Obbligazioni MPS

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Pag.28 IL Sole 24 Ore di oggi. Buon giorno
 
B.Mps: Castagna, per noi troppo grande potevamo valutare aree 05/11/2021 13:15 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--"Noi non abbiamo snobbato nessuno, la trattativa di Unicredit mi pare abbia messo davanti il grande onere di ristrutturazione" di B.Mps. "Noi non ce la sentivamo di entrare in una situazione cosi'' complicata, non ci sembrava possibile per le nostre dimensioni. Abbiamo sempre detto di poter guardare alle singole aree geografiche". Lo ha affermato l''a.d. di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, intervenendo in conferenza stampa. cce

MF-DJ NEWS
 
purtroppo non posso vedere quanto scambiano OTC, comunque qualche giorno fa al TLX scambiavano e avevano spread decenti. Se qualcuno ha bid/ask OTC e vede anche i quantitativi scambiati giornalmente potrebbe farcelo sapere così da avere un idea del mercato. Altrimenti mi tengo la mia, cioè TLX che é ingessato su spread esagerati
 
purtroppo non posso vedere quanto scambiano OTC, comunque qualche giorno fa al TLX scambiavano e avevano spread decenti. Se qualcuno ha bid/ask OTC e vede anche i quantitativi scambiati giornalmente potrebbe farcelo sapere così da avere un idea del mercato. Altrimenti mi tengo la mia, cioè TLX che é ingessato su spread esagerati
ma poco sopra han detto che é un rigore a porta vuota e tu vendi?
NO, la tua ( capzata che hai scritto stamattina) è che siccome io ho detto che è ancora un rigore a porta vuota a 82 , tu non capivi xke frmoro avesse venduto. Ha venduto xke che ai prezzi di stamattina guadagnava il 13% (immagino l'avrà pagata 71/72) in 2 sedute, che son quasi 10k a lotto, mica una pizzaebirra.
cosa c'entra il prezzo obiettivo con il suo trade ?

il tlx si muove sulla base dell'otc e gli spread sono sempre tra 0,5/1,5max figure tra denaro e lettera
con la nuova mifid2 sul tlx ON LINE faticano ad andarci anche i Professionali a cui conviene chiamare il desk e comprare/vendere otc
 
Ultima modifica:
Economia: Visco, l'Italia diventa forte (Mi.Fi.) 08/11/2021 08:11 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--La crescita dell''economia e'' sorprendente, ma per renderla piu'' forte nei prossimi anni ora servono piu'' investimenti e meno sostegni al reddito, mentre va da subito ridotto il disavanzo. La Bce manterra'' condizioni molto favorevoli di finanziamento e non tocchera'' i tassi fino a quando l''inflazione non sara'' stabilmente al 2%. Il problema Mps andra'' risolto nel rispetto del mercato e la finanza potra'' aiutare il clima se si supereranno le distanze politiche emerse. Il Governatore di Banca d''Italia Ignazio Visco, in questa intervista esclusiva a ClassCnbc traccia il bilancio del lavoro di Bankitalia per il G20 italiano e spiega anche la sua proposta per un fondo comune europeo dedicato ad assorbire i debiti nazionali generati dalla pandemia negli ultimi due anni. Domanda. Partiamo da qui: come andra'' gestito il debito pubblico ora che stiamo uscendo dalla crisi? Risposta. Abbiamo un''occasione straordinaria. In Europa e'' in corso una discussione sulla riforma delle regole del patto di stabilita'' e crescita. Da un lato abbiamo il debito emesso per Next Generation EU, dall''altra l''accumulo di quello che tutti i Paesi hanno contratto per la pandemia. Penso che questi debiti nazionali possano essere messi insieme senza mutualizzarli, mantenendo le responsabilita'' sui singoli Paesi, ma cosi'' garantendo una stabilita'' di fondo e una volatilita'' molto bassa sui differenziali d''interesse. D. Un fondo d''ammortamento che ritiri titoli nazionali ed emetta debito europeo. Una proposta ambiziosa, che arriva dal Paese con il debito piu'' alto in Europa. R. Innanzitutto non possiamo tenere su di noi tutto questo debito senza fare attenzione al disavanzo. Dobbiamo iniziare a ridurlo e, poi, nel percorso di crescita, spostarci verso l''avanzo primario al netto degli interessi. Oggi dobbiamo finanziare investimenti, non trasferimenti. Al tempo stesso, a livello europeo dobbiamo capire che senza una unione fiscale e una facility comune di finanza pubblica la politica monetaria unica si confronta con l''assenza di un''attivita'' priva di rischi. D. Intanto l''Italia nei primi nove mesi e'' ripartita. Come legge la crescita del 6% gia'' acquisita ad oggi? R. Innanzitutto siamo sorpresi della rapidita'' della ripresa, molto superiore alle nostre attese. L''Italia tornera'' a livelli pre pandemici nella prima meta'' del prossimo anno. Questo e'' l''effetto molto positivo della campagna di vaccinazioni e della forte spinta di finanza pubblica, che ora va indirizzata piu'' sugli investimenti che sul sostegno dei redditi, perche'' questo dovra'' passare dalla maggiore capacita'' di creare occupazione e sviluppo dell''economia. Negli ultimi tempi abbiamo osservato un rallentamento, ci sono strozzature, difficolta'' oggettive sul piano delle materie prime e della energia, ma valutiamo che questo rialzo dei prezzi sia legato a quest''anno e al prossimo, poi dovrebbero rientrare. Ancora non siamo sicuri che questo rientro si consolidi intorno al 2%, che e'' l''obiettivo che ci siamo posti. D. Pensate ancora che l''inflazione sia transitoria? R. Gli ultimi dati la registrano al 3,1%. E potra'' continuare a salire ancora un po'', perche'' gli aumenti dei prezzi dell''energia non sono stati ancora completamente assorbiti. Perche'' diventi un''inflazione permanente, pero'', occorre che ci siano quelli che gli economisti chiamano "effetti di secondo round" e questi non li vediamo ancora, soprattutto nel trasferimento dai prezzi all''ingrosso ai prezzi al consumo e nella crescita delle retribuzioni. Al momento l''inflazione e'' data da un aumento dei prezzi dell''energia. Cosi'', e'' come se fosse un''imposta. E non dev''essere trasferita tra noi, ma assorbita cercando di crescere di piu'' per recuperare la perdita. D. Christine Lagarde ha escluso rialzi dei tassi anche il prossimo anno. Altre banche centrali sembrano piu'' impazienti. R. Come Bce abbiamo deciso all''unanimita'' di mantenere condizioni estremamente favorevoli proprio per mettere le economie su un trend di crescita che sia non solo sostenibile, ma anche sufficientemente elevato. Abbiamo ancora tassi negativi, quindi le attivita'' reali sono finanziate in modo consistente e lo saranno ancora per tutto il prossimo anno. Su questa base abbiamo gia'' dato indicazioni ai mercati che terremo i tassi a questi livelli fino a che non saremo veramente convinti di questo ritorno dell''inflazione stabilmente al 2%: se si torna li'', significa che le cose vanno meglio e allora i tassi si potranno muovere. D. Le trimestrali delle banche italiane sono state molto positive. Qual e'' la vostra visione del settore dopo la pandemia? R. Nel complesso, le banche sono sicuramente ben capitalizzate e con livelli di patrimonio sufficienti per far fronte ai rischi. Ovviamente con differenze al loro interno. Alcune sono ancora in condizioni difficili, anche se ne abbiamo facilitato il percorso con alcuni provvedimenti di Vigilanza, per esempio impedendo la distribuzione dei dividendi e raccomandando di essere cauti ora che possono staccarli. Ha aiutato anche la moratoria e le garanzie pubbliche sui crediti. D. Si va verso la fine di questi provvedimenti... R. Si'' ed emergeranno insolvenze. Tutte le valutazioni che noi facciamo ci dicono che non raggiungeranno i livelli dell''ultima crisi finanziaria, o quelli della crisi dei debiti sovrani del 2011-2013, e che le banche sono sicuramente piu'' resistenti di prima, ma nel momento in cui ci saranno valutazioni di insolvenza e rischi piu'' alti sui loro attivi le banche dovranno rispondere con sufficienti rettifiche, in modo da garantire la propria stabilita''. D. La solidita'' passa dal consolidamento. Lei ha spinto piu'' volte le banche su questa strada, anche per avere piu'' risorse da investire in innovazione. R. Tutti i servizi offerti dalle banche sono di fronte alla sfida del digitale. In questo campo molte hanno ancora bisogno di fare gli investimenti giusti, e forse non hanno le dimensioni per farli. Queste dimensioni si possono raggiungere con accordi e aggregazioni. D. La trattativa tra Unicredit e Mps e'' fallita. Ora cosa succede? R. Abbiamo seguito tutta la trattativa e la mia lettura e'' che riguardasse valutazioni sulla capacita'' d''assorbire le attivita'' svolte dalla banca da acquisire da parte di un istituto che in parte e'' gia'' distribuito sul territorio e che quindi ha dovuto fare le proprie analisi. Ora bisognera'' considerare le alternative, e valutare come porsi nel confronto italiano e internazionale. Vedremo. D. E deluso dalla rottura? R. Dipende da cosa vuol dire deluso. Certamente c''e'' la necessita'' di risolvere il problema Mps. Questo riguarda particolarmente il settore pubblico, che ne e'' il proprietario al 64%. Ma siamo in un mercato, e nel mercato valgono delle regole che vanno rispettate: in particolare trasparenza e buona volonta''. D. Oggi l''emergenza e'' il clima. A Glasgow hanno parlato piu'' uomini di finanza che politici e scienziati. Per passare dalle promesse ai fatti servono regole e dati. Voi ci avete lavorato durante l''anno del G20 italiano. Con quali risultati? R. Nella parte finanziaria del G20 abbiamo lavorato su questioni relative a come si misurano gli effetti e il rischio del cambiamento climatico e a come le imprese possano valutare e rendere pubblici i valori delle loro emissioni. quanto serve per poter indirizzare gli investimenti verso le imprese che inquinano meno. stato un lavoro complesso, ma positivo.Abbiamo reso permanente un gruppo di lavoro presieduto da Usa e Cina, e si e'' definita una road map dal punto di vista tecnico per il finanziamento della sostenibilita'' ambientale. D. In concreto, quali strumenti avete identificato? R. La discussione sugli strumenti da usare e'' stata la piu'' difficile. Coinvolge la tassazione, la regolamentazione, gli incentivi, gli investimenti in rinnovabili e altro. Sono tutte questioni sulle quali c''e'' stata piu'' difficolta''. C''e'' piu'' consapevolezza da parte di tutti, ma non c''e'' consenso su come e quando muoversi. D. A Cop26 si sono fatte cifre enormi, come i 130 mila miliardi di dollari citati da Mark Carney. Ma senza dati coerenti non si possono allineare credito, investimenti e obiettivo di contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi. R. Si'', c''e'' un problema di cosiddetto "Data Gap", ovvero di carenza di dati, ma anche di disclosures, cioe'' di come le aziende possono comunicarli con criteri condivisi e riconosciuti. Va affrontato attraverso rilevazioni centralizzate, e abbiamo dato istruzioni in questo senso al Fondo Monetario. C''e'' anche un problema di costi, e quindi di finanziamento. vero che ci sono soldi a disposizione, ma la canalizzazione deve passare dal settore pubblico e da quello privato. Questo puo'' contribuire, ma servono garanzie che i fondi che vanno in quella direzione siano ben spesi. E questo riguarda il ruolo delle banche di sviluppo, oltre che la banca mondiale. I Paesi avanzati metteranno a disposizione risorse per i Paesi piu'' in difficolta''. una decisione importante. Ma si tratta di un processo politico tout court, e in quanto tale risente di alcune distanze nelle relazioni tra i principali Paesi delle economie mondiali. Il Covid non ha aiutato il dialogo in remoto. Ora serve soprattutto che i grandi Paesi si parlino di piu''. D. Sembra preoccupato. Quando si faranno altri passi in avanti? R. Al G20 non si e'' parlato solo di clima, ma anche di lotta alla pandemia, digitalizzazione, innovazione. Nel complesso sono ottimista, perche'' c''e'' stata una discussione all''insegna della comprensione dei problemi e di grande partecipazione. Si e'' fatto molto sulle vaccinazioni nel mondo per colmare i ritardi dei Paesi emergenti, sulla sospensione del pagamento degli interessi sul debito dei Paesi poveri e sull''aumento dei diritti speciali di prelievo. E poi si e'' fatto un accordo storico sulla tassazione, accettato da tutti i Paesi dopo tanti anni di ritardi.
 

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