Buonasera. Scusatemi ma questa sera vado giù duro.
Questa è una povera .........che non sa o fa finta di non sapere che gestisce un locale pubblico.
Dove non può vietare l'ingresso alle persone.
Qui si torna ai tempi della germania nazista. Né più né meno.
Oggi si impedisce l'ngresso a chi ha una pelliccia, domani a chi porta le scarpe di pelle, doopodomani a chi
si veste con la seta e fra 3 giorni a chi è più alto di 1 metro e 80
Mi aspetto che l'autorità competente - ma esiste ancora l'autorità competente ? -
le commini una multa e la chiusura del locale per 30 giorni.
Oggi, nell'epoca dell'
animal-friendly, questo diktat viene rivolto non più contro gli animali bensì contro chi indossa le
pellicce.
La curiosa novità è stata introdotta da un
bar di Monza, in Lombardia.
Forse una provocazione, forse uno scherzo.
Sta di fatto che l'idea del
bar Arengo di via Lambro, nel pieno centro storico del capoluogo brianzolo,
ha riscosso un enorme successo ed è subito diventata virale in rete.
"In questo bar si rispettano gli animali, si legge sulla porta del locale", dove l'immagine di una bella pelliccia campeggia attraversata da una banda diagonale rossa.
"Abbiamo esposto quel cartello perché crediamo sia giusto, non perché cerchiamo visibilità -
spiega la titolare al Corriere della Sera -
Non volevo discriminare nessuno, ma solo lanciare una provocazione."
Certo, qualche cliente impellicciato se ne è andato indispettito. Ma c'è da giurare che altri saranno attratti da quell'insolito divieto.
E la
Lega Anti Vivisezione già esulta, che loda la proposta come "divertente e istruttiva".