Obbligazioni MPS

Italy mulls 10% stake sale in Monte Paschi to cut debt, Bloomberg reports
21/02/2024 09:15 - RSF
Feb 21 (Reuters) - The government of Italy is considering selling a stake of up to 10% in lender Banca Monte dei Paschi di Siena SpA (BMPS.MI) in a bid to cut debt and facilitate consolidation in the banking sector, Bloomberg News reported on Wednesday.

Italy is evaluating the stake sale through an accelerated book-building, placing shares on the market as in a previous sale, the report added, citing people familiar with the matter.

(Reporting by Gursimran Kaur in Bengaluru; Editing by Rashmi Aich)
(([email protected];))
 
B.Mps: Casini (Fabi), al lavoro per mantenerla autonoma (MF)
Oggi 07:45 - MF-DJ
ROMA (MF-NW)--"Il Monte dei Paschi ha tutte le carte in regola per rimanere autonomo e noi, ovviamente, ce lo auguriamo. Certamente molto dipende da cosa decidera'' l''Europa, ma i risultati parlano di una banca pronta al rilancio e, con un po'' di tempo in piu'', sono certo che potrebbe raggiungere il completo risanamento". Lo ha detto Franco Casini, coordinatore Fabi di Mps e segretario nazionale amministrativo della Federazione, in un''intervista a MF-Milano Finanza, spiegando che dopo anni difficili e'' "il momento di concentrarsi sul futuro e pianificare le prossime mosse. In questi anni sono stati fatti molti sacrifici. I lavoratori bancari di Mps hanno pagato un costo altissimo e subito una situazione che non avevano in nessun modo contribuito a creare. Il loro spirito di appartenenza, al contrario, ha contribuito alla ripresa. Gli utili della banca sono sotto gli occhi di tutti e persino migliori delle previsioni". Per il futuro del Monte, "ci auguriamo che rimanga autonoma. Come Fabi abbiamo sempre lavorato perche'' questo accadesse", ha sottolineato il sindacalista aggiungendo che "aspettiamo di capire le intenzioni del governo, perche'' dal passo che fara'' si apriranno scenari diversi, poi ci aspettiamo che tutte le parti in gioco, noi per primi come sindacato, ma ovviamente anche l''azionista, l''ad e il cda, continuiamo a guardare con lungimiranza al futuro". Parlando del risanamento della banca, Casini ha messo in evidenza che l''ad, Luigi Lovaglio, ha fatto "un buon lavoro in una situazione non facile anche per lui. Abbiamo avuto sempre un rapporto di grande rispetto reciproco in cui la parola data non e'' mai venuta meno. Devo dare atto a Lovaglio e al cda di aver lavorato per il bene della banca e dei lavoratori". red fine

MF NEWSWIRES ([email protected])
 
TOP NEWS ITALIA: banche, 5 motivi perche' continueranno a brillare (BofA)
23/02/2024 18:05 - MF-DJ
MILANO (MF-NW)--Gli analisti di BofA in un report sul settore bancario del Sud Europa dichiarano che i titoli dei principali istituti bancari non smetteranno di sorprendere anche dopo i primi tagli dei tassi d''interesse e individuano cinque temi a supporto di questa tesi che il mercato non ha ancora soppesato. Le stime e i prezzi obiettivo sono rivisti per B.Mps, Intesa Sanpaolo e Unicredit ma a festeggiare e'' soprattutto Banco Bpm, promossa a buy da neutral. CINQUE PUNTI DA SOPPESARE 1. Le banche si proteggono dal rischio derivante dai tassi d''interesse costruendo portafogli di attivita'' a reddito fisso che imitano il potenziale repricing dei loro depositi e, considerando che nell''ultimo anno la sensibilita'' ai tassi e'' diminuita di circa il 50%, le stime sull''andamento della curva Euribor sono riviste al rialzo del 2-7%. 2. Con i primi tagli dei tassi e ipotizzando una remunerazione dei depositi costante, l''aumento della remunerazione in conto corrente dovrebbe automaticamente aumentare. Al momento, con un beta a circa 15% e con interessi al 4%, i costi di deposito per gli istituti ammontano a circa lo 0,6%. Nel modello di BofA, ipotizzando l''ultimo dato costante, se gli interessi scendessero al 3% il beta aumenterebbe al 25%. Gli analisti vedono pero'' i costi scendere nella seconda meta'' del 2024, con conseguente diminuzione del beta. 3. A fronte di un calo del rischio legato al Pil, le perdite sui prestiti caleranno sensibilmente. Considerando che l''Npe ratio degli istituti bancari si attesta tra il 3% e il 4%, il rischio e'' del 60-70% piu'' basso rispetto a un ipotetico tasso al 10%. Gli Npl, insomma, costano molto meno. 4. Con una generazione organica annuale di capitale compresa tra i 250 e i 350 punti base, le banche hanno registrato un CET1 ben superiore ai requisiti Srep fissati dalla Bce. Alcuni istituti possono quindi permettersi un payout compreso tra il 90% e il 100% senza andare ad intaccare il requisito CET1; da qui il trend in crescita relativo a distribuzioni ''straordinarie'', sia mediante dividendi sia mediante buyback. 5. Il mercato continua a vedere nullo a livello di valutazione il capitale in eccesso per M&A, ovvero quello che non viene distribuito. Questo va a detrimento di titoli come Unicredit e B.Mps, che scambiano a prezzi che non rappresentano il valore intrinseco dell''istituto. Il valore di una banca risiede nei depositi e la ricerca di finanziamenti a basso tasso d''interesse e'' cruciale per le operazioni M&A. Sebbene le perdite non realizzate possano scoraggiare l''attivita'' nel breve termine, BofA ritiene che fusioni e acquisizioni nel settore rappresentino un valore aggiunto sia per gli acquirenti sia per i target. BANCO BPM: PROMOSSA A BUY Gli analisti promuovono l''istituto di Piazza Meda a buy da neutral, con prezzo obiettivo che passa a 7 euro dai precedenti 5,5. Le stime sulla distribuzione di capitale sono riviste al rialzo, allineandosi con la guidance di 4 mld e includendo un payout di circa il 67% per tutti i dividendi tra 2024 e 2026 (yield 18%). Inoltre, le stime sull''utile netto sono aumentate del 12%, ponendosi del 9% sopra le attese del consenso per il 2024. Il titolo viene aggiunto alla lista Europe 1, ovvero tra le migliori banche europee, proprio grazie al dividend yield tra i piu'' alti d''Europa. INTESA SANPAOLO: BEST PICK IN ITALIA BofA conferma il giudizio buy e alza marginalmente a 4 euro (da 3,9) il prezzo obiettivo su Intesa Sanpaolo. Le stime sull''Eps sono riviste al rialzo dell''1% dopo i conti per il 4* trimestre 2023 e di riflesso all''andamento dell''Euribor. Il margine d''interesse e'' atteso aumentare di circa il 5% su base annua nel 2024 e il rendimento dei depositi continuare a mostrarsi "solido". "Ci aspettiamo un programma di buyback straordinario da 1,5 mld nel 2024", commentano gli analisti, dopo quello da 1,7 gia'' annunciato e dopo il payout del 70% mediante dividendi. BofA si pone del 7% sopra le stime del consenso a livello di utile netto per 2024 e 2025 e del 10% per il 2026. Top pick di settore in Italia. MONTE PASCHI: YIELD INTERESSANTE MA MEGLIO GUARDARE ALTROVE BofA conferma il giudizio neutral e alza il prezzo obiettivo a 4,3 euro dai precedenti 3,8 su B.Mps. Le stime sul margine d''interesse per il 2025 sono alzate del 5% sull''onda di tassi d''interessi piu'' resilienti delle attese e di accantonamenti piu'' bassi che piu'' che compensano i costi in aumento. Buone notizie sul fronte dell''imposizione fiscale, in calo nel 2024 a giovamento dell''utile netto. La valutazione di BofA include un dividendo piu'' generoso di quanto precedentemente stimato e un payout pre-tasse del 50%. Il petitum per i procedimenti pendenti e'' stimato a circa 1 mld euro e il CET1 superiore al 18% nel 2024, ma atteso calare negli anni a seguire. "Dividend yield notevole" per il 2024, al 14%, e per il 2025, al 13%, ma BofA vede un rapporto rischio/rendimento migliore in altri istituti italiani. UNICREDIT: STIME CONSENSO EPS CAUTE BofA conferma il giudizio buy e alza il prezzo obiettivo a 38 euro da 35 su Unicredit, rivedendo al rialzo dell''1% le stime sull''Eps dopo i conti per il 4* trimestre a includere l''andamento dell''Euribor. Nel 2024, il margine d''interesse e'' visto scendere del 2% su base annua ma BofA non esclude che "potrebbe riservare ancora sorprese". Le attese sulla distribuzione di capitale sono confermate a 8 mld per il 2024 e a 7,7 mld per il 2025, ma il payout e'' aumentato rispettivamente a 40% e 45% per un total yield annuo di circa il 17% nel biennio. Gli analisti si pongono del 20% sopra le stime del consenso a livello di Eps per il 2024 e del 15% su quelle del 2025. MEDIOBANCA: AZIONI SCAMBIANO A PREMIO SUI PEER BofA conferma il giudizio underperform e il prezzo obiettivo di 11,9 euro su Mediobanca, rivedendo solo marginalmente al ribasso (dell''1-3% per il biennio 2024-2025) le stime sull''Eps. "Le azioni scambiano a 9 volte il rapporto price earning, a premio del 40-50% rispetto agli altri istituti italiani" commentano gli analisti, che si pongono di circa il 5% sotto le stime del consenso sull''Eps per 2024 e 2025.
bon
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