IL TRADING NON E' REALTA'

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Terrore terrore per sottomettere la popolazione ai loro giochi di potere.
SE li conosci , li eviti. Al servizio dei cinesi e delle oligarchie.


«Oms e Unicef hanno appena pubblicato le linee guida sull’uso appropriato:
no fino a 5 anni, da 6 a 11 va indossata se c’è rischio di trasmissione, sopra i 12 valgono le regole degli adulti.

La sola mascherina non protegge però dal virus che va combattuto con distanziamento, igiene e isolamento a casa se si è malati».


«Le nostre conoscenze sono ancora limitate. I bambini colpiti dal virus sono da 1 al 3% dei casi globali.
Sopra i 10 anni vengono contagiati come gli adulti ma sviluppano sintomi lievi anche se alcuni vengono ricoverati."


«Ho istituito una commissione pan europea per la salute e lo sviluppo sostenibile e sono orgoglioso che il professor Mario Monti,
presidente dell’università Bocconi, abbia accettato di presiederla. La Commissione esprimerà pareri indipendenti
diretti all’Oms per ripensare le politiche sulla salute in senso generale e riprogrammare la nuova realtà.

Il rapporto finale sarà presentato a settembre 2021».
 
L’impostazione dei “neomondisti” è fasulla, come lo sono le soluzioni che porta con sé.

Per prima cosa non è vero che il Parlamento sia inesorabilmente destinato alla disgregazione perché “così va il mondo”.

Ed è ugualmente falso che la democrazia rappresentativa sia ormai un feticcio da gettare alle ortiche
e da sostituire con il modello della democrazia diretta.


Perché tutto questo è ingannevole?

Per almeno due motivi. Il primo è storico.

La democrazia diretta non ha mai attecchito in nessun Paese del mondo e in nessuna epoca
poiché impossibile da gestire e da gestire in maniera davvero democratica.

Tutti gli esperimenti che hanno preso le mosse da modelli simili sono sfociati, alla fine, in sistemi dittatoriali od oligarchici
oppure, come oggi si usa dire con linguaggio canzonatorio, in democrazie dittatoriali o dittatura delle maggioranze.


Il parlamentarismo è in grado di conciliare le istanze dei singoli con le esigenze di tutti, ossia degli Stati intesi come corpi collettivi,
come comunità organizzate in seno alle quali anche le minoranze possono realmente concorrere alle decisioni.


Si instilla la convinzione, non solo che è irrilevante chi siede in Senato piuttosto che alla Camera,
o il sistema di nomina dei senatori e dei deputati, ma anche che sono irrilevanti e d’intralcio le stesse istituzioni,
le loro regole, i loro pesi e contrappesi, che in democrazia, invece, sono il “sale” della dinamica dei poteri.



Una narrazione simile è il nuovo oppio dei popoli, uno dei più grandi bluff della contemporaneità.


La razionalità tecnologica e la logica del dominio che essa porta con sé, aprono scenari inesplorati
non solo dal punto di vista delle forme di comunicazione, ma anche della formazione o manipolazione delle volontà individuali e collettive.


È possibile, allora, che il vero scopo dell’uso di quell’”oppio” sia di modificare la forma della nostra democrazia,
che il bluff, cioè, contenga un disegno più complesso, subdolamente taciuto:


concentrare il potere nelle mani di pochi, pochissimi neo leader.



E parte di questo disegno coincide, proprio, con la mutilazione delle funzioni parlamentari, ad iniziare da quella dell’organo.


Alle ideologie amputartici dei nuovi illusionisti io voterò contro, convintamente “no”.
 
Poca gente da pagare......


Prodotto dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), Roma
A cura di: Flavia Riccardo, Xanthi Andrianou, Antonino Bella, Martina Del Manso, Alberto Mateo
Urdiales, Massimo Fabiani, Stefania Bellino, Stefano Boros, Fortunato (Paolo) D'Ancona, Maria
Cristina Rota, Antonietta Filia, Ornella Punzo, Andrea Siddu,Matteo Spuri, Maria Fenicia Vescio,
Corrado Di Benedetto, Marco Tallon, Alessandra Ciervo, Patrizio Pezzotti, Paola Stefanelli,
Annalisa Pantosti per ISS ;

Giorgio Guzzetta, Valentina Marziano, Piero Poletti, Filippo Trentini, Marco Ajelli, Stefano Merler
per Fondazione Bruno Kessler;

e di:Antonia Petrucci(Abruzzo); Michele La Bianca(Basilicata); Anna Domenica Mignuoli(Calabria);
Pietro Buono(Campania); Erika Massimiliani (EmiliaRomagna); Tolinda Gallo(FriuliVenezia Giulia);
Paola Scognamiglio (Lazio); Camilla Sticchi (Liguria); Danilo Cereda (Lombardia);
Lucia Di Furia (Marche); Francesco Sforza(Molise); Maria Grazia Zuccaro (P.A.Bolzano);
Pier Paolo Benetollo (P.A. Trento);Chiara Pasqualini(Piemonte);Lucia Bisceglia(Puglia);
Maria Antonietta Palmas (Sardegna); Salvatore Scondotto (Sicilia);Manuela Balocchini(Toscana);
Anna Tosti (Umbria);Mauro Ruffier (Valle D'Aosta);Filippo Da Re (Veneto).

Ma veniamo ai dati aggiornati :

da 0 a 9 anni 4 decessi tutti con conclamate e gravi patologie pregresse
su un totale di 5.090.482 individui.

10 - 19 anni 0 decessi
su un totale di 5.768.874

Questo significa che nel settore giovanile non ci sono stati decessi causati dal covid. ZERO
E questo su una popolazione totale di 10.859.356 individui. il 18% della popolazione.


Faccio presente che la mortalità infantile in Italia è di 2,2 decessi ogni 1000 nati


Ed i decessi al disotto dei 5 anni sono di 2,6 decessi ogni 1000 viventi.
 
Ma andiamo avanti

20 - 29 anni 16 decessi SEDICI

E questo su una popolazione di 6.201.270 individui.

30 - 39 anni 68 decessi

Su una popolazione di 7.074.218 individui.

Furbescamente hanno vietato le autopsie sui cadaveri, perchè è conosciuto
e riconosciuto, un cadavere "respira" "tossisce" "starnutisce", pertanto propaga il virus........

Ma per loro sfortuna, ci sono le cartelle cliniche.
Analizzate. Tutti avevano patologie pregresse, meno 16 di cui non si conoscno le cartelle.

Ipotizziamo che questi 16 decessi siano diretta conseguenza del covid.

Abbiamo che su una popolazione globale da 0 a 39 anni di 24.134.844 individui
- il 40% - QUARANTA PER CENTO - della popolazione italiana,
FORSE abbiamo avuto 16 decessi causati dal virus.
 
Ultima modifica:
40 - 49 anni 314 decessi

su una popolazione di 9.242.654 individui.


50 - 59 anni 1.246 decessi

su una popolazione di 9.352.231 individui.

Naturalmente qui intevengono le "patologie pregresse" più o meno gravi,


Confermato il ruolo delle patologie pregresse:

sulla base dei 2.848 deceduti per i quali è stato possibile analizzare le cartelle cliniche,

il numero medio di patologie osservate è di 3,2.


Il 59,8% delle vittime ne presentava almeno tre.


Se facciamo un punto statistico su queste fasce, abbiamo 1.560 decessi
su una popolazione di 18.594.885 abitanti = 0,00839% degli abitanti
 
Possiamo dire che sino a 60 anni d'età,

sono stati registrati 1.648 decessi nei quali il virus è stato una concausa di morte,

su una popolazione di 42.729.729 individui.

Il 70,79% della popolazione italiana.


Ciò sta a significare che la mortalità per causa congiunta, ha raggiunto la percentuale

dello 0,00385% della "popolazione attiva" e che in 7 mesi abbiamo avuto una media di 7,8 decessi al giorno.


Solo per suicidio - in Italia - abbiamo una media di 11 decessi al giorno.
 
Vediamo un po' di terminare questa analisi.

da 60 a 69 anni abbiamo avuto 3.597 decessi come concausa covid.

La popolazione da 60 a 69 anni è di 7.337.210

Qui i decessi sono stati lo 0.049% della popolazione.

Tiriamo una somma.

Su 50.066.939 abitanti che rappresentano l'83% della popolazione italiana
abbiamo avuto in totale - in 7 mesi di terrore - 5.245 decessi.

Una media di 25 decessi al giorno.
 
Oggi vorrei fare alcune considerazioni personali partendo da una domanda: quante persone muoiono in Italia?

E di che cosa muoiono?

Guardare le statistiche generali ci dimostrerà come la nostra percezione ci possa far sovrastimare cause di morte
di cui abbiamo molta paura e sottostimare fortemente altre cause invece ben più probabili.

I dati sui morti in Italia

Secondo l’ISTAT ogni anno muoiono in Italia circa 600.000 persone;

le prime 24 cause di morte sono per malattia, in particolare malattie del cuore, tumori e diabete, che costituiscono 440 mila morti su 600 mila.

La prima causa di morte non connessa con malattie è il suicidio, che fa circa 4 mila morti l’anno.

Gli omicidi, invece, sono stati appena 363 nel 2017.

Detto in soldoni, le probabilità di morire per omicidio o aggressione sono 363 su 600.000 (lo 0,…%),
quelle di morire per malattia 440.000 su 600.000 (più del 66%).

Voi siete più preoccupati di morire per aggressione o per malattia?


Sottovalutazione dei rischi

Prevedo l’obiezione: “Ma cosa c’entra? Le aggressioni e gli omicidi si possono evitare, le malattie invece sono una casualità…”, giusto?

Sbagliato. Le malattie cardiovascolari, i tumori e il diabete sono causate principalmente da ciò che mangiamo, beviamo e respiriamo ogni giorno.


Come molti medici dicono, “quello che mangi è la tua prima medicina”,
e allo stesso modo tutto ciò che immettiamo nel nostro corpo ogni giorno (anche acqua, bevande e aria)
hanno il loro peso nel determinare il nostro stato di salute.


Premettendo che ovviamente azzerare quei morti è utopia, il mio pensiero è che ciò non significhi che non possa esistere un modo per abbassarli anche drasticamente:

ad esempio investendo nella ricerca, nella sanità (la malasanità causa 570 morti l’anno, che sono comunque più degli omicidi),

nei controlli sulla provenienza del cibo e sui terreni, nell’implementazione dei sistemi di raccolta rifiuti e delle energie rinnovabili e alternative.


Politiche di ampio respiro di questo tipo certamente avrebbero un costo, ma potrebbero contribuire in modo determinante alla nostra vita e alla nostra sicurezza.

Se potessimo anche solo diminuire quelle morti del 10%, significherebbe salvare potenzialmente la vita a 44 mila persone all’anno.

La politica ignora i veri rischi

E invece, i nostri governi (tutti) in questi anni :

hanno tagliato i fondi alla sanità e alla ricerca;

avviato accordi internazionali (come il T.T.I.P.) che potrebbero portare sulle nostre tavole cibi che subiscono un decimo dei controlli di qualità cui sono sottoposti i nostri prodotti.


E allo stesso tempo, si battono con ogni mezzo per garantire la nostra sicurezza (dicono)
aumentando i controlli alle frontiere (che anch’esse hanno un costo non indifferente) e inasprendo le pene per violenze e aggressioni,
(se anche in questo modo potessimo diminuire gli omicidi del 10%, salveremmo 36 persone all’anno. A fronte delle 44 mila citate prima).



Una più corretta informazione e una più corretta percezione della realtà e dei rischi,
potrebbe spingere la popolazione a premere sulle istituzioni affinché tutelino la nostra sicurezza in modo davvero efficace,
anziché perdere tempo con problematiche del tutto marginali ma capaci di mobilitare l’opinione pubblica e quindi “spostare voti”.



Stiamo cercando cerotti per un taglietto sul dito mentre stiamo morendo dissanguati, perché abbiamo una gamba amputata.
 
Risultato finale.

In 7 mesi muoiono in media 345.000 persone, in Italia.

Di concausa covid ne sono morte 5.245 sino a 70 anni.

Abbiamo fermato l'economia, ridotto sul lastrico decine di migliaia di persone,
centinaia di migliaia potranno perdere il posto di lavoro, per una concausa
di malattia che ha generato 35.597 decessi.

Grazie a questo governo che ha installato il terrore nei cittadini.
Grazie a questo governo che ha sperperato centinaia di miliardi nel nulla.
 

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