Prendo spunto da questo articolo.
Absolute vs. relative returns? There is an important difference. Most investors say they want the latter, in reality, they want the former.
realinvestmentadvice.com
C'è un esempio un po' forzato, nell'anno 17 l'absolute return incorpora solo 7,3/36,6 = 20% delle perdite dell'indice e l'anno successivo cattura il 20,8/25,9 = 80% della salita dell'indice, sembra un hedge funds tra quelli bravi
Si sostiene che confrontare i propri risultati col mercato non è utile, io direi ni.
Se si usa un mix di fondi di investimento per la propria asset allocation, confrontarsi col mercato potrebbe essere un buon modo per rendersi conto che i costi caricati erodono i risultati, oppure che l'elevato turnover delle posizioni di un fondo di investimento molto attivo è uno stillicidio a causa dei friction costs, oppure che l'avere in portafoglio un fondo molto concentrato su pochi titoli può offrire ottimi risultati un anno e pessimi l'anno successivo, ecc.
Se si usano prodotti indicizzati, allora il risultato finale arriva dalle scelte di asset allocation (cioè quali asset class mettere in portafoglio e quali pesi assegnare), dal rischio assunto (ad un ritorno atteso più alto corrisponde una volatilità attesa più alta), dal turnover di portafoglio (facendo market timing) ... in questo senso allora un benchmark potresse essere fuorviante, ma non è detto. Se ho una strategia deep value devo essere consapevole che nel factor investing per molti anni posso sottoperformare il mercato prima di arrivare a un buon risultato. Oppure prendiamo l'oro, nel 2021 non ha mostrato l'elevato inflation beta che mi sarei aspettato, ma non per questo lo devo scaricare, credo ancora che in un ipotetico scenario di crash del mercato azionario si dimostrerà una riserva di valore per contenere le perdite.
Sull'efficacia di una asset allocation composta da index funds/etf ... A Case for Index Fund Portfolios di R.A.Ferri e A.C.Benke