Obbligazioni MPS

Aggiungerei anche che non credo sia ben chiaro (dal punto di vista normativo) se una banca controllata dallo stato possa fare burden sharing, dopo averlo già fatto.
 
Buonasera Rott, ti ringrazio per il tuo post, sia quello privato sia questo pubblico.
Nel merito (MPS), stante a tutti gli articoli e dichiarazioni che ho letto, ci si sta muovendo con una ricapitalizzazione a prezzi di mercato, senza burden sharing. E che questa ricapitalizzazione fosse stata già concordata con DG Comp. La condizione posta da DG Comp è che la banca fosse poi "venduta" ad un privato, di qui Unicredit (altrimenti sarebbero scattati gli "aiuti di stato"). Il Mef si è adoperato mani e piedi per cercare di "estrarre" il maggior numero di "miliardi" da regalare in dote all'acquirente, ma potrebbero non bastare. Di qui gli ultimi passi per cercare di disinnescare la mole di miliardi che "pendono" sulla testa di MPS dalle varie beghe legali.
Conosco la normativa che riguarderebbe "solo" i buchi di bilancio da covid..ma MPS è politica, altrimenti sarebbe fallita da un pezzo.
Riguardo alla parte "polemica" del mio post (un pò grezzo, lo ammetto), il mio messaggio è che dietro ad una risposta di una riga, ci possono essere molti ragionamenti che vanno oltre la mera normativa e che, sebbene debba essere ben chiara ad un investitore, non sempre è quella che guida la risoluzione di una controversia.
Per me ad esempio sarebbe difficilissimo che la DG Comp imponesse il burden sharing motivando che le perdite siano antecedenti il covid..politicamente è fallimentare una tale scelta. Soprattutto se hai al Mef una persona con cui sei stato a braccetto fino al giorno prima. Quindi, anche se la normativa riguarda situazioni precedenti al covid, MPS ha bisogno di una ricapitalizzazione ORA, in piena pandemia. Ne convieni che i problemi del covid non si fermeranno al 2020/2021, è quindi ridicolo soffermarsi al solo 2021. Per ultimo, ma non meno importante, si sta discutendo animatamente sull'attuare modifiche al burden sharing perchè la direttiva non funziona...
Ora, se vogliamo affermare che NON esiste una normativa che metta al riparo da un burden sharing di MPS, è VERO. Se la domanda fosse "faranno burden sharing", per tutte le cose sopra scritte, per me NO. E' una MIA valutazione, ovviamente.
grazie

Sulle valutazioni personali non metto lingua: ognuno è libero di esprimere le proprie.

Se invece veniamo alle norme, allora la musica cambia. Le leggi non sono una barzelletta. In particolare da quando il controllo è uscito dai confini nazionali, la politica non gioca più il ruolo di un tempo. Naturalmente, la politica non è scomparsa del tutto, ma le linee di ciò che può accadere sono infinitamente più delimitate, come confermano le vicende di questi anni, se analizzate senza l'ombra di un certo nazionalismo becero e vittimista.

Riassumendo, e fermo restando che il Mef le sta provando tutte per liberarsi di MPS, su cui non c'è dubbio sarebbe ben lieto di aggiungere una dote corposa:

1)non risponde ad alcuna normativa (e, da parte mia, ad alcuna logica) che una banca, carica di piombo pregresso, riceva aiuti di stato perchè siamo in piena pandemia, che tutti i peccati pregressi porta via. Diversamente, le Comunicazioni di DgComp lo avrebbero detto. Se non è scritto da nessuna parte, la cosa semplicemente non esiste

2)MPS è stata, ed è, argomento caldissimo sui media e per gli analisti. La mia raccomandazione è di leggere, avendone la possibilità gli argomenti di questi ultimi, piuttosto che dei primi, spesso superficiali e alla ricerca della notizia. Allego un passaggio di una voce molto qualificata (investment bank USA)

3)la dote di cui avrebbe bisogno MPS per trovare marito dovrebbe coprire almeno 2 componenti: NPL e rischio legale. Con un volo di fantasia (e uno slancio di ottimismo tutto da verificare) potrei anche immaginare un modo di superare il primo ostacolo (aumento capitale a mercato). Non riesco proprio a immaginare come si possa superare il secondo, per il quale pure il Mef sarebbe disposto a scucire. Con questo non dico che una soluzione non ci sia. Se c'è, e qualcuno me la può spiegare, lo ringrazio da subito

Ecco: qui non siamo nel campo della soggettività. C'è una legge? C'è una norma? Se c'è bene. Se non c'è si entra nel campo dei desideri e delle speranze.


Aggiungerei anche che non credo sia ben chiaro (dal punto di vista normativo) se una banca controllata dallo stato possa fare burden sharing, dopo averlo già fatto.
Una banca controllata dallo Stato può fare aumenti di capitale a mercato. Se ci riesce, bingo! Se non ci riesce, va in risoluzione. A maggior ragione se ha già fatto burden sharing, perchè la sua chance l'ha avuta, ma non è bastata. Aiutami a capire dove nascano i tuoi dubbi: c'è un qualsiasi passaggio normativo che metta in dubbio quanto ho appena scritto?
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Sulle valutazioni personali non metto lingua: ognuno è libero di esprimere le proprie.

Se invece veniamo alle norme, allora la musica cambia. Le leggi non sono una barzelletta. In particolare da quando il controllo è uscito dai confini nazionali, la politica non gioca più il ruolo di un tempo. Naturalmente, la politica non è scomparsa del tutto, ma le linee di ciò che può accadere sono infinitamente più delimitate, come confermano le vicende di questi anni, se analizzate senza l'ombra di un certo nazionalismo becero e vittimista.

Riassumendo, e fermo restando che il Mef le sta provando tutte per liberarsi di MPS, su cui non c'è dubbio sarebbe ben lieto di aggiungere una dote corposa:

1)non risponde ad alcuna normativa (e, da parte mia, ad alcuna logica) che una banca, carica di piombo pregresso, riceva aiuti di stato perchè siamo in piena pandemia, che tutti i peccati pregressi porta via. Diversamente, le Comunicazioni di DgComp lo avrebbero detto. Se non è scritto da nessuna parte, la cosa semplicemente non esiste

2)MPS è stata, ed è, argomento caldissimo sui media e per gli analisti. La mia raccomandazione è di leggere, avendone la possibilità gli argomenti di questi ultimi, piuttosto che dei primi, spesso superficiali e alla ricerca della notizia. Allego un passaggio di una voce molto qualificata (investment bank USA)

3)la dote di cui avrebbe bisogno MPS per trovare marito dovrebbe coprire almeno 2 componenti: NPL e rischio legale. Con un volo di fantasia (e uno slancio di ottimismo tutto da verificare) potrei anche immaginare un modo di superare il primo ostacolo (aumento capitale a mercato). Non riesco proprio a immaginare come si possa superare il secondo, per il quale pure il Mef sarebbe disposto a scucire. Con questo non dico che una soluzione non ci sia. Se c'è, e qualcuno me la può spiegare, lo ringrazio da subito

Ecco: qui non siamo nel campo della soggettività. C'è una legge? C'è una norma? Se c'è bene. Se non c'è si entra nel campo dei desideri e delle speranze.



Una banca controllata dallo Stato può fare aumenti di capitale a mercato. Se ci riesce, bingo! Se non ci riesce, va in risoluzione. A maggior ragione se ha già fatto burden sharing, perchè la sua chance l'ha avuta, ma non è bastata. Aiutami a capire dove nascano i tuoi dubbi: c'è un qualsiasi passaggio normativo che metta in dubbio quanto ho appena scritto?
Vedi l'allegato 590119
Parto dalla parte più semplice, la fine. Una banca può fare aumento di capitale, ma se lo stato copre la parte relativa alla sua percentuale va applicato il burden sharing?
"A maggior ragione se ha già fatto burden sharing, perchè la sua chance l'ha avuta, ma non è bastata" ..quindi dobbiamo supporre che quando hanno fatto burden sharing,
non hanno fatto le cose per bene perchè se la banca non si regge in piedi vuol dire che hanno "pesato" l'intervento (..) per non colpire qualcuno (i senior?..). Ora come fa la il MEF ma anche la DG Comp a salvare la faccia? Prendiamo la scusa del Covid che ha peggiorato i conti, e la ricapitalizziamo. Potrà sembrare un ragionamento ardito, ma MPS la vogliono salvare tutti.
La DG Comp ha ricevuto in anteprima il piano di MPS, BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA HA APPROVATO IL PIANO STRATEGICO 2021-2025 DA SOTTOPORRE A DG COMP. Addirittura è dovuta intervenire la Consob per far saltare fuori il piano. Non mi risulta che DG Comp lo abbia bocciato.
Ha approvato il piano con aumento di capitale pro-quota per lo stato
Non mi risulta DG Comp o chi per essa abbia parlato di burden sharing. Immagino che Gualtieri si sia sentito prima con DG Comp, non credo gli metta sotto il naso una soluzione manifestatamente irricevibile.
Rispetto a queste notizie, come dobbiamo interpretare le normative di riferimento? Qual è il quadro normativo? Che idea ti sei fatto, se posso chiedertelo?
 
"Aumento di capitale a mercato" (come ho scritto sopra) non è espressione mia, ma di DgComp. Significa che lo Stato si comporta come si comporterebbe un qualsiasi altro investitore. Pertanto (come ho scritto sopra) se il 36% non dello Stato partecipa, l'aumento si chiude senza burden sharing. Se nessuno si affianca allo Stato, il burden sharing, o addirittura la risoluzione, non le può evitare nessuno...
Poi c'è la questione cause legali: ci si dovrebbe chiedere come la sia affronta. Con un altro AUC? Con una dote nascosta?

Per quanto riguarda il vortice di iniziative (Gualtieri, Consob, etc., etc.) che citi: qui entriamo nel campo delle valutazioni personali. Scusami, ma non è mia intenzione addentrarmi in quel tipo di dibattito.
 
"Aumento di capitale a mercato" (come ho scritto sopra) non è espressione mia, ma di DgComp. Significa che lo Stato si comporta come si comporterebbe un qualsiasi altro investitore. Pertanto (come ho scritto sopra) se il 36% non dello Stato partecipa, l'aumento si chiude senza burden sharing. Se nessuno si affianca allo Stato, il burden sharing, o addirittura la risoluzione, non le può evitare nessuno...
Poi c'è la questione cause legali: ci si dovrebbe chiedere come la sia affronta. Con un altro AUC? Con una dote nascosta?

Per quanto riguarda il vortice di iniziative (Gualtieri, Consob, etc., etc.) che citi: qui entriamo nel campo delle valutazioni personali. Scusami, ma non è mia intenzione addentrarmi in quel tipo di dibattito.
Buongiorno a tutti. Rileggendo gli interventi mi sono accordo di aver frainteso il senso dei messaggi. Credevo (erroneamente) che per Rott un aumento di capitale in cui partecipasse il tesoro portasse immediatamente ad un burden sharing: chiedo venia.
Ne approfitto, per TRASPARENZA, riportare la mia operatività. Dopo aver comprato un lotto di subordinate, le ho vendute la scorsa settimana quando sono usciti i conti di Unicredit, segnale (secondo me) che la stessa non se la passa così bene come molti titoli di giornale vorrebbero far trasparire e che quindi MPS sarebbe rimasta con l'attuale socio di riferimento (il MEF). Per me non è un investimento di lungo periodo e quindi ho preferito liberarmene.
 
all'alba del pomeriggio ancora non vedo prezzare la MPS 8%, buon segno ma non vorrei che aspetta la fine del magic moment Draghi
 
Milano, 10 feb. (askanews) - Un 2020 in profondo rosso per Mps. L'istituto, controllato dal Mef per il 64%, ha chiuso l'esercizio con una perdita netta di 1,689 miliardi, in peggioramento dai -1,033 miliardi del 2019. Il risultato è stato impattato da oltre 1,3 miliardi di componenti non operative e dalla revisione del valore delle Dta (340 mln). Nel dettaglio, le componenti non operative negative includono 984 milioni di accantonamenti a fondi rischi e oneri e 154 milioni di oneri di ristrutturazione legati all'operazione Hydra e all'esodo del personale avvenuto nel quarto trimestre.
Nel caso in cui Mps non dovesse trovare un partner per un'aggregazione, il capital plan, al vaglio della DG Comp e Bce, prevede un rafforzamento patrimoniale di 2,5 miliardi che è previsto avvenire a condizioni di mercato e con la partecipazione pro-quota dello Stato, riguardo cui ha già confermato "pieno sostegno", ha sottolineato Mps. L'eventuale aumento di capitale "prevede un 100% di equity", ha detto l'Ad Guido Bastianini nel corso della conference call con gli analisti, ribadendo come non si stia "assolutamente considerando l'emissione di bond subordinati" e spiegando che se le minoranze non dovessero partecipare all'aumento "le nostre banche sono disposte a coprire" l'inoptato. La priorità dell'azionista di maggioranza è comunque quella di ricorrere a una "soluzione diversa", ovvero la strada della fusione con un altro o altri istituti.
Tornando ai risultati del 2020, la dinamica commerciale del gruppo nel corso dell'anno della pandemia è stata positiva: i flussi di wealth management sono stabili anno su anno nonostante i lockdown e la raccolta diretta commerciale (conti correnti + depositi a tempo) è cresciuta di oltre 11 miliardi nel corso dell'esercizio (+17%). "Questo dimostra la fiducia dei clienti in Monte dei Paschi" e "la forza della nostra rete commerciale", ha sottolineato Bastianini.
Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, a fine 2020 il Common Equity Tier 1 Ratio è al 12,1% rispetto al 14,7% di fine 2019, mentre il Cet1 fully loaded è sceso al 9,9%. "Tutti gli indicatori del capitale rimangono al di sopra dei requisiti normativi", ha spiegato l'Ad, e "sono superiori ai numeri che ci saremmo aspettati solo poche settimane fa". Completata l'operazione di derisking Hydra, nel 2020 il gross Npe ratio è sceso al 4,3% ("uno dei piu bassi in Italia", ha evidenziato Bastianini) rispetto al 12,4% del 2019, o 3,4% in base alla nuova definizione Eba.
 

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