Josè Arcadio Buèndia
Forumer storico
Ho sempre pensato a quale sarebbe stato il giorno + bello della mia vita.
E, i miei pensieri, ricadevano sempre in giornate importanti e nello stesso tempo scontate.Il giorno in cui avrei incontrato la persona giusta.Il giorno del mio matrimonio.Il giorno in cui sarebbero nati i miei figli.
Non avevo mai pensato di dover toccare il fondo x viverlo.D'altronde non puo' piovere x sempre.Prima o poi un raggio di sole sarebbe venuto a riscaldare anche me.
La mia famiglia:
Io sono una persona fortunata.Perche' ho una bella famiglia.Una famiglia semplice ed unita.Affettuosa e, volendo, banale.La classica famiglia che trovi sui depliant pubblicitari.O, come dico io, del Mulino Bianco.
Un papà e una mamma.Un tato grande e una sorellina.Un cane ed un gatto.Una casetta e un giardino.E due arzilli vecchietti che abitano a pochi passi da noi.Siamo come le dita di una mano.Diversi ma complementari.E uniti come un pugno, quando vi sono da affrontare gli ostacoli.
Il resto e' contorno.Un contorno a volte insipido, altre pepato.Gli amici giusti e le ragazze sbagliate.La passione x la Borsa e un lavoro che non mi piace.Il Bologna F.C. e le mie troppe sigarette fumate.Cioe' tutto cio' che riempie la mia vita nel tran-tran quotidiano.
Ma il centro della mia vita.Il cuore.E' la mia famiglia.
Silvia:
E' difficile descrivere le persone a cui vuoi bene.L'affetto non e' un sentimento istintivo come l'amore.Si nutre di tanti piccoli grandi episodi.Un sorriso, una carezza, una lacrima, un bacio.
Ci siamo conosciuti che avevo ormai undici anni.Ero un'ometto.Ricordo che accompagnavo gia' a casa, da scuola, la mia prima ragazza.E giocavo titolare nella squadra del mio paese.Cosa potevo farmene di una sorella, pensavo.
Ma sono proprio le persone che sottovaluti, quelle che ti fregano.
Mia sorella.Mia sorella e' il + bel regalo che mi potessero fare i miei genitori.E soprattutto, la persona + importante della mia vita.
Verso il fondo:
Silvia non sta' bene.Ha un'influenza strana che la consuma come una fiammella di una candela.Le spunta un gonfiore sulla guancia.Le mani le diventano gialle e scheletriche.Anche gli occhi si ingialliscono.
In tre giorni la portiamo dal medico, dal dentista, al Pronto Soccorso.E' tutto nella norma di ua banale influenza, dicono.
Cambiamo Pronto Soccorso.Le fanno un prelievo del sangue.Il risultato e' agghiacciante.Trecentomila globuli bianchi.Una persona normale ne' ha cinquemila.Come e' possibile.Il medico e gli infermieri non pronunciano parola.Ma ci guardano con occhi spenti e privi di speranza.La ricoverano d'urgenza in Policlinico, reparto Ematologia.
Oggi e' il venerdi' Santo.Questa notte hanno ricoverato mia sorella.Sono in chiesa a pregare.Io + ateo di Lenin, in chiesa a pregare.Non ricordo neanche le preghiere.Le smozzico.Ho il deserto dentro di me.Mi sento impotente.
Stringo la mano di mia madre.E lei stringe la mia.Camminiamo lentamente nel giardino dell'ospedale.Ma le nostre menti sono disperse in qualche parte del mondo, ad inseguire ricordi di una vita dolce e felice.
Silvia non arrivera' a Pasqua.Non si puo' morire a sedici anni.Che mondo infame.
Il primario ci chiama nel suo studio.E pronuncia la parola che mai in vita mia avrei voluto sentire.Leucemia.
Svengo.Mi riprendo sperando che sia solo un brutto sogno.Il primario mi tiene sollevato le gambe.Sono colto da un'altro malore.
Piango come non avevo mai pianto.E' un pianto lento e continuo.Incessante.
Mio padre sta' tornando da Milano e non sa bene cosa sia successo.Mio padre ha perso i genitori che era un bambino.Mio padre e' la miglior persona che ho conosciuto nella mia vita.
Ho visto la vecchiaia abbracciare mio padre mentre il volto gli si rigava di lacrime.
"Saltano addosso" a mia sorella.Le condizioni sono poco meno che disperate.Le fanno la plasmaferesi, la leucoferesi, la TAC, flebo di sangue....Praticamente le cambiano 5-6 volte il suo sangue corporeo.
Iniziano con una pesante terapia che la destabilizza.Ma non vi sono alternative.Vi e' un mese di tempo x salvarla.Altrimenti.....
I miei genitori sono sempre con lei.E anche io, nonostante debba lavorare, cerco di starle il + vicino possibile.Respiro ogni secondo in sua compagnia come se fosse l'ultimo.
Ho paura.La paura mi avvolge come la nebbia di novembre e mi entra nelle ossa.Mi soffoca, mi toglie il respiro.
Il mio midollo non e' compatibile con quello di mia sorella.Ho speso sedici anni della mia vita con lei.Ed ora, nel momento + importante della sua vita, non posso aiutarla.Mi sento inutile.Un fallito.
Ognuno ha i suoi miti.Io da adolescente avevo Bob Marley e Jim Morrison.Scopro con piacere di essere il mito di Silvia.Le sue amiche, le sue insegnanti mi dicono, che quando parla di me, le si illumina il volto.Ha una vera e propria venerazione nei miei confronti.Non me lo sarei mai aspettato.Sono sempre stato semplicemente me stesso.Che bello avere una sorella.
Il raggio di sole:
Non riesco a dormire stanotte.Mi agito nel lettgni tanto guardo tra le fessure degli scuri x vedere se e' giorno.Mi sento come un bambino la notte di Natale.Deve stare a letto, ma ha le voglia che arrivi giorno x correre ad aprire i regali.
Basta mi alzo.Sigaretta e caffe'.Una bella doccia.Un'altra sigaretta.
Esco a sedermi sul divano estivo.E mi metto a guardare l'infinito e a ripensare a questi tre mesi.Coccolato dal dolce tepore di una mattina di giugno.
Arriva la macchina dei miei genitori e scende mia sorella.Entriamo in casa.
Ci guardiamo negli occhi tutti quanti.E nei nostri occhi fioriscono i nevai.Lacrime di gioia, finalmente.Siamo ancora una famiglia.
Oggi e' il giorno + bello della mia vita.
P.S.Questo post e' dedicato a mia sorella, Silvia, e a tutte le persone del forum che mi sono state vicine in questo difficile momento della mia vita.Un grazie particolare al mio "fratello virtuale", Bogdan.
Grazie di cuore.
E, i miei pensieri, ricadevano sempre in giornate importanti e nello stesso tempo scontate.Il giorno in cui avrei incontrato la persona giusta.Il giorno del mio matrimonio.Il giorno in cui sarebbero nati i miei figli.
Non avevo mai pensato di dover toccare il fondo x viverlo.D'altronde non puo' piovere x sempre.Prima o poi un raggio di sole sarebbe venuto a riscaldare anche me.
La mia famiglia:
Io sono una persona fortunata.Perche' ho una bella famiglia.Una famiglia semplice ed unita.Affettuosa e, volendo, banale.La classica famiglia che trovi sui depliant pubblicitari.O, come dico io, del Mulino Bianco.
Un papà e una mamma.Un tato grande e una sorellina.Un cane ed un gatto.Una casetta e un giardino.E due arzilli vecchietti che abitano a pochi passi da noi.Siamo come le dita di una mano.Diversi ma complementari.E uniti come un pugno, quando vi sono da affrontare gli ostacoli.
Il resto e' contorno.Un contorno a volte insipido, altre pepato.Gli amici giusti e le ragazze sbagliate.La passione x la Borsa e un lavoro che non mi piace.Il Bologna F.C. e le mie troppe sigarette fumate.Cioe' tutto cio' che riempie la mia vita nel tran-tran quotidiano.
Ma il centro della mia vita.Il cuore.E' la mia famiglia.
Silvia:
E' difficile descrivere le persone a cui vuoi bene.L'affetto non e' un sentimento istintivo come l'amore.Si nutre di tanti piccoli grandi episodi.Un sorriso, una carezza, una lacrima, un bacio.
Ci siamo conosciuti che avevo ormai undici anni.Ero un'ometto.Ricordo che accompagnavo gia' a casa, da scuola, la mia prima ragazza.E giocavo titolare nella squadra del mio paese.Cosa potevo farmene di una sorella, pensavo.
Ma sono proprio le persone che sottovaluti, quelle che ti fregano.
Mia sorella.Mia sorella e' il + bel regalo che mi potessero fare i miei genitori.E soprattutto, la persona + importante della mia vita.
Verso il fondo:
Silvia non sta' bene.Ha un'influenza strana che la consuma come una fiammella di una candela.Le spunta un gonfiore sulla guancia.Le mani le diventano gialle e scheletriche.Anche gli occhi si ingialliscono.
In tre giorni la portiamo dal medico, dal dentista, al Pronto Soccorso.E' tutto nella norma di ua banale influenza, dicono.
Cambiamo Pronto Soccorso.Le fanno un prelievo del sangue.Il risultato e' agghiacciante.Trecentomila globuli bianchi.Una persona normale ne' ha cinquemila.Come e' possibile.Il medico e gli infermieri non pronunciano parola.Ma ci guardano con occhi spenti e privi di speranza.La ricoverano d'urgenza in Policlinico, reparto Ematologia.
Oggi e' il venerdi' Santo.Questa notte hanno ricoverato mia sorella.Sono in chiesa a pregare.Io + ateo di Lenin, in chiesa a pregare.Non ricordo neanche le preghiere.Le smozzico.Ho il deserto dentro di me.Mi sento impotente.
Stringo la mano di mia madre.E lei stringe la mia.Camminiamo lentamente nel giardino dell'ospedale.Ma le nostre menti sono disperse in qualche parte del mondo, ad inseguire ricordi di una vita dolce e felice.
Silvia non arrivera' a Pasqua.Non si puo' morire a sedici anni.Che mondo infame.
Il primario ci chiama nel suo studio.E pronuncia la parola che mai in vita mia avrei voluto sentire.Leucemia.
Svengo.Mi riprendo sperando che sia solo un brutto sogno.Il primario mi tiene sollevato le gambe.Sono colto da un'altro malore.
Piango come non avevo mai pianto.E' un pianto lento e continuo.Incessante.
Mio padre sta' tornando da Milano e non sa bene cosa sia successo.Mio padre ha perso i genitori che era un bambino.Mio padre e' la miglior persona che ho conosciuto nella mia vita.
Ho visto la vecchiaia abbracciare mio padre mentre il volto gli si rigava di lacrime.
"Saltano addosso" a mia sorella.Le condizioni sono poco meno che disperate.Le fanno la plasmaferesi, la leucoferesi, la TAC, flebo di sangue....Praticamente le cambiano 5-6 volte il suo sangue corporeo.
Iniziano con una pesante terapia che la destabilizza.Ma non vi sono alternative.Vi e' un mese di tempo x salvarla.Altrimenti.....
I miei genitori sono sempre con lei.E anche io, nonostante debba lavorare, cerco di starle il + vicino possibile.Respiro ogni secondo in sua compagnia come se fosse l'ultimo.
Ho paura.La paura mi avvolge come la nebbia di novembre e mi entra nelle ossa.Mi soffoca, mi toglie il respiro.
Il mio midollo non e' compatibile con quello di mia sorella.Ho speso sedici anni della mia vita con lei.Ed ora, nel momento + importante della sua vita, non posso aiutarla.Mi sento inutile.Un fallito.
Ognuno ha i suoi miti.Io da adolescente avevo Bob Marley e Jim Morrison.Scopro con piacere di essere il mito di Silvia.Le sue amiche, le sue insegnanti mi dicono, che quando parla di me, le si illumina il volto.Ha una vera e propria venerazione nei miei confronti.Non me lo sarei mai aspettato.Sono sempre stato semplicemente me stesso.Che bello avere una sorella.
Il raggio di sole:
Non riesco a dormire stanotte.Mi agito nel lettgni tanto guardo tra le fessure degli scuri x vedere se e' giorno.Mi sento come un bambino la notte di Natale.Deve stare a letto, ma ha le voglia che arrivi giorno x correre ad aprire i regali.
Basta mi alzo.Sigaretta e caffe'.Una bella doccia.Un'altra sigaretta.
Esco a sedermi sul divano estivo.E mi metto a guardare l'infinito e a ripensare a questi tre mesi.Coccolato dal dolce tepore di una mattina di giugno.
Arriva la macchina dei miei genitori e scende mia sorella.Entriamo in casa.
Ci guardiamo negli occhi tutti quanti.E nei nostri occhi fioriscono i nevai.Lacrime di gioia, finalmente.Siamo ancora una famiglia.
Oggi e' il giorno + bello della mia vita.
P.S.Questo post e' dedicato a mia sorella, Silvia, e a tutte le persone del forum che mi sono state vicine in questo difficile momento della mia vita.Un grazie particolare al mio "fratello virtuale", Bogdan.
Grazie di cuore.