Obbligazioni MPS

B.Mps: Meloni spinge per la exit (MF)
25/04/2023 08:45 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--La privatizzazione di Mps procedera'' in modo ordinato. La premier Giorgia Meloni ha lanciato questo messaggio sabato 22 in un''intervista a MF-Milano Finanza che nel corso del fine settimana e'' stato ripreso da molti organi di informazione internazionali. "Non dobbiamo ripetere gli errori del passato", ha spiegato Meloni. "Abbiamo confermato il ceo Luigi Lovaglio alla guida del Monte dei Paschi, l''amministratore delegato ha condotto in porto con successo l''ultimo aumento di capitale e adesso bisogna lavorare per riportare il Monte sul mercato privato. Vogliamo gestire in modo ordinato l''uscita dello Stato dal capitale di Mps per creare in Italia le condizioni perche'' ci siano piu'' poli bancari", ha concluso la premier. Le dichiarazioni arrivano a pochi giorni dall''assemblea che ha rinnovato il consiglio di amministrazione della banca senese portando alla presidenza l''avvocato Nicola Maione. Con una nuova squadra al vertice insomma il momento appare propizio per fare chiarezza sulle priorita'' strategiche dell''istituto e definire le tappe della privatizzazione. L''anno scorso il governo italiano, che dal 2017 ha il 64% di Mps, aveva ottenuto dalla Commissione europea una proroga per la exit dopo il flop della trattativa con Unicredit per l''acquisizione. Bruxelles non ha fissato una nuova scadenza, anche per non mettere troppa pressione al venditore e condizionare negativamente il processo. Con ogni probabilita'' pero'' tra la fine di quest''anno e l''inizio del 2024 il pressing dell''Europa si fara'' insistente. Ecco perche'' le discussioni tra il governo italiano e i potenziali compratori potrebbero riprendere quota gia'' entro la fine del primo semestre. La differenza rispetto al passato e'' che oggi il Monte e il suo ceo Lovaglio possono condurre la trattativa da una posizione di forza. Il quarto trimestre del 2022 e'' stato un punto di svolta per la banca senese, che ha realizzato un utile netto di 155,8 milioni. Sul fronte della gestione caratteristica, i ricavi dei dodici mesi si sono attestati a 3,09 miliardi, trainati da un margine di interesse balzato del 26% a 1,54 miliardi. Chi si fara'' avanti? A marzo sono tornati a circolare con insistenza rumor su un possibile interesse di Banco Bpm, anche se il ceo Giuseppe Castagna e'' finora stato molto cauto nelle dichiarazioni: "Non guardiamo Mps. La nostra idea e'' di non perseguire alcuna aggregazione", ha spiegato il banchiere in una recente intervista. Vero e'' pero'' che un impegno diretto di piazza Meda sul dossier consentirebbe la costruzione di quel terzo polo del credito sul quale si espressa chiaramente Meloni nell''intervista a Milano Finanza. Non solo. Con una mossa di questo genere il Banco si metterebbe al sicuro da quel possibile blitz di Unicredit su cui negli ultimi giorni il mercato e'' tornato a speculare. Alla finestra c''e'' anche Bper, che pero'' nei prossimi mesi sara'' impegnata nel completamento dell''integrazione di Carige dopo il salvataggio dello scorso anno. Non si e'' esclude che sulla privatizzazione si affaccino piu'' soggetti, privati e pubblici. Da tempo circolano diverse suggestioni in tal senso. Intesa Sanpaolo potrebbe per esempio affiancare il Banco, mentre le filiali del sud di Mps dovrebbero tornare nel radar del Mediocredito Centrale che gia'' nel 2021 aveva studiato il dossier. red fine

MF-DJ NEWS
 
ESCLUSIVA-Mps, Tesoro aperto a collocamento quote su mercato, tutelando interesse nazionale - fonti
Oggi 17:03 - RSF
ROMA, 5 maggio (Reuters) - Il ministero dell'Economia è aperto alla possibilità di ridurre la partecipazione del 64% detenuta in Banca Mps (BMPS.MI) attraverso uno o più collocamenti azionari sul mercato, hanno detto a Reuters tre fonti a conoscenza del dossier.

Questa opzione, tuttavia, verrebbe presa in considerazione solo se finanziariamente vantaggiosa e a condizione che nuovi eventuali azionisti di Mps perseguano strategie allineate all'interesse nazionale, ha detto in particolare una delle fonti, mentre la banca non ha commentato.

L'Italia si è impegnata a riportare Mps in mani private nel 2017, quando le autorità europee ne hanno autorizzato il salvataggio.

Il Tesoro provò una prima volta a privatizzare la banca nel 2021, quando trattò in esclusiva con UniCredit (UCG.MI), ma i colloqui non andarono a buon fine.

La riduzione della quota tramite uno o più collocamenti azionari non preclude la strada della ricerca di partner strategici.

Una fusione rimane l'opzione preferita dalle autorità di vigilanza sotto il profilo della stabilita finanziaria, aveva ribadito nelle scorse settimane una fonte vicina al dossier.

Il rialzo del titolo MPS ben sopra il prezzo dell'aumento di capitale di 2 euro ad azione a inizio anno aveva portato a una prima valutazione dell'opzione collocamento, ma a cogliere l'opportunità e' stata poi la francese Axa che dopo aver sostenuto la ricapitalizzazione con un'iniezione da 200 milioni ha ceduto la quota dell'8% che ne faceva il primo azionista privato del Monte.
 
ESCLUSIVA-Mps, Tesoro aperto a collocamento quote su mercato, tutelando interesse nazionale - fonti
Oggi 17:03 - RSF
ROMA, 5 maggio (Reuters) - Il ministero dell'Economia è aperto alla possibilità di ridurre la partecipazione del 64% detenuta in Banca Mps (BMPS.MI) attraverso uno o più collocamenti azionari sul mercato, hanno detto a Reuters tre fonti a conoscenza del dossier.

Questa opzione, tuttavia, verrebbe presa in considerazione solo se finanziariamente vantaggiosa e a condizione che nuovi eventuali azionisti di Mps perseguano strategie allineate all'interesse nazionale, ha detto in particolare una delle fonti, mentre la banca non ha commentato.

L'Italia si è impegnata a riportare Mps in mani private nel 2017, quando le autorità europee ne hanno autorizzato il salvataggio.

Il Tesoro provò una prima volta a privatizzare la banca nel 2021, quando trattò in esclusiva con UniCredit (UCG.MI), ma i colloqui non andarono a buon fine.

La riduzione della quota tramite uno o più collocamenti azionari non preclude la strada della ricerca di partner strategici.

Una fusione rimane l'opzione preferita dalle autorità di vigilanza sotto il profilo della stabilita finanziaria, aveva ribadito nelle scorse settimane una fonte vicina al dossier.

Il rialzo del titolo MPS ben sopra il prezzo dell'aumento di capitale di 2 euro ad azione a inizio anno aveva portato a una prima valutazione dell'opzione collocamento, ma a cogliere l'opportunità e' stata poi la francese Axa che dopo aver sostenuto la ricapitalizzazione con un'iniezione da 200 milioni ha ceduto la quota dell'8% che ne faceva il primo azionista privato del Monte.
anche se non capisco che cosa questo voglia dire e come potrebbe avvenire.
 
Nella mia ignoranza mi sembra di capire che avrebbero intenzione di vendere le azioni in mano al MEF a mercato.
Correggetemi se dico una stupidaggine!
almeno una parte. poi se riuscissero ad arrivare sotto al 50% potrebbero chiedere in EU ulteriori deroghe o eliminazione dell'obbligo di cessione. Io preferirei la cessione a qualche buon istituto visto che sono in loss coi bond MPS
 

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