HOUSTON!!! HO 3000 PROBLEMI!

DANY1969

Forumer storico
:d:
Buona settimana a tutti :)
Oggi di nuovo foto autunnali. Giro di qualche settimana fa in Valle d'Aosta (Diga di Place Moulin). Se riesco ci vado tutti gli anni a fine autunno per la bellezza dei colori.:)

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Cosa riesce a dire questo elemento. Impensabile.
E cosa gli risponde Crisanti. Non mi sembra proprio un fesso incompetente.


”I vaccini per i bambini della fascia 5-11 anni sono sicuri. Il 16 dicembre si inizia a vaccinare.

Credo sia un bel regalo di Natale per i bambini”.


Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico,
si esprime così a Che tempo che faintervistato da Fabio Fazio – in vista dell’inizio della vaccinazione contro il covid per i bambini.

Ci saranno

“percorsi dedicati all’interno degli hub vaccinali soprattutto per i più piccoli che vanno rassicurati”

e per la prenotazione ci sarà un sistema

“simile a quella degli adulti, sarà fondamentale il coinvolgimento di pediatri e famiglie”.


“I vaccini in età pediatrica hanno riscontri assolutamente positivi per quanto riguarda i profili di sicurezza.
Non ci sono segnali di allerta. Sono stati sufficientemente testati? Assolutamente sì.
Vaccinare i bambini, voglio sottolineare da pediatra, è prioritario per la loro salute.
La fascia tra 6 e 11 anni è quella in cui c’è maggior crescita di contagi”, dice Locatelli.

“I bambini vanno vaccinati anche per tutelare la loro presenza a scuola, la didattica in presenza è fondamentale.
La maggior parte degli effetti collaterali sono riassumibili nel dolore al braccio per poche ore e un po’ di febbre.
I casi di miocardite sono ancor più rari rispetto a quelli degli adolescenti che pure si risolvevano spontaneamente”, aggiunge.


“Il nostro paese ha scelto sin dall’inizio il percorso della vaccinazione facoltativa
contando molto sulla persuasione e anche per la fascia pediatrica bisognerà svolgere questo lavoro.
Tra i 12 e i 19 anni siamo al 75% di soggetti che hanno ricevuto almeno una dose:
il paese ha dimostrato di essere sensibile alla questione”, afferma ancora.



Sulla Verità, oggi, il professor Andrea Crisanti esprime un parere diametralmente opposto

ed invita alla massima prudenza:


“Partiamo da un presupposto: i bimbi non sono piccoli adulti,

sono diversi dal punto di vista fisiologico e metabolico;

devono crescere, devono sviluppare gli apparati riproduttivi;

non sono uguali agli adulti e, quindi, i dati che valgono per questi ultimi

non possono essere applicati per analogia anche a loro”.



Meglio essere prudenti?, dunque.

“L’ho sempre detto: che fretta c’è?

Pfizer ha condotto uno studio onesto, ma su circa 2.000 bambini.

Israeliani e americani l’hanno preso per buono e hanno iniziato a vaccinare.

Tra un mese avremo i loro dati su un milione di bambini, sarebbe stato meglio aspettare”.



Crisanti replica anche a Franco Locatelli obietta:

“Io, se fossi stato consultato come esperto in America, avrei consigliato di aspettare.

Lì, invece, i politici si sono voluti assumere questa responsabilità.


Noi siamo coglioni se non gli andiamo dietro?”.
 
Cosa riesce a dire questo elemento. Impensabile.
E cosa gli risponde Crisanti. Non mi sembra proprio un fesso incompetente.


”I vaccini per i bambini della fascia 5-11 anni sono sicuri. Il 16 dicembre si inizia a vaccinare.

Credo sia un bel regalo di Natale per i bambini”
.


Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico,
si esprime così a Che tempo che faintervistato da Fabio Fazio – in vista dell’inizio della vaccinazione contro il covid per i bambini.

Ci saranno

“percorsi dedicati all’interno degli hub vaccinali soprattutto per i più piccoli che vanno rassicurati”

e per la prenotazione ci sarà un sistema

“simile a quella degli adulti, sarà fondamentale il coinvolgimento di pediatri e famiglie”.


“I vaccini in età pediatrica hanno riscontri assolutamente positivi per quanto riguarda i profili di sicurezza.
Non ci sono segnali di allerta. Sono stati sufficientemente testati? Assolutamente sì.
Vaccinare i bambini, voglio sottolineare da pediatra, è prioritario per la loro salute.
La fascia tra 6 e 11 anni è quella in cui c’è maggior crescita di contagi”, dice Locatelli.

“I bambini vanno vaccinati anche per tutelare la loro presenza a scuola, la didattica in presenza è fondamentale.
La maggior parte degli effetti collaterali sono riassumibili nel dolore al braccio per poche ore e un po’ di febbre.
I casi di miocardite sono ancor più rari rispetto a quelli degli adolescenti che pure si risolvevano spontaneamente”, aggiunge.


“Il nostro paese ha scelto sin dall’inizio il percorso della vaccinazione facoltativa
contando molto sulla persuasione e anche per la fascia pediatrica bisognerà svolgere questo lavoro.
Tra i 12 e i 19 anni siamo al 75% di soggetti che hanno ricevuto almeno una dose:
il paese ha dimostrato di essere sensibile alla questione”, afferma ancora.



Sulla Verità, oggi, il professor Andrea Crisanti esprime un parere diametralmente opposto

ed invita alla massima prudenza:


“Partiamo da un presupposto: i bimbi non sono piccoli adulti,

sono diversi dal punto di vista fisiologico e metabolico;

devono crescere, devono sviluppare gli apparati riproduttivi;

non sono uguali agli adulti e, quindi, i dati che valgono per questi ultimi

non possono essere applicati per analogia anche a loro”.



Meglio essere prudenti?, dunque.

“L’ho sempre detto: che fretta c’è?

Pfizer ha condotto uno studio onesto, ma su circa 2.000 bambini.

Israeliani e americani l’hanno preso per buono e hanno iniziato a vaccinare.

Tra un mese avremo i loro dati su un milione di bambini, sarebbe stato meglio aspettare”.



Crisanti replica anche a Franco Locatelli obietta:

“Io, se fossi stato consultato come esperto in America, avrei consigliato di aspettare.

Lì, invece, i politici si sono voluti assumere questa responsabilità.


Noi siamo coglioni se non gli andiamo dietro?”.
Cosa c'entra questo con le foto di Dany? :rolleyes:
 
Dany, preparati.

Per caso sono andato a rompere le scatole agli "astrologi" su un loro 3d
dove ci sono capitato per caso. Era il 3d di Gino dove faceva gli auguri di Buon Anno
ed in prima pagina c'era un tuo commento di Auguri.

Quando porti dei dati certi e concreti, quando cerchi di spiegargli anche la semplice
differenza fra mascherina e mascherina, vanno in panico.

....ora arriveranno.....ahahahahahah.
 
Ecco cosa riesce a dichiarare l'espertone in prima serata.
Una palese falsità. Ma i "boccaloni" ci cascano.


“Con la terza dose, da un lato rendiamo più solida la protezione contro la malattia più grave,

che è la cosa più importante, ma con la terza dose ristabiliamo anche la protezione contro l’infezione

che è importante perché se le persone non si infettano non diffondono il virus”.



Risponde Sergio Abrignani, professore ordinario di patologia generale all’Università Statale di Milano
e direttore dell’Istituto nazionale di genetica molecolare Romeo ed Enrica Invernizzi


I vaccini anti-sars cov 2 attualmente disponibili conferiscono una protezione
che va dal 60 per cento di Astrazeneca a oltre il 90 per cento nel caso dei farmaci sviluppati da Pfizer e da Moderna.

Questo vuol dire che, anche dopo la doppia vaccinazione, c'è una quota di persone che può ammalarsi, una volta entrata in contatto con il virus.


A ciò occorre aggiungere l'incognita legata alle varianti.

I vaccini disponibili risultano efficaci anche nei confronti di quella inglese (alfa).

Diverso invece sembra essere il discorso per quel che riguarda le varianti sudafricana e brasiliana.


Rispetto a queste, tutti i vaccini contro il ceppo originario Wuhan, quelli attualmente inoculati,

sembrano perdere di efficacia per una quota compresa tra il 60 e il 70 per cento.


Ciò vuol dire che la maggior parte delle persone vaccinate,

in caso di esposizione a queste varianti,

potrebbe infettarsi e ammalarsi,

anche se non sappiamo se di una forma più severa di Covid 19


Un motivo in più comunque per continuare a proteggere se stessi e gli altri.

Che si sia stati vaccinati o meno.
 
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