Mostre d'arte

Lory hai perfettamente ragione.
Peccato solo che x vedere le mostre che invochiamo io, lastra e zig dovranno passare altri decenni (forse), sempre che questi movimenti e artisti non entrino nel dimenticatoio come invoca, e in fondo caldeggia, l'amico Baleng.
 
Comunque, a proposito di nicchia, non è che manchino istituzioni che propongono mostre di artisti contemporanei.
A Milano, oltre a quelle in corso di Ceryht Win Evans e Daniel Steegman Mangrané ecco quello che si è potuto vedere all'Hangar Bicocca gli anni scorsi:
Mostre passate dell'Hangar Bicocca: Archivio | Pirelli HangarBicocca

Oltretutto la domenica sono sempre abbastanza affollate sia perché gratis sia per la vicinanza del Bicocca Village (tante coppie giovani con bambini piccoli).

A Torino c'è la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo:
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
 
Siamo sempre lì nelle città dinamiche più importanti ci sono occasioni da abbuffata, in quelle più provinciali dell'area padana attorno a me siamo sempre su Chagall a Bologna e riproposto a Verona nella mostra dedicata a Giacometti alla Gran Guardia poi Giapponismo a Rovigo, Modena forse più variegata McCurry e Van Biesbroeck, Mantova Giulio Romano, Carpi PERSONAE, con xilografie di Picasso, Kirchner, Rouault, Chagall... giusto per dare uno spaccato di quel che passa il convento! il Baleng pensiero evidentemente è dominante. ;)
 
In effetti quando abitavo a Torino c'erano periodi che non riuscivo a vedere neanche il 30% delle mostre di un certo interesse.
Adesso che mi divido fra Toscana e Liguria di Ponente per vedere qualcosa di interessante devo farle io le mostre e poi visitarmele visto che agli altri nemmeno interessano.
Non è così, ma quasi.
 
Siamo sempre lì nelle città dinamiche più importanti ci sono occasioni da abbuffata, in quelle più provinciali dell'area padana attorno a me siamo sempre su Chagall a Bologna e riproposto a Verona nella mostra dedicata a Giacometti alla Gran Guardia poi Giapponismo a Rovigo, Modena forse più variegata McCurry e Van Biesbroeck, Mantova Giulio Romano, Carpi PERSONAE, con xilografie di Picasso, Kirchner, Rouault, Chagall... giusto per dare uno spaccato di quel che passa il convento! il Baleng pensiero evidentemente è dominante. ;)
Devo corregger/ti/vi
Come altri hanno chiarito più sopra, le istituzioni fanno le mostre che richiamano abbastanza pubblico da coprire le spese ( o comunque andarci vicino). Ma non è solo l'avanguardia che viene ignorata ( e non è nemmeno giusto, perché anche le assurdità o le brutture andrebbero conosciute, in modo da farsi un'idea :D ). Ma io sono costretto a ricordare ancora una mostra a Bergamo su Emile Blanche (Belle Epoque) come una perla rara. Non sono tanto i minori che vengono ignorati, quanto i meno conosciuti dal grande pubblico (certo, è quasi lo stesso, ma non sempre), a qualunque età, periodo o corrente appartengano.
Mostre un po' diverse, negli anni ne ricordo poche. Pittura americana dall'800 a Brescia, Norvegia a Villa Manin di Passariano UD. Piuttosto vengono presentate esposizioni a tema con molti autori, tipo Liberty internazionale, o in Italia. Nel frattempo a Milano Carrà, Klimt, persino Manzoni, e poi sempre Chagall, gli Impressionisti, De Nittis, Zandomeneghi, Picasso, ecc. ecc. (trascuro Modigliani, perché lì è il nome che, pare, ha creato i quadri :-D ).
Perciò, amici dell'installazionpaolinismo e simili, almeno riconscete che queste cose da decenni invadono la Biennale di VE, dove invece (o anche altrove) sarà impossibile ammirare, che so, Chèret, F. Simon, Aristide Sartorio, lo stesso Waterhouse ... in proprie personali e non solo come parte di qualche movimento. Mucha, invece, che molti orecchiano, si è fatto.
Quindi, Lory, non è questione di gusti personali ma di richiamo verso i paganti. Di Rops ho visto spesso grafiche esposte in occasione di mostre comunque a lui non dedicate: mai una personale in Italia. Rassenfosse, questo sconosciuto ...
Detto del problema, sarebbe bello parlare di soluzioni: ma senza leve in mano sono chiacchiere.
 
Gino sorry, il richiamo a te era un "rifare il verso" ad affermazioni fatte da altri e voleva essere scherzoso.
Io stessa ho dato motivazioni in linea con le tue sul perché di scelte a basso rischio che valgono non solo per il contemporaneo ma anche per artisti "di nicchia" rispetto ai soliti nomi.

Ho voluto mettere in evidenza che entro 60 km da casa le occasioni e spesso è così di vedere qcs di diverso sono davvero rare e di tutta evidenza manca anche il coordinamento istituzionale viste scelte spesso simili o parzialmente sovrapponibili a distanza limitata.
 
Gino sorry, il richiamo a te era un "rifare il verso" ad affermazioni fatte da altri e voleva essere scherzoso.
Io stessa ho dato motivazioni in linea con le tue sul perché di scelte a basso rischio che valgono non solo per il contemporaneo ma anche per artisti "di nicchia" rispetto ai soliti nomi.

Ho voluto mettere in evidenza che entro 60 km da casa le occasioni e spesso è così di vedere qcs di diverso sono davvero rare e di tutta evidenza manca anche il coordinamento istituzionale viste scelte spesso simili o parzialmente sovrapponibili a distanza limitata.
Avevo capito :up:, ma l'occasione era quella giusta per notare quanto ho scritto. Poi, è pure vero che una mostra di Paolini, per esempio, non vado a vederla se devo fare più di 19 km. L'ultima fu in Verona anni fa, non ne ricevetti granché.
 

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