Obbligazioni MPS

Oggi 13:35 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--B.Mps +2,25% in un contesto positivo per tutti i bancari quotati. Banca Imi - commentando le indiscrezioni sul prossimo aumento di capitale del gruppo - considera alto il rischio di esecuzione della ricapitalizzazione. Fatto che, in ogni caso, potrebbe essere mitigato dalla presenza di anchor investor.
 
CEO of Italy's MPS pressured to seek partners' support for cash call
Oggi 21:03 - RSF
By Pamela Barbaglia and Valentina Za
LONDON/MILAN, Sept 22 (Reuters) - Monte dei Paschi (MPS) (BMPS.MI) Chief Executive Officer Luigi Lovaglio is increasingly under pressure to secure support from the state-owned bank's main commercial partners for a capital raise of up to 2.5 billion euros ($2.5 billion), three sources close to the matter said.

Lovaglio has been holding off from engaging in negotiations with AXA (CS.EQ) and Anima (ANIM.MI) over the share sale despite interest from the two partners to invest in MPS as part of strengthened commercial alliances, the sources said on condition of anonymity.

Closer ties could hamper MPS' future search for a merger partner as the state seeks to cut its 64% stake. The banks organising the stock issue, however, have long seen the need for cornerstone investors, sources had previously said.

Given current market prices, the banks face the difficult task of placing new shares valuing MPS at a more expensive multiple than stronger peers such as UniCredit (UCG.MI).

After informal meetings in London with AXA and Anima top executives on Thursday, which were first reported by Bloomberg News, Lovaglio has agreed to engage in long-deferred negotiations next week, two of the sources said, adding that it was unclear whether this would lead to an agreement.

Lovaglio has repeatedly said discussions around the cash call had to remain separate from any revision of the commercial agreements MPS has in place with asset manager Anima and insurer AXA.

He has been striving to raise funds without their involvement by mid-November to cut costs through an expensive early retirement scheme for staff.

But volatile markets amid recession fears make it hard to attract buyers for a bank that is worth just 300 million euros after burning through 25 billion euros of investors' money since the global financial crisis.

NO FIRM COMMITMENT
Lovaglio's reluctance to engage with AXA and Anima has irked some of the banks that have signed a preliminary commitment to mop up unsold shares, one of the sources said.

Time to revise the partnerships is now tight, with MPS planning to launch the cash call by mid-October to secure the funding by mid-November.

Anima could contribute up to 250 million euros towards MPS' capital raise, when including an upfront payment for the improved partnership terms, a source had previously said.

Led by Bank of America (BAC.N), Citigroup , Credit Suisse (CSGN.VX) and Mediobanca (MB.MI), the group of banks handling the capital raise can walk away from the deal if feedback from investors is negative.

The banks have no firm commitment in hand from any investors yet, a person close to the consortium said.

Even investors who have long-standing relationships with Lovaglio, such as French entrepreneur Denis Dumont, want to wait to see the outcome of Italy's general election on Sunday, another person close to the matter said.


MPS must secure private funds to avoid breaching European Union rules on state aid. The state is allowed to cover 64% of MPS' capital raise based on the size of the stake it acquired after a 2017 bailout.

Italian rules expiring after November - which allow people to go into retirement up to seven years before their pension age - are forcing MPS to raise cash at a time when investors are waiting to gauge the depth of an expected economic recession in Europe. ($1 = 1.0164 euros)
(Reporting Pamela Barbaglia in London and Valentina Za in Milan; Editing by Paul Simao)
 
Ultima modifica:
B.Mps: verso rinnovo accordo con Anima H. grazie a intesa su durata (fonti)
22/09/2022 18:15 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Il pre-accordo di B.Mps con Anima Holding per un supporto all''aumento di capitale della banca da 2,5 mld fino a 200 mln di euro passa anche da un''intesa di massima sul rinnovo dell''accordo commerciale tra le due realta''. Secondo quanto spiegano fonti a MF-Dow Jones ci sarebbe stata un''apertura della banca sull''estensione della durata (l''accordo in essere scade a fine 2030) e anche sugli impegni e sulle garanzie sia relativi alla raccolta da prodotti e ai target della banca sia alle garanzie sottostanti all''accordo stesso. L''incontro tra i due ad, Luigi Lovaglio e Alessandro Melzi d''Eril, e'' avvenuto a Londra ma lontano dagli occhi indiscreti dei banchieri e degli investitori che partecipavano all''Annual Financial Ceo Conference di Bank of America Merrill Lynch. E'' avvenuto in un quartiere molto conosciuto per lo shopping e pochissimo per gli affari, proprio per non dare nell''occhio. La prossima settimana ci sara'' un nuovo incontro per definire i dettagli dell''intesa. Il tempo stringe. L''aumento di capitale dovra'' partire entro meta'' ottobre per concludersi entro il 30 novembre. cce

MF-DJ NEWS
 
11.31 MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--B.Mps +4,67% a 0,3096 euro. "Secondo quanto riportato da varie fonti di stampa, il Ceo Lovaglio avrebbe avviato interlocuzioni - per ora informali - con Anima e Axa (attuali partner di Mps rispettivamente nel risparmio gestito e nella bancassurance) per verificare la loro disponibilita'' a intervenire nell`aumento di capitale da 2,5 mld della banca. Secondo i rumors, Anima e Axa avrebbero dato una disponibilita'' di massima a supportare l''operazione per un ammontare complessivo di circa 400 mln (sui 900 mln da reperire sul mercato), in cambio di un rafforzamento degli accordi in essere. Altri fondi potrebbero invece essere reperiti, secondo i rumors, da investitori vicini a Lovaglio e questo potrebbe avvicinare la sottoscrizione dell`accordo di underwriting da parte del consorzio di garanzia", ricorda Equita Sim. Gli analisti giudicano "la notizia positivamente in quanto riteniamo che la presenza di anchor investor sia un elemento chiave per dare visibilita'' al successo dell`operazione di ricapitalizzazione di Mps e all`attuazione del piano di rilancio elaborato da Lovaglio. L`aumento delle probabilita'' di un esito favorevole dell`aumento di capitale, anche se non necessariamente per l`ammontare complessivo di 2,5 mld, e'' un ulteriore elemento di supporto per i titoli subordinati della banca, che vedono ridotte le chance di coinvolgimento. Per Anima, riteniamo che un eventuale coinvolgimento nell`aumento di capitale sia strettamente legato a un rafforzamento della partnership (che puo'' tradursi, ad esempio, in un`estensione della durata, in un rafforzamento delle garanzie), che avrebbe il vantaggio di rafforzare il posizionamento di Anima in ottica di consolidamento del settore bancario. Il titolo tratta su valutazioni compresse anche per le incertezze legate all`accordo distributivo con Mps
MF-DJ
 
«[...]
L’articolo di Reuters ricorda come il ceo di Mps Luigi Lovaglio abbia opposto inizialmente resistenza all’opzione di trattare con Axa e Anima riguardo alla loro partecipazione all’operazione di ricapitalizzazione, nonostante l’interesse manifestato da entrambi i partner a investire nella banca senese, al fine di rafforzare le alleanze commerciali già siglate.
La riluttanza di Lovaglio si spiega con la consapevolezza che legami più stretti con Axa e Anima potrebbero ostacolare la ricerca futura di un partner con cui avviare una fusione, cosa su cui Mps vorrebbe impegnarsi – per consentire finalmente l’uscita dello Stato, che si conferma tuttora suo azionista di maggioranza con una quota del 64% – subito dopo aver raccolto nuovo capitale.

Il problema è che le banche che fanno parte del consorzio di garanzia per l’aumento di capitale e che stanno organizzando l’emissione azionaria chiedono, così come era stato già riportato da alcune fonti, che ci siano anchor investors a sostegno dell’operazione. Considerati i prezzi attuali di mercati, queste banche fanno fronte infatti al difficile compito di piazzare nuove azioni a multipli più costosi rispetto a banche decisamente più solide di Mps, come per esempio UniCredit. (con cui tra l’altro il Monte di Stato stava per convolare a nozze, prima che le trattative facessero un flop difficile da dimenticare).»
 
«[...]
L’articolo di Reuters ricorda come il ceo di Mps Luigi Lovaglio abbia opposto inizialmente resistenza all’opzione di trattare con Axa e Anima riguardo alla loro partecipazione all’operazione di ricapitalizzazione, nonostante l’interesse manifestato da entrambi i partner a investire nella banca senese, al fine di rafforzare le alleanze commerciali già siglate.
La riluttanza di Lovaglio si spiega con la consapevolezza che legami più stretti con Axa e Anima potrebbero ostacolare la ricerca futura di un partner con cui avviare una fusione, cosa su cui Mps vorrebbe impegnarsi – per consentire finalmente l’uscita dello Stato, che si conferma tuttora suo azionista di maggioranza con una quota del 64% – subito dopo aver raccolto nuovo capitale.

Il problema è che le banche che fanno parte del consorzio di garanzia per l’aumento di capitale e che stanno organizzando l’emissione azionaria chiedono, così come era stato già riportato da alcune fonti, che ci siano anchor investors a sostegno dell’operazione. Considerati i prezzi attuali di mercati, queste banche fanno fronte infatti al difficile compito di piazzare nuove azioni a multipli più costosi rispetto a banche decisamente più solide di Mps, come per esempio UniCredit. (con cui tra l’altro il Monte di Stato stava per convolare a nozze, prima che le trattative facessero un flop difficile da dimenticare).»
in effetti Lovaglio ha ragione a non farsi spolpare dai due avvoltoi, sa bene quanto costerebbe disfare accordi capestro di lunga durata specialmente con AXA
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto