Pattern n° 4 FALSE FOREX BREAKOUTS di Alexander Nekritin
Sapete quale sarebbe il manuale più utile per operare in borsa? Quello che potrebbero scrivere le varie Fineco, Sella, IW Bank ecc. precisando in dettaglio le tecniche utilizzate da quei loro clienti che riescono a trarre un profitto dalla borsa! Peccato che un libro così non verrà mai pubblicato…
In America invece ha ancora un suo peso la figura del broker in carne e ossa, che segue e consiglia la clientela, osservandone direttamente pregi e difetti. Alexander Nekritin possiede appunto una "fairly large introducing brokerage company" dalle parti di Boston e può quindi imparare molto dai successi e dagli insuccessi dei suoi clienti. Per esempio, in un articolo su Tradingmarkets ci rivela di aver notato l'uso ossessivo -almeno nel forex- dei pivot points. I Pivot adoperati più spesso sono il massimo e il minimo del giorno precedente.
Per molti, il superamento del max del giorno prima costituisce un valido segnale per andare long, mentre se i prezzi scendono sotto il minimo del giorno precedente si va short. Gli stessi livelli valgono per gli stop. Chi è short tende a coprirsi se il mercato sale sopra il massimo del giorno precedente, e chi è long chiude la posizione se si scende sotto il minimo del giorno prima. Ecco quindi che quei due livelli vengono a costituire importanti livelli di acquisto e di vendita. Secondo Nekritin, quest'importanza viene in parte ridotta da una terza componente di direzione opposta, e cioè da quelli che mediano le loro posizioni in perdita -rialziste o ribassiste- shortando il pivot superiore e "longando" il pivot inferiore. A ogni modo questo fenomeno è abbastanza limitato e non nega le osservazioni fatte prima.
Come giovarsi di questo comportamento di tanti trader? Ecco il suggerimento di Nekritin, specifico per l'EUR/USD (si riferisce al forex in senso stretto, non ai futures):
1. inserire un buy-stop al di sopra del massimo della seduta precedente o meglio 2 ticks più su (2 pips se preferite questa terminologia)
2. inserire un sell-stop sotto il minimo della seduta precedente o meglio 2 ticks più in basso (in alternativa al precedente oppure direi anche in accoppiata)
3. si prende profitto tassativamente con un gain di 10 ticks, chiudendo l'operazione in loss se la perdita supera i 30 ticks.
A 'sto punto, apriti cielo! Qualche esperto avrà reazioni furibonde… "E questo me lo chiami money management? Ma come si fa!!! Bisogna essere criminali per riportare nel forum tecniche che accettano una perdita di 30 per cercare di guadagnare 10… Moderatori, chiedo la bannatura a vita di questa testa di cavolo, che si permette di suggerire porcherie del genere!"… Mah, a parte che non suggerisco un bel niente, ma informo soltanto dell'esistenza di certe tecniche (soprattutto a mio uso e consumo) questo è un vecchio discorso totalmente sbagliato. Valutare un rapporto rendimento/rischio senza considerare le probabilità non ha alcun senso. Questo concetto è chiarissimo per ogni essere umano, persino il più disinformato, fuorché per una parte consistente dei trader. Non è strano?
Se bastasse considerare il rapporto rendimento/rischio IN SE', quale investimento sarebbe migliore dell'acquisto dei biglietti della lotteria di Capodanno? Eppure, se proporrete alla classica "zia Sally" -che in vita sua non ha mai sentito parlare di borsa, di R/R e balle varie- di investire tutti i suoi risparmi in biglietti della lotteria, vi beccherete una rispostaccia del tipo "M'hai preso per scema? Sarebbe come buttar soldi dalla finestra!". Infatti intuisce perfettamente che l'elevatissimo R/R dell'operazione è bruciato dalle altissime probabilità d'insuccesso. Non è così difficile capire che lo stesso concetto vale anche se si rischia di perdere 60 contro la possibilità di guadagnare 40… Come si fa a definire subito "demenziale" un'operazione del genere, senza preoccuparsi delle probabilità? Se abbiamo 90 probabilità su 100 di guadagnare 40, contro 10 di perdere 60, si tratta di un'operazione straordinariamente conveniente… purché mettiamo in piedi un bel numero di operazioni analoghe, tenendo la posta costante. Su una sola operazione il vantaggio teorico rimane, ma chiaramente ci potrebbe capitare di cadere in quel 10% di casi sfavorevoli, che invece viene recuperato se le operazioni sono tante. Chiudo qui perché si tratta davvero di ovvietà.
Torniamo a Nekritin e al suo pattern, che come ripeto lui suggerisce per il Forex vero e proprio, ma mi sembra applicabile anche ai futures EUR/USD e probabilmente pure ad altri mercati.
Ecco alcuni suoi consigli. Innanzitutto la tecnica va usata solo per la prima rottura giornaliera del pivot. Logico. Poi conviene operare soprattutto nella direzione del trend, quindi sulla violazione del pivot superiore nei trend rialzisti e viceversa. Altro ottimo suggerimento è quello di utilizzare il pattern non solo per la rottura del max/min del giorno precedente, ma anche per altri livelli da tutti considerati importanti per entrare long o short, come supporti e resistenze oppure -aggiungerei- le classiche cifre tonde. Si può anche decidere si operare solo nelle fasce orarie con maggior volatilità ecc. ecc
Nel backtest Neckritin ha riscontrato un 76% di operazioni positive. Converrebbe fare delle verifiche personali e in base a quelle eventualmente modificare i livelli di take profit e stop loss. Insomma il suo pattern è semplicemente uno spunto da variare a piacere.
Una variante che mi viene in mente potrebbe essere questa. Almeno nei futures EUR/USD, le news -anche di routine, come il numero dei disoccupati- provocano molto spesso reazioni spropositate, anche di varie decine di ticks nel giro di pochi momenti. Per di più, non di rado subito dopo le news il mercato si lancia violentemente in una direzione, poi nel giro di pochi secondi ci ripensa e schizza vertiginosamente nella direzione opposta. Si potrebbe tentare di sfruttare l'intensità di queste reazioni con il metodo che "accademicamente" viene consigliato per sfruttare i movimenti veloci causati dalle news, ma di solito con risultati modesti, e cioè il long strangle, sostituendo però le opzioni con i futures. Quindi buy-stop sul future a tot ticks al di sopra della banda di oscillazione pre-news, e sell-stop a valle, alla stessa distanza dai livelli pre-news. Il take profit andrebbe posto sui livelli dettati dall'esperienza -certo oltre i 10 ticks del pattern standard- oppure si potrebbe tentare una finezza… utilizzare gli ordini condizionati dinamici, imponendo al sistema di uscire se il mercato retrocede a -x% dal massimo. Stop preimpostati forse non ne metterei, perché se i livelli sono ben individuati, in caso di reazione fiacca l'operazione non si avvia. Bisogna solo ricordarsi di togliere gli ordini automatici. Viceversa se l'operazione "entra", viene gestita dai take profit fissi o dinamici. In ogni caso possiamo chiuderla a mano in qualsiasi istante, al massimo pochi tick sotto il prezzo di carico.
L'obiezione classica a ogni tipo di operatività meccanica è questa: "Sì, sulla carta funziona… ma se poi il "false breakout" si rivela tutt'altro che falso? Io mi becco 10 miseri ticks, e invece poi si sale di 100 ticks! Bell'affare che ho fatto". Per questo modo di ragionare in borsa non c'è spazio… e nemmeno nella vita, se è vero che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. O ci concentriamo sulla conquista sistematica di quei 10 ticks, o puntiamo sul colpo grosso dei 100 ticks. Ma è un risultato che in realtà non otterremo mai, perché alla prima micro-correzione il terrore di perdere il gain fatto fin lì, ci costringerà ad uscire! Comunque la flessibilità dei futures EUR/USD -con il valore di 1 tick che va da infinito a $1.25- ci offre la possibilità di affiancare all'operatività "pesante" sui 10 ticks un'operatività "avventurosa" che insegua il mercato sopra quel livello con importi decisamente più leggeri. Ma prima o poi ci convinceremo che l'avventura non paga.
x Franzo e Montgomery
Che bello quando torna il sereno! Tutto merito di Sylvia… sarebbe il colmo polemizzare mentre lei canta "Du bist die Ruh" che più o meno significa "tu sei la pace"!