Obbligazioni MPS (8 lettori)

acinorev

Forumer attivo
Ho letto su finanzaonline che draghi starebbe pensando ad un mercato europeo regolamentato per gli npl. Potrebbe essere una buona notizia per mps , in ottica aucap meno mostruoso?
 

utentenuovo

Nuovo forumer
Ho letto su finanzaonline che draghi starebbe pensando ad un mercato europeo regolamentato per gli npl. Potrebbe essere una buona notizia per mps , in ottica aucap meno mostruoso?

MPS in teoria il problema l'ha risolto....si vende tutte le sue sofferenze con perdite minime
il mercato sara' utile per le altre banche...
ma davvero compreranno gli npl di intesa e isp a 40? ne dubito. quindi non so quanto possa essere utile
draghi a febbraio disse che la gestione degli npl e' un processo molto lungo....beh...voglio sperare che non mettano troppa fretta anche a uc e isp
 

utentenuovo

Nuovo forumer
Con questo rescue plan nessuno è al sicuro.

neanche isp?

Banche: Messina, errore applicare livelli copertura Mps a sistema

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 02 ago - "Solo
analisti poco intelligenti e la speculazione possono pensare
di applicare gli stessi livelli di copertura di una banca in
pre-risoluzione come Mps a quelli delle altre banche". Lo ha
sottolineato l'a.d. di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina,
rispondendo agli analisti che gli chiedevano se il livello di
copertura di Mps potesse essere considerato un benchmark.
"La copertura di Mps e' relativa alla situazione di Mps - ha
aggiunto - E' chiaro che se una banca e' nella situazione di
avere risultati cosi' negativi dal regolatore viene valutata
con altri parametri: non e' possibile paragonare la
situazione di chi e' uscito perdente dagli stress test con
quella di chi e' uscito vincitore, comparare una banca che
deve sopravvivere con il campione del mercato"
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
neanche isp?

Banche: Messina, errore applicare livelli copertura Mps a sistema

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 02 ago - "Solo
analisti poco intelligenti e la speculazione possono pensare
di applicare gli stessi livelli di copertura di una banca in
pre-risoluzione come Mps a quelli delle altre banche". Lo ha
sottolineato l'a.d. di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina,
rispondendo agli analisti che gli chiedevano se il livello di
copertura di Mps potesse essere considerato un benchmark.
"La copertura di Mps e' relativa alla situazione di Mps - ha
aggiunto - E' chiaro che se una banca e' nella situazione di
avere risultati cosi' negativi dal regolatore viene valutata
con altri parametri: non e' possibile paragonare la
situazione di chi e' uscito perdente dagli stress test con
quella di chi e' uscito vincitore, comparare una banca che
deve sopravvivere con il campione del mercato"

Isp e BMed(mia preferita) sono altra categoria ma soggette alla correlazione nei tail events. :)
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Mps, a proposito di soluzioni non esattamente di mercato - Il Fatto Quotidiano


Stante la bocciatura da parte dell’Eba (European banking authority), peraltro ampiamente attesa da tutti gli operatori, una sistemazione definitiva del “caso Monte dei Paschi di Siena” non era ulteriormente procrastinabile. Così è arrivata quella che il governo e molti commentatori si ostinano a chiamare “soluzione di mercato”.
In estrema sintesi, i crediti deteriorati di peggiore qualità, le sofferenze, dopo una svalutazione aggiuntiva di circa 1 miliardo, verranno trasferiti fuori dal bilancio della banca, quelli rimasti in carico all’istituto verranno ulteriormente svalutati per circa 2 miliardi; successivamente si procederà a un aumento di capitale per un importo che un pool di banche internazionali si è impegnato a garantire fino a 5 miliardi.

In che senso si tratta di una soluzione di mercato? Nel senso formale, che i regolatori hanno accettato l’interpretazione secondo la quale, in questa operazione non si sostanzierebbero degli aiuti di Stato e che quindi non troverebbe applicazione la normativa sul bail in.

Cos’è che invece non suona esattamente di mercato nella pratica? In primo luogo il prezzo di trasferimento delle sofferenze, 9,2 miliardi pari al 33% del saldo lordo. Tanto, poco o il giusto? In assenza di una valorizzazione aggiornata delle garanzie immobiliari non è possibile dirlo (allo stato sappiamo solo che circa 6 miliardi di saldo netto sono assistiti da garanzie ipotecarie), tuttavia è alquanto probabile che si tratti di un valore superiore a quello che avrebbero pagato degli operatori privati.

Perché superiore? Perché se ci fossero stati operatori disponibili ad acquistare le sofferenze al prezzo previsto da questo schema, non ci sarebbe stato bisogno di ricorrere al fondo Atlante, e men che meno di esercitare pressioni sulle casse previdenziali per contribuirvi.

Osservando il tranching della struttura di cartolarizzazione prevista per trasferire le sofferenze abbiamo che il totale di 9,2 miliardi (circa un miliardo meno del valore di bilancio di partenza) rileviamo:

– Una tranche senior fino a 6 miliardi, all’incirca corrispondente ai crediti assistiti da garanzie ipotecarie da collocarsi a condizioni di mercato;
– Una tranche mezzanine da 1,6 miliardi che verrà sottoscritta integralmente da Atlante;
– Una tranche Junior da 1,6 miliardi assegnata agli azionisti di Mps (notare la differenza tra assegnazione di questa tranche e sottoscrizione delle altre due).

In secondo luogo, un altro elemento che può far dubitare del carattere “di mercato” dello schema è l’assegnazione al fondo Atlante di warrants con sottostante azioni di nuova emissione della banca pari al 7% del capitale fully diluted dopo il completamento dell’aumento di capitale: di fatto si tratta di una sorta di “polizza di assicurazione” che consente al fondo di partecipare di eventuali rivalutazioni del patrimonio ricapitalizzato e che pertanto lascia intendere che ci sia un qualche rischio sensibile nella capacità del veicolo di rimborsare i mezzanine noteholders.

Quanto alla tranche junior non può essere casuale che essa venga “assegnata agli azionisti”: se sussiste un rischio elevato per i sottoscrittori della mezzanine, la tranche junior si presenta come il più classico dei meccanismi per differire e spalmare nel tempo la perdita da cessione.

Siamo di fronte pertanto a un raffinato schema privatistico che consente di evitare l’intervento aperto del governo e risparmia i soldi dei contribuenti, oppure di fronte all’ennesima soluzione di sistema all’italiana dove lo Stato che è uscito dalla porta per far contenti i burocrati europei, rientra dalla finestra come regista dell’operazione?

E’ abbastanza evidente che l’impegno nel fondo Atlante da parte degli istituti sani (e qualcuno si è giocato un pezzo della propria sanità intervenendo), così come le sottoscrizioni da parte delle casse previdenziali e della cassa depositati e prestiti poco hanno a che fare con il libero mercato. Quanto al costo dell’intervento è impossibile da quantificare ex ante trattandosi per lo più di impegni indiretti:

– La garanzia sulle tranche senior sarà probabilmente più un guadagno che un costo per lo Stato vista la bassa probabilità che venga escussa;
– Parimenti posto che la parte rilevante dell’aggiustamento è avvenuta nello scorporo delle sofferenze è abbastanza probabile che il successivo aumento di capitale possa avvenire a condizioni di mercato.

Il costo più rilevante, e il più difficile da quantificare, riguarda il permanere di un’invadenza del potere politico nel sistema economico e finanziario del paese; un’invadenza che prima crea disastri distruggendo patrimoni accumulati nei secoli dalle comunità locali e poi vi pone rimedi farraginosi e disfunzionali eludendo le prescrizioni della regolamentazione comunitaria e arrivando a servirsi delle casse previdenziali come strumenti di quella che solo gli ingenui possono ancora considerare politica economica e che finisce per essere politica tout court.

Posto che una qualche forma d’intervento da parte dello Stato sarebbe probabilmente stata imprescindibile, sarebbe forse stato più trasparente, incisivo e probabilmente meno oneroso per la collettività una soluzione simile a quella adottata per Bankia in Spagna.
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Aprile 2012

Il sistema bancario spagnolo mostra segni di vulnerabilità, connessi alla recessione in atto e alla crisi del mercato immobiliare. Cominciano a diffondersi indiscrezioni circa l'intenzione del governo di creare una bad bank in cui far confluire i crediti problematici delle banche spagnole. Standard & Poor's declassa 11 istituti di credito del Paese.

Maggio 2012

Bankia, terzo istituto di credito spagnolo nato dalla fusione di diverse banche di piccole dimensioni richiede un sostegno pubblico di salvataggio di 19 miliardi di euro. Standard & Poor's declassa il rating di Bankia e di altre 4 banche spagnole.

Giugno 2012

La Spagna dichiara l'intenzione di chiedere un sostegno finanziario all'Europa finalizzato alla ricapitalizzazione del sistema bancario. I paesi dell'Area euro si rendono disponibili a fornire fondi per un ammontare di 100 miliardi di euro attraverso i fondi salva Stati ESM ed EFSF per i quali si raggiunge un accordo che prevede la possibilità di intervenire direttamente nel salvataggio degli istituti di credito. Fitch e Moody's abbassano di 3 gradini il merito di credito della Spagna. Anche Cipro chiede l'intervento dei fondi salvataggio pubblici diventando così il quinto paese europeo a farne richiesta. La crisi è connessa al deterioramento del quadro congiunturale ma anche alla forte esposizione delle banche cipriote verso i maggiori istituti della Grecia. Fitch declassa il rating di Cipro a livello spazzatura.

Luglio 2012

L'Eurogruppo approva il sostegno finanziario alla Spagna di 100 miliardi di euro tramite lo EFSF. Nel frattempo si aggravano le tensioni finanziarie in Spagna con il dissesto di alcuni enti territoriali che chiedono aiuto al governo centrale. La sfavorevole congiuntura economica determina un calo dell'inflazione. Conseguentemente la BCE taglia di 0,25 punti percentuali del tasso di riferimento dell'Area euro portandolo allo 0,75%, il livello più basso di sempre.

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aprile-luglio=4 mesi

ora: la volatlita' storica annualizzata su base mensile del Mib era del 30% circa. Molto alta. Veniamo dalla risoluzione delle 4 banche che tanto ha pesato sulla stablità del sistema bancario. Abbiamo il Ministro Padoan che, un giorno sì e l'alro pure, accenta sulla robustezza dei ns. istituti. Abbiamo l'EBA, che bene o male ha certificato con esclusione di MpS la resilenza a scenari avversi delle banche nostrane. Abbiamo un piano d ricapitalizzazione dell'anello debole che, pur assomigliando alla vendita della Fontana di Trevi da parte di Totò agli Americani è cmq. un punto di partenza(verrà certamente modifiicato in corso d'opera).

Con tutto ciò , ieri è stata una giornata tremenda con l'indice di settore che è sui livelli del 2012(appunto.....) Graph - Borsa Italiana
e lei massimo come conclude un ottimo articolo del quale condivido il 99.9% dei righi? Con Bankia..con l'intervento del fondo salvastati...con Padoan che chiama il MEF e l'EUROPA INTERA chiedendo soldi alla comunità europea per ricapitalizzare MpS(e a questo punto mettiamoci pure UC..checcefrega..).

Massimo..Massimo...lei ha una vaga idea di dove andrebbe il ns. listino (ad agosto poi....) a fronte di un evento simile? Ha una vaga delle ripercussioni? L'EBA ha ipotizzato uno scenario avverso. La richiesta di auto dell'Italia all'Europa (stile Spagna in piena crisi greca) è INIMMAGINABILE.

Non scherziamo..va tutto bene ma piano con le cazzate. :)
 

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