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21/02/2012 18:52
I problemi restano, ma l'azionario è ancora da sovrappesare
Alberto Susic
C'è voluto del tempo ma alla fine è arrivato il tanto sospirato sì dell'Eurogruppo alla seconda tranche di aiuti in favore della Grecia, per impedire un default incontrollato del Paese. I mercati, specie quelli europei, hanno reagito in maniera tiepida, anche perchè l'esito dell'ultimo vertice dell'Eurogruppo era già in gran parte scontato. Di fattto permane un certo scetticismo, visto che il nuovo pacchetto di aiuti alla Grecia non rappresenta certo la risoluzione di tutti i problemi. Ne è convinto anche Giorgio Mascherone, Responsabile Investimenti di Deutsche Bank per l'italia, secondo cui non tutti i problemi sono risolti. L'esperto riconosce che ci troviamo di fronte ad una situazione di gran lunga migliore di quella che si poteva immaginare nell'autunno scorso, ma permangono alcune incognite, ognuna delle quali potrebbe avere ricadute negative anche significative sull'attuale momentum. Da una parte troviamo la questione del debito sovrano europeo la cui soluzione è dilazionata negli anni ma rimane molto delicata, dall'altra i fragili equilibri geopolitici, con particolare riferimento alla rivolta in Siria. Mascherone consiglia agli investitori di continuare ad incrementare le posizioni sull'azionario, approfittando dell'attuale momento di recupero delle Borse. La preferenza deve essere accordata agli Stati Uniti a livello geografico e ai tecnologici con riferimento ai settori su cui puntare. L'esperto però segnala al contempo che bisogna essere consapevoli del fatto che il rally in atto non potrà mantenere questi livelli sino a dicembre prossimo, motivo per cui sarà bene guardare anche agli emergenti per il reddito fisso e al debito societario che, come l'azionario, sta vivendo un momento particolarmente favorevole. , Nel frattempo sarà importante come sempre continuare a seguire tutti gli aggiornamenti macro e societari che saranno diffusi nelle prossime giornate e che potranno condizionare in positivo o in negativo l'andamento dei mercati. Per la prossima seduta in America sul fronte macro si segnala l'indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari. In agenda anche l'indice Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene Usa, con riferimento alle prime tre settimane di febbraio. Ancor più rilevante sarà l'aggiornamento rigurdante le vendite di case esistenti che a gennaio dovrebbero attestarsi a 4,7 milioni di unità, in rialzo rispetto ai 4,61 milioni della rilevazione precedente. Sul versante societario si segnalano i risultati degli ultimi tre mesi di Analog Devices e di Toll Brothers, mentre in serata, a mercati chiusi, si conosceranno i conti di Hewlett-Packard. Per giovedì sono in programma le nuove richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbero salire a 360mila unità rispetto alle 348mila della rilevazione precedente. Nel pomeriggio sarà diffuso inoltre il consueto report settimanale sulle scorte strategiche di petrolio da parte del Dipartimento dell'energia statunitense. Nell'ultima seduta della settimana si conosceranno le vendite di case nuove che a dicembre dovrebbero attestarsi a 315mila unità, rispetto alle 307mila della rilevazione precedente. Altrettanto rilevante sarà il dato definitivo della fiducia Michigan che a febbraio dovrebbero attestarsi a 72,5 punti, in linea con l'indicazione preliminare ma in calo rispetto ai 75 punti del dato di gennaio. Sempre venerdì è atteso un discorso di John Williams, presidente della Fed di San Francisco, e a prendere la parola sarà anche James Bullard, a capo della Fed di St.Louis. In agenda anche un intervento di Charles Plosser, presidente della Fed di Philadelphia e un discorso di William Dudley, presidente della Fed di New York che parlerà della politica monetaria. , In chiusura di settimana si conosceranno infine i risultati degli ultimi tre mesi di JC Penney. In Europa domani si conoscerà il dato preliminare dell'indice PMI composito che a febbraio dovrebbe attestarsi a 50,5 punti rispetto ai 50,4 di gennaio. Per il preliminare del PMI manifatturiero di febbraio si prevede un rialzo a 49,3 punti dai 48,8 del primo mese dell'anno, mentre per gli ordini all'industria di dicembre è atteso un rialzo dello 0,5%, in netto recupero rispetto al calo dell'1,3%. Domani in mattinata saranno pubblicati i verbali dell'ultima riunione della Bank of England che si è svolta l'8 e il 9 febbraio scorsi. Giovedì si guarderà alla Germania dove sarà diffuso l'indice IFO che a febbraio dovrebbe attestarsi a 108,7 punti, in salita in confronto ai 108,3 di gennaio. In chiusura di settimana sarà ancora la Germania sotto i riflettori con la seconda lettura del PIL del quarto trimestre del 2011 che dovrebbe mostrare un calo dello 0,2%, in linea con l'indicazione preliminare ma in calo rispetto al rialzo dello 0,5% dei tre mesi precedenti. A Piazza Affari domani si guarderà a Fiat Auto e a Fiat Industrial che alzeranno il velo sui risultati dell'esercizio 2011. Alla prova dei conti anche Mediobanca che presenterà i numeri del primo semestre dell'esercizio 2011-2012. Da seguire anche Telecom Italia che potrebbe risentire dei risultati trimestrali che saranno diffusi da France Telecom. A presentare i risultati del quarto trimestre e dell'intero 2011 saranno Telecom Italia, Terna e Tenaris tra le blue chips. Allo stesso appuntamento saranno chiamate alcune società a piccola e media capitalizzazione e si tratta di: Autostrade Meridionali, BB Biotech, D'Amico International Shipping, Piaggio e Sogefi. , Sempre giovedì si guarderà ai titoli del settore petrolifero in vista del report sulle scorte strategiche Usa. Infine, in chiusura di settimana l'attenzione sarà rivolta a Generali nel giorno in cui si riunirà il Cda per l'esame e l'approvazione dei dati di bilancio dell'ultimo esercizio. Fonte: News Trend-online