LE COSE BELLE DELLA VITA... NON SONO "COSE"

Diciamo che la verità sta nel mezzo o nel tre-quarti. Qualcosa si può risparmiare senza
andare a compromettere il minimo vitale.

Nel senso che OK per le pensioni minime, OK per tutte quelle entro i 1000 Euro,
ma per tutti coloro che stanno prendendo una pensione sulla base del sistema RETRIBUTIVO
un ri-calcolo io lo farei.
Per tutti coloro che stanno prendendo un vitalizio, senza avere i 66 ed oramai siamo quasi 67 anni, io lo cancellerei.

Ragazzi avete avuto ? OK. Ora si cambia. Se si vuole che il sistema esista ancora per il futuro e - datemi retta -
non tanto per i giovani, ma anche per chi oggi ha 50 anni e forse anche di più, perchè fra 17 anni sarete nel 2034 e ricordatevi che
l'anno zero per il sistema pensionistico è il 2030.
 
....e non dimentichiamoci l'assegno di invalidità a chi invalido non è.

CON SOLA INDENNITA' DI ACCOMPAGNAMENTO

Agli invalidi totali:

- maggiori di anni 18, non ricoverati gratuitamente, con sola indennità di accompagnamento (fascia provvisoria,in attesa di essere inseriti da parte del CPABP nellefasce33-41)
- non ricoverati gratuitamente con diritto alla sola indennità di accompagnamento
- non ricoverati gratuitamente, ultrasessantacinquenni, con sola indennità di accompagnamento
- minori, non ricoverati gratuitamente, con sola indennità di accompagnamento

e agli invalidi parziali con indennità di accompagnamento per effetto della concausa della cecità parziale (Corte Costituzionale n. 346/89) spetta la cifra mensile di Euro 512,34,
erogata indipendentemente dalle condizioni economiche, solamente a titolo della minorazione.

Secondo alcune stime, in Sicilia – ma la situazione è comune ad altre Regioni del Mezzogiorno – ci sarebbero 20mila falsi invalidi su 292mila,
con un danno erariale accertato dal comando regionale della Guardia di finanza che ammonta a 20 milioni di euro in un solo anno.
 
Se potessimo ricostruire l’iter della procedura per l’assegnazione della pensione di invalidità (dalla prima certificazione ai verdetti eventuali della magistratura ordinaria)
vi vedremmo coinvolti “micro-imprenditori del consenso”, medici di famiglia, medici specialisti, medici delle istituzioni, funzionari, magistrati, consulenti, patronati,
organizzazioni mafiose locali. In un rapporto sproporzionato tra costo di somministrazione e beneficio.

Non mancano poi le verifiche il cui costo va a sommarsi a quell’indotto accennato.
La Fish, Federazione superamento handicap, citando fonti qualificate come la Corte dei conti, rileva che dal 2009 al 2012 sono stati effettuati circa 800mila controlli alla ricerca di “falsi invalidi”.
Nei primi due anni, la pensione fu revocata nel 10 per cento dei casi, che scendono al 4 per cento dopo i ricorsi persi dall’Inps.
Per effettuare quel numero di controlli, l’Inps è stata costretta a ricorrere a risorse esterne (medici, ma anche legali):
nel 2011 per una cifra superiore ai 25,4 milioni, che si aggiungono alle spese interne all’Istituto.

Le inchieste giudiziarie parlano di corruzione e di “scambio” che partono dal medico “certificante” e coinvolgono via via i soggetti decisori negli altri passaggi.
C’è un riscontro a questo sospetto. Sono moltissimi i medici delle commissioni di invalidità che, in un modo o nell’altro, sono inseriti nelle liste elettorali di vari partiti e risultano eletti.
I 20mila falsi invalidi in Sicilia (moltiplicati per un coefficiente familiare) potrebbero eleggere quattro deputati alla Camera, otto deputati regionali, e l’intero consiglio comunale di una città di media dimensioni.

Esiste, infine, il fondato sospetto che l’esigenza di presentare a fine anno statistiche “normali” rispetto agli anni precedenti induca,
nel caso di concessioni “false”, a ridurre la percentuale di invalidità civile ad altri soggetti che pur ne avrebbero diritto.

Il sistema delle pensioni di invalidità, pur senza generalizzare ma dati alla mano, alimenta un’economia dell’invalidità di tutto rilievo
che fa da terreno di coltura per clientelismo, infiltrazioni mafiose, corruzione, discrezionalità sospette, sprechi.
La spesa pubblica per le pensioni di invalidità si potrebbe quindi ridurre eliminando la pluralità di passaggi per l’accertamento delle condizioni di invalidità,
aumentando il grado di personalizzazione della responsabilità, profilando altissimi rischi di sanzione irrogata in tempi rapidi, realizzando efficaci controlli a breve periodicità.

Un’ultima curiosità: le notizie sulla scoperta del finto cieco sono ormai sempre accompagnate da video che lo ritraggono nelle sue passeggiate in bici e negli acquisti al supermercato.
Mai un cenno ai medici, ai funzionari corrotti o distratti, ai patronati, che ne hanno certificato l’invalidità
 
2121.jpg
 
Buongiorno a tutti.
Questa è proprio una "cima"........ Se non ci fosse ........non me ne accorgerei proprio.

Portatele via i films ..........

L'immigrazione "non si può fermare". E questo non è un male, assicura Federica Mogherini,
perché "senza migranti la nostra economia sarebbe paralizzata, la nostra demografia ci porterebbe al collasso, le nostre società crollerebbero".
 
Buonasera. Scusatemi ma questa sera vado giù duro.
Questa è una povera .........che non sa o fa finta di non sapere che gestisce un locale pubblico.
Dove non può vietare l'ingresso alle persone.
Qui si torna ai tempi della germania nazista. Né più né meno.
Oggi si impedisce l'ngresso a chi ha una pelliccia, domani a chi porta le scarpe di pelle, doopodomani a chi
si veste con la seta e fra 3 giorni a chi è più alto di 1 metro e 80
Mi aspetto che l'autorità competente - ma esiste ancora l'autorità competente ? -
le commini una multa e la chiusura del locale per 30 giorni.

Oggi, nell'epoca dell'animal-friendly, questo diktat viene rivolto non più contro gli animali bensì contro chi indossa le pellicce.

La curiosa novità è stata introdotta da un bar di Monza, in Lombardia.
Forse una provocazione, forse uno scherzo.
Sta di fatto che l'idea del bar Arengo di via Lambro, nel pieno centro storico del capoluogo brianzolo,
ha riscosso un enorme successo ed è subito diventata virale in rete.

"In questo bar si rispettano gli animali, si legge sulla porta del locale", dove l'immagine di una bella pelliccia campeggia attraversata da una banda diagonale rossa.

"Abbiamo esposto quel cartello perché crediamo sia giusto, non perché cerchiamo visibilità - spiega la titolare al Corriere della Sera -
Non volevo discriminare nessuno, ma solo lanciare una provocazione."

Certo, qualche cliente impellicciato se ne è andato indispettito. Ma c'è da giurare che altri saranno attratti da quell'insolito divieto.
E la Lega Anti Vivisezione già esulta, che loda la proposta come "divertente e istruttiva".
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto