Obbligazioni MPS

B.Mps: Sileoni, stop trattativa convenuta a Unicredit e Mef 10/12/2021 11:32 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--"Analizzando la situazione con gli occhi di Unicredit e del Tesoro, l''interruzione della trattativa per la vendita del Monte dei Paschi di Siena, e'' convenuta a entrambi: per Unicredit ha prevalso l''interesse di prendere del tempo per riorganizzare il proprio gruppo senza appesantirlo con altre aggregazioni e per il Tesoro un finanziamento miliardario dell''operazione non sarebbe stato politicamente sostenibile e opportuno da parte di Draghi e del suo governo". Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Coffee Break in onda su La7. "Il romanzo che si e'' creato durante le trattative e'' figlio anche degli interventi di alcuni partiti politici che hanno approfittato della situazione per motivi elettorali che sono spariti un secondo dopo le stesse elezioni suppletive di Siena". "Credo ora che grazie alla autorevolezza di Draghi, l''Europa e la Bce concederanno un arco di tempo che puo'' variare fra uno o due anni per consentire al Tesoro, proprietario di Mps, di costruire forme sostenibili di riorganizzazione del gruppo bancario rispettando le indicazioni della Bce. Trascorso il periodo che concedera'' la Bce, il gruppo Mps sara'' messo sul mercato ed e'' anche li'' che il sindacato dovra'' agire per tutelare tutti i posti di lavoro e per stimolare una soluzione definitiva che tenga stabilmente in piedi il marchio Mps e la sua storica presenza senese e toscana", ha concluso Sileoni.

pev
 
Mps – Rumor su possibile approvazione del piano da parte del cda venerdi' 17 dicembre 15/12/2021 08:23 - MKI
Venerdi' 17 dicembre dovrebbe tenersi il cda di Mps per l’approvazione della versione definitiva piano industriale 2022-2026.
L’indiscrezione viene riportata dall’Ansa, secondo cui la banca senese starebbe quindi accelerando i tempi sul sull’aggiornamento del piano strategico che fara' da base alla trattativa tra il MEF, primo azionista dell’istituto toscano con il 64,2% del capitale, e la Commissione Europea per la concessione di una proroga alla dismissione della partecipazione in capo al Tesoro.
Il piano, aggiunge l’agenzia, sara' poi trasmesso al Ministero dell’Economia in vista del confronto con la Dg Comp.
“Tutto il management e tutto il cda sta lavorando su un aggiornamento importante del piano industriale per rivedere il perimetro del gruppo e cercare di lasciare al suo interno le componenti effettivamente redditizie”, ha dichiarato alla stampa nel corso di un evento FABI Guido Bastianini, Ad di Mps, spiegando che i tempi per la messa a punto “saranno piuttosto a breve”.
Al termine del processo di ristrutturazione in corso, Mps “puo' stare in piedi anche da sola, che non vuol dire che non si possa andare verso ipotesi di integrazione” ma farlo “da una posizione molto piu' solida rispetto a quella che si pensava qualche tempo fa”, ha proseguito il manager.
“Tutto il management sta lavorando a un aggiornamento importante del piano industriale. La banca e' libera di fare le proprie proposte che dovranno essere vagliate dall’Antitrust UE, dalla Dg Comp; stiamo lavorando col MEF che e' il soggetto titolato a interagire con Dg Comp”, ha precisato il Ceo.
L’obiettivo e' “rendere Mps una banca sempre piu' vicina ai propri clienti di fascia medio piccola e rifocalizzare la banca verso il settore PMI e la clientela privata. L’Npl ratio di Mps e' uno dei migliori nel sistema bancario italiano e nei prossimi anni l’obiettivo e' avere un profilo molto basso di rischio”, ha aggiunto il banchiere.
“Sull’aggiornamento del piano che dovrebbe essere sottoposto all’azionista a breve anche se non siamo in condizioni di prevedere la tempistica”, spiegando che “e' presto per parlare di esuberi”.
Riguardo all’aumento di capitale, Bastianini ha riportato: “A partire dal novembre 2020 Mps ha recuperato moltissimo in termini di esigenza patrimoniale. Lo scenario, la buona gestione della pandemia di Covid-19 e le condizioni macroeconomiche mutate hanno cambiato la prospettiva delle rettifiche su crediti. Per ora la banca non ha comunicato numeri diversi da quelli ufficialmente resi noti. La banca deve semplificare i propri processi produttivi”.
 
Il capitolo M&A riemerge, ma per Mediobanca la novità è una sola: Banco Bpm che lascia la porta aperta a Mps
Castagna, ceo di Banco Bpm, ieri ha detto che il consolidamento nazionale potrebbe avvenire in 12-18 mesi e non ha trascurato la possibilità di riavviare i colloqui con Bper Banca o Mps, una volta ripulita. Per la banca d'affari un deal accrescitivo tra Bper e la Popolare di Sondrio non è semplice in questa fase. Puntare su Unicredit (remunerazione media annua degli azionisti di quasi il 20%) - MF
 
B.Mps: Donnet, mondo bancario lontano da noi (Sole 24 Ore) 16/12/2021 09:16 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--"Assolutamente no. Mi auguro che venga trovata una soluzione nell''interesse del Paese, ma non potra'' essere Generali. Il mondo bancario e'' lontano da noi, non e'' il nostro mestiere". Risponde cosi'' l''a.d. di Generali Ass., Philippe Donnet, in un''intervista al "Sole 24 Ore", a chi gli chiede se il Leone, azionista di B.Mps, si sta interessando a Siena dopo il mancato accordo con Unicredit.

A proposito di rumors su interessamento di Generali.
 
  • Mi piace
Reactions: 2K2
B.Mps: oggi il Cda vaglia il piano per la proroga (MF) 17/12/2021 08:11 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Con la fine dell''anno si avvicina la scadenza di quel processo di privatizzazione che il Montepaschi non e'' stato in grado di completare. Ecco perche'' in queste settimane le trattative su una proroga sono particolarmente intense nel triangolo Siena-Roma-Bruxelles. Proprio oggi il consiglio di amministrazione di Mps dovrebbe analizzare e probabilmente approvare il nuovo piano industriale 2022-2026. Per la banca si trattera'' di un passaggio chiave da cui dipendera'' l''esito della partita con le autorita'' europee. Il documento sara'' infatti trasmesso al ministero dell''Economia in vista del confronto con la Dg Comp con cui nelle scorse settimane sono gia'' partite approfondite interlocuzioni. Se infatti l''intenzione di Roma e'' quella di mantenere il Monte sotto controllo statale per almeno un paio di anni, fissando una scadenza elastica, l''obiettivo della DgComp e'' evitare che il prolungamento del regime di nazionalizzazione del Monte risulti distorsivo della concorrenza nel mercato bancario. Per il momento non ci sono ancora diktat ufficiali ma fonti finanziarie fanno sapere che Bruxelles potrebbe porli presto, come gia'' accaduto nell''ambito della trattativa sulla precautionary recapitalisation del 2017. Sotto questo punto di vista Dg Comp (che da ormai quattro anni monitora lo stato di salute di Siena con controlli trimestrali affidati a un monitoring trustee indipendente) potrebbe spingere su tre leve nell''ambito del negoziato: riduzione del perimetro con dismissione di asset, abbassamento del cost/income dall''attuale 68,6% in un intorno del 55% e aumento del return on equity in zona 8% (alla fine del primo semestre era al 6,8%). Per quanto riguarda il capitale, dovra'' poi essere mantenuto il rispetto dei requisiti minimi fissati dall''autorita'' di Vigilanza.
fch
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto