La società ha un EBITDA margin molto elevato, attorno ad un 34% (al netto dei criteri di contabilizzazione meno conservativi adottati di recente, che hanno spinto questo dato oltre il 38%).
La forte profittevolezza del business le ha consentito di ripagare anticipatamente larga parte del debito in scadenza nel 2010 e nel 2011, e per questi due anni le scadenze debitorie residue sono per importi modestissimi.
Il primo debito in scadenza per importi significativi è appunto quello del bond TDC 2012, facilmente copribile con una parte della cassa generabile negli anni a venire, anche assumendo che la crisi incida sull'attività aziendale.
Come se non bastasse, hanno una linea di credito inutilizzata ed incondizionata in scadenza dopo il 2012, per un valore eccedente quello del bond, alla quale potrebbero attingere in caso di emergenza per ripagare questo titolo...
Tutte queste circostanze, qui indicate più volte nel monitoraggio ma che ti invito a controllare direttamente, ad esempio attingendo all'ultima trimestrale, fanno si che il mercato sia (a ragione) molto confidente sul ripagamento del bond in questione.
http://ravenclaw.opasia.dk/pub/tdc/...ease_09-2009_TDC_Earnings_Release_3Q_2009.pdf
Ciò detto, resta il fatto che il titolo è speculativo, e dunque inadatto ad essere cassettizzato e "abbandonato" in attesa della scadenza.
Va invece seguito a verificare l'insorgere di eventuali situazioni di emergenza che, per quanto molto improbabili, non possono essere del tutto escluse.
Aggiungo anche che la natura speculativa del titolo lo rende più soggetto dei titoli investment grade ad oscillazioni di prezzo: chi dunque volesse un portafoglio a bassa volatilità farebbe bene ad escluderlo a prescindere, per mancanza di corrispondenza con il proprio profilo di rischio.