Obbligazioni MPS (3 lettori)

salcatal

Come i Panda
Credo ci sia qualche postilla, qualche ulteriore sfumatura. Mio umile pensiero ma è noto che io non capisco una sega :)

Credo anche io, ma queste sono le notizie trapelate. Così come credo che MPS lancerà una OPT, offerta pubblica di transazione, come hanno fatto le venete con gli azionisti.
 

sarto66

Io sempre dietro
MONTE DEI PASCHI/ Ultime notizie. Mps, aumento di capitale a settembre (oggi 26 luglio 2017)

Lorenzo Torrisi

Monte dei Paschi di Siena news. Mps, l'aumento di capitale dovrebbe tenersi a settembre. Ultime notizie live di oggi 26 luglio 2017 riguardanti Montepaschi

Pubblicazione: mercoledì 26 luglio 2017 - Ultimo aggiornamento: mercoledì 26 luglio 2017, 17.32

AUMENTO DI CAPITALE A SETTEMBRE
I decreti per la ricapitalizzazione precauzionale di Mps arriveranno a breve e questo consentirà di poter far salire la quota pubblica nel capitale della banca almeno al 55% entro l’inizio di agosto. Tuttavia il varo dell’aumento di capitale, con la conversione delle obbligazioni in azioni, dovrebbe avvenire a settembre. È quanto riporta Mf-DowJones citando due fonti vicine al dossier. Questo potrebbe anche comportare uno slittamento dei tempi riguardanti il ritorno alle contrattazioni in Borsa dei titoli di Montepaschi. È infatti difficile immaginare che prima che si arrivi a definire esattamente il nuovo assetto societario, soprattutto a quanto ammonterà la quota di capitale in mano allo Stato, vi sia la possibilità di aprire le contrattazioni. Tuttavia, com’è stato già chiarito nelle scorse settimane, toccherà alla Consob prendere una decisione al riguardo.

LE OSSERVAZIONI M5S AL BILANCIO DELLA TOSCANA
I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in Toscana hanno partecipato alla relazione della Corte dei conti sul rendiconto di bilancio 2016 della Regione e non hanno potuto fare a meno di notare che i risultati negativi siano “lo specchio dell’incapacità amministrativa del governo Pd-Rossi in materia di pianificazione delle spese e previsione delle entrate”, Gabriele Bianchi,vicepresidente della commissione Affari istituzionali e bilancio, ha spiegato che “giustamente la Corte dei Conti è tornata anche quest’anno a sottolineare il problema indebitamento, 2 miliardi di euro, con un costo complessivo a carico dei cittadini toscani di 179 milioni. “Purtroppo Rossi e il Pd sono abituati a scelte deleterie in materia di debito messe in conto alle future generazioni. Basti pensare a quel derivato sottoscritto con Mps quando la maggioranza degli analisti all’epoca prevedevano ampiamente la diminuzione dei tassi di interesse. Ci è già costato 7 milioni, e continuerà a costarci”, hanno aggiunto i pentastellati.


SLITTA L'APPROVAZIONE DELLA SEMESTRALE
Venerdì era in programma il cda di Mps con all’ordine del giorno l’analisi e l’approvazione della semestrale. Tuttavia l’appuntamento è stato fatto slittare a data da destinarsi. Infatti i conti della banca avrebbero dovuto tenere conto della svalutazione relativa alla cessione dei crediti deteriorati, “tamponabile” utilizzando il proprio patrimonio, che sarebbe stato poi ricostituito mediante la ricapitalizzazione precauzionale. Quest’ultimo tassello del puzzle non è però ancora pronto. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, infatti, i decreti del ministero dell’Economia e delle Finanze sono stati firmati da Pier Carlo Padoan, ma sono ancora all’esame della Corte dei Conti e fino alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale non si potrà quindi procedere rispetto a quanto “programmato”. Dunque è altamente probabile che l’approvazione dei conti del secondo trimestre di Montepaschi slitti alla prossima settimana.

AL VIA IL CONFRONTO CON I SINDACATI
Dopo l’invio della lettera ai sindacati da parte dei vertici aziendali, oggi comincia il confronto tra le parti sugli esuberi di Monte dei Paschi. Questa trattativa riguarderà 1.200 uscite sulle 5.500 previste fino al 2021. Secondo Franco Casini, Coordinatore Fabi di Mps, sarà importante ricordarsi che “se fino a oggi il gruppo è riuscito a far fronte al crollo della fiducia dei mercati e alla fuga dei depositi lo si deve ai lavoratori. Senza di loro il Monte dei Paschi di Siena non esisterebbe più”. La Federazione autonoma bancari italiani ricorda che al 2021 saranno circa 11.400 i posti di lavoro tagliati in nove anni da parte di Rocca Salimbeni. Senza dimenticare che ci sono stati anche mille esternalizzazioni del back office, il congelamento del contratto integrativo aziendale, del Tfr e dei percorsi di carriera, oltre che più di 600.000 giornate di solidarietà dal 2012 a oggi. Dunque per Casini, “il piano di riorganizzazione dovrà essere gestito in maniera morbida e condivisa attraverso uscite volontarie, senza alcuna forzatura, né deroga al contratto nazionale”.


Il Sole 24 Ore riporta anche le dichiarazioni di Fabio Brunamonti, Segretario responsabile della First-Cisl del gruppo Mps, secondo cui “le parti nel negoziato dovranno cercare di raggiungere il miglior accordo possibile. Con l’ultimo accordo sono uscite 600 persone al primo maggio, chiediamo che il nuovo fondo ricalchi quello precedente”. Per il sindacalista, bisognerà inoltre prestare attenzione “alla copertura dei ruoli, perché al di là del contenimento dei costi bisognerà parlare anche del rilancio del gruppo Mps e di come la banca potrà tornare a fare utili”.

L'ANALISI FIRST-CISL SUI POSTI DI LAVORO PERSI
Si va verso “un’ecatombe occupazionale” nel settore bancario. Lo segnala la First-Cisl, che ha effettuato un’analisi sugli accordi siglati e i piani industriali presentati dalle banche italiane da gennaio a oggi e il risultato è che nella prima parte dell’anno sono stati decisi 17.500 nuovi esuberi. Limitandosi ai soli grandi gruppi, il sindacato ricorda che a febbraio è stato sottoscritto in UniCredit l’accordo per le uscite di 3.900 dipendenti, mentre nei giorni scorsi l’operazione che ha portato al salvataggio di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che passeranno a Intesa Sanpaolo, ha previsto una prima tranche da 1.000 esuberi, cui seguiranno altre 3.000 uscite. Non bisogna poi dimenticare che il nuovo piano industriale di Monte dei Paschi prevede 5.500 esuberi.

“Non si può continuare così e soprattutto è ora di smetterla di pensare che il taglio del personale sia diretta conseguenza delle problematicità del credito o della digitalizzazione”, dichiara Giuliano Romani, Segretario generale della First-Cisl, secondo cui “il vero problema è che le banche intervengono sui processi organizzativi senza investire su prodotti e servizi, che invece sono la leva necessaria per agire sul versante dei ricavi e per rilanciare la fiducia della clientela e anche l’occupazione del settore”. L’ufficio studi di First Cisl stima che il costo netto per il sistema bancario derivante da queste operazioni sia superiore ai 2 miliardi di euro, cui si aggiungono gli 1,2 miliardi messi a disposizione dal Governo per il salvataggio delle banche venete. Per il quale, ricorda Romani, ci sono anche società che non saranno acquisite da Intesa Sanpaolo e dunque resta il dubbio su quale sarà il destino degli oltre 700 loro dipendenti.
 

Perry Mason

Nuovo forumer
Diverse indiscrezioni riferiscono che il ministro Padoan, avvalendosi del supporto degli Advisor Deloitte per gli aspetti finanziari e Orrick per gli aspetti legali - evidentemente il MEF sconta gravi carenze di professionalità - avrebbe firmato i decreti di attuazione del DL 237/16, convertito con modificazioni in L. 15/2017.

.... sarei curioso di conoscere il compenso erogato a questi "professionisti" ... mentre ai 300 laureati assunti dal Ministero a partire dal 2011 con concorsi SSEF "per marziani" pigliano €1.400,00 al mese ....:rotfl:
 
Mps diventa controllata dallo Stato italiano. Il Tesoro, dopo la ricapitalizzazione e la conversione dei bond subordinati in azioni, diventa titolare di una quota del capitale pari al 53,45%. È quanto è possibile calcolare in base ai due decreti del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale su Mps. La partecipazione potrebbe però aumentarefino ad un massimo del 70% circa - una volta acquistate le azioni dei piccoli risparmiatori, che dopo la conversione dei bond, che ne facessero richiesta. Sulla «Gazzetta Ufficiale» 175 del 28 luglio 2017 è stato infatti pubblicato il decreto 27 luglio 2017 del monistero dell'Economia con gli «Interventi di rafforzamento patrimoniale della Banca Monte dei Paschi di Siena, ai sensi dell'articolo 18, comma 2, del decreto-legge 23 dicembre 2016, n. 237, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 febbraio 2017, n. 15.

Secondo quanto si legge nel testo del provvedimento, il ministero dell'Economia infatti sottoscriverà l'aumento di capitale precauzionale del Monte dei Paschi per un controvalore di 3,85 miliardi ad un prezzo scontato di 6,49 euro per azione. La sottoscrizione dell'aumento produce effetti da domani. Il conferimento da parte del Ministero sarà completata entro cinque giorni dall'efficacia della sottoscrizione. L'«assegno» del Tesoro sarà di 3.854.215.456,30 euro.

Il primo decreto del Mef applica il burden sharing, come previsto sulle emissioni subordinate del Monte dei Paschi, e consente di apportare alla banca un aumento di capitale appunto da 4,47 miliardi che si aggiunge ai 3,85 miliardi sottoscritti dal Tesoro. Il decreto fissa a 8,65 euro il prezzo delle azioni di nuova emissione da attribuire ai bondholder nell'ambito della conversione dei titoli subordinati. La conversione riguarda quattro emissioni di classe1 e sette di classe 2.
 

sarto66

Io sempre dietro
#PRIMA PAGINA
28 LUGLIO 2017 / 19:45 / UN'ORA FA
Mps, in Gazzetta decreti su ricapitalizzazione, Tesoro paga 6,49 euro ad azione
Redazione Reuters


La sede centrale di Monte dei Paschi, a Siena. Foto del 16 agosto 2013.Stefano Rellandini/File Photo
ROMA (Reuters) - Sono stati pubblicati in Gazzetta ufficiale ed entreranno in vigore domani, 29 luglio, i due decreti che discipliano la ricapitalizzazione precauzionale di Banca Mps.

Il primo decreto disciplina l'aumento di capitale necessario al burden sharing, la conversione in azioni di obbligazioni subordinate prevista dalle leggi comunitarie. È prevista l'emissione di 517.099.404 azioni per un importo pari a circa 4,473 miliardi.

Il prezzo delle azioni da attribuire ai titolari di bond junior è 8,65 euro.

L'aumento di capitale da parte del Tesoro avviene ad un prezzo di sottoscrizione "determinato in 6,49 euro", si legge nel secondo decreto. Le azioni emesse sono 593.869.870 con controvalore 3,85 miliardi.

(Giuseppe Fonte)

Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
 

Users who are viewing this thread

Alto