Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 3

In effetti la Grecia era una questione "sistemica", questo ha prolungato le trattative all'inverosimile coinvolgendo tutto il sistema finanziario. Ne è uscita una soluzione estremamente penalizzante per il risparmiatore.

A mio avviso Dijesselbloem ha risolto la faccenda SNS avvalendosi della "non sistemicità" del suo intervento.

Le mie preoccupazioni Grecia/Dijesselbloem derivano non tanto dalla situazione economica finanziaria della Grecia.

Sono altre cose che mi lasciano dubbioso:

1) Salvataggio banche greche: Dijesselbloem se ne starà buono accettando le decisioni prese in passato o forte della sua decisione presa con SNS chiederà al governo greco di spazzare via azionisti e titoli subordinati? ( salviamo anche per questa volta i senior)
Ciò, porterebbe a mio parere ad un ulteriore impoverimento dei greci e fallimento dei target imposti dal FMI sul rapporto deficit/PIL.
Impossibilità di emettere cocos per rifinanziare le banche. (chi mai li comprerebbe dopo aver appena spazzato via titoli con subordinazione inferiore)

2) Il vulcano esplosivo Spagna. La Spagna è come un vulcano esplosivo, in questo momento tutti ne ignorano i rischi, i suoi Tds come del resto quelli italiani si sono ripresi. Ci sono però tanti punti in comune con la crisi della Grecia.
Si parla di un deficit/PIL 2012 vicino al 10% lontanissimo dal target imposto dalla UE, disoccupazione al 24%, forti tensioni sociali.
A questi si sono aggiunti recentemente i tentativi della Catalunia di formare uno nuovo stato autonomo e gli scandali tangenti che hanno investito i politici portando ad una forte instabilità politica.
Se dovesse scoppiare ci ritroveremmo con uno stato che per salvarlo bisognerebbe mettere in campo più risorse di quelle utilizzate per Grecia, Portogallo, Irlanda messe insieme. Di nuovo c'é EFSF, funzionerà?
Tornando al nostro Dijesselbloem, come abbiamo visto nella storia greca le dichiarazioni dei politici possono influenzare fortemente le quotazioni dei titoli.
Non oso immaginare l'effetto Dijesselbloem (parlerebbe come presidente dell' Eurogruppo) su tutti i titoli di stato MED se il tenore delle dichiarazioni in caso di richiesta di aiuto della Spagna fosse identico a quelle fatte pre crisi SNS.

Detto questo spero che non succeda nulla, ne pagherei fortemente le conseguenze.
 
Le mie preoccupazioni Grecia/Dijesselbloem derivano non tanto dalla situazione economica finanziaria della Grecia.

Sono altre cose che mi lasciano dubbioso:

1) Salvataggio banche greche: Dijesselbloem se ne starà buono accettando le decisioni prese in passato o forte della sua decisione presa con SNS chiederà al governo greco di spazzare via azionisti e titoli subordinati? ( salviamo anche per questa volta i senior)
Ciò, porterebbe a mio parere ad un ulteriore impoverimento dei greci e fallimento dei target imposti dal FMI sul rapporto deficit/PIL.
Impossibilità di emettere cocos per rifinanziare le banche. (chi mai li comprerebbe dopo aver appena spazzato via titoli con subordinazione inferiore)

2) Il vulcano esplosivo Spagna. La Spagna è come un vulcano esplosivo, in questo momento tutti ne ignorano i rischi, i suoi Tds come del resto quelli italiani si sono ripresi. Ci sono però tanti punti in comune con la crisi della Grecia.
Si parla di un deficit/PIL 2012 vicino al 10% lontanissimo dal target imposto dalla UE, disoccupazione al 24%, forti tensioni sociali.
A questi si sono aggiunti recentemente i tentativi della Catalunia di formare uno nuovo stato autonomo e gli scandali tangenti che hanno investito i politici portando ad una forte instabilità politica.
Se dovesse scoppiare ci ritroveremmo con uno stato che per salvarlo bisognerebbe mettere in campo più risorse di quelle utilizzate per Grecia, Portogallo, Irlanda messe insieme. Di nuovo c'é EFSF, funzionerà?
Tornando al nostro Dijesselbloem, come abbiamo visto nella storia greca le dichiarazioni dei politici possono influenzare fortemente le quotazioni dei titoli.
Non oso immaginare l'effetto Dijesselbloem (parlerebbe come presidente dell' Eurogruppo) su tutti i titoli di stato MED se il tenore delle dichiarazioni in caso di richiesta di aiuto della Spagna fosse identico a quelle fatte pre crisi SNS.

Detto questo spero che non succeda nulla, ne pagherei fortemente le conseguenze.

Il tuo è un discorso che dovrebbero fare i virtuosi.
E che già facevano prima di agosto 2011, a parte gli attori che poi sono cambiati.
Semplicemente ci sono dei soldi che vanno trovati in qualche modo e vendere obbligazioni è uno di quei modi (anche se dal 1° gennaio sappiamo delle CAC).
Se vogliono tenere sù le raccolte, non possono darsi la zappa sui piedi 2 volte e cominciare a cancellare debiti di qua e di là.

Poi c'è il discorso psicologico: provocare vendite di massa per far scendere le quotazioni del debito e ricomprarlo, una specie di buyback forzato inconsapevole (per chi non è al corrente) portato a termine dagli amici degli amici (HF o chi per loro per l'italia e la sua carta esiste un c/c apposta in banca d'italia).
Anche questo sopra è un modo per ridurre il debito e aiutare chi ti aiuta a ridurlo (HF). Nel senso: facciamo bb a 35? Ok, lo facciamo scendere a 15, facciamo entrare gli amici degli amici e poi i 35 li diamo a loro.

Non sono mai stato e non voglio essere ottimista per forza, ma a me sembra che quando la società è stata appena mazzolata per bene, qualsiasi scureggina in un verso o nell'altro, sempre per motivi psicologici, fa ricadere tutto nel baratro ed ecco che ritornano i soliti discorsi di dlft, aiuto, la fine del mondo e via dicendo.
E gli amici degli amici tornano a comprare.

Quando parla Dj?
 
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Le mie preoccupazioni Grecia/Dijesselbloem derivano non tanto dalla situazione economica finanziaria della Grecia.

Sono altre cose che mi lasciano dubbioso:

1) Salvataggio banche greche: Dijesselbloem se ne starà buono accettando le decisioni prese in passato o forte della sua decisione presa con SNS chiederà al governo greco di spazzare via azionisti e titoli subordinati? ( salviamo anche per questa volta i senior)
Ciò, porterebbe a mio parere ad un ulteriore impoverimento dei greci e fallimento dei target imposti dal FMI sul rapporto deficit/PIL.
Impossibilità di emettere cocos per rifinanziare le banche. (chi mai li comprerebbe dopo aver appena spazzato via titoli con subordinazione inferiore)

2) Il vulcano esplosivo Spagna. La Spagna è come un vulcano esplosivo, in questo momento tutti ne ignorano i rischi, i suoi Tds come del resto quelli italiani si sono ripresi. Ci sono però tanti punti in comune con la crisi della Grecia.
Si parla di un deficit/PIL 2012 vicino al 10% lontanissimo dal target imposto dalla UE, disoccupazione al 24%, forti tensioni sociali.
A questi si sono aggiunti recentemente i tentativi della Catalunia di formare uno nuovo stato autonomo e gli scandali tangenti che hanno investito i politici portando ad una forte instabilità politica.
Se dovesse scoppiare ci ritroveremmo con uno stato che per salvarlo bisognerebbe mettere in campo più risorse di quelle utilizzate per Grecia, Portogallo, Irlanda messe insieme. Di nuovo c'é EFSF, funzionerà?
Tornando al nostro Dijesselbloem, come abbiamo visto nella storia greca le dichiarazioni dei politici possono influenzare fortemente le quotazioni dei titoli.
Non oso immaginare l'effetto Dijesselbloem (parlerebbe come presidente dell' Eurogruppo) su tutti i titoli di stato MED se il tenore delle dichiarazioni in caso di richiesta di aiuto della Spagna fosse identico a quelle fatte pre crisi SNS.

Detto questo spero che non succeda nulla, ne pagherei fortemente le conseguenze.

Hai colto due situazioni "centrali".

Per quanto riguarda le banche greche l'operazione "ricapitalizzazione" è ormai alle porte ... già si parla di fusioni in modo da creare quattro grossi gruppi per affrontare meglio le prossime sfide (e risparmiare qualcosa ...).

Credo che i piccoli azionisti non se la caveranno bene. Per quanto riguarda i titoli obbligazionari la tentazione sarà forte ... c'è però da dire che fino a questo momento sia i sub. che i senior se la sono cavata egregiamente.

D'altra parte, il motivo scatenante della crisi è partito dallo Stato ... le banche greche erano messe bene, senza particolari incagli e ben ramificate nell'area con posizioni centrali nei Balcani. Ora è cambiato tutto.


Pr quanto riguarda la Spagna, c'è un terreno comune sul deficit/PIL e sulla disoccupazione. Mi limiterei qui ...
Le autonomie locali sono un buco nero, è della scorsa settimana una nuova richiesta catalana di iniezione di denaro pubblico nelle casse regionali.
Detto questo, non mi aspetto una implosione dello Stato Centrale ma di una possibilità di ripensamento della forma stato.

La Spagna potrà però giocare una grossa carta con l'ESM. La faccenda rimane però prematura e un poco complicata per via delle possibili ripercussioni che questo fatto potrà avere rispetto a Cipro ... altro stato periferico e assai "discusso" e ad altre situazioni europee.

A mio avviso l'azione di Dijesselbloem va in tutt'altra direzione ... un segnale che il debito delle banche non sarà più risolto con i soldi dei soli contribuenti: se ci sarà un buco, saranno chiamati a partecipare azionisti e obbligazionisti. Poi ci potrà essere l'aiuto di stato (e dell'ESM).
 
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ASE: E adesso mostrano i "segni" per il corso del mercato








Cinque sessioni consecutive di calo alla Borsa dopo aver superato le 1.000 unità è sufficiente che il "verde" del dubbio, per le prospettive di salita del mercato greco, a mettere radici ancora nelle menti degli investitori e ripristinare le riserve nelle file dei professionisti del mercato.

E 'stato preceduto da un "segnalatore" il ciclico clima peggioramento di Moodys relazione alla fine di gennaio in cui l'azienda americana ha avvertito che il rischio di un nuovo default greco resta reale, rilevando che l'economia greca è ancora strangolato dalla mancanza liquidità, mentre le riforme necessarie sono in ritardo in modo drammatico.



Se questo annuncio è stato un catalizzatore del clima di mercato Resta da vedere allora, non passa inosservato, ma che da quel giorno in poi ha cominciato ad emergere in superficie nel senso che il programma di privatizzazione era in ritardo e, in particolare, la privatizzazione "frontiera riguarda "di DEPA / DESFA e OPAP.

Sviluppi utilizzati come trigger per individuare le cause del movimento verso il basso del mercato "arruolato" tra l'altro come la vendita condotta ripristinato a breve, la necessità di trovare la liquidità in vista dell'aumento di capitale delle banche, il forte aumento di euro fa male Recupero delle esportazioni greche, ma l'assenza di catalizzatori supplementari valutazioni correnti di azioni che potrebbero portare nuovi clienti e una maggiore negoziazione sul trascorrere Atene prima di un movimento correttivo.

Anche se nessun danno visibile tecnica non è ancora stato registrato nei rapporti corretti e ancora in evoluzione delicatamente attraverso parti 'assistenza' di Coca Cola 3E (guadagni 7,4% la scorsa settimana per il titolo di ASE), tuttavia il liquidazioni aggressivi registrati in Cap gran parte e la metà del protagonista nel rally degli ultimi mesi e la minaccia di disintegrazione supporti critici, intensificare il dibattito sui limiti della correzione del mercato.
Alla luce della forte movimento verso l'alto registrato negli ultimi tempi, assicurare parte dei profitti è considerata legittima, a condizione, naturalmente, che non minaccerà supporti critici, titoli come PPC, OTE, Viohalco L'olio motore e Hellenic Petroleum, il GEKTERNA, Ellaktor, Terna Energeiaiki Intralot, e "inferiore" a Corinto Pipeworks, Fourlis, medico ecc

Se durante la settimana dall'inizio ha dimostrato che la pressione non si è esaurita alla fine a un minimo di 970 unità di Giovedi scorso, gli analisti prevedono che il mercato deve un aumento ultimo potente verso l'alto a 1100-1300 unità, considerare tollerabile diminuzione dei livelli di una regione di 940 unità e la zona inferiore di 915 unità, in cui l'indice avrebbe corretto del 38% e 50%, rispettivamente, nel movimento verso l'alto della fine di novembre.

Laggiù, le cose cambieranno per qualsiasi pregiudizio, come si vedrà che il mercato non tenterà di provare di nuovo superato 1.029 unità e opererà la formazione di "doppio picco" creata dal GI a quei livelli, sia in alternativa, ha guadagnato terreno che lo script è stato completato nella gara di andata che sorge dal basso di 471 unità, e il mercato entra in un corso di recupero lungo tutto il movimento verso l'alto, con gli obiettivi di livelli molto più bassi rispetto ad oggi. Lo scenario alternativo, gli analisti non hanno rinunciato, ma finora è andato in secondo piano, si sta muovendo da giugno ad essere ora una reazione alla ascesa e la caduta poi il mercato di migrare verso nuovi minimi.

Tutte le indicazioni, tuttavia, suggeriscono lo scenario che il movimento verso l'alto non ha ancora detto la sua ultima parola e subito si riprova a superare i massimi recenti.


Sia il quotidiano e per lo più nel grafico settimanale, il GI rimane all'interno del canale ascendente di tensione, mantiene intatti i segnali di acquisto è dato dallo scorso settembre, ed è attualmente mantenuta più alta e media mobile 20 giorni.

 
Spread ancora piuttosto stabili, anche se non mancano le spinte verso l'allargamento su tutto il Club Med.
I motori principali di questo clima "debole" sono diversi e distribuiti su tutta l'area: si va dalle elezioni italiane, alla questione Banche in Spagna, alla voragine greca per arrivare al Portogallo in piena recessione.

Come nei migliori confronti militari, sino a questo momento è stato decisivo schierare le proprie forze, come opera di dissuasione.
La BCE ha mostrato forza e potenza, gli avversari si sono mossi in ritirata.
Ora, forse, si cercherà di mettere alla prova l'arma micidiale ... punzecchiando i fronti periferici deboli.

Per quanto riguarda la Grecia, i nostri titoli hanno perso posizioni rispetto ai max raggiunti. La correzione è stata lenta, al momento neanche troppo profonda. Vedremo nei prossimi giorni se il movimento si fermerà o meno.
Al momento rimaniamo dentro una fase positiva, inaugurata da parecchi mesi ed esplosa con il buy-back. In questo periodo non sono mancati i cali, seguiti subito dopo da forti spinte verso l'alto.


Grecia 909 pb. (900)
Portogallo 453 pb. (445)
Spagna 352 pb. (350)
Italia 264 pb. (263)
Irlanda 242 pb. (242)
Belgio 78 pb. (80)
Francia 58 pb. (59)
Austria 31 pb. (33)

Bund Vs Bond -32 (-30)
 
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Bond euro aprono in ribasso su prospettive positive economia

lunedì 4 febbraio 2013 08:47



http://it.reuters.com/articlePrint?articleId=ITL5N0B127W20130204





LONDRA, 4 febbraio (Reuters) - Apertura di segno negativo per i futures Bund, in linea con la flessione di venerdì vista dopo le buone indicazioni fornite dai Pmi europei e dai dati economici Usa.

Gli stessi governativi Usa hanno subito una flessione marcata venerdì dopo i numeri dal mercato del lavoro e dal settore manifatturiero americani, con Wall Street che si è riportata sui massimi da cinque mesi, e il rendimento sui Treasuries decennali che nelle contrattazioni asiatiche di questa mattina è risalito sui massimi da nove mesi.

L'attuale contesto di appetito per il rischio dovrebbe tenere i Bund ancora sotto pressione, sebbene un po' d'ossigeno potrebbe arrivare ai Bund dalla Spagna, dallo scandalo corruzione che investe il premier Mariano Rajoy e il Partito popolare e dagli sviluppi del caso Mps in Italia.

"Abbiamo aperto in ribasso stamattina dopo la chiusura in netto calo venerdì dei Treasuries, ma non sono convinto che il flusso di notizie che arriva dall'Europa sia così negativo per i Bund" spiega un trader. "Tutte queste notizia dall'Italia e dalla Spagna, il mercato deve cominciare a valutarle un po' più seriamente anche perché sono state largamente ignorate finora".
 
Aperture mattutine ad Atene pressochè invariate.
La Borsa si muove con l'indice ASE a 980 punti + 0,31%.

Spread stabile, dopo gli allargamenti di inizio settimana scorsa, a 903 pb.

Benchmark Francoforte bid/ask 53,40 - 54,30.
 
Moody: Segni normalizzazione delle condizioni in banche greche - Il cambiamento climatico solo se restituito parte significativa dei depositi

04/02/13 - 11:03







Mostra segni di raddrizzamento del flusso di fondi alle banche greche, con l'esposizione del settore nella fornitura di liquidità meccanismo di emergenza (ELA) si è attestato a 102 miliardi di euro.

Questo si riferisce alla mattina la nota Moody, il quale ritiene che la chiave per migliorare la vincita ulteriore situazione per le banche greche.
Dopo la caduta di continuo anche pari al 37% dei depositi del settore privato, raggiungendo i 150,6 miliardi nel giugno 2012 da un massimo di 238 miliardi di euro nel dicembre 2009, il recente aumento dei depositi indica il principio di invertire la fiducia dei depositanti e stabilizzare i depositi rimanenti.

Secondo l'agenzia di rating, i crediti problematici e la situazione politica del paese non lascia molto spazio all'ottimismo, tuttavia, la fiducia dei depositanti è aumentata, con le banche greche per riuscire a ridurre la loro dipendenza dal sostegno della banca centrale.
L'industria deve ora affrontare le sfide di recuperare la loro base di capitale in mezzo alla recessione in corso e la turbolenza. Tra i rischi di fronte alle pressioni in termini di qualità dei beni, a causa l'aumento delle sofferenze e le opzioni di prestito limitate.

Si deve ricordare che, secondo i dati della Banca di Grecia, le banche greche finanziari da parte della Banca di Grecia stessa, attraverso il meccanismo di liquidità di emergenza ELA (Liquidity assistenza d'emergenza) è aumentata, vale a dire pari a 123,30 miliardi di euro 122,79 miliardi in ottobre.


BankingNews.gr | Online ????????? ?????????
 
"La crisi costerà meno se Merkel vincolato per le obbligazioni greche"











Quattro giorno tour di capitali europee, con fermate a Dublino, Londra, Atene e L'Aia apre oggi il candidato socialdemocratico alla cancelleria Peer Steinbrück. Come trasmesso da Deutsche Welle, al centro di contatti sociali democratici politici del "evrokrisi" e gli sviluppi nell'UE

In un'intervista con la rivista Der Spiegel, Peter Steinbrück sottolinea dell'UE de facto "è stato a lungo una responsabilità sindacale" e, infine, questo porterà alla fine la Germania a pagare.

Quanto è grande questo importo, dice che non conosce il politico socialdemocratico. "Ma dobbiamo prepararci, e Angela Merkel, che inizialmente non voleva dare un centesimo alla Grecia, dovrebbe finalmente dire alla gente la verità", dice il signor Steinbrück.

Alla domanda se il peggio è passato, le risposte del candidato cancelliere attentamente, dicendo che accoglie con favore lo sviluppo dei tassi di interesse sui titoli di Stato dei paesi del Mediterraneo e rileva che la situazione è migliorata nella bilancia commerciale della Grecia. "Tuttavia, sono molto attenti circa il tempo che abbiamo lasciato alle nostre spalle il peggio", spiega il signor Steinbrück.

L'ex ministro delle finanze tedesco avvenuta la constatazione che il costo di gestione della crisi sarebbe stata meno e la ripresa dell'economia dovrebbe rallentare così tanto se il cancelliere nel maggio 2010 e gli attori principali di Bruxelles hanno concordato un impegno chiaro, Dire che i titoli di Stato greci sono sicuri. "Questo sarà un segnale forte ai mercati che potrebbero impedire gli attacchi nella zona euro. In realtà questi attacchi è durata due anni, "dice un politico tedesco.

Riferendosi in soccorso di Cipro, Peer Steinbrück sottolinea che la SPD avrebbe approvato il piano di salvataggio dell 'isola solo in presenza di quattro condizioni: Prima del salvataggio, Cipro dovrebbe procedere alla pulizia il settore bancario e gonfio in questo contesto liquidazione singoli istituti. Inoltre, il governo di Nicosia dovrebbero adottare misure severe contro il riciclaggio di denaro e di porre fine al dumping fiscale. Infine, il politico socialdemocratico sottolinea che Cipro dovrebbe introdurre la tassa sulle transazioni finanziarie.

Alla domanda se ritiene che la zona euro in grado di resistere il potenziale produttivo di Cipro dalla moneta comune, il candidato socialdemocratico sottolinea che non devono essere formulate in modo leggermente la speculazione che circonda questo argomento.

Riferendosi ai suoi impegni e il presidente della Bce Mario Draghi per la coesione dell'unione monetaria, dice che avrebbe danneggiato la credibilità del membro della zona euro se l'avesse lasciata. Steinbrück osserva che il sistema bancario a Cipro è strettamente associati con il sistema finanziario greco e sottolinea la necessità di considerare quali canali di contagio esiste.

Alla domanda se questi debbano partecipare e la Russia per salvare Cipro, il politico socialdemocratico si chiede se questo è un bene dal punto di vista politico. "Ha accettato la forte influenza russa o vogliono rafforzare meglio gli interessi europei a Cipro? Io sono a favore della coesione europea e la conservazione di influenza europea", dice il signor Steinbrück.

 

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