News, Dati, Eventi finanziari le NEWS del 25 marzo 2004

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Borsa: Mediaset +4%, target rialzati dopo incontro analisti

Borsa: Mediaset +4%, target rialzati dopo incontro analisti Gioca a favore anche l'ok della Camera al ddl Gasparri


[LINK:1ac667e3e4]Mediaset [/LINK:1ac667e3e4] in evidenza a Piazza Affari, dove guadagna il 4% riportandosi vicino ai 9 euro sulla scia dell'incontro di ieri fra la dirigenza del gruppo del Biscione e gli analisti. Mediaset ha evidentemente convinto le principali banche d'affari milanesi, visto che oggi sono in diversi ad aver alzato i target sul titolo: Rasbank, per esempio, ha portato l'obiettivo di prezzo a 10,13 euro dal precedente 9,71 e mantenuto il giudizio 'outperform'. "Oltre alla revisione al rialzo delle stime di pubblicita' - osserva Oriana Cardani - e a una minore crescita dei costi televisivi previsti in Italia, gioca a favore del titolo l'approvazione avvenuta ieri della Legge Gasparri alla Camera, che rende prevedibile la chiusura dell'iter parlamentare con il passaggio al Senato a meta' aprile". La quotazione di Telecinco, fanno inoltre notare da Rasbank, "allontana a nostro avviso la possibile vendita della quota del 15% in mano a Fininvest". Positiva anche la visione degli analisti di Caboto, che ricordano come i dati di bilancio presentati da Mediaset siano stati leggermente sopra le attese e assegnano un target di 10,5 euro al titolo. Un'altra primaria sim milanese ha infine alzato del 5% le stime sull'utile netto 2004 del gruppo e assegnato un giudizio 'buy' con obiettivo a 10,5 euro
 
Bei: lancia e prezza bond (2007) da 5 mld di euro, 2,625%

Bei: lancia e prezza bond (2007) da 5 mld di euro, 2,625%

- La Bei, Banca europea per gli investimenti, ha lanciato e prezzato senza problemi l'atteso jumbo da 5 miliardi di euro. Il prestito, curato da Drkw, Goldman Sachs e Societe' Generale, scadra' il 15 ottobre 2007, paga una cedola secca del 2,625% a un prezzo di emissione/riofferta di 99,915 (pari a uno spread di 10 punti base sull'Obl 140). Il bond sara' scambiabile immediatamente sul circuito EuroMts. Il regolamento e' per il primo aprile. L'emittente gode del massimo rating ('Aaa') da parte delle maggiori agenzie di rating
 
Hera: +44,8% utile netto 2003 a 53 mln, cedola 0,053 euro

[LINK:f4c68bd958]Hera[/LINK:f4c68bd958] : +44,8% utile netto 2003 a 53 mln, cedola 0,053 euro

hera ha chiuso il 2003 con un valore della produzione in crescita del 17,5% a 1.331,3 milioni, un mol di 242,5 milioni (+26,4% sul 2002), un utile operativo di 112,8 milioni (+45,3%) e un utile netto di 53 milioni (+44,8%). Sono, in sintesi, i risultati del gruppo Hera esaminati e approvati dal Cda presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano. Ai soci, convocati in assemblea il 27 aprile 2004, sara' proposta la distribuzione di un dividendo di 0,053 euro per azione.
 
Saes Getters: perdita 5,5 mln nel 2003, cedola 0,15 +13%

[LINK:36c60b786a]Saes Getters[/LINK:36c60b786a]: perdita 5,5 mln nel 2003, cedola 0,15 euro +13% fatturato consolidato primi due mesi 2004


- Fatturato consolidato di 126,2 milioni (contro 141,2 milioni del 2002) e perdita netta consolidata di 5,5 milioni (utile di 6,5 milioni nel 2002). Sono questi i principali dati del bilancio 2003 del gruppo [LINK:36c60b786a]SG[/LINK:36c60b786a] che, come sottolinea una nota, sono stati negativamente influenzati dall'effetto cambi e da partite non ricorrenti. Senza di queste il risultato netto sarebbe positivo per piu' di 4 milioni. Il cda proporra' un dividendo di 0,15 euro, in linea con quello per il 2002. Nei primi due mesi del 2004 il fatturato consolidato e' cresciuto del 13% a 23,7 milioni
 
Calcio,decreto spalma-debiti definitivamente accantonato

Calcio,decreto spalma-debiti definitivamente accantonato

ROMA, 25 marzo (Reuters) - Il governo ha deciso di accantonare definitivamente il decreto salva-calcio per spalmare nel tempo i debiti con il fisco di alcuni club.

Lo ha annunciato al termine del consiglio dei ministri di oggi il ministro leghista del Welfare, Roberto Maroni, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi.

"L'unica cosa che la Lega è disposta a spalmare è la Nutella, non i debiti, quindi il decreto è stato, spero definitivamente, accantonato. La Lega non può che accogliere con favore questa decisione", ha detto Maroni.

Successivamente il ministro per le Politiche agricole ed esponente di An, Gianni Alemanno, ha parlato di "rinvio" del provvedimento, aggiungendo che la questione sarà esaminata ora dal consiglio di gabinetto, l'organismo rimesso in vita dalla recente verifica di governo e che, finora, non si è mai riunito.

"Se ne è solo accennato, se ne riparlerà appositamente, si è accennato al problema non si è intravista la soluzione. Sarà un problema del consiglio di gabinetto" ha detto Alemanno.

Maroni aveva detto che "alcune società non avrebbero comunque i requisiti richiesti dalla Uefa per la partecipazione alle coppe: hanno i debiti con le società estere e non hanno bilanci certificati e non sarebbe possibile averli in ordine entro il 31 marzo".

Alla domanda se il governo non tema che i tifosi della Roma e della Lazio possano ora protestare per il mancato decreto, Maroni ha risposto che "la Roma e la Lazio sono due grandi club che si meritano dirigenti all'altezza. Se fossi un tifoso chiederei conto ai presidenti delle due società che non sono stati in grado di garantire bilanci in ordine".

I cronisti hanno chiesto se l'approvazione oggi al Senato del disegno di legge di riforme costituzionali potrebbe essere una contropartita per concedere il favore della Lega al decreto salva-calcio, Maroni ha detto: "La Lega è contro e non ci sono contropartite. Speriamo che oggi il ddl sulle riforme venga approvato, ma la Lega non cambierà mai idea sul salvacalcio, non permetterà mai che venga approvato".

Il ministro del Welfare ha infine ricordato che già adesso le società potrebbero avere la rateizzazione dei loro debiti fiscali: "Basterebbe che trovassero una banca che concede una fidejussione. Ma se non trovano neppure questo, se non trovano neppure una fidejussione il governo non può farci nulla".

Ma se queste società fallissero il fisco perderebbe i suoi crediti, gli è stato obiettato. "Se fallissero i crediti fiscali del governo sarebbero crediti privilegiati", ha risposto Maroni.

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed il vicepresidente Gianfranco Fini si erano detti favorevoli al decreto. Questa mattina il consiglio dei ministri è iniziato in forte ritardo, poco prima delle 11 mentre quasi tutti i ministri sono giunti a Palazzo Chigi fra le 9 e le 10.
 
mondadori : utile ante imposte a 150,2 ml dividendo 0,30

- Il fatturato consolidato della Arnoldo [LINK:a641b7f1f3]Mondadori[/LINK:a641b7f1f3] Editore nel 2003 ha raggiunto 1.536 milioni di euro, in crescita del 5,3%, rispetto ai 1.458,8 milioni di euro del 2002. Il fatturato 2003 include 28,2 milioni di euro realizzati da Edizioni Piemme, consolidata integralmente.
Il margine operativo lordo, si legge in un comunicato, è cresciuto dai 208,5 milioni di euro del 2002 a 212,2 milioni di euro, in aumento dell’1,8%. Al netto dell’apporto di Piemme, pari a 3,5 milioni di euro, il dato del 2003 sarebbe allineato a quello dell’esercizio precedente nonostante il venir meno, a far data dal 1 gennaio 2003, del contratto di licenza per la pubblicazione del mensile Marie Claire e i rilevanti costi sostenuti per il lancio di quattro nuove testate.
L’incidenza sui ricavi si è attestata al 13,8% (14,3% nel 2002).
Il risultato operativo è salito a 173,9 milioni di euro, segnando un +0,9% rispetto ai 172,4 milioni di euro del precedente esercizio. Il rapporto sul fatturato è stato dell’11,3%, contro l’11,8% del 2002.
L’utile ante imposte è stato di 150,2 milioni di euro, con un incremento del 12,8% rispetto ai 133,2 milioni del 2002: questo risultato è stato ottenuto grazie a un deciso miglioramento del risultato della gestione finanziaria, a plusvalenze legate a dismissioni di asset non strategici e all’andamento delle società collegate del gruppo.
L’utile netto consolidato è salito a 82,1 milioni di euro, in progresso dell’1,2% rispetto agli 81,1 milioni dello scorso anno, dopo aver stanziato ammortamenti per complessivi 61,6 milioni (59,2 milioni nel 2002) e accantonato imposte per 67,5 milioni (52,1 milioni nell’esercizio precedente).
La posizione finanziaria netta complessiva del Gruppo è risultata positiva per 72,9 milioni di euro, dopo il pagamento di un dividendo ordinario pari a 62,4 milioni di euro, acquisizioni per 36,9 milioni di euro e investimenti in azioni proprie per 57,4 milioni di euro.
 
Francia: Azf, sospensione attentati solo temporanea

Francia: Azf, sospensione attentati solo temporanea Se governo non paghera' attentati peggiori di Madrid


-Parigi, 25 mar - La sospensione di atti terroristici da parte del gruppo 'Azf' e' solo temporanea e, se il Governo francese non paghera' quanto richiesto, 'Azf' "promette di far parlare nuovamente di se' e la Francia superera', senza gloria, i tristi record spagnoli" una volta che il gruppo riuscira' a migliorare la propria tecnologia e logistica. Cosi' si legge successivamente nella lettera inviata al ministero francese degli Interni e che e' stata anche ricevuta dal presidente Jacques Chirac. Nella missiva 'Azf' spiega di voler colpire "il generale spirito di criminalita'" alla base "della maggior parte dei comportamenti dell'uomo. Pagate, senza scherzi e lasceremo perdere tutto".
 
CardNet: -8,3 mln posizione finanziaria netta fine febbraio

[LINK:b6c914bf3f]CDN[/LINK:b6c914bf3f]: -8,3 mln posizione finanziaria netta fine febbraio

Milano, 25 mar - La posizione finanziaria netta a fine febbraio 2004 di CardNet Group e' negativa per 8,33 milioni di euro. Lo comunica la societa' precisando di aver posposto l'approvazione della relazione semestrale al 31 dicembre 2003 prevista per oggi. Intanto proseguono le attivita' relative al piano industriale e le trattative circa il riposizionamento del debito bancario dal breve al medio-lungo periodo. A questo proposito CardNet informa che 4 istituti bancari su 7 hanno gia' manifestato l'adesione scritta alla proposta avanzata dalla societa'. Com-Tmm (RADIOCOR)
 
Usa: PIL definitivo IV trim. e sussidi disocc. settimanali

DATI USA:

ore 14,30 PIL definitivo 2003.IV (precedente 4,1%, atteso 4,1%)
DATO USCITO: 4,1%

ore 14,30 Sussidi settimanali disoccupazione (precedente 336.000, atteso 340.000)
DATO USCITO: 339.000
 
Usa: spese per consumi IV trim. 2003 +3,2%

Usa: spese per consumi +3,2%
(3/25/2004 2:31:14 PM)

Le spese per consumi negli Stati Uniti hanno registrato una crescita del 3,2%, contro un dato precedente che aveva mostrato un incremento del 2,7%.
 

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