Jackrussel
Forumer storico
Ancora 20 giorni prima della Grexit - Repubblica.it
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...In realtà Atene non andrà tecnicamente in default il 30 giugno, quando non rimborserà la rata da 1,6 miliardi all'Fmi, ma in teoria avrà a disposizione ancora alcuni giorni, forse un paio di settimane. Tempo durante il quale, sperano diversi governi e le istituzioni europee, i leader dell'Unione potrebbero ancora trovare un accordo. A Bruxelles si accredita ancora un discreto margine temporale per riaprire un eventuale negoziato perché martedì l'Fmi si dovrebbe limitare a dichiarare che Atene è «in arretrato sui pagamenti». Dunque Atene a livello internazionale si troverà in una "zona grigia" che potrebbe protrarsi per diversi giorni, potenzialmente fino al 20 luglio quando scadranno anche le rate della Bce. Questo il quadro generale all'interno del quale si muoverà l'Italia. Roma ha un'esposizione bilaterale verso Atene di 10 miliardi versati nel 2010-2011 per il primo salvataggio greco e ha dato all'Efsf 27 miliardi di garanzie (dunque non cash) per il prestito di 131 miliardi...
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Quel che si sapeva.
Martedì è scontato che l' FMI non vede una "dracma".
Draghi sospenderà l'ELA, è scontato anche questo per me.
Si va al referendum in queste condizioni.
Di fatto, indipendentemente dal quesito, tutti sanno che il significato è euro o dracma - dentro l'UE o fuori dall'UE.
Non è una cosetta da niente.
Voteranno in tantissimi, voteranno tutti per me.
Si gioca tutto lì:
Vince il sì: per Tsipras la carriera politica è finita, non può non saperlo.
I giochi inevitabilmente si riapriranno: a quel punto molto probabile un governo di emergenza di unità nazionale.
Vince il no: Grexit .
Inizierà , volente o nolente una fase assai pericolosa e piena di incertezze, checché ne diranno, che condurrà per me prima o poi , per consunzione o per fenomeni improvvisi e rapidi quanto imprevedibili alla disintegrazione di tutta l'Unione europea, e quindi dell'euro come lo conosciamo ora.
Non è detto che ciò sarà per forza il male assoluto, vista l'assoluta inesistenza di tale "Unione", nei fatti. Però nessuno lo sa.
Questo è quel che dice Tsipras:
Grecia, Alexis Tsipras: "Non potete togliere al popolo greco il diritto di esprimersi"
Indipendentemente che si sia d'accordo o meno con quel che dice, che abbia sbagliato certamente nei modi, non si può aver paura di un voto.
Io lunedì non vendo di sicuro. Vedrò in settimana, in base a quel che si saprà nei sondaggi. Se vincerà il sì non è affatto finita, dal punto di vista del bondholder.
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...In realtà Atene non andrà tecnicamente in default il 30 giugno, quando non rimborserà la rata da 1,6 miliardi all'Fmi, ma in teoria avrà a disposizione ancora alcuni giorni, forse un paio di settimane. Tempo durante il quale, sperano diversi governi e le istituzioni europee, i leader dell'Unione potrebbero ancora trovare un accordo. A Bruxelles si accredita ancora un discreto margine temporale per riaprire un eventuale negoziato perché martedì l'Fmi si dovrebbe limitare a dichiarare che Atene è «in arretrato sui pagamenti». Dunque Atene a livello internazionale si troverà in una "zona grigia" che potrebbe protrarsi per diversi giorni, potenzialmente fino al 20 luglio quando scadranno anche le rate della Bce. Questo il quadro generale all'interno del quale si muoverà l'Italia. Roma ha un'esposizione bilaterale verso Atene di 10 miliardi versati nel 2010-2011 per il primo salvataggio greco e ha dato all'Efsf 27 miliardi di garanzie (dunque non cash) per il prestito di 131 miliardi...
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Quel che si sapeva.
Martedì è scontato che l' FMI non vede una "dracma".
Draghi sospenderà l'ELA, è scontato anche questo per me.
Si va al referendum in queste condizioni.
Di fatto, indipendentemente dal quesito, tutti sanno che il significato è euro o dracma - dentro l'UE o fuori dall'UE.
Non è una cosetta da niente.
Voteranno in tantissimi, voteranno tutti per me.
Si gioca tutto lì:
Vince il sì: per Tsipras la carriera politica è finita, non può non saperlo.
I giochi inevitabilmente si riapriranno: a quel punto molto probabile un governo di emergenza di unità nazionale.
Vince il no: Grexit .
Inizierà , volente o nolente una fase assai pericolosa e piena di incertezze, checché ne diranno, che condurrà per me prima o poi , per consunzione o per fenomeni improvvisi e rapidi quanto imprevedibili alla disintegrazione di tutta l'Unione europea, e quindi dell'euro come lo conosciamo ora.
Non è detto che ciò sarà per forza il male assoluto, vista l'assoluta inesistenza di tale "Unione", nei fatti. Però nessuno lo sa.
Questo è quel che dice Tsipras:
Grecia, Alexis Tsipras: "Non potete togliere al popolo greco il diritto di esprimersi"
Indipendentemente che si sia d'accordo o meno con quel che dice, che abbia sbagliato certamente nei modi, non si può aver paura di un voto.
Io lunedì non vendo di sicuro. Vedrò in settimana, in base a quel che si saprà nei sondaggi. Se vincerà il sì non è affatto finita, dal punto di vista del bondholder.