con 1400 K LT 2 Banca Marche il 10 ottobre 2013 , uscito con 100 K a 52,5 credo su Lussemburgo a gennaio 2014 , uscito a maggio 2014 rispettivamente con 600K a 75,75 - 200 K a 74,50 - 100 K a 72,75 - 400 K a 71,25 All Out . I guadagni , i guadagni massimi sarebbero stati aver venduto a 80,25 ai primi di aprile 2014 per un totale al netto del capital Gain di 320 K ; invece ho venduto ai prezzi sopra riportati portando a casa 257 K netti , purtroppo dai massimi ho perso 63 K di mancati guadagni ho realizzato circa 34 K al mese nei 7,5 mesi che son rimasto dentro . Acquistato dal maggio 2014 Grecia 2042 , 900K Groupama UT 2 a 101,95 , acquistato real brasiliani cedola 9,10 % netta e Montenegro 2019 a 103,12 , Argentina in USD sia par che Argy 2017 , Venezuela 2031 sia Venezuela 2015 in euro , Veneto Banca Tier 1 insomma da maggio a fine giugno compra e vendi per un gain netto delle tasse di circa 38 K euro , purtroppo è arrivato il Loss pesante comprato le LT 2 di BES a 99 calcolando l'uscita dal venezuela 2015 e le commissioni di entrata per ben 900 K euro nominali vendute dopo una settimana a 94 circa loss di circa 44 K ...adesso è storia recente entrato l'8 luglio 2014 a 100,25 sul Venezuela 2026 cedola 11,75% per nominali 1.300.000 USD uscito a 93,25 ai primi di agosto con un bel loss circa 68 K euro che aggiunti ai 44K euro del mese di luglio fanno - 112 K circa entrato all in ai primi di agosto 2014 su Gazprom 2034 in dollari 1430K nominali al prezzo di 115.865 con leva massima (circa altri 300K euro) datami da BIM uscito il 18 agosto a 117.76 totale gain netto circa 18,5 K euro , entrato lo stesso giorno con nominali 1500K $ in Argentina 2024 a 86/100 prezzo dirty comprensivo di rateo , rivenduti pochi giorni dopo loss di 34 K euro , il venerdi 22 AGOSTO 2014 all in tutto su BES Senior 2035 steepner a 87,75 1400 K , arriva il 4 settembre e decido di acquistare 100 K di Banca delle Marche LT2 Sub scesa ormai a 46/100 , prima provo a 45 non me le danno poi a 46 e non me le danno mi richiamano e mi dicono quante ne vuoi a 46 gli dico dammene 1 milione , ne hanno solo 850K e cosi rientro in banca marche con 850K per acquistarle devo pero vendere 450K a 87,25 in leggero loss delle BES 2035 e cosi mi trovo ad avere 950K di BES 2035 a 87,75 di p.m.c. e 850K di LT 2 Banca Marche 2017 a 46 di pmc, però ora ho un loss tra tutti questi switch pari a circa 120 K euro, nel mese di settembre 2014 ho continuato a switchiare vendendo le BES e ad accumulare le Banca Marche 2017 tanto da arrivare al mese di Novembre 2014 a detenerne ben di 2.000.000 euro nominali di Banca Marche ad un prezzo medio di carico di 50,00 e aver venduto tutte le BES in loss , da dicembre 2014 sono entrato per nominali 300K euro sulla Grecia non Swappata 2034 a circa 69/100 , giunto a fine febbraio 2015 una notizia diffusa nel pomeriggio del 27 febbraio 2015 indicava un procedimento di accertamento da parte della commissione UE sul salvataggio della Banca Tercas fatto con l'aiuto del FITD , ho avuto un secondo di tempo per leggere la notizia ed un secondo per decidere di uscire con tutto cioè tutti e 2 i milioni di euro delle SUB , purtroppo la SIZE molto elevata si è fatta sentire sulla vendita avvenuta in due tranche da 1 milione di euro l'una a 64,88 e 63 totale della operazione un gain di 280 K euro lordo in 6 mesi , peccato che da questa somma ho dovuto togliere le minus circa 160K fatte da luglio 2014 a dicembre 2014 e circa 45 K euro di tasse 26% sul capital gain ...netto quindi dal luglio 2014 circa 70K euro non molto però azzerate tutte le minus , vendute il 2 marzo 2015 in loss prezzo 64/100 100K di Grecia 2034 5,2% 5 k di minus per fare cassa , arriva il 6 marzo 2015 e prendo la decisione all in per 1530 K sulla Grecia 2019 4,75% a 77,49/100 ...chi vivrà vedrà ...
 

russiabond

Il mito, la leggenda.
ULTIMO POST ... con questo chiudo le trasmissioni per un pò...statemi bene
 

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Rottweiler

Forumer storico
L'odierno articolo di Fubini, su Draghi e la Grecia, con l'annotazione della scudisciata di Draghi a Varoufakis.

Certo che se il livello di credibilità di un ministro delle finanze raggiunge questi infimi livelli, :down: si corre con un handicap aggiuntivo, del quale la Grecia non ha proprio bisogno.

Sarà interessante vedere se Tsipras saprà trarne le logiche conseguenze, e in quanto tempo...

Francoforte e i trucchi di Atene
DI FEDERICO FUBINI

SE QUALCUNO ha diritto a depositare il brevetto della ripresa che si prepara in Europa, questi è Mario Draghi. C’è solo una macchia nel panorama finalmente più soleggiato, un’ombra in basso a destra sulla carta. La tregua siglata fra la Grecia e gli altri governi europei due settimane fa ha arginato quella che stava per trasformarsi in una slavina rovinosa per tutti. Ma ieri da Cipro, deliberatamente, il presidente della Bce ha pronunciato poche battute che tradiscono nervosismo.
TUTTO il nervosismo di chi conosce davvero la situazione del Paese. Non capita spesso che Draghi critichi in pubblico un ministro dell’area euro. Ieri l’ha fatto e il bersaglio delle sue parole, mai nominato, era evidente a tutti: Yanis Varoufakis, il ministro delle Finanze greco, l’ultima rockstar della crisi dell’euro. «Se c’è una comunicazione che crea volatilità nel mercato — ha osservato Draghi, pesando ogni parola — ciò mina la solvibilità del sistema bancario greco». Il riferimento va al profluvio di dichiarazioni a effetto di Varoufakis, il solo ministro al mondo impegnato di continuo a sostenere che il proprio Paese è in uno stato irrimediabile di insolvenza.
Fra l’area euro e una ripresa solida, oggi resta quasi solo la Grecia: va concluso il lavoro per stabilizzarla e portarla fuori pericolo. Ma fra la Grecia e quell’obiettivo rimangono problemi che la Banca centrale europea non vuole esser chiamata ancora una volta a risolvere, perché non fanno parte dei suoi compiti.
L’equilibrio ad Atene è più fragile di quanto appaia dopo l’accordo di Bruxelles di due settimane fa. Varie fonti finanziarie greche, convergenti, indicano due ordini di problemi: le risorse nel Tesoro sono sul punto di finire forse già la prossima settimana; di conseguenza, per finanziarsi, Varoufakis sta ignorando e aggirando alcune delle regole di base che governano la Bce e l’intera zona euro.
Nelle prossime tre settimane Atene deve rifinanziare o rimborsare 6,5 miliardi fra debito e interessi, ma le entrate fiscali calano, dunque a marzo il buco di cassa sarà di tre miliardi. Almeno per il momento, Varoufakis non ha i soldi per evitare un “default” imminente e si vede sbarrate molte delle possibili strade. Non può emettere obbligazioni a medio- lungo termine, perché gli interessi da pagare sarebbero proibitivi. Non può emettere titoli a brevissimo termine, facendoli comprare alle banche greche con liquidità presa in prestito da loro in Bce, perché la Grecia è già al tetto massimo consentito di 15 miliardi di euro: la Bce non vuole che Atene vada oltre, perché altrimenti l’Eurotower finirebbe per coprire il deficit del Paese con la moneta creata a Francoforte. Sarebbe finanziamento del disavanzo da parte della Banca centrale, l’ultimo tabù europeo. Ma Varoufakis per ora non può neppure farsi anticipare una rata di prestiti dagli altri governi europei, perché dovrebbe prima trovare un accordo dettagliato sulle riforme da affrontare in Grecia e poi dovrebbe (almeno) avviarle.
Di qui la scelta di aggirare il divieto di finanziamento monetario del deficit. Lo Stato greco ha iniziato a estrarre denaro dalle banche commerciali, ma lo fa attraverso la porta sul retro. Non emette più titoli a breve termine per farli comprare dagli istituti con denaro prestato dalla Bce. Piuttosto, Varoufakis si fa prestare a scadenze di pochi giorni (ma rinnovate di continuo) i fondi che le imprese statali hanno depositato presso le banche commerciali. Queste ultime funzionano solo grazie ai prestiti di emergenza della Bce, che poi però affluiscono nelle casse del Tesoro greco attraverso quelle operazioni sui conti correnti delle aziende a controllo pubblico. In sostanza l’Eurotower, contro la sua volontà, senza che le sia stato detto, si trova a coprire il deficit del governo di Atene tramite i depositi bancari delle imprese pubbliche stornati al Tesoro. I soldi per rendere liquidi e pagabili quei depositi bancari vengono da Francoforte. Ma l’effetto sull’economia greca è devastante, perché le banche stanno tagliando i prestiti a tutto il settore privato per compensare quei deflussi di depositi verso lo Stato.
«L’ultima cosa che si può dire, è che non stiamo sostenendo la Grecia», ha notato Draghi ieri. Il velo di sarcasmo dà la misura dell’irritazione: l’esposizione della Bce su Atene è salita in pochi mesi a 100 miliardi e si trasformerebbe in una colossale perdita nell’ipotesi (evitabile) che la Grecia davvero vada in “default”. Non è lo scenario più probabile. Ma se un messaggio arriva dalla Bce, è che ora tocca ai governi e alla politica rimuovere l’ultimo scoglio sul cammino della ripresa in Europa.
 

ficodindia

Forumer storico
L'odierno articolo di Fubini, su Draghi e la Grecia, con l'annotazione della scudisciata di Draghi a Varoufakis.

Certo che se il livello di credibilità di un ministro delle finanze raggiunge questi infimi livelli, :down: si corre con un handicap aggiuntivo, del quale la Grecia non ha proprio bisogno.

Sarà interessante vedere se Tsipras saprà trarne le logiche conseguenze, e in quanto tempo...

Francoforte e i trucchi di Atene
DI FEDERICO FUBINI

SE QUALCUNO ha diritto a depositare il brevetto della ripresa che si prepara in Europa, questi è Mario Draghi. C’è solo una macchia nel panorama finalmente più soleggiato, un’ombra in basso a destra sulla carta. La tregua siglata fra la Grecia e gli altri governi europei due settimane fa ha arginato quella che stava per trasformarsi in una slavina rovinosa per tutti. Ma ieri da Cipro, deliberatamente, il presidente della Bce ha pronunciato poche battute che tradiscono nervosismo.
TUTTO il nervosismo di chi conosce davvero la situazione del Paese. Non capita spesso che Draghi critichi in pubblico un ministro dell’area euro. Ieri l’ha fatto e il bersaglio delle sue parole, mai nominato, era evidente a tutti: Yanis Varoufakis, il ministro delle Finanze greco, l’ultima rockstar della crisi dell’euro. «Se c’è una comunicazione che crea volatilità nel mercato — ha osservato Draghi, pesando ogni parola — ciò mina la solvibilità del sistema bancario greco». Il riferimento va al profluvio di dichiarazioni a effetto di Varoufakis, il solo ministro al mondo impegnato di continuo a sostenere che il proprio Paese è in uno stato irrimediabile di insolvenza.
Fra l’area euro e una ripresa solida, oggi resta quasi solo la Grecia: va concluso il lavoro per stabilizzarla e portarla fuori pericolo. Ma fra la Grecia e quell’obiettivo rimangono problemi che la Banca centrale europea non vuole esser chiamata ancora una volta a risolvere, perché non fanno parte dei suoi compiti.
L’equilibrio ad Atene è più fragile di quanto appaia dopo l’accordo di Bruxelles di due settimane fa. Varie fonti finanziarie greche, convergenti, indicano due ordini di problemi: le risorse nel Tesoro sono sul punto di finire forse già la prossima settimana; di conseguenza, per finanziarsi, Varoufakis sta ignorando e aggirando alcune delle regole di base che governano la Bce e l’intera zona euro.
Nelle prossime tre settimane Atene deve rifinanziare o rimborsare 6,5 miliardi fra debito e interessi, ma le entrate fiscali calano, dunque a marzo il buco di cassa sarà di tre miliardi. Almeno per il momento, Varoufakis non ha i soldi per evitare un “default” imminente e si vede sbarrate molte delle possibili strade. Non può emettere obbligazioni a medio- lungo termine, perché gli interessi da pagare sarebbero proibitivi. Non può emettere titoli a brevissimo termine, facendoli comprare alle banche greche con liquidità presa in prestito da loro in Bce, perché la Grecia è già al tetto massimo consentito di 15 miliardi di euro: la Bce non vuole che Atene vada oltre, perché altrimenti l’Eurotower finirebbe per coprire il deficit del Paese con la moneta creata a Francoforte. Sarebbe finanziamento del disavanzo da parte della Banca centrale, l’ultimo tabù europeo. Ma Varoufakis per ora non può neppure farsi anticipare una rata di prestiti dagli altri governi europei, perché dovrebbe prima trovare un accordo dettagliato sulle riforme da affrontare in Grecia e poi dovrebbe (almeno) avviarle.
Di qui la scelta di aggirare il divieto di finanziamento monetario del deficit. Lo Stato greco ha iniziato a estrarre denaro dalle banche commerciali, ma lo fa attraverso la porta sul retro. Non emette più titoli a breve termine per farli comprare dagli istituti con denaro prestato dalla Bce. Piuttosto, Varoufakis si fa prestare a scadenze di pochi giorni (ma rinnovate di continuo) i fondi che le imprese statali hanno depositato presso le banche commerciali. Queste ultime funzionano solo grazie ai prestiti di emergenza della Bce, che poi però affluiscono nelle casse del Tesoro greco attraverso quelle operazioni sui conti correnti delle aziende a controllo pubblico. In sostanza l’Eurotower, contro la sua volontà, senza che le sia stato detto, si trova a coprire il deficit del governo di Atene tramite i depositi bancari delle imprese pubbliche stornati al Tesoro. I soldi per rendere liquidi e pagabili quei depositi bancari vengono da Francoforte. Ma l’effetto sull’economia greca è devastante, perché le banche stanno tagliando i prestiti a tutto il settore privato per compensare quei deflussi di depositi verso lo Stato.
«L’ultima cosa che si può dire, è che non stiamo sostenendo la Grecia», ha notato Draghi ieri. Il velo di sarcasmo dà la misura dell’irritazione: l’esposizione della Bce su Atene è salita in pochi mesi a 100 miliardi e si trasformerebbe in una colossale perdita nell’ipotesi (evitabile) che la Grecia davvero vada in “default”. Non è lo scenario più probabile. Ma se un messaggio arriva dalla Bce, è che ora tocca ai governi e alla politica rimuovere l’ultimo scoglio sul cammino della ripresa in Europa.

Quante volte questo signore ha strombazzato che la Grecia è fuori dall'euro? Adesso sostiene che sarebbe lo scenario meno probabile.
L'attendibilità di codesti "profeti" è praticamente zero.
 

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