Ciao Rott,
ho ben capito che non lo sopporti proprio il "tizio" visto che lo chiami tizio.
Il tizio cmq scrive col suo nome e la faccia a differenza mia e di tutti quanti qua .

Il tizio che se la canta e scrive sciocchezze ( ripeto che me ne frega zero di lui ) non mi pare comunque sia l'ombrellaio che si è inventato ieri esperto di finanza.
Sono andato a vedere e copio-incollo, a meno che non sia tutto farlocco :
- Mario Seminerio (1965, Milano) si è laureato con il massimo dei voti presso l’Università Commerciale L. Bocconi di Milano con una tesi sul cambiamento culturale nelle organizzazioni complesse. Dopo una breve esperienza presso il C.R.Or.A. (Centro Ricerche sull’Organizzazione Aziendale) dell’Università Bocconi ha lavorato presso istituzioni creditizie italiane ed internazionali. E’ stato per oltre un decennio portfolio manager di fondi comuni d’investimento mobiliare ed analista macroeconomico presso una primaria Società di Gestione del Risparmio italiana, e successivamente portfolio advisor. Attualmente è responsabile investimenti mobiliari di un’importante corporate italiana. Ha frequentato corsi di specializzazione in finanza internazionale, collaborato con l’Istituto Bruno Leoni, realizzando papers sulla liberalizzazione dei mercati, sul confronto tra sistemi economici europei e sul sistema fiscale italiano. Giornalista pubblicista, è stato editorialista di Libero Mercato, quotidiano diretto da Oscar Giannino, ed è attualmente commentatore economico de Il Fatto Quotidiano. Ha collaborato con Il Foglio, Il Tempo (durante la direzione di Mario Sechi), Linkiesta.it . Nell’ottobre 2012 ha pubblicato, per RCS Bur, il libro “La cura letale – Chi sta facendo fallire l’Italia e come l’Europa sta peggiorando le cose“, sulla crisi dell’Eurozona e del nostro paese. Nell’anno accademico 2013-2014 è stato professore a contratto dell’Università di Milano Bicocca, nel corso di Finanza Pubblica del professor Ugo Arrigo. È co-conduttore della trasmissione “I conti della belva“, con Oscar Giannino e Carlo Alberto Carnevale Maffè, su Radio24. Email: phastidionet [@] gmail [.com]. Sito personale: Phastidio.net
Forse è un frustrato perché alla fine si è ridotto a scrivere, può anche essere, non ne ho idea.
In ogni caso l'articolo che scrive e che hai brillantemente commentato non è, palesemente, stilato per tecnici o esperti come certamente sei tu, ma risulta di semplice lettura e comprensione anche per chi lo è molto meno , come me.
Al di là dei dettagli tecnici e della prosa, saccente finché si vuole, non invita certo a speculare su mps ma piuttosto a starne alla larga. Mette in guardia e rende assai prudenti. Tutto qua.
Su questo io non avevo certo bisogno dell'articolo in quanto non avevo e non ho nulla di mps, non sono in conflitto di interessi. Non credo lo sia neanche Seminerio. Ma conta nulla.
Alla fine, fatte tutte le pulci, su cui certamente non ho da eccepire nulla nel merito tecnico, il concetto di sostanza è che tutta l'operazione montata finora, se è stata fumosa e con aspetti oscuri ( jpm che spunta dal nulla, o meglio, spunta dopo incontri renziani, Passera che viene ignorato poi ricompare, cambi imposti di Ad con procedure quantomeno "irrituali" tanto per dire) in questi mesi affannosi , lo è ancora , e' tutta da realizzare e nulla di certo si può ancora prevedere sugli esiti possibili o probabili.
A Renzi con le banche finora non è andata benissimo...e quando parla c' è da toccarsi, vedi il cinguettio per l' ammartaggio che poi si è rapidamente trasformato nella realtà in schianto.
Ma mps è ancora terrestre, fortunatamente...