Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 3

Riunione Tsipra, Merkel, Hollande su 10/6 a margine del vertice - accordo di ristrutturazione del debito richiesto da parte della Grecia

2015/06/06 - 21:05


Teleconferenze continue Tsipras - Merkel - Hollande ha confermato che l'accordo tra la Grecia e istituti di credito sarà una soluzione politica




Nuovo incontro critico tra il primo ministro greco, Al. Tsipras con il cancelliere tedesco, A. Merkel e il presidente francese P. Hollande fissato per il prossimo Mercoledì 10 giugno a Bruxelles, a margine del vertice, come si è saputo dopo la videoconferenza si aveva Sabato sera i tre leader.

Fonti governative senior parlano di un nuovo tentativo di dare una spinta decisiva a raggiungere un accordo, che in ogni caso il governo greco vuole avere timbro politico.

Secondo fonti informate, la nuova teleconferenza Al. Tsipras con Merkel e Hollande - che è durata 35 minuti - si è svolto in un clima molto buono, con Al. Tsipras indicano i due leader che dovrebbe tempo anche per cercare di passi da tutte le parti, in primo luogo da parte delle istituzioni e il Fondo monetario internazionale per concordare.

Il primo ministro ha ribadito che l'accordo dovrebbe avere un orizzonte temporale, per risolvere il problema del debito, comprendono pacchetto di sviluppo coraggioso, e ha informato i suoi interlocutori che ha portato la sua proposta al parlamento greco.

(bankingnews.gr)
 
...prendetevi piu leggeri ....non fate una malattia...

fate l amore non fate la guerra...

...questo rivolto a todos Merkel-tsipras Hollande

e forumisti ... vari :D
 
...prendetevi piu leggeri ....non fate una malattia...

fate l amore non fate la guerra...

...questo rivolto a todos Merkel-tsipras Hollande

e forumisti ... vari :D

russia ti vedo sempre ottimista, ma non ho ben capito il processo di aiuto..anche se hollande e la merkel si accordano, tu credi che gli altri parlamenti europei accetteranno qualsiasi cosa?
 
Ciao,
non volevo fare un panegirico del "nobile popolo ellenico" che dai plenipotenziari persiani fino ai giorni nostri dice no ai cattivi mostrando fiero il petto.
Ma evidenziare che spesso i "prendere o lasciare", i "convertitevi che vi conviene" (socialmente ed economicamente) non hanno portato il risultato atteso. Anzi, l'opposto.

Perchè questo non appaia OT o , come dice qualcun altro "il nulla cosmico", tornando ai nostri giorni, il discorso che sento da molti : "tanto , nelle trattative si arrenderanno prima loro perchè più hanno da perdere", storicamente non trova riscontro.

Il take or leave (come hanno provato ad inizio settimana con la PEC inviata ad Atene) , avrà come unica risposta il leave.
Se vogliono questo ok, altrimenti la pillola deve essere raddolcita.

Ciao Amorgos.
Forse hai ragione ma non sapremo mai se è così, per il semplice fatto che di dare un take or leave (che quando si da,si da; non si "prova" a darlo) nè gli uni nè gli altri hanno i co.....ni per farlo, ragion per cui si arriverà ad un accordo che sarà un mezzo aborto per i popoli ma salverà il posto a tutti.
Comunque, a questo punto l'importante è che se ne venga "a una" (come si dice dalle mie parti) per noi ggbisti :)
 

Certo in questo euro non c'è sinistra, ma nemmeno con la liretta, con inflazione a due cifre e la svalutazione del salario reale. E allora qual è la soluzione. Cambiare l'euro: una vera banca centrale, comunione dei debiti e politica di bilancio e fiscale integrata. Utopia? Forse ma è l'unica soluzione, le altre come il ritorno alla liretta è il ritorno ad un male diverso ma pur sempre un male.
 
Non so cosa darei per essere fuori dal coinvolgimento nei bond greci per poter fare un tifo sfegatato, sfrenato e incondizionato per Tsipras che sta combattendo, anche per noi italiani, la battaglia contro la plutocrazia europea..
 
I tre motivi per cui Tsipras ha ragione e Merkel torto

Il 30 giugno si vedrà se la Grecia sarà riuscita a trovare i fondi per ripagare la rata al Fondo momentario internazionale. Dopodichè, già dal giorno successivo, si inizierà a negoziaare il successivo programma di aiuti europeo e la successiva tranche del Fmi.
Come scrive oggi Il Corriere della Sera è evidente che non sarà un altro programma strutturato sui 4 anni con verifiche periodiche ogni tre mesi a far uscire Atene dalle cattive acque in cui versa.
E questo è il primo dei tre errori commessi, sempre secondo il Corriere, dalla Troika: non prevedere un programma a 10 anni che consista nella trasformazione dell'economia greca, oggi basata su esportazioni che per il 40% sono materie prime, e quindi non in grado di competere coi sistemi avanzati.
Il secondo errore è quello delle verifiche trimestrali, al quale sarebbe preferibile un lavoro costante di assistenza tecnica che non crei l'ansia di aver dimostrato qualcosa.
Il terzo errore è quello del "debito pregresso": il Fmi può finanziare un programma di aiuti solo se l'analisi tecnica dimostra che il debito è sostenibile, altrimenti chiede una ristrutturazione. Poichè il debito verso il Fmi non può essere ristrutturato, rimane quello degli Europei.
 

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