L'anno della rumba.

Senza greca e senza bulgara non c'è niente da fare.

Allora, fuor di metafore e sollazzi.

Ho fatto quella sparata ieri perchè me la sono sentita tirare fuori.
Quando arrivai su questo forum, insieme ad Artes, reduci da un'accozzaglia immane di mediocrità, si respirava un'aria rarefatta ma stimolante, uno di quelli grandi e grossi disse che me n'ero andatao in campagna e non aveva tutti i torti. Poi man mano si popolò, la campagna incominciò ad urbanizzarsi, poi esplose con l'arrivo di treno e la banda di Olly ma ancora l'aria era buona e la compagnia pure.

Ma il contagio era partito, l'amena piazza incominciava a sembrare il solito supermarket: folla, schiamazzi, manifesti, locandine e stellette.

Tutto per confondere la Qualità. La Qualità ha bisogno di quiete, di essere un po' scosta e non esposta, altrimenti deperisce ed invece anche qui esplode il dogma della massificazione, l'assioma della folla.

Le stellette per me esprimono questo: il piattume della massificazione, il giudizio plebeo.

Io sarò anche un po' solipsistico e snob ma neanche morto mi adeguerò alla filosofia yankees del supermarket, al Karma Kola dell'esporsi per valere.


Io invece lo vivo come un sintomo di vitalità. La tua sembra una valutazione equi-distante, invece la moltitudine e gli schiamazzi richiedono una buona dose di equi-vicinanza. La frequenza della vita cresce nella differenza, l'energia ad alta frequenza attiva emozioni tanto positive quanto negative, e questo finisce con renderci maggiormente consapevoli di esse. Il mondo cresce inevitabilmente nella dualità e alla mancanza alla nausea alle irritazioni e all'impazienza si uniscono anch'esse amplificate le emozioni positive come innovazione, creatività, inspirazione, spirito di servizio e così via. Da un lato si rafforzano il pessimismo e la paura ma dall'altro in questo bazar dell'anima i blocchi subconsci saltano come pop corn al calore. la tua Nagual è vana resistenza all'inevitabile: "la gente mi fa impazzire. Dovrebbero togliersi tutti dai piedi! Mi sento intrappolato nel conflitto". La tua caro Nagual è vana resitenza. Finchè l'isolamento ti lascerà il posto a una rigenerante cooperazione con gli altri, e le cose che un tempo ti facevano reagire con veemenza finiranno con il toccarti a malapena. Te lo auguro.
 
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porco zio che avete e' la meteorite:eek:

ehi siamo uomini in pelle e ossa non scordiamolo. esigo lanciare un bicchiere contro il muro esigo un cazzotto se sbaglio esigo ridere esigo piangere , zio porco sono uomo :eek:

gli uomoni non sono tutti uguali, ma neppure tanto diversi :eek:

neruda citava questo zio porco :eek:

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(P. Neruda)

annate a fangulo ve lo meritate :-o
 
porco zio che avete e' la meteorite:eek:

ehi siamo uomini in pelle e ossa non scordiamolo. esigo lanciare un bicchiere contro il muro esigo un cazzotto se sbaglio esigo ridere esigo piangere , zio porco sono uomo :eek:

gli uomoni non sono tutti uguali, ma neppure tanto diversi :eek:

neruda citava questo zio porco :eek:

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(P. Neruda)

annate a fangulo ve lo meritate :-o

Un mito Bru'
 
porco zio che avete e' la meteorite:eek:

ehi siamo uomini in pelle e ossa non scordiamolo. esigo lanciare un bicchiere contro il muro esigo un cazzotto se sbaglio esigo ridere esigo piangere , zio porco sono uomo :eek:

gli uomoni non sono tutti uguali, ma neppure tanto diversi :eek:

neruda citava questo zio porco :eek:

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(P. Neruda)

annate a fangulo ve lo meritate :-o


guru e pure colto....
:bow::bow::bow::bow:
 
Senza greca e senza bulgara non c'è niente da fare.

Allora, fuor di metafore e sollazzi.

Ho fatto quella sparata ieri perchè me la sono sentita tirare fuori.
Quando arrivai su questo forum, insieme ad Artes, reduci da un'accozzaglia immane di mediocrità, si respirava un'aria rarefatta ma stimolante, uno di quelli grandi e grossi disse che me n'ero andatao in campagna e non aveva tutti i torti. Poi man mano si popolò, la campagna incominciò ad urbanizzarsi, poi esplose con l'arrivo di treno e la banda di Olly ma ancora l'aria era buona e la compagnia pure.

Ma il contagio era partito, l'amena piazza incominciava a sembrare il solito supermarket: folla, schiamazzi, manifesti, locandine e stellette.

Tutto per confondere la Qualità. La Qualità ha bisogno di quiete, di essere un po' scosta e non esposta, altrimenti deperisce ed invece anche qui esplode il dogma della massificazione, l'assioma della folla.

Le stellette per me esprimono questo: il piattume della massificazione, il giudizio plebeo.

Io sarò anche un po' solipsistico e snob ma neanche morto mi adeguerò alla filosofia yankees del supermarket, al Karma Kola dell'esporsi per valere.
;);)
 
Grazie, grazie di cuore a Giambel ed a Bruno.
Due schiaffi che mi hanno fatto molto bene, li rileggerò ancora.

Un hammer ha bisogno di conferma, la conferma è che le tre candele successive non infrangano il suo minimo.
L'hammer disegnato due sedute fa sul Dow Jones non ha ancora espletato tutto il suo iter di conferma, manca ancora una candela.
Il supporto da rompere, la linea rossa, è di enorme valenza.

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porco zio che avete e' la meteorite:eek:

ehi siamo uomini in pelle e ossa non scordiamolo. esigo lanciare un bicchiere contro il muro esigo un cazzotto se sbaglio esigo ridere esigo piangere , zio porco sono uomo :eek:

gli uomoni non sono tutti uguali, ma neppure tanto diversi :eek:

neruda citava questo zio porco :eek:

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(P. Neruda)

annate a fangulo ve lo meritate :-o
Grazie.
Non amo leggere ma credo che leggerò tutto il resto.
 

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