Grillo al 24% di media, circa

E partiamo da questa domanda:
"è più importante combattere la disoccupazione anche a costo di avere un debito pubblico più elevato, oppure è più importante avere un debito pubblico contenuto anche a costo di avere una disoccupazione più alta?"
Se si risponde che è più giusto combattere la disoccupazione si è Keynesiani; altrimenti si è liberisti. Dunque in sostanza la differenza tra partiti di sinistra e di destra (sinistra\destra storica ante Urss se vogliamo)
E' più importante il benessere dei cittadini, o la solidità dei conti dello Stato? Sta tutto qui il punto. Si deve scegliere. Tutte e due non si possono avere.
Se scegli il benessere dei cittadini investi in risorse pubbliche e dunque ti indebiti xè stampi più denaro.
Già si capisce chi ha pensato questa archittetura dell'Europa e con quale finalità. E le sinistre? Caduta Berlino, sono cadute anche loro. The and. Se non controlli la tua moneta ti infili in un tunnel di austerità e recessione.
Dunque abbiamo scelto politiche liberiste. Tutti. Perché non c'è stato referendum. E il Pci Pds Pd etc.. ha dato il via libera. Credo in cambio di soldi. Oppure erano proprio degli sprovveduti.
Ora però dobbiamo farci la domanda seguente:
"se le politiche liberiste sono drammaticamente nocive per il benessere dei cittadini xè alla lunga conducono alla recessione, xè continuiamo a portarle avanti"? Perché non vengono denunciate come veleno per i popoli?
Perché questo, come abbiamo visto in altri mp, è il meccanismo grazie al quale una minoranza di essere umani diventa straordinariamente ricca.
Cifre:
Vediamo qualche numero:
· i 400 americani più ricchi possiedono più dei 120 milioni di americani più poveri.
· i più ricchi 95000 esseri umani (lo 0.00136% della popolazione mondiale), possiedono quasi un terzo della ricchezza planetaria.
· le prime 250 società del mondo fatturano un terzo del Pil mondiale.
· Le prime 100 società del mondo fatturano quasi un quinto del Pil mondiale.
· Le prime cinque società del mondo (Wal-Mart, Exxon, Royal Dutch, BP e General motors) fatturano il 3.2% del Pil mondiale.
Senza politiche liberiste che permettano ai più ricchi di acquisire ancora più ricchezza a scapito degli uni sugli altri questa concentrazione non sarebbe possibile.
Negli ultimi 20 anni il 5% dei più ricchi (americani italiani tedeschi francesci etc..) è passato dal 40% al 50% della ricchezza mondiale. Tanto per stare bassi con le stime.
Ovvero il massimo periodo di liberismo è coinciso con la massima concentrazione delle ricchezze.
Dunque il liberismo diventa l'assenza delle regole xè in questo modo garantisce la legge del più forte (la concentrazione del capitale). Giusto che sia invocato da loro; stupefacente che tutti gli altri siano d'accordo.
Tanté. Siamo divisi su tutto, anche sui peli della Mailyn.
Ora, questo passaggio è importante, se diciamo che il liberismo è assenza di regole dove il più forte mangia il più debole i "liberisti" subito rispondo che non è vero. Una specie di lesa maestà.
Eppure questo sistema permette:
- di mettere il profitto davanti alla dignità dell'uomo
- pagare uno stipendio da fame ad un padre di famiglia solo xè in qualche altra parte del mondo un disperato è disposto a fare il suo lavoro a meno soldi
a queste osservazioni i liberisti rispondono: "è il mercato, baby".
Davvero?
Quando tocca a loro essere sbranati da uno più forte (tra squali ci si divora) corrono subito ai ripari.
Esempi:
- quando le banche stanno per fallire, si fanno salvare dallo Stato
- la Fiat invece di fallire si fa salvare dallo Stato
Ovvero quando tocca a loro corrono da papà.
Eppure sia le Banche che la Fiat sono spietate quando si tratta di licenziare strutturare etc..
Ovvero spietati con i più deboli, accomodanti con sé stessi
- Idem Berlusconi. Liberista a parole, poi nei fatti ha fatto tutto l'nimmaginabile per chiudere il mercato televisivo\pubblicitario alla concorrenza
I liberisti sono stretti osservanti della loro fede quando riguarda gli altri... ma grandi peccatori con un sacco di giustificazioni a discolpa ed attenuanti generiche quando riguarda loro stessi. Se devono togliere il pane di bocca ai disperati, hanno delle ottime motivazioni macroeconomiche per farlo... ma se riguarda loro, presentano straordinarie varianti sul tema.
Too big to fail.
Dunque il liberista non guarda in faccia nessuno. Il suo scopo è quello di aumentare le proprie già grandi ricchezze e per farlo deve necessariamente passare per delle recessioni\crisi: prima presti poi togli.
Questo ci conduce diritti alla Cina

 
è all'amaro il ragionier monti
Monti disgustato da critiche interne SC
ANSA.it - ‎27 minuti fa‎
Monti disgustato da critiche interne SC (ANSA) - ROMA, 20 MAR - Mario Monti si e' detto disgustato dalle voci critiche nei suoi confronti, interne a Scelta Civica, riportate in alcune ricostruzioni giornalistiche, tanto da essere stato tentato dal disertare la ...
 
Partiamo da questo esempio.
Supponiamo di esserer in un paese che non fa scambi con l'estero e che ha una industria di base che consuma, essendo chiuso, internamente. La cina di qualche decennio fa: come si esprime il Pil?
Per il produttore:
P = S + C
S = costo del lavoro
C = costo del capitale
Per il consumatore:
P = k1*S + K2*C
K1 = rerddito da lavoro
K2 = reddito da capitale
K = le percentuali che vengono spese per comprare i prodotti che servono
In un sistema chiuso che non esporta
S+C= k1*S + K2*C
K1=k2=1
Cosa significa? Che in un sistema chiuso tutto il reddito da capitale e da lavoro si deve spendere se no il sistema si ferma.
E se invece si spende, mettiamo, il 75% del reddito?
K1=k2=0,75% che comporta che
S+C=0,75% (S+C)
Questo non è possibile.
Perché?
Perché se i cittadini risparmiano, l'industria deve rallentare la produzione di tanto quanto è il risparmio.
Il sistema entra in recessione.
Un pò quello a cui stiamo assistendo oggi. Questo è quello che intendono quando in tv sentite "effetto della globalizzazione". Fossero più semplici...
Cq
Keyns propone: se non spendono i cittadini, che spenda lo Stato!
Se nella equazione S+C=0,75% (S+C) manca il 25% di (S+C), lo Stato scende in campo e compensa.
Non dimentichiamo che il sistema nell'esempio è chiuso.
Ora usciamo dall'esempio e triamo le conseguenze. Si dice in borsa che il sistema è chiuso, per tanti che guadagnano ci vogliono altrettanti che perdono. Somma 1. Appunto.
In una economia chiusa il risparmio di uno è il debito dell'altro.
Se le Banche accumulano ricchezza, il popolo accumula debiti.
L'accumulazione di uno corrisponde al debito dell'altro.
Ma se il sistema non è chiuso?
 
Ma se il sistema non è chiuso?

cosa fai spendere a 17/18 milioni di pensionati italiani che continuano a votare pd e pdl solo per non perdere il loro piccolo vitalizio?

capisco quelli da meno di 1.300 euro, ma quelli che ne hanno di piu' cosa fanno? si mettono a giocare in borsa, comprano auto sportive, aprono aziende?

mio nonno aveva una pensione di quasi 2000 euro al mese ha vissuto fino a piu' di 90 anni, come spesa giornaliera aveva solo il caffe' e il bicchiere di vino

quando e' morto ha lasciato ai suoi figli un consistente capitale, ma i suoi figli sono gia' vecchi e questi soldi non li danno certamente ai loro figli giovani!!

se il 50% della ricchezza di un paese e' in mano a delle mummie che servono solo a se stessi dove vuoi andare?

bisogna puntare sui giovani ma non su giovani marocchini o albanesi che vengono in italia a cercare fortuna (nei migliori casi) ma ai giovani italiani che se ne vanno!!
 
Ultima modifica:
Sistema aperto = scambio con l'estero.
In questo caso il Pil è
P = S+C= K1*S + K2*C + E - I
E = Esportazioni
I = Importazioni
I debitori dunque possono essere trovati anche all'estero. Ovvero quel 25% di differenza (in caso di risparmio) sul sistema chiuso può essere compensato dalla differenza tra esportazioni ed importazioni.
Ovvero: lo Stato non deve più scendere in campo, ma basta che le aziende trovino i loro clienti al di fuori della nazione. Clienti disposti a comprare le loro merci.
Questa è la Cina di oggi: un sistema chiuso, che rimane tale, e trova la sua compensazione al di fuori dei confini nazionali.
Dunque siamo nella Teoria Mercantilista: lo Stato difende i mercati di sbocco delle industrie nazionali, anche con la guerra se necessario.
Roma contro i cartaginesi quando questi cercano sbocchi nel nord Italia.
Inghilterra in medio oriente quando i turchi vogliono chiudere la via della seta
Fino ad arrivare al geniale "piano marshall": prima del '39 gli USA erano in piena depressione causato da quanto abbiamo visto in questo 3d: eccesso di debito con conseguente forzato risparmio. Ovvero l'Europa di oggi.
Gli usa dei primi anni del 900 è una nazione abbastanza chiusa. Gli Stati per difendere le proprie industrie hanno adottato politiche protezionistiche (dazi doganali) per difendersi. Sicché le industri americane non hanno sfoghi all'estero e in patri ristagnano (la gente causa crisi non spende come prima).
Che fare?
Con la guerra Europa e Giappone sono K.O. e vanno ricostruiti. Gli americani prestano i soldi, e così facendo assicurano lo sbocco alle loro industrie. E riconvertono l'economia al contempo da economia di guerra a economia di pace. Da industria bellica ad industria di consumo. Inizia l'invasione dell'American Style life.
Dunque l'equazione
Pil= S+C= K1*S + K2*C
che in patria ha condotto alla depressione (sistema chiuso)
viene bilanciata da
E-I (esportazioni - importazioni)
L'industria americana riparte con a disposizione un mercato mondiale questa volta. E non più solo localistico. Si sono sostituiti agli Inglesi (in realtà affiancati anche se è la Gb ad entrare in depressione. Non importa). Ovvero il liberismo non lo scoprono gli americani.
Oggi siamo messi così:
- Mondo occidentale in eccesso di debito
- Cina che vende ma non compra (esporta ma non importa: mantiene la sua bilancia in attivo, come gli Usa post '45)
Sono i cinesi che applicano
E-I (esportazioni - importazioni)
Hanno imparato la lezione.
Ma per il mondo E-I (esportazioni - importazioni) non è più una soluzione, ma una aggravante.
I ruoli si sono invertiti:
la Cina finanzia l'America tramite l'acquisto dei T-Bond esattamente come il Piano Marshall finanziava l'Europa.
Dunque il finanziamento è chiaro a cosa serve, giusto?
Prima a comprare i prodotti americani.
Ora a comprare quelli cinesi.
Se la Cina smette di finanziare gli Usa l'economia mondiale fa un salto nel buio. C'è chi dice che crolla. Non lo so. Sicuramente l'effetto è ampio e profondo. Forse, appunto, devastante.
In poche parole ora sono i cinesi che tengono in pugno il mondo.
In questo senso però:
ora i cinesi non hanno scelta. Stando alle equazioni viste (sistema aperto-chiuso) se la Cina non finanzia gli Usa crollano tutti e due. A patto che la Cina non sviluppi il suo mercato interno in grado di compensare E nell'equazione. Compensare quello che perderebbero all'esterno del sistema nel momento in cui smettono di finanziare gli Usa.
E qui dobbiamo esserre chiari, la guerra economica (delle valute) ha tirato un bel pacco ai cinesi: dimezzato (diciamo così) il valore dei T-bond espressi in dollari che hanno acquistato per finanziare l'acquisto delle loro merci.
Sorge la domanda: che gli Usa avessero previsto tutto questo?
Probabile. Ma ciascuno risponde in cuor (conoscenza) suo.
Dunque, tempo per costruire il mercato interno? Lo abbiamo visto negli mp precedenti. Diciamo 15 anni.
Dopodiché non avranno più bisogno dello zio Sam. E a quel punto possono anche decidere se abbandonare l'occidente oppure tenerselo come cagnolino da compagnia.
Nei testi si dice che prima dell'avvento della rivoluzione industriale l'80% del Pil mondiale era prodotto da Cina+India. Il vapore permise agli occidentali di colmare il gap. E le armi aggiungo io.
Cq sarebbe un ritorno al passato.
Perciò fattibile.
Per cui per risponderti alla domanda tu sai ora:
- la posta in gioco
- dove sta andando l'economia mondiale
- i segnali da leggere per farti il bunker
quando capiamo che i cinesi non comprano più T-bond la frittata è nell'olio.
Saremo sull'orlo di una guerra. O, almeno, di una depressione\recessione senza precedenti.
Dunque se sarà guerra sarà contro l'Est. I cinesi in questo momento.
E si spiega la corsa agli armamenti dell'India.
Come sarà combattuta? Non chiederlo a me. Spero di aver convinto mia figlia ad andare in Argentina nel frattempo.
 
La cosa buffa è che la sinistra italiana ha fatto nell'ordine:

- privatizzazioni
- liberalizzazioni
- contenimento della spesa pubblica

La ricetta di Regana e della Thacher.
Ovvero di un partito di destra.
 
Confrontiamo quanto fatto da Prodi con questo:

Nel 1989, in piena era neoliberista (sia l'America che la Gran Bretagna avevano avuto al comando due "campioni" della deregulation e del libero mercato... Ronald Reagan e Margareth Thatcher) un brillante economista del Fmi (l'autorithy creata per "sorvegliare" sugli "accordi pacco" di Bretton Woods), tale John Williamson, elencò le regole neoliberiste da "imporre" ai paesi in difficoltà, che chiedevano aiuto al Fondo monetario internazionale.
Eccole:
- Disciplina del bilancio statale orientata al pareggio (meglio se inserita in Costituzione in modo da renderla più stringente);
- La riqualificazione della spesa pubblica (spending review);
- La riforma tributaria tendente ad abbassare le aliquote superiori (dei ricchi) compensate da aumenti sulla classe media;
- La completa liberalizzazione dei mercati interni (lavoro, capitali, professioni, etc..);
- La privatizzazione delle aziende statali;
- La più ampia deregulation.
 
Poi pensate alla politica di Monti:
si è discostata da quella lista?
A mio avviso no.
Vedete da dove vengono le cose?
Da quando si iriginano?
Chi ci sta dietro?
Mettete in fila i post. Da quello sul lato oscuro del capitalimo passando per la Banca centrale i tassi di interesse arrivando ai primi.
Poi ci agganciate questi sul riarmo e sul sistema aperto\chiuso (la Cina) e vi ritrovate la politica di Monti.
Appunto dove nasce e dove porta.
Riprendiamo la Grecia, tanto per cenare
 
Solita tabella presa a prestito

grecia.PNG


Dal 2008 ad oggi, il Pil greco è sceso da 230 a 185.8 miliardi di euro; significa che ogni cittadino greco si e impoverito di oltre 4000 euro l'anno: quasi un quinto del suo reddito di partenza (2008).
La disoccupazione è raddoppiata, gli stipendi sono (mediamente) calati del 10% e, nonostante questa "cura da cavallo", il debito pubblico è aumentato dal 119% ad oltre il 160%.
Quelli del Fmi ed i loro seguaci (tra cui Monti), devono essere proprio dei geni. O no?
Nel 2008 la Grecia era un paese in espansione con un tenore di vita che si avvicinava a quello europeo (20909 euro di reddito pro capite, contro circa 29000 euro di media europea) ed aveva un debito (taroccato) sotto il 120% del Pil su cui pagava tassi di interessi vicini a quelli tedeschi...
Certo, aveva i conti "truccati" (come gli altri, compresi Italia e Germania) ma, tutto sommato, guardava con speranza al suo futuro...
Poi sono arrivati i "geni neoliberisti" della Troika (Fmi, Bce ed Ue)... ed il risultato: la Grecia del "dopo cura" è un paese super-fallito (debito oltre il 150% che appare ancora in crescita) senza alcuna speranza di recupero (Pil in caduta verticale).
Ma loro sono greci, mentre noi siamo italiani: un'altra razza, un'altra storia ed una situazione economica diversa...
Forse. Di sicuro Monti ha applicato all'Italia la stessa "ricetta" greca...!!
E quella ricetta, nell'85% dei casi, produce risultati tipo Grecia.
Vi è più chiaro adesso?
 

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