Obbligazioni MPS

Come detto la mia risposta è molto semplice, un po' banale: più diluisci una categoria di azionisti, più valore puoi dare ad altre categorie (indipendentemente dal fatto che siano pubbliche o private)
Quindi bisogna raggiungere un trade-off tra gli interessi dei bondholder convertiti e gli interessi dei sottoscrittori di nuove azioni.
Esempio numerico:
banca xy con tbv 1 mld deve raccogliere 1 altro mld per arrivare al target minimo di patrimonializzazione pari a 2 mld
valutazione di mercato ca 0,4 p/tbv
quindi a ricapitalizzazione terminata l'attesa è di una mkt cap = 800 mln
adc di 1 mld impossibile perché la mkt cap post ricapitalizzazione è minore di quanto si vuole raccogliere
convertendo liabilities in equity alla pari diminuisce la necessità di nuovo capitale, ma non la difficoltà nel reperirlo, visto che cala proporzionalmente anche la % di banca appannaggio dei nuovi azionisti
convertendo liabilities in equity sotto alla pari diminuisce la necessità di nuovo capitale e diminuisce anche la difficoltà nel reperirlo, visto che % di banca appannaggio dei nuovi azionisti cala meno che proporzionalmente

0,5 mld bond convertiti in equity @ 50 -> 250 mln equity
generazione di 500 mln di tbv -> tbv ante adc = 1,5 mld, size adc = 0,5 mld
mkt cap attesa post adc = 0,8 mld
supponendo l'azzeramento per diluizione dei vecchi azionisti:
fetta banca bondholder = 1/3 = 267 mln
fetta banca nuovi azionisti = 2/3 = 533 mln
mkt cap di competenza degli azionisti post adc > size adc -> ergo adc fattibile

grazie alla conversione sotto la pari, dimezzo la size dell'adc ma do 2/3 invece di 1/2 banca ai nuovi azionisti
 
Cabinet Act 36/02.11.2015 (GG I135), regulating matters in implementation ofparagraphs 2 and 5(c)of Article 7 of the Law 3864/2010 (GG I119), as replaced by Article 1 of the Law 4340/2015 GG I134
 

Allegati

Innanzitutto la domanda contiene un errore, visto che in tutti i casi una forma minima di aiuto statale (backstop) è stata data.

Se per "aiuto statale" intendete "iniezione di capitale", allora devo ricordare che tale iniezione non ha preceduto, ma ha seguito l'LME.
Se dunque ci si chiede perché ai possessori di bonds non sia stato offerto 100 nel caso di mancata "iniezione di capitale" (cosa peraltro illogica, visto che questo si può valutare solo ex-post) rispondo che la banca ha seguita un'altra logica: ha cercato di offrire ai bondholders le condizioni "meno favorevoli", ma in grado di contribuire a colmare (complessivamente: LME, AUC) il gap di capitale richiesto. Perché le "meno favorevoli"? Perché esisteva la necessità di accontentare la CE (Vestager) garantendo il massimo di burden sharing ed evitare la conversione forzata da bail-in.

E' esattamente ciò che è successo: alle condizioni offerte, anche se non a 100, hanno aderito moltissimi bondholders; l'AUC ha raccolto parecchie adesioni; non è stato necessaria alcuna "iniezione di capitale" pubblico (ex-post); la CE si è ritenuta soddisfatta del burden sharing conseguito, e tutti sono andati avanti felici e contenti...

Adesso tocca a voi: anche a te Apaci...:)

La mia risposta già c'era nei post sopra...

È stato dato un back stop pubblico, a prescindere se sia servita o meno poi iniezione di denaro pubblico

Quindi la garanzia doveva essere pagata in burden sharing come richiesto da EU per dare ok al piano; da qui percentuali di conversione non pari a 100%.

Anche perché se avessero dato 100 a tutti saremo caduti nell'assurdo che chi aveva i senior era molto più fesso di uno con un Tier 1 in mano... Cmq questo esula dal ragionamento di cui sopra
 
La mia risposta già c'era nei post sopra...

È stato dato un back stop pubblico, a prescindere se sia servita o meno poi iniezione di denaro pubblico

Quindi la garanzia doveva essere pagata in burden sharing come richiesto da EU per dare ok al piano; da qui percentuali di conversione non pari a 100%.

Anche perché se avessero dato 100 a tutti saremo caduti nell'assurdo che chi aveva i senior era molto più fesso di uno con un Tier 1 in mano... Cmq questo esula dal ragionamento di cui sopra

D'accordo sulla seconda motivazione (minore la seniority, maggiore la diluizione: è un principio stabilito anche nella brrd)
Non sulla prima (che burden sharing sarebbe se la conversione fosse alla pari?): la conversione da debito in equity è già burden sharing, non occorre che avvenga sotto la pari, infatti hanno partecipato al burden sharing anche i senior convertiti a 100.
 
Come detto la mia risposta è molto semplice, un po' banale: più diluisci una categoria di azionisti, più valore puoi dare ad altre categorie (indipendentemente dal fatto che siano pubbliche o private)
Quindi bisogna raggiungere un trade-off tra gli interessi dei bondholder convertiti e gli interessi dei sottoscrittori di nuove azioni.
Esempio numerico:
banca xy con tbv 1 mld deve raccogliere 1 altro mld per arrivare al target minimo di patrimonializzazione pari a 2 mld
valutazione di mercato ca 0,4 p/tbv
quindi a ricapitalizzazione terminata l'attesa è di una mkt cap = 800 mln
adc di 1 mld impossibile perché la mkt cap post ricapitalizzazione è minore di quanto si vuole raccogliere
convertendo liabilities in equity alla pari diminuisce la necessità di nuovo capitale, ma non la difficoltà nel reperirlo, visto che cala proporzionalmente anche la % di banca appannaggio dei nuovi azionisti
convertendo liabilities in equity sotto alla pari diminuisce la necessità di nuovo capitale e diminuisce anche la difficoltà nel reperirlo, visto che % di banca appannaggio dei nuovi azionisti cala meno che proporzionalmente

0,5 mld bond convertiti in equity @ 50 -> 250 mln equity
generazione di 500 mln di tbv -> tbv ante adc = 1,5 mld, size adc = 0,5 mld
mkt cap attesa post adc = 0,8 mld
supponendo l'azzeramento per diluizione dei vecchi azionisti:
fetta banca bondholder = 1/3 = 267 mln
fetta banca nuovi azionisti = 2/3 = 533 mln
mkt cap di competenza degli azionisti post adc > size adc -> ergo adc fattibile

grazie alla conversione sotto la pari, dimezzo la size dell'adc ma do 2/3 invece di 1/2 banca ai nuovi azionisti


Come ci siamo scritti privatamente a più riprese, la tua ricostruzione ignora la sequenza degli eventi, quando il lancio di una LME preceda l'AUC. Le conseguenze sono inaccettabili da un punto di vista contabile e rendono improponibili i numeri che esponi.

Il nostro nodo gordiano è sempre lì...:)

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Come ci siamo scritti privatamente a più riprese, la tua ricostruzione ignora la sequenza degli eventi, quando il lancio di una LME preceda l'AUC. Le conseguenze sono inaccettabili da un punto di vista contabile e rendono improponibili i numeri che esponi.

Il nostro nodo gordiano è sempre lì...:)
In Grecia l'hanno fatto.
A meno che tu non sostenga che la conversione sotto la pari nelle banche greche è andata a favore dei vecchi azionisti...

Per quanto riguarda il fatto che LME precede l'AdC, occorre specificare meglio imho: lo precede come proposta, è contemporaneo come consegna delle azioni (sono le stesse).
Magari questo soddisfa la tua contabilità (la mia lo è già)... ;)
 
In Grecia l'hanno fatto.
A meno che tu non sostenga che la conversione sotto la pari nelle banche greche è andata a favore dei vecchi azionisti...

Per quanto riguarda il fatto che LME precede l'AdC, occorre specificare meglio imho: lo precede come proposta, è contemporaneo come consegna delle azioni (sono le stesse).
Magari questo soddisfa la tua contabilità (la mia lo è già)... ;)

La consegna delle azioni è un parametro irrilevante. E' invece rilevante la fissazione del valore delle stesse. E quello segue l'LME: non come "proposta", ma come consuntivo.

GML, io non sono un fanatico del botta e risposta allo sfinimento. Non siamo d'accordo? Amen!

Per me finisce qui.
 
La consegna delle azioni è un parametro irrilevante. E' invece rilevante la fissazione del valore delle stesse. E quello segue l'LME: non come "proposta", ma come consuntivo.

GML, io non sono un fanatico del botta e risposta allo sfinimento. Non siamo d'accordo? Amen!

Per me finisce qui.

Il "valore delle azioni" sarebbe il prezzo d'adc?
E' irrilevante in un adc iperdiluitivo che azzera i vecchi azionisti.
Nel caso di mps p.e. conta qlc che emettano 300 mld di nuove azioni (vecchi azionisti diluiti all'1% nella nuova banca) o "solo" 150 mld di nuove azioni?

Cmq prendo atto delle nostre differenze d'opinione: entrambi concordiamo che nel caso si converta sotto la pari, si trasferisce valore da qualcuno (bondholder) a qualcun altro.
Però differiamo nell'identificare il "qualcun altro": tu dici che sono i vecchi azionisti, io dico che i vecchi azionisti verranno cmq diluiti fino a raggiungere % omeopatiche e quindi approfitteranno in maniera minima, mentre i beneficiari principali sono i nuovi azionisti (che in assenza di tale "bonus" non avrebbero sottoscritto).

Amen! ;)
 
D'accordo sulla seconda motivazione (minore la seniority, maggiore la diluizione: è un principio stabilito anche nella brrd)
Non sulla prima (che burden sharing sarebbe se la conversione fosse alla pari?): la conversione da debito in equity è già burden sharing, non occorre che avvenga sotto la pari, infatti hanno partecipato al burden sharing anche i senior convertiti a 100.

Si ovvio che il burden sharing sarebbe già la conversione ma ricadremmo nel conundrum del sempre 100% a tutti (senior fessi, t1 geni)

Quindi presupponevo che il burden sharing sia proprio sulla % di conversione delle varie classi di strumenti.

Il discorso del 100% potrebbe aver senso nel caso in cui solo una classe uniforme di strumenti venga colpito. In tutti gli altri casi serve distinguere. Come si fa a distinguere? con la % di conversione.
 
Si ovvio che il burden sharing sarebbe già la conversione ma ricadremmo nel conundrum del sempre 100% a tutti (senior fessi, t1 geni)

Quindi presupponevo che il burden sharing sia proprio sulla % di conversione delle varie classi di strumenti.

Il discorso del 100% potrebbe aver senso nel caso in cui solo una classe uniforme di strumenti venga colpito. In tutti gli altri casi serve distinguere. Come si fa a distinguere? con la % di conversione.

Sì certo, penso che su questo siamo tutti unanimi.
Come detto è previsto per legge (anche se si lascia ampia facoltà all'autorità di risoluzione):
"ART. 55
(Tasso di conversione del debito in capitale)
[..]
2. La Banca d’Italia può applicare tassi di conversione diversi a categorie di passività
aventi posizione diversa nell’ordine di priorità applicabile in sede concorsuale . Se si
applicano tassi di conversione diversi, il tasso di conversione applicabile alle
passività sovraordinate in tale ordine è maggiore di quello applicabile alle passività
subordinate."

E' in assenza di burden sharing che le opinioni si dividono...
 

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