Obbligazioni MPS (1 Viewer)

Gapak

Nuovo forumer
Premesso che nessuno conosce la risposta al tuo quesito, da un punto di vista normativo credo (accetto correzioni) faccia testo la delibera 17731 della Consob, che all'articolo 40.3 recita:

"Per le offerte aventi ad oggetto obbligazioni e altri titoli di debito la durata minima è ridotta a cinque giorni."

Adesso sono fuori e vado a memoria (quindi scusatemi se mi sfugge una imprecisione), ma ho letto il doc Consob pochi giorni fa e mi sembra che al punto 40.4 specifichi la possibilità di prorogare la durata più volte fino a un massimo di 50 o 55 giorni.

In tal caso si "scavallerebbe" il referendum
 

Onoff

Forumer attivo
Grazie per la info.

Letto velocemente. Le modifiche richieste sono puramente tecniche per permettere LME. Nulla di sostanziale

Perché si dovrebbe accettare questa modifica?
Sarà solo di carattere tecnico, ma mi sembra introduca un trattamento disparitario trai detentori dei bond in oggetto mentre sinora una qualsivoglia offerta di riacquisto "must be available to all Holders".
E' quindi proprio necessaria?
 

bosmeld

Forumer storico
tocca accettare per permettere di lanciare offerta, visto che non riescono a lanciarla in tutto il mondo per problemi normativi
 

apaci2

Ad bestias
Perché si dovrebbe accettare questa modifica?
Sarà solo di carattere tecnico, ma mi sembra introduca un trattamento disparitario trai detentori dei bond in oggetto mentre sinora una qualsivoglia offerta di riacquisto "must be available to all Holders".
E' quindi proprio necessaria?

Riporto dal comunicato iniziale:

L’Offerente intende annunciare consent solicitation in relazione ai Titoli ATV CTI, i Titoli ATV CTII e i Titoli MPS CTII (collettivamente i “Titoli Soggetti a Modifica”) indicativamente il 16 novembre 2016, con l’intento di chiedere il consenso dei portatori di tali titoli a eliminare alcune previsioni restrittive contenute nei relativi trust agreement, al fine di consentire l’acquisto di tali titoli da parte di BMPS o sue società affiliate nel contesto di offerte d’acquisto promosse da BMPS, incluse offerte d’acquisto riservate o altrimenti caratterizzate, che escludano alcuni portatori o gruppi di portatori di tali titoli. Ciascuna serie dei Titoli Soggetti a Modifica potrà essere oggetto delle Offerte LME (come in seguito definite) solo nel caso in cui sia stato ottenuto il consenso per la modifica delle relative previsioni contrattuali e le conseguenti modifiche alla documentazione contrattuale siano state perfezionate, in ogni caso, prima della data di avvio delle Offerte LME.
 

tommy271

Forumer storico
Su Binck TV:


L'appuntamento sarà ogni giovedi alle ore 15.00 la TV dedicata all'approfondimento sui mercati obbligazionari

Tema della puntata di oggi: Binck Tv – Mps: come muoversi con la conversione dei bond. La Trumponomics scuote gli Emergenti



Maggiori informazioni sulla trasmissione clicca qui
 

Volpe1975

Nuovo forumer
ROMA (MF-DJ)--La scelta di preparare la strada per far partire la complicata ricapitalizzazione di B.Mps dal giorno successivo al referendum costituzionale non è casuale. Lo scrive Il Sole 24 ore aggiungendo che se vincerà il sì, il consorzio guidato da Jp Morgan e Mediobanca -che ha sottoscritto un impregno di pre-underwriting valido fino al 31 dicembre- conta di riuscire a chiudere l'operazione in pochi giochi giorni con una sorta di "collocamento privato" che non prevede il diritto di opzione a favore dei vecchi azionisti.

Se invece vincerà il no, prosegue il giornale, potrebbero materializzarsi i rischi già evidenziati nei documenti informativi dopo aver tastato il polso al mercato. Il rafforzamento patrimoniale da 5 mld che, così come congegnato richiede che tutti i tasselli vadano a posto in modo sincronizzato, salterebbe nella formula proposta. Ma non sarebbe necessariamente il bail-in -il capestro calato sugli stakeholder di delle banche salvate nel novembre 2015- la soluzione finale.

In realtà, continua il quotidiano, c'è un altro scenario -se non proprio un piano B che nessuno confermerà- che la Borsa, dove da giorni circolano voci e congetture, ha già iniziato a subodorare. In questo scenario, come era previsto nel modello di riferimento delle 4 banche greche ricapitalizzate "a forza" per evitare il fallimento lo scorso anno, la conversione in azioni, proposta a 4,3 mld di bond subordinati nel caso di Mps, diventerebbe da volontaria a obbligatoria. Dopo aver azzerato il capitale e aver convertito le obbligazioni meno protette, prima di arrivare a toccare i bond senior come sarebbe nel bail-in, potrebbe intervenire lo Stato o comunque un veicolo pubblico per compensare l'ammanco con una sottoscrizione di nuovo capitale, tanto più che lo Stato in questo caso -per via dei Monti bond- è già azionista. Naturalmente, conclude il giornale, è uno scenario che -ammesso che sia praticabile- non si augura nessuno, tantomeno le banche del consorzio che, per il momento, si limitano a riferire che tutti i cantieri aperti stanno procedendo.
 

NoWay

It's time to play the game
ROMA (MF-DJ)--La scelta di preparare la strada per far partire la complicata ricapitalizzazione di B.Mps dal giorno successivo al referendum costituzionale non è casuale. Lo scrive Il Sole 24 ore aggiungendo che se vincerà il sì, il consorzio guidato da Jp Morgan e Mediobanca -che ha sottoscritto un impregno di pre-underwriting valido fino al 31 dicembre- conta di riuscire a chiudere l'operazione in pochi giochi giorni con una sorta di "collocamento privato" che non prevede il diritto di opzione a favore dei vecchi azionisti.

Se invece vincerà il no, prosegue il giornale, potrebbero materializzarsi i rischi già evidenziati nei documenti informativi dopo aver tastato il polso al mercato. Il rafforzamento patrimoniale da 5 mld che, così come congegnato richiede che tutti i tasselli vadano a posto in modo sincronizzato, salterebbe nella formula proposta. Ma non sarebbe necessariamente il bail-in -il capestro calato sugli stakeholder di delle banche salvate nel novembre 2015- la soluzione finale.

In realtà, continua il quotidiano, c'è un altro scenario -se non proprio un piano B che nessuno confermerà- che la Borsa, dove da giorni circolano voci e congetture, ha già iniziato a subodorare. In questo scenario, come era previsto nel modello di riferimento delle 4 banche greche ricapitalizzate "a forza" per evitare il fallimento lo scorso anno, la conversione in azioni, proposta a 4,3 mld di bond subordinati nel caso di Mps, diventerebbe da volontaria a obbligatoria. Dopo aver azzerato il capitale e aver convertito le obbligazioni meno protette, prima di arrivare a toccare i bond senior come sarebbe nel bail-in, potrebbe intervenire lo Stato o comunque un veicolo pubblico per compensare l'ammanco con una sottoscrizione di nuovo capitale, tanto più che lo Stato in questo caso -per via dei Monti bond- è già azionista. Naturalmente, conclude il giornale, è uno scenario che -ammesso che sia praticabile- non si augura nessuno, tantomeno le banche del consorzio che, per il momento, si limitano a riferire che tutti i cantieri aperti stanno procedendo.

Una domanda... prima di convertire forzosamente le sub, non dovrebbero azzerare le azioni?
 

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