BREAKINGVIEWS-La scommessa di Renzi su Mps funziona in ogni caso | Notizie | Società Italiane | Reuters
(L'autore è un editorialista di Breakingviews. Le opinioni qui espresse sono le sue)
di Neil Unmack
LONDRA, 4 agosto (Reuters Breakingviews) - La scommessa di Matteo Renzi sul Monte dei Paschi paga con qualsiasi risultato. Il premier italiano ha scelto di non penalizzare i bondholder subordinati della banca nel timore di perdere al cruciale referendum costituzionale. Raccogliere con un aumento di capitale mezzi freschi per oltre sei volte l'attuale capitalizzazione della banca può essere un'impresa ardua ma non impossibile. Ma Renzi è coperto se le cose andassero storte.
La decisione di andare avanti con una complessa cartolarizzazione e relativo aumento è stata costruita per evitare uno scandalo mediatico proprio a ridosso del referendum, atteso a novembre, che potrebbe mettere fine alla carriera politica di Renzi. Mps deve raccogliere 5 miliardi e ha una capitalizzazione di 780 milioni. L'investitore Wilbur Ross ha già scartato questa idea, ma altri possono pensarla diversamente. Una volta che Mps ha venduto le sue sofferenze, avrebbe perdite più basse e potrebbe fare più soldi. Gli analisti si aspettano 501 milioni di euro di utili pre-tasse nel 2018, con 1,1 miliardi di perdite su crediti pari a oltre 100 punti base del totale dei prestiti. Ma se queste fossero a un più normale livello di 60 punti base, l'utile netto sarebbe di 640 milioni di euro.
Questo corrisponderebbe a un ritorno sul capitale di circa il 6,2%. Mentre ancora non copre il costo del suo capitale, Mps può ambire a una valutazione di 5,8 miliardi nel 2017, assumendo un rapporto price to book attorno al 60%, scontato del 10%.
Gli azionisti avranno anche la tranche equity della cartolarizzazione, che ha un valore nominale di 1,6 miliardi di euro. Una valutazione conservativa potrebbe essere a 500 milioni, secondo stime di Breakingviews.
Mps potrebbe quindi diventare un target per una scalata. I risparmi di costo potrebbero valere 2 miliardi, assumendo tagli del 12% dei costi di Mps, a capitalizzati 10 volte. Mps potrebbe mantenere almeno la metà.
Sommato il tutto, Mps potrebbe valere 7,3 miliardi, il 25% più del suo valore attuale e del costo di ricapitalizzarla. Questo senza considerare alcun guadagno qualora le svalutazioni sulle inadempienze probabili si rivelassero pessimistiche, visto che sono state più severe che per altre banche.
Molti investitori si sono scottati le mani con Mps. Ci sono investimenti più semplici: la rivale più in salute Intesa Sanpaolo tratta al 30% di sconto sulla media del prezzo a due anni sul valore di libro.
Per quanto riguarda Renzi, non importa se gli investitori seguono la linea di Ross e l'aumento fallisce. Certo, Mps avrebbe allora bisogno di trasformare i creditori subordinati in azionisti, e lui subirebbe le critiche conseguenti. Ma se il referendum è a quel punto superato, ci sarebbe un danno politico molto meno pesante, o sarebbe un problema di qualcuno altro.