il ritorno di razzi...........dammi la 500 euro amico caro fatti una banca centrale tua









    1. Banchieri alieni (cfr. dall'inglese "stranieri") e triangolo delle Bermuda in Europa



      Scrive Marco Saba sul suo facebook:

      La Banca d'Inghilterra ha appena confermato nel bollettino n.1 del 2014 che le banche non sono intermediari finanziari, come popolarmente si crede, ma creano tutto ii denaro che prestano all'istante. Questo vuol dire che la voce CREDITI VERSO CLIENTELA, che appare nello Stato Patrimoniale, dovrebbe apparire nel conto economico come NUOVO DENARO CREATO, dalla quale, tolte le spese di gestione, si ottiene un bilancio più preciso dello stato della banca. La pretesa della banca di NON indicare quella voce, facendo apparire i prestiti come derivanti dalla refurtiva precedente, disegna un bilancio falso che mostra utili ridicoli ed irrealistici. In questo modo, ad esempio, dal bilancio BPER sono spariti 46 miliardi nel 2013. La circolare 262 bankitalia parla chiaro sostenendo che se le regole contabili seguite non danno il risultato reale dell'esercizio, NON DEVONO ESSERE SEGUITE !(pag.14). Ma chi se ne accorge ?
      La seconda domanda è: ma dove finisce allora tutta questa massa di denaro fantasma ? Nel Triangolo delle Bermuda europeo delle società di compensazione interbancaria: ECS (Euroclear - Clearstream - SWIFT) dove le banche hanno oltre 17.000 conti neri, oltre a quelli ufficiali....
      La terza domanda è: chi ha inventato questo sistema di occultamento attraverso questi conti ? La risposta è... Roberto Calvi. La Deloitte&Touche quando si chiamava ancora TOUCHE & ROSS fece la perizia contabile del Banco Ambrosiano e venne fuori che la banca non era per niente in perdita, anzi.. Ma la perizia contabile venne messa sotto segreto di Stato in Inghilterra dalla Regina stessa (Crown Secret). Il funzionario contabile da me all'epoca intervistato, si nascose dietro questo segreto... Ma oramai potevate anche arrivarci da soli...
      "La signora Margret Thatcher ha messo sotto segreto di Stato la polizia contabile generale sulle attività estere del Banco Ambrosiano. Brian Smouha, il revisore dei conti della Touche & Ross che curò la liquidazione, segretata, dell'Ambrosiano, è lo stesso che poi ha gestito la liquidazione della BCCI."
      I magistrati italiani liquidarono il Banco Ambrosiano senza farsi troppe domande, a quanto pare... Il Banco chiuse di domenica, per riaprire il lunedì successivo col nome NUOVO BANCO AMBROSIANO.
      La segretaria di Calvi venne suicidata-defenestrata duranta un CDA della banca: http://www.girodivite.it/GRAZIELLA-CORROCHER






    1. lunedì 14 aprile 2014

      Irlanda 1970, Chiusura delle Banche.



      Articolo di Pasquino Orsini

      “Cos’è il denaro?”
      Il 4 maggio apparve sull’ “Irish Independent”, il miglior quotidiano d’Irlanda, un avviso a tutto pagina, dal titolo semplice ma allarmante: “CHIUSURA DELLE BANCHE”. L’annuncio, pubblicato dalla Commissione Permanente delle Banche d’Irlanda, gruppo che rappresentava tutte le principali banche irlandesi, informava il pubblico che a causa del grave deterioramento dei rapporti industriali fra le banche e i loro impiegati, . L’annuncio proseguiva: . Potrà sconvolgere l’idea che il sistema bancario di una economia avanzata potesse chiudere pressochè in blocco da un giorno all’altro, in tempi così recenti. All’epoca, tuttavia, questo esito era ampiamente previsto, non fosse altro perché si era già verificato una volta, nel 1966. L’oggetto del contenzioso fra le banche e i loro impiegati era ben noto all’ Europa della fine degli anni sessanta: l’aumento degli stipendi rispetto a quello dei prezzi. L’inflazione alta per tutto il 1969 (in autunno il costo della vita era salito più del 10% rispetto ai quindici mesi precedenti) aveva spinto il sindacato dei dipendenti a esigere un nuovo accordo sui pagamenti. Le banche si erano rifiutate, e l’Associazione irlandese dei funzionari di banca aveva decretato lo sciopero.
      Fin dall’inizio, ci si aspettava che la chiusura delle banche non sarebbe stata breve, dunque ci si preparò all’eventualità. La prima reazione delle aziende fu quella di fare incetta di monete e banconote. Scrisse l’”Irish Independet”:
      Ci furono prelievi massicci di contante in tutto il paese: le aziende accumulavano scorte in previsione di una chiusura. Si preannunciano ottimi affari per le compagnie di assicurazione, rivenditori di casseforti e società di sicurezza durante tutto il periodo di “shut down”. Fabbriche e altre attività dagli organici numerosi si sono attivate per ricevere denaro contante da grosse rivendite come supermercati e grandi magazzini per far fronte ai pagamenti degli stipendi.
      Ma nel primo mese della crisi divenne evidente che la situazione non era poi così nera. Ad aprile la Banca Centrale d’Irlanda aveva soddisfatto deliberatamente il surplus di richieste di contante, dunque a maggio circolavano circa 10 milioni di sterline in più del solito in monete e banconote. I flussi di pagamento diedero inevitabilmente origine a un eccesso di piccoli tagli in alcuni luoghi (in genere nei negozi e altre attività al dettaglio) e una mancanza di altri, di solito grossisti e pubbliche istituzioni che non avevano motivo di ricercare contanti nel corso degli affari della giornata. La Banca Centrale fece persino un vano appello alla società statale di autobus affinchè distribuisse contanti ai passeggeri. Ma questi ingorghi nella circolazione di monete e banconote si rivelarono un inconveniente da poco. Il motivo era che la stragrande maggioranza dei pagamenti continuava a essere effettuata tramite assegno; in altre parole trasferendo denaro dal conto corrente di un individuo o di una azienda a quello di un altro, nonostante le banche dove i conti erano tenuti fossero chiuse. Nella sua relazione sull’intera faccenda, la Banca Centrale d’Irlanda osservò che prima della chiusura .
      La domanda cruciale, dunque, era se questo “denaro bancario” avrebbe continuato a circolare. Soprattutto per i privati non c’era davvero scelta: per ogni spesa eccedente il contante che possedevano quando le banche avevano chiuso il primo maggio, l’unica possibilità era quella di scrivere delle cambiali sotto forma di assegno e sperare che fossero accettate.
      La cosa degna di nota fu che, durante quella lunga estate, le transazioni proseguirono e gli assegni vennero scambiati quasi esattamente come al solito. L’unica ovvia differenza fu che nessuno degli assegni poteva essere presentato in banca. Di norma è questa la struttura che perlopiù solleva i venditori dal rischi insito nell’accettare pagamenti a credito: gli assegni possono essere incassati alla fine di ogni giornata lavorativa. Con l’arresto del sistema bancario, però, gli assegni erano temporaneamente soltanto delle cambiali private o aziendali. I venditori che li accettavano si affidavano soltanto al proprio giudizio personale sul credito dei compratori. Il rischio maggiore, dunque, era che si abusasse di quel sistema improvvisato. Date che gli assegni non venivano riscossi, in linea di principio nulla impediva di scrivere assegni per importi che non si possedevano. Affinchè il sistema funzionasse i pagati dovevano confidare che gli assegni dei paganti non fossero scoperti, e tutto questo senza avere idea di quando le banche avrebbero riaperto, per poterlo verificare. Il “Times” di Londra seguiva gli eventi al di là del mare d’Irlanda con grande interesse, e a luglio notava sia il fatto straordinario che nulla sembrava essere cambiato granchè, sia la fragilità apparente della situazione. , scriveva il suo corrispondente. . Ma quell’equilibri precario poteva durare? < Esiste però oggi il rischio psicologico che, se il contenzioso si trascinerà, la cautela venga abbandonata, soprattutto dalle piccole imprese>. Qua e la iniziavano effettivamente ad apparire delle crepe. A un mese dalla chiusura ci fu un momento di panico quando alcuni mercati di bestiame annunciarono che non avrebbero più accettato assegni da privati. A luglio un agricoltore di Omagh che era stato condannato per aver introdotto illegalmente nella Repubblica sette maiali non potè pagare la multa comminatagli di 309 sterline, per mancanza di liquidità. E nel corso dell’estate la lobby delle aziende, incoraggiata dalle banche ed esasperata dalle spese sostenute per aggirare la loro chiusura, iniziò a disseminare nei giornali dichiarazioni allarmistiche, affermando per esempio che < A causa del contenzioso delle banche si sta diffondendo nell’economia una paralisi in rapido aumento>. Ma le prove raccolte dalla Banca Centrale d’Irlanda alla risoluzione della crisi nel novembre 1970 dimostrano l’esatto contrario. La sua relazione sulla chiusura concludeva non soltanto che < l’economia Irlandese ha continuato a funzionare per un periodo ragionevolmente lungo pur con le principali banche di compensazione chiuse al pubblico>, ma che in quel periodo. Per quanto sembrasse incredibile subito prima e subito dopo, in qualche modo aveva funzionato: per sei mesi e mezzo, in una delle 30 economie più ricche del mondo all’epoca, .
      Alla fine, il maggior impedimento causato da questo sistema tanto riuscito si rivelò di natura logistica. Quando le banche e i loro dipendenti raggiunsero finalmente un accordo sui pagamenti, e fu annunciato che le banche avrebbero riaperto il 17 novembre 1970, privati e aziende avevano accumulato una mole enorme di assegni non riscossi. Sui giornali apparvero annunci che invitavano i clienti a non presentarli tutti insieme, e avvertivano che difficilmente i saldi dei conti si sarebbero riallineati prima di parecchie settimane. Ci vollero altri tre mesi, da novembre a metà febbraio del 1971, prima che tutto tornasse alla normalità. A quel punto erano stati presentati per la riscossione cinque milioni di sterline in assegni compilati durante il periodo di chiusura. Era il denaro che il popolo irlandese si era prodotto da sé mentre le banche erano in sciopero.
      Come si era potuto realizzare questo apparente miracolo di cooperazione economica spontanea? L’opinione diffusa dopo il fatto era che a questo esito positivo avevano contribuito vari elementi della vita sociale irlandese, non ultimo il più famoso: il pub. La difficoltà principale era stabilire l’affidabilità creditizia di chi pagava con assegni non riscuotibili. L’Irlanda era avvantaggiata in questo senso, dato che le comunità, sia nelle città sia in campagna, erano molto compatte. Ognuno conosceva di persona quasi tutti quelli con cui trattava, e dunque poteva farsi facilmente un’idea della loro affidabilità. Ma nel 1970 l’Irlanda aveva comunque una economia sviluppata e diversificata, per cui le cose non stavano sempre così. Fu qui che i pub e le botteghe si rivelarono preziosi, fungendo da nodi del sistema, raccogliendo, garantendo e riscuotendo assegni come un sistema bancario sostitutivo. L’economista irlandese Antoin Murphy concludeva, con ammirevole circospezione: < Pare che i gestori di queste rivendite e pubblici esercizi disponessero di molte informazioni sui propri clienti; dopotutto non si serve da bere a qualcuno per anni senza venire a sapere qualcosa circa la sua liquidità>.

      La chiusura delle banche irlandesi dimostra che l’armamentario ufficiale di banche, carte di credito e banconote solennemente decorate con emblemi impossibili da contraffare, non è una componente essenziale del denaro. Tutto ciò può scomparire e il danaro rimarrà comunque: un sistema di credito e di debito, che si espande e contrae senza sosta come un cuore pulsante, mantenendo in vita la circolazione dei commerci. Quel che importa è soltanto che esistano emittenti che il pubblico considera affidabili dal punto di vista creditizio, e una convinzione sufficientemente condivisa che le loro obbligazioni saranno accettate da terzi. In genere è facile soddisfare questi criteri per i governi e le banche: mentre per le società, e ancor più i privati, è in genere difficile. Ma come dimostra l’esempio irlandese, queste regole indicative non hanno validità universale. Quando si disintegrano gli ordinamenti monetari ufficiali, è sorprendente l’efficacia con cui la società improvvisa delle alternative.

      Tratto da: Denaro, di Felix Martin, 2013





 



  1. Bilans des banques centrales pour les nuls !



  2. J e a n - P i e r r e C H E V A L L I E R
    28 JANVIER 2014

    10 Bilans des banques centrales pour les nuls !

    Rédigé par jp-chevallier dans la rubrique Banques La banque centrale helvète (la BNS) peut être considérée comme le modèle des banques centrales : c’est une banque qui présente des aspects de banque ordinaire dans la mesure où elle est constituée sous la forme d’une société anonyme cotée en bourse ayant des actionnaires privés mais aussi publics, les cantons et les banques cantonales qui sont majoritaires,
    Document 1 :

    Elle présente donc des bilans comme toutes les autres entreprises, avec des capitaux propres constitués d’un capital apporté par les actionnaires initiaux (100 000 actions à 250 francs, soit 25 millions) et surtout de réserves accumulées, dont 48 milliards de francs sous la dénomination de provisions pour réserves monétaires constituées pour l’essentiel de bénéfices accumulés
    Document 2 :

    qui peuvent être aussi des déficits ! … comme par exemple quand les cours de l’or baissent, ce qui s’est passé en 2013 (15 milliards de pertes sur ce poste !).
    Tous les 8 millions de petits Suisses en ont compris les conséquences : les cantons actionnaires ne recevront pas de dividendes cette année, ce qui sera automatiquement compensé par des hausses d’impôts, ce qui les rend furieux, dans la mesure où ils peuvent l’être…
    Le problème est qu’ils sont cernés par 330 millions de barbares ignares qui ont adopté une monnaie unique contre nature dépendant de la BCE qui n’est pas une banque ordinaire.
    En effet, pour éviter de faire apparaitre leurs erreurs de gestion, en particulier des déficits, les Marioles de la BCE ne publient pas le montant des capitaux propres, mais le capital (poste 12) d’une part et des comptes de réévaluation (poste 11) qui sont en fait constitués des réserves accumulées provenant pour l’essentiel des bénéfices accumulés (et éventuellement de déficits !) comme pour la BNS…
    Document 3 :

    407 milliards d’euros au 31 décembre 2012 qui sont tombés à… 262 milliards au 31 décembre 2013
    Document 4 :

    … ce qui signifie que ces Marioles de la BCE ont fait perdre… 145 milliards d’euros aux malheureux Euro-zonards qui n’ont rien compris à la manip ! … et non pas 42 milliards comme je l’ai écrit précédemment par erreur.
    Ces pertes gigantesques proviennent pour l’essentiel de la chute des cours de l’or dont la valeur détenue par la BCE est tombée de 438 milliards d’euros fin 2012
    Document 5 :

    à 302 milliards fin 2013
    Document 6 :

    … soit une perte gigantesque de 135 milliards sur ce seul poste !
    Ces exemples de bilans de banques centrales montrent une fois de plus l’incompréhensible folie qui s’est emparée de ces 330 millions d’Euro-zonards alors que les 8 millions d’heureux petits Suisses continuent à raisonner et à réagir normalement, correctement.
    Une telle absurdité (qu’est l’euro) ne peut que produire un gigantesque cataclysme. Seule la date est inconnue.
    Une remarque pour terminer : les banques centrales ne devraient pas détenir d’or car il s’agit d’un actif dont le cours peut varier de façon inattendue, ce qui peut avoir de graves conséquences.
    La richesse des nations et de leurs habitants ne dépend pas de la détention d’or, mais de leur aptitude à créer des richesses.
    Les banques centrales ont pour fonction de gérer le système monétaire de leur nation afin que cetterichesse des nations soit optimisée.
    Tout est simple.
    P.S. : pour les flemmards du mulot, cliquer ici pour voir la page de la BNS donnant les informations sur sa cotation en bourse :
    Document 7 :

    Et il y en a qui osent encore douter de ce que



    17 Aprile 2014 alle 22:37 Modifica Elimina +
 
Proverbio Arabo
Conflitto con la Russia
L’America si sta preparando per la Terza Guerra Mondiale
Da Redazione Apr 15, 2016 6 Commenti

NATO forces
by Eric Zuesse

Poiché questo articolo afferma tante cose che potrebbero essere suscettibili di contraddire quello che molte persone nei paesi occidentali sono stati indotti a credere, i lettori qui di seguito sono particolarmente e fortemente incoraggiati a cliccare su qualsiasi accusa che sembra del tutto discutibile, al fine di raggiungere le fonti dietro qualsiasi affermazione discutibile. Ed ovunque una fonte sia cliccata e questa risulti essere relativa ad un altro articolo, uno è incoraggiato in modo simile a fare lo stesso anche lì, in modo che il lettore possa, in questo modo, arrivare fino alle fonti principali, che sono le fonti su cui questo articolo è finalmente basato.

Dopo aver ampliato la NATO fino ai confini della Russia ed aver essenzialmente circondato la Russia con le proprie installazioni militari , gli Stati Uniti stanno ora utilizzando il pretesto che la Russia ha permesso alla popolazione di Crimea nel 2014 di ricongiungersi alla madrepatria Russa (dopo che il dittatore sovietico Krusciov aveva trasferito Crimea dalla Russia in Ucraina nel 1954) come una scusa per armare e inviare soldati ai confini nord-ovest della Russia in modo sufficiente per essere in grado di lanciare al più presto dal 2017, una invasione di terra del territorio Russo, che sarebbe poi sostenuta da forze aeree degli Stati Uniti e da armi nucleari.


Negli Stati Uniti e in Europa, la massiccia propaganda per sostenere questa azione presenta il piano come un piano puramente difensivo contro ‘la ventilata minaccia russa’ , per aver questra ‘sequestrato’ la Crimea, integrandola nella Russia nel 2014. Prontamente, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama aveva deciso le sanzioni economiche contro la Russia per far accettare alla stessa Russia una restituzione della Crimea da riportare allo status precedente. In realtà è stato certo un ‘sequestro’; si trattava però di una protezione dei residenti laggiù, il 75% dei quali avevano votato per l’uomo che era stato da poco rovesciato in un violento colpo di stato (che è stato presentato in Occidente come una ‘rivoluzione democratica’.)

Tuttavia, gli Stati Uniti avevano praticamente costretto la Russia ad accettare le suppliche dei residenti di Crimea per divenire di nuovo una parte della Russia, dopo il colpo di stato anti-russo in Ucraina – che il capo della Stratfor ha definito «il colpo più eclatante della storia» – dopo che il colpo di stato aveva terrorizzato gli abitanti di Crimea , dove anche il sondaggio filo-occidentale in Crimea aveva dimostrato che i cittadini volevano ricongiungersi con la Russia, incluso prima ancora che gli Stati Uniti avesserero preso il controllo di Ucraina nel loro golpe molto cruento. (Da quel colpo di stato non vi è stata alcuna azione di condanna da parte della Casa Bianca USA, circa le azioni antirusse del governo ucraino così-installato). Ora, invece, le condanne provengono dal governo ucraino , contro la Russia che adesso deve avere un tale nazione rabbiosamente anti-russa installata lungo il confine europeo o occidentale, il più lungo della Russia (sarebbe come se il Canada fosse guidato ora da fanatici anti-americani che fossero stati installati dalla superpotenza mondiale in un mondo in cui gli stati Uniti fossero solo la 2a potenza. La potenza statunitense sarebbe quindi estremamente disturbata in quel tipo di situazione,.. e, quindi, lo sono anche i russi, naturalmente).

Il “Cato Institute“, un istituto anti-russo, definisce la Russia «una potenza nucleare con atteggiamento difensivo, paranoico, ». Cato non definisce così gli Stati Uniti con una frase che si adatta in realtà molto di più agli Stati Uniti, ma non certo Russia post-sovietica: «la più grande minaccia alla pace nel mondo di oggi». Questo perché l’aristocrazia americana vuole che il popolo americano e la gente nelle nazioni alleate, controllate dalle loro aristocrazie subordinate, debbano vedere la Russia come «un atteggiamento difensivo, paranoico, nucleare», invece di come questa sia una nazione intensamente minacciata – minacciata dagli Stati Uniti, la nazione che in realtà è generalmente vista per essere, di gran lunga, «la più grande minaccia alla pace nel mondo di oggi».

Gli Stati Uniti hanno espresso il pieno appoggio all’Ucraina per far parte della NATO, ma alcuni altri stati-nazioni della NATO non hanno ancora permesso che questo accada.

Il governo degli Stati Uniti, attraverso i sui istituti come l‘ USAID, la NATO, il Consiglio Atlantico, il Brookings Institution , e l’American Enterprise Institute, oltre alla Open Societies Foundations, ed al Cato Institute, e tutti gli altri organismi di “beneficienza” per gli affari-esteri, dell’aristocrazia Stati Uniti , sta promuovendo questa preparazione per la WW III (Third Wold War) ripetendo la linea della Casa bianca degli Stati Uniti, che il colpo di stato in Ucraina non è stato un colpo di stato, ma soltanto un rovesciamento ‘democratico’ del presidente democraticamente eletto dell’Ucraina (Viktor Yanukovich), fatto al fine di eliminare un corrotto (ma democraticamente eletto – il suo essere stato eletto democraticamente non viene contestato) Presidente, ma ignorando in modo conveniente che tutti i presidenti dell’ Ucraina post-sovietica sono stati corrotti, e nessuno di loro avrebbe anche potuto ottenere quella carica in altro modo .

Inoltre, il regime insediato dagli Stati Uniti risulta ancora più corrotto di quanto non fosse quello rovesciato per opera degli Stati Uniti . Eppure, ancora oggi, gli Stati Uniti stanno non condannando il loro nuovo stato-cliente. ‘La corruzione’ era una scusa per il colpo di stato, non è la vera causa di qualsiasi ‘ Maidan Revolution’ – e ora i cittadini residenti, anche quelli che erano della parte in precedenza pro-rovesciamento dell’Ucraina, adesso rimpiangono di aver appoggiato il golpe. ( E come !) E, per il Gallup, lì, per verifcare il rating di vantaggio del post-golpe Presidente, Poroshenko, che governa un paese che non include più Donbass, una regione che aveva votato al 90% per l’uomo che Obama ha rovesciato, e inoltre l’Ucraina non include più la Crimea, dove la gente aveva votato per il 75% per l’uomo che Obama ha rovesciato, il quale (Poroshenko) non gode affatto di consenso – per quanto il Gallup ancora ha trovato che l’approvazione-valutazione di Yanukovich «non è mai stata tanto bassa come quella riservata ora a Poroshenko » .

Poroshenko stava bombardando il Donbass, che è la parte viola scura di quella mappa , e vuole ancora trascinare il paese in guerra contro la Crimea, così, il suo indice di gradimento in quelle due ex parti dell’Ucraina, sarebbe di circa pari a zero – che abbasserebbe la sua approvazione in tutto il resto dell’Ucraina, anche inferiore a quello che ha dimostrato nel recente sondaggio di Gallup.

Potete vedere qui e qui quello che il regime di Obama ha voluto effettivamente sponsorizzare nel Donbass: il bombardamento delle città e dei villaggi là, mentre hanno voluto etichettare tutti i residenti in quelle zone come “terroristi” e questa campagna di bombardamenti contro di loro come un ‘operazione anti terrorismo’ o ‘ATO’. E qui sono tutte le leggi internazionali che il regime ucraino imposto da Obama stava violando. L’obiettivo di questi bombardamenti era quello di uccidere il maggior numero di residenti possibile e sospingere il resto della popolazione in Russia come rifugiati, in modo da riordinare Donbass per utilizzare il territorio per lo sfruttamento del gas, mediante il fracking da parte di multinazionali USA – e magari installare anche missili nucleari statunitensi in quella zona. Il piano non è riuscito, anche se ha prodotto un sacco di vittime e migliaia di rifugiati.

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è una persona brillante, che è stato quindi in grado di ingannare non solo molti dei suoi concittadini americani, ma anche maggioranze solide nelle nazioni alleate che gli Stati Uniti in gran parte controllano, per far credere la sua menzogna, che l’aggressione provenga da Mosca, invece che da Washington. Ma ingannare la gente per far credere una bugia non rende una bugia qualsiasi più vera – non lo ha fatto neanche con George W. Bush e le ‘menzogne su Saddam’ (le armi di distruzione di massa) ; e non lo fa con ‘la rivoluzione democratica in Ucraina’ menzogna (dove la democrazia era stata effettivamente conclusa con il colpo di stato degli Stati Uniti laggiù).

Il 6 febbraio, ho riportato :

Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha annunciato che approva la proposta del Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Ash Carter, di quadruplicare l’armamento e le truppe in Europa contro l’aggressione russa.
“Stiamo rinforzando la nostra impostazione di difesa in Europa per appoggiare i nostri alleati della NATO in Europa di fronte all’aggressione russa. Nel linguaggio del Pentagono questa si denomina come “iniziativa di sicurezza europea” dopo aver richiesto 800 milioni di US $ l’anno scorso, per quest’anno stiamo quadruplicando gli investimenti in armi fino a un totale di 3,4 bilioni di US: $ per il 2017″.

Questo andrà a finanziare una montagna di cose: più rotazione delle forze USA in Europa, più addestramento ed esercitazioni con i nostri alleati, più predisposiozione al combattimento, migliori equipaggiamenti ed infrastrutture in appoggio a tutto questo. Questo si collega con le forze degli USA che saranno assegnate in Europa e che sono sostanziali. Tutto assieme per la fine del 2017 ci permetterà di formare una forza combinata sul terreno che possa rapidamente rispondere in questo teatro se necessario”.
Tuttavia la verità è la seguente: non è la Russia che sta minacciando le frontiere della NATO; al contrario è la NATO che si sta espandendo alle frontiere della Russia. La scoperta menzogna occidentale che rovescia la situazione al contrario è un insulto all’intelligenza degli europei che si troveranno dalla sera alla mattina in un teatro di guerra voluto dagli interessi geopolitici di Washington. (…………………………….)

Gli Stati Uniti si stanno preparando per una invasione della Russia.

Fonte: Strategic-
 
by Mitt Dolcino
Il grande rispetto che va portato per un magistrato bravo ed onesto come Davigo non impedisce di chiedere chiarimenti sul perché Tangentopoli fu fermata a seguito dell’intervento USA

Ho letto oggi sul Corriere l’intervista a Piercamillo Davigo*, l’incorruttibile giudice del Pool Mani Pulite. Premetto che ai giudici incorruttibili ed onesti tutti gli italiani devono portare rispetto.



Altra cosa è le realtà dei fatti: nelle more della farraginosa giustizia italiana lasciare ai magistrati apportare cambiamenti strutturali alle istituzioni e/o agli equilibri politici significa inequivocabilmente alimentare qualcosa di simile ad un golpe. Infatti la magistratura NON può costituzionalmente fare politica sebbene praticamente lo abbia fatto appunto da Tangentopoli in avanti. E, non mi si fraintenda, parlo con spirito costruttivo, a termini di legge: il fatto che la Costituzione non preveda la commistione politica/magistratura ha una chiara logica finalizzata ad evitare svolte autoritarie in forza di un eccesso di concentrazione di potere. Il vero problema è che Tangentopoli non ci sarebbe mai stata senza la caduta del muro di Berlino che obbligò i poteri globali storici a fare piazza pulite dei retaggi – e dei personaggi – diventati improvvisamente scomodi (…). Chiaro, in Italia gli amici americani hanno una storica posizione di preminenza, posizione che gli spetta nel post seconda guerra mondiale, ossia nelle more di quanto ci è stato permesso – diventando ricchissimi – grazie alla benevolenza post bellica degli amici americani (della serie, se la guerra l’avessero vinta i tedeschi invece che ricchi saremo diventati serbatoio di manodopera a basso costo non risparmiante, più o meno quello che ci stanno spingendo a diventare con l’euro e l’EU austera, ndr).

Il problema dei nostri giorni è che siamo nel mezzo di una sfida globale al predominio USA, sfida posta non tanto dalla Russiache diventerebbe veramente temibile solo a valle di una alleanza con la Germania o peggio con l’EU tedesca – ma dalla Cina che facendo leva su una politica accortissima (e su un miliardo e passa di consumatori oltre che dalla detenzione di obbligazioni USA per un ammontare ciclopico) è ormai in grado di adattare gli equilibri internazionali alle proprie esigenze. E dunque la risultante discontinuità globale rischia di riverberarsi anche sul sistema Italia ormai in crisi non solo di valori ma anche di politica di livello.



Diciamola tutta, fino a ieri non si muoveva foglia senza che gli USA lo volessero, Tangentopoli si attivò a partire dalla caduta del muro di Berlino e fu fermata solo per volere di un pezzo da novanta come l’ambasciatore Reginald Bartholomew che fece comprendere all’inquilino democratico di Washington – B. Clinton, come tutti i Dem post JFK non molto amico degli italiani, ndr – come una destabilizzazione italica in tale momento storico NON fosse nell’interesse americano: dunque Tangentopoli si fermò, anche a seguito del famoso speech privato del fu Justice A. Scalia al pool mani pulite in cui venne chiarito che la detenzione preventiva in carcere, strumento principe utilizzato per portare avanti la “pulizia” di Tangentopoli, non fosse accettabile per i principi democratici USA.



Il vero problema è che le indagini mediatiche, gridate, con intercettazioni magari indebitamente pubblicate a mezzo stampa sono un enorme strumento di destabilizzazione anche e soprattutto politica che – seguendo l’indirizzo invocato di Davigo – potrebbe non essere nell’interesse del Belpaese, almeno oggi. Anzi in generale tale strumento non è praticamente mai nell’interesse di alcun paese che lo subisca, a maggior ragione se in presenza di una crisi economica epocale. Dunque, oggi Davigo dice in pratica che il lavoro iniziato dal Pool Mani Pulite non è stato finito: ciò forse significa che bisogna portarlo a termine? E se così fosse, siamo consci che perseguire OGGI tali fini significherebbe anche destabilizzare l’Italia? Per questo le eticamente giuste ragioni di Davigo vanno mediate, un ottimo spunto di riflessione sul nostro futuro.



Un vecchio adagio dice che il giusto è nemico del bene, tradotto significa che non è importante fare la cosa giusta ma piuttosto non fare errori. Ergo, una pulizia a fondo del sistema italico in un contesto in cui esistono paesi nostri vicini che chiaramente vogliono approfittarsi di noi e delle nostre residue ricchezze sarebbe un errore? E, più importante, detta destabilizzazione sarebbe nell’interesse americano?

All’ultima domanda ritengo di dover dare risposta negativa, un’Italia che dovesse implodere per via giudiziaria in seno all’EU tedesca ormai rivolta ad est rischierebbe seriamente di non essere nell’interesse americano. Posso sbagliarmi ma ritengo che le verità sia questa.

Infatti il vero rischio è che qualcun altro, ad esempio gli ex poteri coloniali europei [UK esclusa] vogliano oggi utilizzare gli stessi strumenti di destabilizzazione fino a ieri appannaggio degli amici americani per destabilizzare Roma con lo scopo non di mantenere Roma orientata ai valori occidentali ma più materialmente di impossessarsi delle enormi ricchezze che l’Italia esprime da secoli! Infatti la debolezza più grande dell’Italia vis a vis con i grandi paesi europei non è economica o finanziaria ma di stabilità di sistema e soprattutto istituzionale, leggasi l’Italia è facilmente destabilizzabile. Per questo ritengo che gli USA non abbiano alcun interesse oggi a lasciare destabilizzare il Belpaese in quanto coloro che dovessero avere interesse a perseguire tale fine presto o tardi si porrebbero in diretta competizione con Washington stessa.

Torniamo a Davigo: la sua elezione alla presidenza dell’ANM è un chiaro sintomo di debolezza della magistratura italiana stoppata dai poteri globali storici nell’opera di pulizia “a fondo”, direi a causa di un mancato interesse globale a perseguire tale fine (…). Leggasi, la direttiva è che il Governo deve stare dove è in quanto nell’interesse della stabilità anche mondiale.

Il fatto che Davigo sia nella posizione attuale potrebbe dirci invece che “qualcuno” non voglia accettare detto indirizzo e che quel “qualcuno” ci sta parlando – osteggiando lo status quo storico– per il tramite di un potere dello Stato. La prima domanda è chi ci sia dietro a questo disegno, e qui temo ci sia lo zampino dei nostri vicini assieme ad una nutrita schiera di serpi in seno (per inciso, Davigo – persona onesta – non ne fa certamente parte). La seconda questio è quali siano i fini, ed anche qui temo che lo scopo sia destabilizzare l’Italia per evitare che questa destabilizzi a sua volta la creatura europea, della serie andate a vedere chi trae enorme vantaggio dall’euro e troverete il presunto colpevole.

Resta il fatto che Davigo è un bravo magistrato, incorruttibile, onesto che rischia però di essere uno strumento in mani altrui. Ossia, temo stia giocando inconsciamente una partita più grande di lui e di noi messi assieme.

Il problema infatti non è solo se la magistratura voglia finire il lavoro iniziato – e non terminato – con Tantengopoli destabilizzando l’Italia , “lavoro” che non dimentichiamo ha ucciso il più grande e visionario imprenditore italiano dell’ultimo mezzo secolo, Raul Gardini (annientato, almeno nell’atto finale, con le sentenze di un giudice corrotto, quel Diego Curtò della Proccura di Milano che poi venne incarcerato, peccato in cella singola e con TV a colori come riportato dal Corriere della Sera dei tempi). Infatti l’altra faccia della medaglia, non meno pericolosa, è se sia possibile una non meno grave forma di destabilizzazione italica come conseguenza del volere dei poteri globali storici (…) nel momento in cui dovessero essere contrari alla destabilizzazione italica per via giudiziaria invocata da Davigo nella sua intervista di oggi al Corriere, leggasi nel contesto di un potere giudiziario italiano che volesse giocare una partita diversa da quella degli ultimi 70 anni.

Ecco, per le varie forme possibili di destabilizzazione temo che l’Italia sarà un luogo molto pericoloso nei prossimi anni, non solo per il business ma – temo – tout court.

Il francesismo non è stato usato a caso, memento la recente destabilizzazione governativa nel caso Total/Val d’Agri: certamente Enrico Letta ci guarda con interesse dal centro di Parigi in quanto potrebbe far parte di un disegno in cui potrebbe avere un “ruolo attivo” nei volatili assetti italici futuri, assetti che temo sarebbero molto più che destabilizzanti per l’Italia. E quindi da evitare.

Jetlag per Mitt Dolcino

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aprile 23, 2016 posted by Maurizio Gustinicchi
MICHEL MARTONE: ABBIAMO RIFORMATO LE PENSIONI PER NON PAGARLE PIU’

Questa l’essenza dell’intervento odierno ad Omnibus La7 del giovane accademico membro del governo al tempo della Fornero.

L’Italia ha un debito pubblico troppo elevato e, quindi, per ridurlo era necessario tagliare le pensioni erogate (impedendo a tanti di arrivarci troppo giovani, a 60 anni si è ancora troppo giovani….meglio portare piano piano a 80 tale limite):



Il sacrificio, questa classe politica che assolutamente non ne vuol fare, lo ha richiesto anche a chi a quell’epoca sarebbe andato in pensione entro breve, la classe 1952:



In pratica, la politica ha deliberaramente deciso che sia meglio per gli italiani avere l’Euro, le banche massacrate, la precarietà nel lavoro a vita, il miraggio della pensione e le banche tedesche e francesi salve



piuttosto che la lira, i cambi flessibili e le banche di stato (che hanno garantito per 50 anni pensioni, sanità e istruzione ad intere generazioni di Italiani).

Non fatevi ingannare, non è che non potevamo permetterci queste cose, essi hanno solo deciso politicamente che venissero meno!

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Gustinicchi
CLAMOROSO ALLA BBC: FUNZIONARIO ONU SVELA PIANO KALERGI CONTRO EUROPEI

Ecco di cosa si stanno macchiano PD, SEL e Forza Italia, dell’appoggio ad un diabolico piano di disumanizzazione degli europei.

Lo rivela alla BBC un funzionario ONU:



Attenzione, non parla affatto di numerosita’ della popolazione di un dato territorio, bensì proprio di multiculturalismo!

Per cui torna in auge il famoso piano Kalergi:



Detto anche RIVOLTA DELLE ELITES CONTRO LA DEMOCRAZIA:



Che trova compimento nel documento scaricabile dal sito dell’ONU:



Dal titolo molto poco raccomandabile:



Replacement migration!

Adesso avete capito perché la Boldrini lo dice da sempre che tale stile di vita sarà a breve molto diffuso?

“Preparare la valigia di cartone please!”

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Zenzero, i 9 modi in cui lo devi usare davvero

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x chi lo vuole asooltare........riscriviamo qualcosina ..................................sopratutto i 75miliardi di allora spariti dalla bnl di novara......come detto da domenico pellegrini Giampietro..... chi se gli e' magnati............. falsificazione della storia e falsificazione delle notizie..
 

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