Obbligazioni MPS

anche "no bail in"

Vero... mi era sfuggito... :bow:

"Va ribadito che per Mps non si prospettanomisure di supporto pubblico o men che meno di nazionalizzazione, così come l'apertura di procedure di risoluzione. Qualsiasi riferimento all'applicazione del bail in è frutto solo di infondate speculazioni", ha detto il ministro dell'Economia PierCarlo Padoan durante il Question time alla Camera.
 
Se Viola e' il sergente Garcia, resta da capire chi possa essere Zorro.
Su questo ulteriore dubbio non dovro' pensarci a lungo e non serbo dubbi in proposito:
Zorro e' Russiabond, che preleva ai ricchi le sub gettate al vento per restituire la ricchezza cosi' accumulata all'economia depressa, per farla ripartire con decapottabili di lusso, viaggi a Bibione, posate d'argento, vacanze esotiche alle Maldive... :)
 
Mps: Atlante conferma investimento in Npl per 1,6 miliardi di euro -2-



20:37 (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 12 ott - Mps nel luglio scorso aveva previsto il deconsolidamento del portafoglio di crediti in sofferenza attraverso un veicolo di cartolarizzazione, stimando che tale cessione avvenisse ad un prezzo pari a 9,2 miliardi di euro. L'ipotesi era di finanziare il veicolo per 6 miliardi di euro attraverso Senior notes da collocare sul mercato, per 1,6 miliardi di euro con Mezzanine notes sottoscritte dal Fondo Atlante e per 1,6 miliardi di euro con Junior tranche da assegnare agli azionisti di Mps. Al termine della due diligence con Quaestio Capital Management e' stato appunto confermato l'impegno nell'operazione del Fondo Atlante. Nel comunicato gia' diffuso al mercato, la banca senese spiegava che 'coerentemente alla tempistica prevista per l'intera operazione, che prevede la realizzazione dell'aumento di capitale entro la fine del corrente esercizio ed il contestuale deconsolidamento del portafoglio crediti in sofferenza, qualora, entro la data in cui sara' sottoscritto il contratto di garanzia per l'aumento di capitale, le tempistiche non consentano l'implementazione di una struttura di cartolarizzazione che preveda l'emissione di obbligazioni (notes) a lungo termine, si ipotizza di ricorrere a un finanziamento ponte, che potrebbe essere integrato attraverso la sottoscrizione di una quota di finanziamento senior mezzanine in via residuale da parte di Mps, in modo da non pregiudicare la derecognition del portafoglio da parte della stessa; tale struttura consentira' comunque di procedere con l'assegnazione delle junior tranches agli azionisti attuali di Mps'. Com-Fla- (RADIOCOR) 12-10-16 20:37:18 (0668) 5
 
Mps, i fondi esteri trattano sulla conversione dei bond Giovedí 13 Ottobre 2016

Gli hedge fund e i fondi speculativi si posizionano sulla partita Mps. Secondo indiscrezioni, grandi investitori americani e anglosassoni starebbero infatti accumulando posizioni sui bond Mps: si tratterebbe di un «trade» speculativo ma comprensibile, anche se altamente rischioso.

Una serie di creditori esteri del Montepaschi, con in mano pacchetti di debito subordinato, secondo quanto indicato da Bloomberg, starebbero infatti formando “gruppi” per negoziare una possibile conversione dei loro asset in azioni Mps, parte del piano di ricapitalizzazione su cui lavorano gli advisor JpMorgan e Mediobanca. Del resto, proprio le due banche capogruppo (accompagnate da Santander, Bofa Merrill Lynch, Citigroup, Credit Suisse, Deutsche Bank, Goldman Sachs) starebbero lavorando su due dossier correlati per ridurre le dimensioni dell’aumento a un valore più facile da finalizzare: cioè attorno agli 1,5-2 miliardi di euro.

Per far scendere l’asticella a questo livello (dai 5 miliardi di iniezione previsti ad oggi) sarà infatti necessario che si concretizzino due ipotesi: da una parte la conversione dei bond subordinati (con un’opzione di allargamento anche alla clientela retail in caso di estrema necessità) e, dall’altra, l’ingresso di uno o più anchor investor nel capitale.

Su quest’ultimo fronte lo stesso Governo, secondo i rumors, si starebbe muovendo per sondare l’interesse di fondi sovrani del Golfo Persico (in particolare Qatar e Kuwait) e cinesi: ma l’operazione sarebbe comunque assai complessa.

Qualche riscontro in più ci potrebbe essere fra qualche giorno quando l’amministratore delegato di Mps, Marco Morelli, guiderà un Cda di aggiornamento sul piano industriale. Tornando alla conversione dei bond subordinati in mano agli istituzionali, c’è da segnalare che, secondo le indiscrezioni, fra i creditori figurerebbero fondi speculativi come Attestor Capital, Bybrook Capital, Centerbridge Partners, Eton Park Fund ed Eyck Capital Management, e gli advisor punterebbero a chiudere un pre-accordo prima del referendum del 4 dicembre per evitare che la possibile volatilità dei mercati intorno a quella data interferisca con l’operazione.

Uno dei gruppi di creditori, in possesso di bond per oltre 300 milioni di euro, starebbe chiedendo una conversione dei bond in azioni alla pari, nonostante questi siano quotati ben al di sotto del valore alla pari: alcuni a 66 centesimi per euro.

Lo stesso gruppo di fondi avrebbe richiesto una conversione post-aumento di capitale, così da evitare la diluizione. Un secondo gruppo avrebbe circa due terzi di titoli subordinati ibridi: i famosi fresh del 2008 connessi all’acquisizione di Antonveneta da parte di Mps, quotati ad appena 16 centesimi per euro.

L’obiettivo sarebbe dunque quello di andare a contrattare con il consorzio bancario sul prezzo, sperando di ottenere un premio: una scommessa però alquanto rischiosa in una vicenda come quella di Mps.

Nel frattempo, cè da registrare la nuova presa di posizione del governo italiano sulla banca senese. «Non si prospettano per Mps misure di supporto pubblico o men che meno di nazionalizzazione, così come l’apertura di una procedura di risoluzione» ha affermato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, nel corso del question time a Montecitorio. «Qualunque ipotesi di bail in è quindi frutto solo di infondate speculazioni» ha concluso il ministro.

Sulla vicenda si è espresso anche il premier Matteo Renzi in aula alla Camera: «Penso, spero e credo che Mps come le banche venete e Banca Carige e le altre possano avere un futuro», aggiungendo che l’obiettivo del governo «è che nessun risparmiatore perda i propri denari in futuro».

C’è, infine, da segnalare che il Fondo Atlante, gestito da Quaesto Sgr, ha concluso la due diligence sulle sofferenze di Mps in cartolarizzazione e confermato il proprio investimento di 1,6 miliardi di euro nella tranche mezzanine alle condizioni concordate lo scorso 29 luglio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Buongiorno. Vedo un po' di confusione con i fondi Atlantide.

Da quanto dichiarato in sede di presentazione:

Mezzanine notes for up to approx. EUR 1.6 billion to be underwritten by the Atlante Fund;


The Atlante Fund will be granted warrants for the subscription of newly issued BMPS shares for
7% of the fully diluted share capital post-completion of the Rights Issue. The warrants will have the
following main features:

  • Strike price equal to the sum of (i) issue price of the new BMPS shares in the Rights Issue and (ii) the volume-weighted average trading price of the rights pertaining to the Rights Issue;
  • Exercisable at any time within 5 years from issue date;
  • No disposal or hedging of the position.
 
Vorrei approfondire il dscorso "diluizione", ovvero se è corretta l'affermazione "converto a premio i sub holders al prezzo di adc (ipotizziamo 0.1 cents "contestuali") tanto non cambia nulla per la banca e per i vecchi azionisti.

Trascuriamo il fatto che "siamo" traders ed immaginiamoci soggetti (azionisti attuali) interessati al controllo,diritto di voto dell'istituto.

Ipotesi:

a) detiene 1700000 euro di sub "convertibili" volontariamente comprate "ora"

b) detiene 10 milioni di azioni al prezzo corrente di 0.17 centesimi di euro ed ha diritto di voto, ha un peso nelle decisioni societarie.

la societa' fa un rev split 10: 1,( b) si trovera' con 1 milione di azioni al prezzo unitario di 1.7 euro) ed emette 100milioni di nuove azioni. a 0.1 centesimi di euro


Ipotizzando che 10 milioni di azioni siano la quota minima per avere diritto di voto, a) convertito a premio (con azioni da 0.10 cents caduna) spende alla fine più o meno di b) ?

Spero di esser stato abbastanza chiaro nel formulare il mio quesito.

Che dite?

nb: ho messo numeri a caso ovviamente..

nb2: più meno non solo di b) ma anche di investitori di ultima istanza (escludendo privilegi in sede di aucap) ovvamente..
 

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