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ROMA (MF-DJ)--Spunta Generali Assicurazioni tra i maggiori investitori di bond in Banca Mps.
Lo scrive Il Corriere della Sera spiegando che mentre vari fondi internazionali sondano le banche del consorzio di Mps, Jp Morgan e Mediobanca, sui termini della conversione dei bond subordinati in nuove azioni - una delle gambe del salvataggio di Siena da 5 miliardi - si comincia a delineare la mappa dei bondholder, in particolare degli investitori istituzionali che hanno in mano circa 2,5 miliardi di euro di subordinati, poco più della metà delle emissioni (altri 2,1 miliardi sono in mano al retail).
Il Leone avrebbe acquistato nel tempo poco più di 400 milioni lordi di bond. Per Mps si tratta di una quota pesante - se convertita, potrebbe rendere Generali uno dei grandi soci di Siena - che però si disperde nel mare dei 528 miliardi di asset di Trieste. Generali non ha ancora deciso se convertire o tenere i titoli, in attesa di vedere le condizioni.
Una fetta rilevante di bond subordinati dovrebbe essere in mano al fondo inglese Attestor Capital, attivo in società distressed che ha vari interessi in Italia (Olio Dante, Ferroli). Attestor, secondo fonti vicine al fondo, sarebbe tra i maggiori possessori del bond Fresh - una complicata operazione da 1 miliardo messa in piedi nel 2008 da Jp Morgan per finanziare l'acquisto di Antoneveneta da parte di Mps. Il fondo inglese - che ha tra i top manager anche un finanziere italiano nato a New York, David Alhadeff - si è ora proposto a Siena come capofila di una cordata di fondi accreditati complessivamente per quasi 1 miliardo di bond (Tier 1 e Fresh).
Intanto, la Bank of England ha chiesto alle banche britanniche l'esposizione a Mps (e a Deutsche Bank).
pev
(END) Dow Jones Newswires
October 28, 2016 03:16 ET (07:16 GMT)
© 2016 MF-Dow Jones News Srl.
Lo scrive Il Corriere della Sera spiegando che mentre vari fondi internazionali sondano le banche del consorzio di Mps, Jp Morgan e Mediobanca, sui termini della conversione dei bond subordinati in nuove azioni - una delle gambe del salvataggio di Siena da 5 miliardi - si comincia a delineare la mappa dei bondholder, in particolare degli investitori istituzionali che hanno in mano circa 2,5 miliardi di euro di subordinati, poco più della metà delle emissioni (altri 2,1 miliardi sono in mano al retail).
Il Leone avrebbe acquistato nel tempo poco più di 400 milioni lordi di bond. Per Mps si tratta di una quota pesante - se convertita, potrebbe rendere Generali uno dei grandi soci di Siena - che però si disperde nel mare dei 528 miliardi di asset di Trieste. Generali non ha ancora deciso se convertire o tenere i titoli, in attesa di vedere le condizioni.
Una fetta rilevante di bond subordinati dovrebbe essere in mano al fondo inglese Attestor Capital, attivo in società distressed che ha vari interessi in Italia (Olio Dante, Ferroli). Attestor, secondo fonti vicine al fondo, sarebbe tra i maggiori possessori del bond Fresh - una complicata operazione da 1 miliardo messa in piedi nel 2008 da Jp Morgan per finanziare l'acquisto di Antoneveneta da parte di Mps. Il fondo inglese - che ha tra i top manager anche un finanziere italiano nato a New York, David Alhadeff - si è ora proposto a Siena come capofila di una cordata di fondi accreditati complessivamente per quasi 1 miliardo di bond (Tier 1 e Fresh).
Intanto, la Bank of England ha chiesto alle banche britanniche l'esposizione a Mps (e a Deutsche Bank).
pev
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October 28, 2016 03:16 ET (07:16 GMT)
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