Obbligazioni MPS

N BREVE-Banca Mps, nessuno shortfall atteso al 30 settembre 2022

4 novembre (Reuters) - Banca Mps in una nota: * RISULTATO OPERATIVO LORDO 9 MESI A 679 MLN, IN TRIM3 A 188 MLN * UTILE NETTO 9 MESI A 388 MILLION, 186 MLN IN TRIM3, NONOSTANTE ONERI SISTEMA PER 159 MLN * CREDITI CLASSIFICATI STAGE 2 -22%, DETERIORATI LORDI A 4 MLD -65% DA SETTEMBRE 2020 * NESSUNO SHORTFALL CAPITALE ATTESO AL 30 SETTEMBRE 2022 * CET1 AL 12,8% A FINE SETTEMBRE, BUFFER 400 PB SU REQUISITI REGOLAMENTARI, FULLY LOADED 11,3% * CDA HA DATO AVVIO A REVISIONE PIANO INDUSTRIALE IN VISTA ANCHE DIAUMENTO DI CAPITALE DA REALIZZARSI A CONDIZIONI DI MERCATO * ALL'1 GENNAIO 2023 SHORTFALL TIER 1 POTREBBE ARRIVARE A 500 MLN, MA MITIGATO DA INIZIATIVE CAPITAL MANAGEMENT A DISPOSIZIONE * ATTUALMENTE ACCESSO A DATA ROOM CONSENTITO SOLO AD AMCO DOPO ROTTURA NEGOZIATI TESORO-UNICREDIT * PROCEDERÀ A REVISIONE PIANO INDUSTRIALE CON ARCO TEMPORALE 2022-26 * NUOVO PIANO PROPEDEUTICO AD AUMENTO CAPITALE DA REALIZZARSI IN 2022, RAGIONEVOLE ATTENDERSI SOSTEGNO DI TESORO * ALL'1 GENNAIO 2022 POTREBBERO PRESENTARSI TEMPORANEI BREACH DI REQUISITI MREL, DESTINATI A RIENTRARE CON AUMENTO CAPITALE Per il comunicato integrale: [ID:nBIA52XWv5] Per altre informazioni (Reporting By Gianluca Semeraro)(([email protected];))

17:54-04/11
 
Mps – 3Q 2021, utile netto per 186 mln 04/11/2021 17:49 - MKI
Mps ha chiuso il terzo trimestre 2021 con un margine di intermediazione pari a 701,9 milioni (-6,1% a/a).
Il periodo e' stato archiviato con un utile netto di 186 milioni (rosso di 450,6 milioni nel terzo trimestre 2020), grazie anche a recuperi di valore su crediti e al significativo calo degli accantonamenti ai fondi rischi e oneri.
(segue approfondimento)
 
Mps – Non emerso alcuno shortfall nel 3Q 2021, il business plan 2022-2026 verra' rivisto 04/11/2021 17:54 - MKI
Rispetto alle stime formulate nel bilancio 2020 che evidenziavano uno shortfall gia' a partire dal primo trimestre 2021 con una crescita a 1,5 miliardi al 1° gennaio 2022, Mps evidenzia che anche al 30 settembre 2021, come nei due trimestri precedenti, non e' emerso alcuno shortfall ne' si prevede che lo stesso emerga nei 12 mesi dalla data di riferimento, ovvero entro il 30 settembre 2022.
L' azzeramento dello shortfall atteso a 12 mesi deriva dagli effetti delle azioni di capital management gia' realizzate, dall' evoluzione del capitale e dei risk weighted assets e dalla previsione che l' aggiornamento dei modelli interni alle EBA Guidelines avvenga oltre l' orizzonte di valutazione.
La posizione patrimoniale e' stimata tenendo conto dei risultati dei primi nove mesi dell' esercizio e dell' andamento atteso per l' esercizio 2021, dati che assumono la conferma del modello di business/operativo attuale e non includono l' operazione di rafforzamento patrimoniale, o altri contributi straordinari di capitale, o emissioni subordinate.
Si evidenzia, altresi', che al 1° gennaio 2023, considerando la riduzione programmata di capitale collegata al phase-in IFRS9 e assumendo il pieno recepimento nel corso del quarto trimestre 2022 degli effetti inflattivi sui risk weighted assets connessi alle evoluzioni sui modelli di misurazione del rischio di credito per effetto delle EBA Guidelines, lo shortfall sull' aggregato patrimoniale Tier1 potrebbe arrivare a 500 milioni.
Tale shortfall potrebbe essere mitigato o annullato da alcune iniziative di capital management a disposizione del gruppo.
Con riferimento a una possibile ' soluzione strutturale' , come noto, UniCredit e il MEF hanno comunicato il 24 ottobre scorso l’interruzione dei negoziati relativi alla potenziale acquisizione di un perimetro selezionato di Mps. Attualmente l' accesso alla virtual data room e' consentito solo ad AMCO.
A valle di tale comunicato e preso atto della attuale impercorribilita' di una ' soluzione strutturale' e' stata avviata una preliminare interlocuzione con l' azionista di riferimento che, nel confermare il supporto all' attivita' della banca, ha informato il management di contatti gia' intercorsi con DG Comp, finalizzati a una proroga della presenza del MEF nell' azionariato di Mps e alle necessarie iniziative sul capitale che la banca dovra' assumere.
Tenuto conto di quanto sopra, la banca procedera' alla revisione del proprio business plan per il nuovo arco temporale 2022-2026. La revisione potrebbe contenere ulteriori elementi di discontinuita' rispetto a quanto gia' ipotizzato in vista delle precedenti discussioni con DG Comp.
Tale iniziativa e' propedeutica a un aumento di capitale a condizioni di mercato da realizzarsi nel 2022, in relazione al quale, sulla base delle interlocuzioni in corso, e' ragionevole attendersi il sostegno del socio di riferimento.
In tale contesto, la DG Comp e la BCE dovrebbero valutare, per quanto di competenza, l' intervento dello Stato sulla base della viability stand alone della capogruppo alla luce di quanto verra' indicato nel nuovo business plan.
Non puo' escludersi che, nell' ambito di tale valutazione possano insorgere, in linea di principio, elementi allo stato non prevedibili che potrebbero incidere sul percorso di rafforzamento patrimoniale della capogruppo e sulla struttura e realizzabilita' di un aumento di capitale a condizioni di mercato.
Alla luce della proposizione nel corso del 2022 del possibile aumento di capitale, anche in assenza di emissioni di titoli di debito nel corso del 2021, potrebbe presentarsi al 1° gennaio 2022 un temporaneo breach dei requisiti MREL. Lo sconfinamento sarebbe destinato a rientrare al momento del riferito aumento di capitale.
Si segnala, inoltre, che nel mese di ottobre e' stato eseguito l' accordo con la Fondazione Mps per la definizione di tutte le controversie insorte fra le parti. L' accordo con la Fondazione Mps ha comportato la chiusura delle richieste risarcitorie per 3,8 miliardi avanzate dall' ente a fronte di un corrispettivo di 150 milioni versato dalla Banca.
La riduzione di quasi il 40% del petitum dei rischi legali costituisce un significativo fattore abilitante per qualunque operazione funzionale al miglioramento della posizione patrimoniale.
Considerati tali elementi e i significativi miglioramenti registrati dal gruppo nel corso del 2021 sotto il profilo patrimoniale e di quelli attesi in termini di riduzione dei rischi, si ritiene che lo shortfall patrimoniale sopra indicato potra' essere superato attraverso un' operazione di rafforzamento patrimoniale su base stand alone, previa approvazione da parte della DG Comp del nuovo business plan 2022-2026 attualmente in fase di predisposizione.
L' implementazione di tale piano industriale potrebbe essere soggetta a successivi aggiornamenti alla luce dell’evoluzione dello scenario macroeconomico e, comunque, subire modifiche, anche rilevanti, qualora si determinassero nuovamente i presupposti per la realizzazione di una eventuale “soluzione strutturale” mediante l’implementazione di un progetto aggregativo.
Al riguardo, pur valutata la rilevante incertezza relativa alle modalita' di esecuzione del rafforzamento patrimoniale, e' ragionevole ritenere che la banca continui a operare come un' entita' in funzionamento in un futuro prevedibile ritenendo altresi' appropriato l' utilizzo del presupposto della continuita' aziendale nella predisposizione del resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2021.
 
B.Mps: utile netto 9 mesi cresce a 388 mln (-1,532 mld in 9 mesi 2020) 04/11/2021 17:55 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Considerando gli effetti netti della Ppa (-2,7 mln di euro), l''utile consolidato del gruppo Mps nei 9 mesi ammonta a 388 mln di euro, a fronte di una perdita di 1,532 mld di euro conseguita nello stesso periodo del 2020. Il contributo del terzo trimestre 2021, pari a 186 mln di euro, e'' in miglioramento rispetto a quello del trimestre precedente, pari a 83 mln di euro. Al 30 settembre il gruppo, spiega una nota, ha realizzato ricavi complessivi per 2,266 mld di euro, in crescita del 3% rispetto allo stesso periodo dell''anno precedente. Il margine di interesse al 30 settembre e'' risultato pari a 899 mln di euro, in riduzione del 8,2% rispetto allo stesso periodo del 2020. Al 30 settembre 2021 i volumi di raccolta complessiva del gruppo sono risultati pari a 197,7 mld di euro con un calo delle masse di 1,0 mld di euro rispetto al 30 giugno 2021, legato al decremento della raccolta diretta (-1,1 mld di euro). Le commissioni nette dei primi nove mesi del 2021, pari a 1,113 mld di euro, risultano in crescita rispetto a quelle consuntivate nello stesso periodo dell''anno precedente (+6%). L''incremento e'' riconducibile ai maggiori proventi sulla gestione del risparmio (+19,5%), sia per le maggiori commissioni sul collocamento prodotti, che per le maggiori commissioni di continuing che hanno beneficiato di una crescita delle masse medie gestite e del rendimento medio. Risultano in calo, invece, le commissioni su credito (-5,3%), anche a seguito della ricomposizione degli impieghi verso forme a piu'' lunga scadenza, e le commissioni da servizi (-1,9%), in relazione al minor gettito riveniente dalla gestione dei conti correnti. Al 30 settembre l''esposizione netta in termini di finanziamenti clientela deteriorati del gruppo si e'' attestata a 2,3 mld di euro in leggera crescita sia rispetto al 30 giugno 2021 (pari a 2,2 mld di euro) che rispetto al 31 dicembre 2020 (pari a 2,2 mld di euro). Al 30 settembre 2021 la percentuale di copertura dei crediti deteriorati si e'' attestata al 46,5%, in lieve calo rispetto al 30 giugno 2021 (pari a 46,9%) principalmente per effetto della riduzione della percentuale di copertura delle inadempienze probabili (che passa dal 36,3% al 34,5%) e degli scaduti deteriorati (che passa dal 26,0% al 25,2%), solo in parte compensata dall''aumento della percentuale di copertura delle sofferenze (che passa dal 64,5% al 64,9%). Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, al 30 settembre 2021 il Common Equity Tier 1 Ratio si e'' attestato a 12,3% (rspetto al 12,1% di fine 2020 e del 30 giugno 2021) e il Total Capital Ratio e'' risultato pari a 15,9% (rispetto al 15,8% di fine 2020 e al 15,5% del 30 giugno 2021). Tali ratio non includono l''utile di periodo del terzo trimestre 2021; includendo il risultato di periodo risultano pari rispettivamente al 12,8% e 16,4%. Il contenzioso legale e'' in calo del 40% a seguito del perfezionamento dell''accordo con la Fondazione Monte dei Paschi di Siena. L''utile netto del terzo trim. ammonta a 186 mln (era di 83 mln nel trim. precedente).
com/cce
 
B.Mps: avviata interlocuzione Mef/Dg Comp per proroga Stato in azionariato 04/11/2021 18:00 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--B.Mps conferma che e'' stata avviata una preliminare interlocuzione con l''azionista di riferimento, il Mef, che, nel confermare il supporto all''attivita'' della banca, ha informato il management di contatti gia'' intercorsi con DG Comp, finalizzati a una proroga della presenza del Mef nell''azionariato di Mps e alle necessarie iniziative sul capitale che la banca dovra'' assumere. Con riferimento a una possibile "soluzione strutturale" UniCredit e il Mef hanno comunicato il 24 ottobre scorso l''interruzione dei negoziati relativi alla potenziale acquisizione di un perimetro selezionato di Mps. Attualmente l''accesso alla virtual data room e'' consentito solo ad Amco. com/cce

MF-DJ NEWS
 
B.Mps: accesso a data room concesso ad oggi solo ad Amco 04/11/2021 18:05 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Dopo l''interruzione delle trattative tra Unicredit e il Mef per il passaggio di mano di B.Mps la banca conferma che l''accesso alla virtual data room attualmente e'' concesso solo ad Amco. Lo spiega una nota. com/cce

MF-DJ NEWS
 
B.Mps: aumento di mercato da fare in 2022 con sostegno del Mef 04/11/2021 18:05 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--B.Mps procedera'' alla revisione del proprio business plan per il nuovo arco temporale 2022-2026. La revisione potrebbe contenere ulteriori elementi di discontinuita'' rispetto a quanto gia'' ipotizzato in vista delle precedenti discussioni con DG Comp. Tale iniziativa, spiega una nota, e'' propedeutica a un aumento di capitale a condizioni di mercato da realizzarsi nel 2022, in relazione al quale, sulla base delle interlocuzioni in corso, e'' ragionevole attendersi il sostegno del socio di riferimento. Dg Comp e Bce dovrebbero valutare, per quanto di competenza, l''intervento dello Stato sulla base della viability stand alone della Capogruppo alla luce di quanto verra'' indicato nel nuovo business plan. Non puo'' escludersi che nell''ambito di tale valutazione possano insorgere, in linea di principio, elementi allo stato non prevedibili che potrebbero incidere sul percorso di rafforzamento patrimoniale della Capogruppo e sulla struttura e realizzabilita'' di un aumento di capitale a condizioni di mercato. Alla luce della proposizione nel corso del 2022 del possibile aumento di capitale, anche in assenza di emissioni di titoli di debito nel corso del 2021, potrebbe presentarsi al 1 gennaio 2022 un temporaneo breach dei requisiti Mrel. Lo sconfinamento sarebbe destinato a rientrare al momento del riferito aumento di capitale. Rispetto alle stime formulate nel Bilancio 2020 che evidenziavano uno shortfall gia'' a partire dal primo trimestre 2021 con una crescita a 1,5 mld di euro al 1 gennaio 2022, si evidenzia che anche al 30 settembre 2021, come nei due trimestri precedenti, non e'' emerso alcuno shortfall ne'' si prevede che lo stesso emerga nei 12 mesi dalla data di riferimento, ovvero entro il 30 settembre 2022. L''azzeramento dello shortfall atteso a 12 mesi - spiega una nota - deriva dagli effetti delle azioni di capital management gia'' realizzate, dall''evoluzione del capitale e dei risk weighted assets e dalla previsione che l''aggiornamento dei modelli interni alle EBA Guidelines avvenga oltre l''orizzonte di valutazione.
com/cce
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto